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Da Frosinone a Samarate, le donne uccise e i femminicidi ormai si contano ogni giorno

di REMY MORANDI -
4 maggio 2022
Romina De Cesare Frosinone

Romina De Cesare Frosinone

"Correte ad acquistare due prodotti per ricevere in omaggio questo braccialetto rosa e combattere così la violenza sulle donne. Non solo voi donne, ma anche voi uomini. Vi distinguerete così da chi le donne, invece di rispettarle, le maltratta". Scriveva così, in uno degli ultimi post su Facebook, Romina De Cesare, 36 anni, prima di venire uccisa a Frosinone con 15 coltellate all'addome dall'ex fidanzato. È successo ieri, martedì 3 maggio. Oggi, mercoledì 4, a Samarate in provincia di Varese, Stefania Pivetta, una donna di 56 anni e sua figlia Giulia di 16 anni sono state trovate morte in casa. Il marito, sospettato di averle uccise e di aver gravemente ferito il figlio, è stato fermato. Tre giorni fa, la sera di domenica 1 maggio, a Genova un'altra donna, Alice Scagni, è stata trucidata con 17 coltellate dal fratello Alberto. Una cronaca terribile, che dimostra una cosa: le donne uccise e i femminici in Italia ormai si contano ogni giorno.

Romina De Cesare, 36 anni, uccisa dall'ex fidanzato a Frosinone con 15 coltellate all'addome (Foto / Facebook / Romina De Cesare)

Samarate, 4 maggio 2022

In via Torino a Samarate, in provincia di Varese, la mattina di mercoledì 4 maggio 2022, Stefania Pivetta, una donna di 56 anni e Giulia, sua figlia di 16 anni, sono state trovate morte in casa. L'altro figlio di 23 anni, Nicolò, è stato portato in ospedale in condizioni gravissime per ferite al cranio. Il marito Alessandro Maja, 57 anni, fermato dai carabinieri, è sospettato di aver impugnato un martello e di aver colpito tutta la famiglia. Successivamente, secondo le prime ricostruzioni, l'uomo ancora sporco di sangue avrebbe tentato di darsi fuoco. I due ragazzi sono stati aggrediti nel letto della loro camera, la madre sul divano. Al momento Alessandro Maja si trova piantonato all'ospedale di Varese, dove è stato portato dopo l'allarme lanciato dai vicini di casa e l'arrivo delle ambulanze. I carabinieri stanno indagando per ricostruire nei dettagli quanto accaduto. "Un risveglio terribile stamattina per la città, una tragedia, ma nessuno ha mai dubitato che ci fossero problemi, secondo alcuni amici comuni che vivono in zona, speriamo che il ragazzo si riprensa", ha dichiarato Enrico Puricelli, sindaco di Samarate. "I ragazzi, Nicolò e Giulia - ha proseguito il primo cittadino - vivevano una vita serena, il padre è un architetto, lei era una casalinga. Avevano acquistato la villetta nel 1999, dopo essersi trasferiti qui da Milano. Non risulta alcun episodio di violenza pregressa".

A Samarate in provincia di Varese Stefania Pivetta, 56 anni, e la figlia Giulia, 16, sono state trovate morte in casa. Il marito è sospettato di averle uccise (Foto Ansa)

Frosinone, 3 maggio 2022

La sera di martedì 3 maggio, in via del Plebiscito nel centro storico di Frosinone, Romina De Cesare, 36 anni, è stata trovata morta, assassinata con 15 coltellate all'addome dall'ex fidanzato, Pietro Ialongo, 38 anni, che ora si trova in stato di fermo per omicidio volontario. L'uomo, quando è stato fermato dai carabinieri, vagava sulla spiaggia di Sabaudia seminudo e in evidente stato confusionale. Sul posto gli inquirenti stanno eseguendo i rilievi per capire cosa sia avvenuto. Tutto è partito proprio dalla segnalazione dell'uomo che vagava nei pressi dello stabilimento Saporetti, a Torre Paula, a Sabaudia. Era in stato confusionale e diceva frasi senza senso. Per questo gli investigatori lo hanno accompagnato in ospedale. Poi, dopo essere riusciti a ricostruire la sua identità, sono risaliti a un indirizzo e hanno allertato i colleghi di Frosinone. Poi la scoperta: nell'appartamento hanno trovato la donna riversa a terra con ferite d'arma da taglio. Dai primi accertamenti risulta che la relazione tra Romina e Piero era finita o comunque c'era stata una crisi recente. È inquietante scorrere il profilo Facebook di Romina De Cesare. Lo scorso 25 novembre, la giovane donna pubblicava su Facebook un post in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Pochi giorni prima, il 18 novembre, la stessa Romina De Cesare in un altro post provava a sponsorizzare così l'acquisto di alcuni prodotti: "Correte tutti da acqua e sapone ad acquistare due prodotti charity per ricevere in omaggio questo braccialetto rosa e combattere così la violenza sulle donne. Non solo voi donne, ma anche voi uomini... E regalatelo a vostra moglie, vostra figlia, vostra madre, vostra sorella... vi distinguerete così da chi le donne, invece di rispettarle, le maltratta... STOP ALLA VIOLENZA SULLE DONNE". Era il 18 novembre 2021, sei mesi dopo Romina De Cesare è stata assassinata dall'ex fidanzato.

Genova, 1 maggio 2022

La sera di domenica 1 maggio, a Quinto, quartiere residenziale sul mare di Genova, Alice Scagni, 34 anni e madre di un bambino di 14 mesi, è stata uccisa sotto casa con almeno 17 coltellate dal fratello. Alberto Scagni, 42 anni, domenica sera si è presentato sotto casa della sorella. Ha aspettato per ore in strada, secondo la ricostruzione degli inquirenti, e quando lei è scesa con il suo cagnolino le ha urlato chiedendole soldi perché non trovava lavoro. I vicini e anche il marito si sono affacciati sentendo le grida e qualcuno è sceso in strada. Non in tempo però per fermare lo strazio a cui hanno assistito. Alice è rimasta a terra mentre il fratello, con il coltello ancora in mano e i vestiti sporchi di sangue, si è allontanato verso il lungomare dove poi gli agenti delle volanti lo hanno trovato. Scagni è ora accusato di omicidio volontario premeditato aggravato. Gli investigatori della squadra mobile, guidati dal primo dirigente Stefano Signoretti, hanno scandagliato in poche ore la vita dell'uomo scoprendo il motivo di tanto rancore. Negli ultimi mesi, è emerso leggendo i post sui social dell'uomo, Alberto stava covando un odio nei confronti della sua famiglia per quell'aiuto economico negato ma anche una forma di mania persecutoria, forse legata all'uso di alcol e droghe leggere: era convinto che qualcuno lo spiasse, tanto che aveva anche fatto bonificare più volte il suo appartamento nella periferia genovese, a Sampierdarena, da eventuali microspie. Un paio di giorni fa l'uomo aveva pubblicato una sua foto con alle spalle una mazza da baseball e un coltello, con ogni probabilità quello usato per l'omicidio della sorella. E ancora, alcuni giorni prima di uccidere Alice, Scagni avrebbe provato a bruciare la porta di casa della nonna. "Mi aveva chiesto soldi, ma non glieli avevo dati", ha raccontato la signora agli inquirenti. I problemi in quel condominio Scagni li aveva con quasi tutti i vicini. L'uomo aveva iniziato a fare piccoli dispetti a tutti: incastrava gli stuzzicadenti nel citofono per farlo suonare, faceva rumori in piena notte, accusava i condomini di cose che non avevano mai fatto. Tutti episodi segnalati alle forze dell'ordine.

Alice Scagni, 34 anni, è stata uccisa a Genova sotto casa dal fratello Alberto, 42, con almeno 17 coltellate (Foto Ansa)

Femminicidi in Italia, 18 donne uccise nel 2022

Al momento, secondo il portale femminicidioitalia.info, sono 18 i femminicidi avvenuti in Italia dall'inizio del 2022. Gli episodi avvenuti a Samarate e Genova non sono stati confermati come femminicidi, e dunque non appaiono nella lista. A maggio 2022 risulta come femminicidio solo quello di Romina De Cesare a Frosinone. Ad aprile 2022 invece sono state tre le donne vittime di femminicidi. Romina Vento, uccisa a Fara Gera d'Adda, martedì 19 aprile. Angela Avitabile, a Rimini, lo scorso venerdì 22 aprile. E Sonia Solinas, a Dormelletto, martedì 26 aprile. A marzo 2022 sono state 9 le vittime: Anna Borsa, uccisa a Pontecagnano Faiano, martedì 1 marzo. Vincenza Ribecco, a San Leonardo di Cutro, martedì 8 marzo. Anastasiia Bondarenko, uccisa a Napoli giovedì 10 marzo. Naima Zahir, a Lentini, lo scorso 12 marzo. Carol Maltesi, a Paline di Borno domenica 20. Tiziana Gatti, a Castelnovo di Sotto, lunedì 21. Giada, a Mesenzana, giovedì 24. Viviana Micheluzzi, a Castello-Molina di Fiemme, martedì 29. Liliana Caterina Mancusa, a Sassari, mercoledì 30. A febbraio due le vittime: Rosa Alfieri, uccisa a Grumo Nevano, martedì 1 febbraio. Daniela Cadeddu, a Zeddiani, sabato 5. A gennaio infine tre le vittime: Nadia Bergamini, a Latina, uccisa venerdì 14 gennaio. Un'altra donna, la cui identità non è stata rivelata, a Motta Santa Lucia, sabato 15. Simona Michelangeli, a Roma, lo scorso martedì 18 gennaio.