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Giorgia e le altre. La prima donna (e mamma) premier: "Ho portato mia figlia a Bali? E allora?"

L'Esecutivo ai raggi X: sono solo 6 le ministre del Governo Meloni. Per quanto riguarda l’età, ben 12 i ministri 60enni, 10 i 50enni e 3 quelli che hanno 40 anni

di ETTORE MARIA COLOMBO -
17 novembre 2022
Il presidente del Consiglio Giorgia MeloniGiorgia Meloni con la figlia Ginevra

Il presidente del Consiglio Giorgia MeloniGiorgia Meloni con la figlia Ginevra

"Mi sono portata mia figlia a Bali? E allora?!”

Giorgia Meloni, come si sa, si è portata dietro la figlia Ginevra (6 anni), a Bali, per il vertice G20. Ma la premier, via Facebook, ha risposto piccata a chi ha sollevato il tema della presenza di Ginevra in un suo impegno ufficiale all'estero.

“Mentre torno a casa dalla due giorni di lavoro incessante per rappresentare al meglio l'Italia al G20 di Bali, mi imbatto in un incredibile dibattito sul fatto che sia stato giusto o meno portare mia figlia con me mentre era via per quattro giorni”, scrive su Facebook Giorgia Meloni, dopo aver appena lasciato Bali diretta di ritorno a Roma. Alle spalle lascia la due giorni con importanti incontri bilaterali, tutti di peso: tra questi l'incontro con il presidente Usa Joe Biden e il faccia a faccia col presidente cinese Xi Jinping.

Un momento dell’incontro bilaterale tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine del G20 di Bali, in Indonesia 16 novembre 2022 (foto Ansa)

Un momento dell’incontro bilaterale tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine del G20 di Bali, in Indonesia 16 novembre 2022 (foto Ansa)

Il post su Facebook di Giorgia Meloni sull'educazione della figlia

“La domanda che ho da fare agli animatori di questa appassionante discussione è: quindi, ritenete che come debba crescere mia figlia sia materia che vi riguarda? Perché vi do una notizia: non lo è", risponde, piccata, il presidente del Consiglio dei ministri (‘il’ e non ‘la’, come si sa).

Il post su Facebook di Giorgia Meloni, dopo aver appena lasciato Bali diretta di ritorno a Roma

Il post su Facebook di Giorgia Meloni, dopo aver appena lasciato Bali diretta di ritorno a Roma

“Ho il diritto di fare la madre come ritengo e ho diritto di fare tutto quello che posso per questa Nazione senza per questo privare Ginevra di una madre - aggiunge, nel breve post – e spero che questa risposta basti per farvi occupare di materie più rilevanti e vagamente di vostra competenza”.

Insomma, la Meloni difende la sua privacy, il suo essere madre e il suo voler decidere ‘come’ vuol fare la madre. Fin qua, è chiaro, tutto bene. Ma ciò non toglie che il problema privacy – e, anche, la curiosità, a volte fin troppo morbosa, degli osservatori, dei commentatori, dei social – c’è e si pone proprio perché la Meloni ‘è’ così.

La prima donna premier in un club di maschi

La figlia. Il look. Il fatto stesso di essere l’unica premier donna in un G20 tutto e solo di maschi. Insomma, la notizia c’è eccome: al G20 che si è aperto e chiuso a Bali, Indonesia, sedevano 41 partecipanti, di cui solo quattro erano donne, ma Giorgia Meloni era l’unica a ricoprire l’incarico di capo di un governo. Le tre altre donne erano la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva e quello dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) Ngozi Okonjo-Iweala. Insomma, il tetto di cristallo è bello che infranto.

Morale, ogni cosa dica o faccia Giorgia Meloni fa ‘notizia’ non solo politica, ma pure di costume. Lei si schermisce, ma ci deve fare il callo e, pur volendo, non può rifiutare le regole del gioco. Sa che il modello ‘ragazza della Garbatella’ non può più funzionare. A un cronista che, durante la campagna elettorale, le rimproverava qualche parola ‘sovra-tono’ scrisse: “E passamela, dai! Se divento premier dovrò fare la ‘perfettina’!”. Vero.

La leader del partito Giorgia Melon ha chiuso i lavori della conferenza programmatica di Fratelli d'Italia a Milano

Giorgia Meloni, all'epoca solo leader del partito Fratelli d'Italia, al MiCo a Milano, 1 maggio 2022

Se Ginevra va in ‘gita’ e si diverte pure…

Ma il vero ‘colpo da maestro’, quello geniale, è da un lato proteggere, in modo geloso, la propria vita privata (quella del compagno e della figlia) e, dall’altro, far vedere che la premier è ‘una donna, una mamma, una cristiana’ che sa stare al gioco.

Come lei, nel suo governo (dove non mancano quelli ‘antipatici’), ci riesce solo un ministro, Guido Crosetto, empatico, bonario, ‘social’ di suo. Ergo, ogni cosa che la Meloni fa, fa notizia.

Figurarsi a Bali, in Indonesia, al suo primo G20, tra l’incontro con Joe Biden, uno con Xi Jinping e quelli con gli altri, tanti (troppi), leader della Terra, meglio noti come incontri ‘bilaterali’. La Meloni ci ha, ormai, già fatto il callo, dopo aver preso parte alla Cop27 di Sharm el-Sheik o dopo aver visto la trimurti al femminile, o quasi, Von der Layen-Metsola-Michel a Bruxelles. Che poi, cosa sarà mai discutere con Erdogan o, persino, con Macron, dopo che aver tenuto a bada prima Berlusconi e dopo Salvini? Pure bazzecole.

Certo è che vedere la piccola Ginevra (sei anni) che osserva, curiosa, le ballerine addobbate nei costumi tipici fa il suo effetto, non c’è che dire. Ovviamente il rischio battuta di Giulio Andreotti (“vado in Cina con Bettino Craxi e i suoi cari”: erano molte decine i familiari del Psi, sull’aereo), è sempre dietro l’angolo. Ma non è questo il caso. La presenza della piccola, e splendida, figlia della prima premier donna italiana è un piccolo evento e vederla scorrazzare vicino la madre un piacere.

Ovviamente, si può sempre esagerare in senso opposto, lato piaggeria, e ricordare la mitica foto in cui il piccolo John John, figlio del presidente Usa, John Fitzgerald Kennedy, giocava a nascondino sotto la scrivania dello Studio Ovale.

I precedenti "genitoriali"

Inoltre, non è la prima volta che un premier italiano va in giro per il Mondo con i figli: nel 2018, durante il G20 di Osaka (Giappone) Giuseppe Conte portò con sé il giovane Niccolò. Nel 2015 Matteo Renzi fu ricevuto in visita di Stato dall’imperatore del Giappone medesimo e, durante il viaggio, andò in giro con la famiglia, moglie e figli, che lo seguirono pure negli Usa.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni con la figlia Ginevra

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni con la figlia Ginevra

Ma vuoi mettere con i boccoli biondi di Ginevra? Lo staff di Palazzo Chigi si è premurato, prima di arrivare a Bali, di preparare un programma tagliato per la giovanissima ospite. Ginevra viene accompagnata dai collaboratori a visitare uno dei parchi acquatici di Bali e il bioparco. Insomma, è stato uno spasso, almeno per lei. Che ‘mamma’ è impegnata in cose un po’ noiose e problematiche come cercare di far pace col presidente Macron e la temibile Francia, con cui, almeno a cena, siederà allo stesso tavolo.

Chissà, magari, per sciogliere il ghiaccio, gli dirà: ‘ah, voi avete il quoziente familiare? Bravi! Noi facciamo meno figli, ma almeno si divertono!’.

Ecco a voi il ‘modello Meloni’: look e non solo

E così, ecco a voi (e ‘a noi’) il ‘modello Meloni’, fatto di acconciature che già fanno furore, scarpe che fanno scalpore, abiti davvero alla gran moda. Il look Armani, per dire, è già diventato un must, ma una donna così attenta a usi e costumi locali (italici e altrui) non poteva dimenticarsi certo di indossare i capi ‘tradizionali’ dell’isola (Bali).

L’arrivo di Giorgia Meloni al Garuda Wisnu Kencana di Bali per il G20, insomma, non è passato di certo inosservato e non solo perché è l’unica tra le donne partecipanti a ricoprire l’incarico di capo del governo. A saltare all’occhio è prima di tutto un look sobrio, elegante e brioso allo stesso tempo: tutto merito del blazer rosa abbinato a un completo blu scuro. Per il sito di eleganze femminile “Pour femmes”, si tratta di “un vero tocco di classe che ricompone gli animi formali dopo la cena di benvenuto in abiti tipici indonesiani. Infatti, Abbandonate le camicie colorate e gli scialli balinesi tradizionali, “è tempo per i potenti di tutto il mondo di ricomporsi e tornare agli abiti formali, eleganti. Giorgia Meloni non si fa sfuggire l’occasione di sfoggiare uno dei migliori look da presidente donna che mescola la frizzantezza tutta femminile alla classe istituzionale” seguita il sito: “È la sua giacca blazer rosa bubblegum a colpire nel segno, indossata su un completo maglia e pantalone elegantissimo blu notte e décolléte nere con tacco a spillo. La scelta del colore è azzeccata e la nuance rosa delicato si sposa con l’incarnato chiaro e la chioma bionda”.

Domenica 23 ottobre Giorgia Meloni si è insediata a Palazzo Chigi e ha presieduto il primo Consiglio dei ministri

Domenica 23 ottobre Giorgia Meloni si è insediata a Palazzo Chigi e ha presieduto il primo Consiglio dei ministri

Quando la donna premier ‘veste Armani’…

Frivolezze, si potrebbe dire, ma molto notate, e pure molto chiacchierate. Diversi, invece, erano stati gli inizi, da premier. Abbandonate le giacche rosa e verde menta, da quando lo è diventata, Giorgia Meloni, fin qua, aveva vestito Armani. Lo aveva notato anche la più famosa giornalista di moda, Vanessa Friedmann, in un articolo pubblicato sul New York Times: per il passaggio di consegne con il premier uscente Mario Draghi indossava un tailleur di ‘re’ Giorgio con camicia bianca e scarpe derby classiche. A Bruxelles aveva, invece, optato sempre per un completo giacca-pantalone, ma blue navy con blusa chiara.

Un look "comfort" che era già stato adottato dalla premier finlandese Sanna Marin che, lo scorso luglio, si presentò da Draghi a Palazzo Chigi in maniche di camicia, pantaloni neri e ballerine. Dalla maison Armani, riportava il Giornale, confermano che la premier "ha fatto shopping in totale autonomia nella boutique di Roma", anche se qualcuno parla di "un biglietto in cui lei ringrazia il più famoso stilista del mondo per l'attenzione e la cura con cui il suo staff l'ha seguita, cui sarebbe seguita la privatissima risposta di Armani e l'augurio di buon lavoro".

Le donne al governo, però, sono pochissime

Dette delle curiosità e delle frivolezze, positive, va pure detto, però, delle manchevolezze, e negative. La prima donna premier, in Italia, finalmente c’è, ma le donne – al governo, il suo, e pure dentro il Parlamento, alla guida di organi istituzionali, commissioni parlamentari, etc. – sono poche, pochissime. Davvero una miseria.

L’Esecutivo Meloni non è quello più inclusivo, né quello più giovane. Ad analizzare tutti i dati della squadra che ormai già guida “la Nazione”, come più volte l’ha chiamata la nuova presidente del Consiglio durante la campagna elettorale, ci ha pensato il sito di analisi elettorali YouTrend, acendo emergere pregi e, soprattutto, difetti dei numero uno di Palazzo Chigi e dei vari ministeri.

Per quanto riguarda l’età, ci sono ben 12 ministri 60enni e 10 ministri 50enni. Solo tre i 40enni, cioè la premier, l’alleato Matteo Salvini e Alessandra Locatelli. È proprio Giorgia Meloni il membro più giovane (45 anni). Maria Elisabetta Alberti Casellati è la più anziana, con 76 anni.

Alta la quota settentrionale. Arriva dal Nord il 58% del Governo (5 ministri dalla Lombardia, 3 dal Veneto, 3 dal Piemonte, 1 dalla Liguria, 1 dal Friuli, 2 dall’Emilia Romagna). Dal Centro arriva il 19%, dal Sud il 15% e dalle Isole l’8%.

Il problema è, appunto, la bassa la percentuale di donne. Sono solo il 27%, meno di un terzo. Oltre alla premier, sono presenti infatti solo 6 ministre: per avere un termine di paragone, le ministre del Governo Draghi erano ben 8 su 23.

La presenza femminile nei governi precedenti

Nel governo Draghi, come si diceva, le donne erano ben otto su 25 membri dell’esecutivo e rappresentavano quindi il 32 per cento del totale.

I precedenti governi dell’ultimo decennio, considerando anche i sottosegretari, hanno avuto tutti percentuali inferiori, con l’unica eccezione del governo Conte II (33,8 per cento di donne). una percentuale solo leggermente superiore.

Se teniamo in considerazione solo i ministri dei precedenti governi la situazione cambia: secondo i calcoli di OpenPolis, il governo Draghi (8 ministre su 23, il 34,8 per cento) superava di poco il Conte II (7 donne su 21 ministri, il 33,3 per cento) e il governo Letta (33,3 per cento di donne) e staccava invece i governi Berlusconi IV (di cui òa Meloni faceva parte), Monti, Gentiloni e Conte I. Il record imbattuto resta comunque al governo Renzi, con il 50 per cento di donne. 

Le donne ministre oggi, nel governo Meloni:

Anna Maria Bernini (Università e Ricerca, FI)

Elisabetta Casellati (Riforme Istituzionali, FI)

Marina Elvira Calderone (Lavoro, tecnico)

Alessandra Locatelli (Disabilità, Lega)

Eugenia Roccella (Famiglia e Natalità, FdI)

Daniela Santanchè (Turismo, FdI)

Anche nel sottogoverno le donne ‘latitano’…

Pure nella squadra del cosiddetto ‘sottogoverno’ le cose non vanno meglio. Il Governo Meloni ha 8 viceministri (di cui solo 2 sono donne) e 31 sottosegretari (di cui solo 11 sono donne). Il Governo Draghi aveva 6 viceministri (di cui 4 donne) e 35 sottosegretari (di cui 15 donne). Tra i viceministri le uniche due donne sono Vannia Gava (Mite) e Maria Teresa Bellucci (Lavoro).

Nel mazzo dei 31 sottosegretari compaiono solo 11 donne: Wanda Ferro (Interno), Isabella Rauti (Difesa), Maria Tripodi (Esteri), Sandra Savino e Lucia Albano (Mef), Fausta Bergamotto (Mise), Paola Frassinetti (Istruzione), Augusta Montaruli (Università-ricerca), Lucia Borgonzoni (Cultura), Giuseppina Castiello e Matilde Siracusano (Rapporti con il Parlamento), mentre zero donne figurano tra i sottosegretari alla presidenza del Consiglio, che pure sono ben cinque.

A rompere il ‘tetto di cristallo’ resta solo lei, Giorgia Meloni. Per la prima volta, a Palazzo Chigi è arrivata una donna. Un traguardo importante che segna una piccola rivoluzione all’interno delle istituzioni dopo anni di battaglie.

La prima donna ministro fu Tina Anselmi, nel governo Andreotti (1976) Nilde Jotti fu la prima presidente della Camera, nel 1979, seguita solo da Irene Pivetti, nel 1994, e da Laura Boldrini nel 2013. Elisabetta Maria Alberti Casellati è stata la prima presidente del Senato, nel 2018. Meloni, ‘il’ presidente o ‘la’ presidente che sia, è la prima.