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GionnyScandal: il cantante ritrova i genitori biologici dopo 30 anni

Adottato quando era bambino, Gionata Ruggieri si è messo a caccia della famiglia, riuscendo a rintracciare e riabbracciare i suoi: mamma Rita è salentina, papà Antonio di Taranto

di LETIZIA CINI -
22 marzo 2023
GionnyScandal con mamma Rita e papà Antonio

GionnyScandal con mamma Rita e papà Antonio

La favola di GionnyScandal: il cantante ritrova i genitori biologici dopo 30 anni. Mamma Rita è salentina e il padre Antonio è di Taranto. "Sono 10 minuti che continuo a scrivere e cancellare, forse perché tutto quello che mi verrebbe da dire è un semplice 'non so che dire', scrine sul suo profilo Instagram Gionata Ruggieri (anche se ora si può dire Di Dio), in arte GionnyScandal”. "Dopo 30 anni ho conosciuto per la prima volta mio papá e mia mamma, quelli che mi hanno messo al mondo e che poi non ho più visto ne sentito - ripremde - . Dopo 30 anni che mi chiedevo 'chissà come si chiamano' ora so i loro nomi. Dopo 30 anni che mi chiedevo 'chissà come sono le loro facce' ora le ho viste. Dopo 30 anni ho salvato per la prima volta in rubrica un numero chiamandolo  'papà', una cosa scontata per tutti ma che per me è qualcosa che pensavo non sarebbe mai successo. Dopo 30 anni di domande ora ho delle risposte. Volevo ringraziare con tutto il cuore le persone che hanno reso possibile questo, il mio manager @valentinoperezbonomi la mitica @veroruggeri e @redazioneiene siete speciali, vi voglio bene. E a voi family, grazie per essermi stati vicini come sempre. Ora torno in studio di registrazione a finire il disco con qualche lacrima in meno e qualche sorriso in più. Ora ho le risposte, e per la prima volta ho salvato in rubrica un numero chiamandolo papà".

Una storia a lieto fine

Il padre e la e mamma adottivi di GionnyScandal sono morti quando lui era solo un bambino. Ma Gionata Ruggieri non ha mai smesso di sperare. L’ha elaborato, trasponendolo in note e parole: "Senza la sofferenza non avrebbe avuto nulla da raccontare", sottolinea il cantante. In questi anni, però, le domande sui suoi genitori biologici l’hanno tormentato. Li ha cercati spesso, anche attraverso i social, ma non era mai riuscito a rintracciarli. Era convinto di essere stato abbandonato, e per questo credeva che i suoi non volessero avere nulla a che fare con lui. Ma in realtà la storia è molto diversa. Grazie a Le Iene, l’artista si è messo alla ricerca di madre e padre biologici e alla fine li ha trovati.

GionnyScandal con mamma Rita (fonte Instagram)

"Dopo 30 anni ho conosciuto per la prima volta mio papà e mia mamma, quelli che mi hanno messo al mondo e che poi non ho più visto né sentito. Dopo 30 anni che mi chiedevo 'chissà come sono le loro facce', ora le ho viste. Dopo 30 anni ho salvato per la prima volta in rubrica un numero chiamandolo 'papà', una cosa scontata per tutti ma per me è qualcosa che pensavo non sarebbe mai successo. Dopo 30 anni di domande ora ho delle risposte", scrive Gionny in un post su Instagram. Le risposte sono arrivate dopo un viaggio in Puglia insieme all’inviata Veronica Ruggeri. Gionata ha scoperto di essere pugliese al cento per cento. E soprattutto ha scoperto di non essere stato abbandonato. La troupe di Italia 1 arriva a Pisticci. Lì, al Comune, un estratto dell’atto di nascita rivela che i genitori l’hanno riconosciuto ma poi, evidentemente "per gravissimi motivi", il Tribunale ha deciso che non erano in grado di crescerlo e l’ha reso adottabile. Gionata rigira tra le mani quel documento dicendo: "Su un foglio ho 30 anni di domande". Ed è così che riesca a individuare nomi e cognomi, scoprendo che sua madre  Rita, salentina, l'ha messo al mondo quando aveva solo 21 anni, mentre suo padre Antonio è di Taranto.
Gionata Ruggieri (anche se ora si può dire Di Dio) con papà Antonio

Gionata Ruggieri (anche se ora si può dire Di Dio) con papà Antonio

Il ricongiungimento

Gionata e Veronica si recano quindi all’indirizzo della casa dove dovrebbe abitare il padre, ma non trovano nessuno. Intanto però in Paese le voci si rincorrono e alla redazione de Le Iene arrivano alcune mail con segnalazioni di grande importanza. Una permette di finire nella casa dello zio del musicista a caccia della sua famiglia (ovvero il fratello della mamma). E qui c’è la prima telefonata con Rita, che dopo un attimo di silenzio dice di volerlo incontrare il prima possibile. Ma proprio mentre Gionny sta andando da sua mamma biologica, s’imbatte nel padre. L’emozione è indescrivibile: papà Antonio riesce a stento a trattenere lacrime e così anche il giovane uomo - che oggi ha 31 anni - ,  in quel preciso attimo torna bambino. I due parlano, scherzano e si scambiano i numeri di telefono. Poi è il turno di mamma. Anche con lei, la favola diventa realtà. Rita mostra anche i suoi tatuaggi al figlio, uno dei quali è il nome del padre. Tra abbracci e lacrime, Gionny è riuscito a colmare il suo vuoto interiore, quello di un bambino che desidera con tutte le sue forze di conoscere chi l'ha messo al mondo: "Ora tornerò in studio di registrazione a finire il disco con qualche lacrima in meno e qualche sorriso in più", sorride.

Adozione e adeguamento giuridico, cosa cambia: il diritto all’oblio

In merito all'adozione c’è stato anche un adeguamento a nuovi indirizzi giurisprudenziali: se infatti nell’ordinamento giuridico italiano fino ad oggi il diritto all’oblio assicurato alla donna che optava per il parto in anonimato prevaleva su ogni altra considerazione o richiesta del figlio ultra-venticinquenne, che desiderava avere accesso alle informazioni sulle proprie origini, adesso non è più così. Alla luce di recenti sentenze della Corte Costituzionale e Cassazione sezioni unite il figlio naturale non riconosciuto alla nascita può presentare istanza al Tribunale dei minorenni per ricercare informazioni sulle proprie origini e la madre biologica può essere convocata davanti al tribunale per essere informata della richiesta avanzata dal figlio e della sua facoltà di acconsentire che venga svelata o meno, a seguito dell’interpello, la propria identità. Una richiesta legata a volte alla necessità di acquisire anche un’anamnesi familiare, per un’opportuna profilassi o per indagini su malattie ereditarie ed accertamenti diagnostici.