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Home » Attualità » Gigliola Cinquetti torna all’Eurovision dopo 58 anni: “Sul palco non sono sola, con me c’è la ragazzina di ‘Non ho l’età'”

Gigliola Cinquetti torna all’Eurovision dopo 58 anni: “Sul palco non sono sola, con me c’è la ragazzina di ‘Non ho l’età'”

Era il 1964 quando la cantante 16enne vinse il Festival di Sanremo e l'Eurovision. Oggi, a 74 anni, incanta ancora il pubblico: "Ritornare è come ricevere un regalo inaspettato e bellissimo. La musica è sempre giovane"

Barbara Berti
14 Maggio 2022
gigliola cinquetti eurovision

gigliola cinquetti eurovision

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“Non ho l’età, non ho l’età \ Per amarti, non ho l’età \ Per uscire sola con te”. E, invece, Gigliola Cinquetti l’età ce l’ha… per amare, per uscire e per cantare sul palco del PalaOlimpico di Torino. Oggi, 14 maggio, durante la finale della 66esima edizione dell’Eurovision Song Contest, Gigliola Cinquetti – una delle più famose rappresentanti della canzone italiana nel mondo – torna ad esibirsi per il pubblico eurovisivo.

Gigliola Cinquetti torna all’Eurovision dopo 58 anni: “Sul palco non sono sola, con me c’è la ragazzina di ‘Non ho l’età'”

Gigliola Cinquetti, la prima italiana (e la più giovane cantante in assoluto) a vincere l’Eurovision

Sul palco torinese (al termine delle esibizione dei 25 Paesi in gara, tra cui l’Italia con ‘Brividi‘ di Mahmood e Blanco), la Cinquetti porta la sua intramontabile ‘Non ho l’età (per amarti)‘, la canzone con cui ha vinto il Festival di Sanremo 1964, bissando poi il primo posto a Copenaghen a quello che allora si chiamava ‘Gran Premio Eurovisione della Canzone‘. E a quell’Eurovision 1964, l’artista originaria di Verona, ha trionfato due volte: come prima artista italiana ad aggiudicarsi la vittoria nella competizione, nonché, all’età di soli 16 anni, come la più giovane cantante in assoluto a salire sul podio. “Ritornare su questo palco così importante è come ricevere un regalo inaspettato e bellissimo”, racconta la cantante che oggi ha 74 anni. Ma il passare del tempo non è un problema. “Sono passati quasi 60 anni (dalla sua vittoria, ndr) e la musica è sempre giovane”, dice ancora la Cinquetti spiegando che la musica “è una terapia anti-dolore, per lenire ed essere tutti insieme, uniti in questo momento” tanto che per lei “qui dovrebbero esserci anche gli artisti russi perché è importante non alimentare il vittimismo putiniano”.

 

Gigliola Cinquetti: “Sul palco non sono sola, con me c’è la ragazzina di ‘Non ho l’età'”

La performance che attende il pubblico dell’Eurovision Song Contest, è la quarta della Cinguetti nell’ambito della gara: dopo la storica vittoria nel 1964, l’artista tornò a partecipare nel 1974 a Brighton, con ‘Sì‘, arrivando al secondo posto dopo gli Abba, mentre nel 1991 condusse l’eurofestival per la Rai nel 1991 dagli studi di Cinecittà, dopo la vittoria di Toto Cutugno nel 1990. Con questa nuova esibizione della Cinquetti – vero e proprio trait d’union tra tutte le edizioni che hanno visto il nostro Paese come protagonista del contest – si chiuderà così un racconto che, attraverso gli ospiti già annunciati da Rai, ripercorrerà alcuni grandi momenti dell’Italia all’Eurovision. “Sul palco non sarò sola, ci sarà con me la ragazzina di ‘Non ho l’età’. È come se il tempo magicamente non fosse passato, e io e lei ci ritroveremo unite”, dice l’artista pronta a riproporre un brano che è entrato nella storia della musica. Il testo, infatti, racconta la società dell’epoca, con una giovane ragazza innamorata che non poteva vivere appieno il rapporto con il suo amato per via della giovane età. Un messaggio, quello scritto per lei da Nicola Salerno, Mario Panzeri e Gene Colonnello, che la stessa Cinquetti rifiutava: “L’amore non è un fatto anagrafico”, avrebbe detto qualche anno più tardi.

La finale dell’Eurovision Song Contest – con la conduzione internazionale dello show affidata a Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika – si può seguire su Raiuno dalle 21 del 14 maggio con il commento di Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio e la partecipazione di Carolina Di Domenico. La diretta dell’Eurovision 2022 è trasmessa anche da Rai Radio 2 e disponibile su RaiPlay. 

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  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
"Non ho l'età, non ho l'età \ Per amarti, non ho l'età \ Per uscire sola con te". E, invece, Gigliola Cinquetti l'età ce l'ha... per amare, per uscire e per cantare sul palco del PalaOlimpico di Torino. Oggi, 14 maggio, durante la finale della 66esima edizione dell'Eurovision Song Contest, Gigliola Cinquetti - una delle più famose rappresentanti della canzone italiana nel mondo - torna ad esibirsi per il pubblico eurovisivo.
Gigliola Cinquetti torna all'Eurovision dopo 58 anni: "Sul palco non sono sola, con me c'è la ragazzina di 'Non ho l'età'"

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Sul palco torinese (al termine delle esibizione dei 25 Paesi in gara, tra cui l'Italia con 'Brividi' di Mahmood e Blanco), la Cinquetti porta la sua intramontabile 'Non ho l’età (per amarti)', la canzone con cui ha vinto il Festival di Sanremo 1964, bissando poi il primo posto a Copenaghen a quello che allora si chiamava 'Gran Premio Eurovisione della Canzone'. E a quell'Eurovision 1964, l'artista originaria di Verona, ha trionfato due volte: come prima artista italiana ad aggiudicarsi la vittoria nella competizione, nonché, all’età di soli 16 anni, come la più giovane cantante in assoluto a salire sul podio. "Ritornare su questo palco così importante è come ricevere un regalo inaspettato e bellissimo", racconta la cantante che oggi ha 74 anni. Ma il passare del tempo non è un problema. "Sono passati quasi 60 anni (dalla sua vittoria, ndr) e la musica è sempre giovane", dice ancora la Cinquetti spiegando che la musica "è una terapia anti-dolore, per lenire ed essere tutti insieme, uniti in questo momento" tanto che per lei "qui dovrebbero esserci anche gli artisti russi perché è importante non alimentare il vittimismo putiniano".

 

Gigliola Cinquetti: "Sul palco non sono sola, con me c'è la ragazzina di 'Non ho l'età'"

La performance che attende il pubblico dell’Eurovision Song Contest, è la quarta della Cinguetti nell’ambito della gara: dopo la storica vittoria nel 1964, l'artista tornò a partecipare nel 1974 a Brighton, con 'Sì', arrivando al secondo posto dopo gli Abba, mentre nel 1991 condusse l'eurofestival per la Rai nel 1991 dagli studi di Cinecittà, dopo la vittoria di Toto Cutugno nel 1990. Con questa nuova esibizione della Cinquetti - vero e proprio trait d’union tra tutte le edizioni che hanno visto il nostro Paese come protagonista del contest - si chiuderà così un racconto che, attraverso gli ospiti già annunciati da Rai, ripercorrerà alcuni grandi momenti dell’Italia all’Eurovision. "Sul palco non sarò sola, ci sarà con me la ragazzina di 'Non ho l’età'. È come se il tempo magicamente non fosse passato, e io e lei ci ritroveremo unite", dice l'artista pronta a riproporre un brano che è entrato nella storia della musica. Il testo, infatti, racconta la società dell’epoca, con una giovane ragazza innamorata che non poteva vivere appieno il rapporto con il suo amato per via della giovane età. Un messaggio, quello scritto per lei da Nicola Salerno, Mario Panzeri e Gene Colonnello, che la stessa Cinquetti rifiutava: “L’amore non è un fatto anagrafico”, avrebbe detto qualche anno più tardi. La finale dell'Eurovision Song Contest - con la conduzione internazionale dello show affidata a Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika - si può seguire su Raiuno dalle 21 del 14 maggio con il commento di Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio e la partecipazione di Carolina Di Domenico. La diretta dell'Eurovision 2022 è trasmessa anche da Rai Radio 2 e disponibile su RaiPlay. 
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