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Home » Attualità » Gazzelle e Mara Sattei, dall’incontro dei due artisti nasce il singolo “Tuttecose”. Un estratto dal backstage del videoclip

Gazzelle e Mara Sattei, dall’incontro dei due artisti nasce il singolo “Tuttecose”. Un estratto dal backstage del videoclip

Su Apple music è disponibile il video integrale del singolo, che segue, a pochi mesi di distanza, l'album del 31enne romano "Ok", già disco d'oro. Il brano, realizzato insieme alla talentuosa 25enne, è stato presentato il 4 giugno ed è già un tormentone, tanto che persino alcuni stabilimenti balneari italiani hanno cambiato nome in "Bagno Tuttecose", in omaggio al singolo

Marianna Grazi
9 Luglio 2021
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Gazzelle & Mara Sattei – Tuttecose: un estratto del backstage, in esclusiva per Apple Music, registrato durante le riprese del videoclip di “Tuttecose “, il nuovo singolo di Gazzelle & Mara Sattei, nato dall’incontro tra uno dei più importanti cantautori del pop contemporaneo e una delle artiste più talentuose e incisive del nuovo panorama musicale italiano.

Il video completo è disponibile su Apple Music a questo link: Gazzelle & Mara Sattei – Tuttecose (Backstage)

La canzone “Tuttecose”

“Stavo scrivendo la canzone di getto, direttamente in studio. Alla seconda strofa fantasticavo su una strofa di Mara e le ho scritto su Instagram. Lei si è presa subito molto bene e ha risposto molto entusiasta… pensa che ha scritto i suoi versi soltanto in due giorni!”. Così, spiega Gazzelle, è nata la collaborazione con Mara Sattei per il brano. Grazie a un motivetto della ragazza che gli risuonava in testa e che gl’ha subito fatto pensare che quella canzone, insieme a lei, sarebbe potuta ‘venire meglio’. “Ricordo di aver messo play e ho subito pensato fosse un pezzo davvero forte e che sarebbe uscito qualcosa di unico – racconta Mara -, così gli ho detto che volevo assolutamente farlo e che accettavo. Dopo un paio di giorni avevo già finito di scrivere la strofa e abbiamo iniziato a lavorarci”. Un titolo particolare, tutto attaccato, che deriva, spiega il cantante, da “un intercalare che uso spesso nella mia quotidianità in maniera del tutto colloquiale. Ho voluto trasformarlo in una parola sola, come se fosse un unico sostantivo ma con un significato nuovo, un unico mood. E poi è diventato il cuore della canzone”. Nel ritornello del brano i due si appellano al mare, chiedendogli di portare via il dolore e le emozioni negative. Perché, proprio come fa il mare, sottolinea Sattei, dobbiamo “imparare a toglierci di dosso tutto quello che è superfluo ed effimero per far spazio a tutto ciò che è realmente importante”. Non c’è nostalgia, ma speranza. All’acqua si chiede di depurare la propria vita o una relazione da ciò che è dannoso e inutile, non necessario e doloroso. E alla fine quel muro, quel ‘di più’ che si vede anche nel videoclip, lascia il posto a un tramonto, che dice Gazzelle, “simboleggia per me la quiete dopo la tempesta, la pace… ma la pace va sempre conquistata, ci vuole tanto impegno“. “Il video rappresenta esattamente quello che vogliamo trasmettere con la canzone – aggiunge la collega – Portare man mano via le cose che non servono per tornare all’essenziale che, spesso, rappresenta ciò che viviamo solo nella nostra testa. Vuol dire sbarazzarci dei pensieri inutili che a volte ci fanno chiudere, per far spazio a cose nuove e alla libertà più vera, raffigurata con l’immensità del mare”.

I due artisti

Gazzelle, pseudonimo di Flavio Bruno Pardini, 31enne romano con origini lucane, è un cantautore italiano tra i più apprezzati e seguiti negli ultimi anni. Il nome d’arte, che assume a partire dal 2016, deriva da un tipo di scarpe prodotte da Adidas, come lui stesso ha dichiarato. All’inizio non appariva nelle foto, o lo faceva camuffando il suo viso o in ritratti sfocati. Dopo il singolo d’esordio, “Quella te”, uscito nel dicembre del 2015, due anni dopo arriva anche “Superbattito“, il primo disco pubblicato dall’etichetta indipendente Maciste Dischi. È l’inizio di una carriera che sembra non volersi fermare. Nel 2018 il secondo album, “Punk”, e varie collaborazioni a progetti e con altri cantanti, tra cui quella al disco “Faber Nostrum”, tributo a Fabrizio De Andrè, in cui Gazzelle realizza la cover di “Sally” e le partnership con Lorenzo Fragola e Luca Carboni. Lo scorso anno, durante il primo periodo di lockdown, scrive “Ora che ti guardo bene” e devolve tutti i proventi all’Ospedale Spallanzani di Roma, per aiutare gli ammalati di Covid. A settembre esce “Destri“, il singolo della consacrazione, che in 3 settimane raggiunge i 7 milioni di ascolti su Spotify (ad oggi ne conta più di 40 milioni) e oltre 2 milioni di visualizzazioni del videoclip su YouTube. A febbraio è uscito il terzo disco, “Ok”, che contiene, oltre al noto brano citato, una traccia in collaborazione con il rapper e produttore musicale Tha Supreme, fratello proprio di Mara Sattei, la talentuosa cantante del featuring in “Tutte Cose”. Uno stile unico, quello di Flavio Pardini alias Gazzelle, che lo ha portato a scalare in poco tempo le classifiche dell’indie pop italiano e che lui stesso spiega essere influenzato da grandi nomi della musica italiana e internazionale, come Rino Gaetano, gli Oasis, Vasco Rossi e i Nirvana. Lui lo definisce “sexy pop“: si tratta di “una definizione nata così, un po’ per ridere, come una battuta, come un modo ironico e leggero di definire qualcosa”. La sua personalità introversa e malinconica si ritrova nei suoi brani, dove tratta l’amore, la solitudine, l’uso di droghe o alcolismo usando spesso basi melodiche e articolate, in antitesi ai temi trattati.

Mara Sattei (all’anagrafe Sara Mattei) invece, nasce a Fiumicino nel 1995 con la musica nel sangue. La mamma, cantante gospel, la spinge a seguire la sua passione e le fa frequentare corsi di canto e pianoforte. Ma anche il fratello minore, il già citato rapper Tha Supreme, tra i più influenti produttori musicali di questo periodo, è una fonte di ispirazione e di supporto. La carriera di cantante di Mara, allora ancora Sara, inizia nel 2008, quando apre il suo canale Youtube in cui carica principalmente cover. Il ‘debutto’ sulle scene avviene invece con la partecipazione alla 13esima edizione del celebre talent show “Amici“. Dopo si trasferisce a Londra, ma non prima di aver pubblicato il suo primo EP, “Frammenti. Acoustic Covers N.1”. La svolta arriva quando, nel 2017, il fratello produce il suo singolo “Mama oh”. La sua popolarità sale alle stelle e dal 2019 inizia a collaborare con grandissimi della musica in quelle che diventano vere e proprie hit. Ad esempio i brani “Spigoli” in featuring con Carl Brave o “Altalene” insieme a Coez, per citarne alcuni. Durante il programma “X Factor” nel 2020 ha affiancato il collega Hell Raton e ha scritto la canzone “Vittoria”, inedito della vincitrice Casadilego e il 9 aprile 2021 è uscito il suo primo singolo ufficiale come cantautrice, “Scusa“. È stata lei stessa a spiegare il significato nascosto dietro al titolo e alla canzone: “Scusa è una parola breve e concisa, ma con una risonanza enorme nella mia testa, che mi ricorda tutte quelle volte in cui ho fatto fatica a pronunciarla o scriverla, ma che ha successivamente cambiato la storia della mia vita in tanti punti. Sì, chiedere ‘scusa’ mi ha aiutata a chiudere tanti capitoli, ma allo stesso tempo ad iniziarne tanti altri ancora più belli. Saper chiedere scusa ci rende liberi”. La collaborazione con Gazzelle per “Tutte Cose” è solo l’ultimo, temporaneo, tassello di quella che appare una carriera che promette grande successo.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia

Gazzelle & Mara Sattei - Tuttecose: un estratto del backstage, in esclusiva per Apple Music, registrato durante le riprese del videoclip di "Tuttecose ", il nuovo singolo di Gazzelle & Mara Sattei, nato dall’incontro tra uno dei più importanti cantautori del pop contemporaneo e una delle artiste più talentuose e incisive del nuovo panorama musicale italiano.

Il video completo è disponibile su Apple Music a questo link: Gazzelle & Mara Sattei - Tuttecose (Backstage)

La canzone "Tuttecose"

"Stavo scrivendo la canzone di getto, direttamente in studio. Alla seconda strofa fantasticavo su una strofa di Mara e le ho scritto su Instagram. Lei si è presa subito molto bene e ha risposto molto entusiasta… pensa che ha scritto i suoi versi soltanto in due giorni!". Così, spiega Gazzelle, è nata la collaborazione con Mara Sattei per il brano. Grazie a un motivetto della ragazza che gli risuonava in testa e che gl'ha subito fatto pensare che quella canzone, insieme a lei, sarebbe potuta 'venire meglio'. "Ricordo di aver messo play e ho subito pensato fosse un pezzo davvero forte e che sarebbe uscito qualcosa di unico - racconta Mara -, così gli ho detto che volevo assolutamente farlo e che accettavo. Dopo un paio di giorni avevo già finito di scrivere la strofa e abbiamo iniziato a lavorarci". Un titolo particolare, tutto attaccato, che deriva, spiega il cantante, da "un intercalare che uso spesso nella mia quotidianità in maniera del tutto colloquiale. Ho voluto trasformarlo in una parola sola, come se fosse un unico sostantivo ma con un significato nuovo, un unico mood. E poi è diventato il cuore della canzone". Nel ritornello del brano i due si appellano al mare, chiedendogli di portare via il dolore e le emozioni negative. Perché, proprio come fa il mare, sottolinea Sattei, dobbiamo "imparare a toglierci di dosso tutto quello che è superfluo ed effimero per far spazio a tutto ciò che è realmente importante". Non c'è nostalgia, ma speranza. All'acqua si chiede di depurare la propria vita o una relazione da ciò che è dannoso e inutile, non necessario e doloroso. E alla fine quel muro, quel 'di più' che si vede anche nel videoclip, lascia il posto a un tramonto, che dice Gazzelle, "simboleggia per me la quiete dopo la tempesta, la pace… ma la pace va sempre conquistata, ci vuole tanto impegno". "Il video rappresenta esattamente quello che vogliamo trasmettere con la canzone - aggiunge la collega - Portare man mano via le cose che non servono per tornare all’essenziale che, spesso, rappresenta ciò che viviamo solo nella nostra testa. Vuol dire sbarazzarci dei pensieri inutili che a volte ci fanno chiudere, per far spazio a cose nuove e alla libertà più vera, raffigurata con l’immensità del mare".

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