A Gaza l’innocenza è sotto assedio: oltre 1.300 bambini uccisi e 3.700 feriti negli ultimi tre mesi

L’Unicef lancia un nuovo disperato appello internazionale: dall’ottobre 2023, più di 50.000 minori sono stati uccisi o feriti nella Striscia. Il direttore Beigbeder: “Serve un'azione immediata e collettiva per fermare tutto questo una volta per tutte”

di CLARA LATORRACA
29 maggio 2025
Un bambino di 8 mesi viene curato all'ospedale Al-Awda nel campo sfollati di Nuseirat dopo che un attacco aereo ha colpito la scuola Al-Hasayneh. La scuola offriva rifugio ai palestinesi sfollati (Unicef)

Un bambino di 8 mesi viene curato all'ospedale Al-Awda nel campo sfollati di Nuseirat dopo che un attacco aereo ha colpito la scuola Al-Hasayneh. La scuola offriva rifugio ai palestinesi sfollati (Unicef)

Dalla fine del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, sono stati uccisi 1.309 bambini e ne sono stati feriti 3.738. Sono le allarmanti cifre che ha diffuso Unicef, ribadendo l’urgenza di un intervento internazionale. Dall’ottobre del 2023 i bambini uccisi o feriti a Gaza sono più di 50 mila.

“Nel giro di 72 ore, lo scorso fine settimana, le immagini di due orribili attacchi forniscono ulteriori prove dell'inconcepibile costo di questa guerra spietata contro i bambini nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato il Direttore regionale dell'Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, Edouard Beigbeder. “Venerdì abbiamo visto i video dei corpi dei bambini bruciati e smembrati della famiglia al-Najjar che venivano estratti dalle macerie della loro casa a Khan Younis. Di 10 fratelli di età inferiore ai 12 anni, solo uno, secondo le notizie, risulta sopravvissuto, con gravi ferite”, continua il comunicato dell’agenzia, che richiama poi le immagini del bambino intrappolato in una scuola in fiamme a Gaza City. “Quell'attacco, nelle prime ore del mattino, ha ucciso, secondo le notizie, almeno 31 persone, tra cui 18 bambini”, afferma Beigbeder.

Approfondisci:

“Perché a Gaza è genocidio”: cosa c’è scritto nel rapporto di Amnesty e perché è fin troppo attuale

“Perché a Gaza è genocidio”: cosa c’è scritto nel rapporto di Amnesty e perché è fin troppo attuale

Non solo morti e feriti, le gravi violazioni contro i bambini comprendono il blocco degli aiuti, la fame, il costante sfollamento forzato, la distruzione degli ospedali, dei sistemi idrici, delle scuole e delle case. “In sostanza, la distruzione della vita stessa nella Striscia di Gaza”, dichiara il Direttore Unicef.

Solo una settimana fa Israele, a seguito di forti pressioni internazionali, ha parzialmente revocato il blocco degli aiuti umanitari, attivo da quasi tre mesi, che stava aggravando profondamente la crisi umanitaria in corso. Tuttavia è di ieri la notizia, riportata da Afp, di scene di caos verificatesi a Rafah, nel sud della Striscia, durante una distribuzione di cibo organizzata da una fondazione sostenuta da Israele e dagli Stati Uniti, e contestata dalle Nazioni Unite e dalle Ong. “Almeno 47 persone sono rimaste ferite”, ha dichiarato alla stampa Ajith Sunghay, capo dell’ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi, citata dall’agenzia. “La maggior parte è stata raggiunta da proiettili sparati dai soldati israeliani”, ha detto Sunghay. Secondo le dichiarazione delle IDF, si sarebbe trattato di colpi di avvertimento sparati in aria.

L’Unicef chiede ancora una volta che tutte le parti in conflitto a pongano fine alle violenze, proteggano i civili, compresi i bambini, rispettino il diritto internazionale umanitario e la normativa sui diritti umani, consentano l'immediata fornitura di aiuti umanitari e rilascino tutti gli ostaggi. “I bambini di Gaza hanno bisogno di protezione. Hanno bisogno di cibo, acqua e medicine. Hanno bisogno di un cessate il fuoco. Ma più di ogni altra cosa, hanno bisogno di un'azione immediata e collettiva per fermare tutto questo una volta per tutte”, conclude lo straziante comunicato.