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Home » Attualità » A Firenze una camminata sui tacchi per abbattere i pregiudizi: “Ciascuno sia libero di essere chi è”

A Firenze una camminata sui tacchi per abbattere i pregiudizi: “Ciascuno sia libero di essere chi è”

In occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, il 17 maggio la città di Firenze scenderà in strada per combattere ogni forma di discriminazione. Il presidente di Arcigay Firenze Mauro Scopelliti: "Mettere ai piedi una semplice scarpa col tacco può davvero portare a una rivoluzione culturale"

Caterina Ceccuti e Maurizio Costanzo
15 Maggio 2022
camminata tacchi firenze

camminata tacchi firenze

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Cammineranno tutti in bilico sui tacchi, anche chi non l’ha mai fatto prima, si tratti di maschi, femmine, gay o trans. L’obiettivo degli organizzatori è quello di abbattere ogni tipo di pregiudizio e di discriminazione. La domanda è: “Mettere ai piedi una semplice scarpa col tacco può davvero simboleggiare e portare a una rivoluzione culturale? Noi ne siamo convinti – spiega Mauro Scopelliti, presidente di Arcigay Firenze -. In una società che ancora incasella le persone dentro stereotipi di genere e le discrimina, stereotipi che risultano fortemente limitanti per le vite di noi tuttə, questo risulta un atto di denuncia e rivendicazione al tempo stesso”.

La camminata sui tacchi è per gli organizzatori di Arcigay Firenze un’occasione per abbattere ogni tipo di pregiudizio e discriminazione (Foto Arcigay Firenze)

Quando e dove si terrà la camminata sui tacchi a Firenze

Si chiama ‘Stiaccia il pregiudizio’ l’iniziativa che nasce con l’obiettivo di celebrare la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia, la transfobia, realizzata da Arcigay Firenze Altre Sponde, insieme al Comune di Firenze, al Quartiere 5, Azione Gay e Lesbica, Agedo, Uisp col patrocinio della Regione Toscana. La manifestazione nella pratica si traduce in una camminata sui tacchi aperta a tutti: chiunque dunque può partecipare, nessuno escluso, non esistono limiti d’età e di genere. L’appuntamento è la sera di martedì 17 maggio, alle 19,30, e il ritrovo per i partecipanti è un luogo altamente simbolico: la panchina inclusiva, che è la terza in Italia otre ad essere la prima nel suo genere a Firenze, che è stata inaugurata nel parco del San Donato di Novoli l’anno scorso col supporto del Cpo dell’Ordine Avvocati. La camminata si snoderà fino a giungere al Circolo Arci, la sede di Arcigay Firenze.

“Essere rispettosi dell’unicità di ogni individuo, costruire una società più attenta alla diversità e che abbracci la logica della libertà di ciascuno, uscendo dagli schemi del binarismo”: questo concetto, aggiunge Mauro Scopelliti, presidente Arcigay Firenze, sta alla base dell’azione che Arcigay e le associazioni che sono al loro fianco intendono portare avanti tutti insieme. “Da parte loro, anche le istituzioni – Regione Toscana, Comune di Firenze, Quartiere 5 e Uisp – dimostrano di essere nuovamente impegnate nella lotta contro le discriminazioni di genere, ponendosi al fianco delle Associazioni del movimento per dare a tuttə pari opportunità e diritti”.

La locandina di ‘Stiaccia il pregiudizio’, l’iniziativa con cui Firenze celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia (Foto Arcigay Firenze)

“Ciascuno deve essere libero di essere chi è”

“Anche se indosso i tacchi quasi quotidianamente, il 17 maggio, insieme e al fianco di altre persone che saranno in marcia per i diritti e l’uguaglianza, li porterò ancora più volentieri –spiega Alessandra Nardini, assessora per le politiche di genere – . Si tratta di un gesto simbolico e di valore, dal significato profondo, per ribadire che ciascuno deve poter essere libero effettivamente di essere chi è, senza subire violenze o discriminazioni per questo. Tutti devono essere liberi di amare e vivere con chi e come si desidera. Da parte della Regione Toscana c’è un’attenzione storica, che sosteniamo attraverso atti concreti, alle istanze della comunità Lgbtqia+. Appoggio che dimostriamo anche attraverso l’adesione a iniziative di sensibilizzazione culturale come questa, con l’obiettivo di abbattere muri e sradicare pregiudizi, contrastare e annullare stereotipi, favorendo una società nel segno dell’uguaglianza, fondata su rispetto e sui diritti”.

L’appuntamento è la sera di martedì 17 maggio, alle 19,30, e il ritrovo è alla panchina inclusiva del Parco San Donato di Novoli, Firenze

In marcia contro i pregiudizi

“Non solo il 17 maggio ma ogni giorno tutti siamo chiamati a fare la nostra parte nel contrastare ogni forma di violenza o discriminazione all’identità sessuale – ha detto Benedetta Albanese, l’assessora a Diritti e pari opportunità -. Sono i diritti l’antidoto alle discriminazioni, e realizzare sempre più iniziative di questo tipo e con questo spirito, risulta importantissimo per sensibilizzare sul rispetto di tuttə. Solamente lavorando e insistendo sulla cultura dei diritti potremo un giorno arrivare finalmente a sradicare completamente pregiudizi e ogni tipo di intolleranza. Ecco perché una manifestazione come questa, proprio come la panchina inclusiva e le varie panchine arcobaleno presenti in città, non rappresentano solo atti simbolici ma anche di grande valore. In questa battaglia così importante siamo perciò a fianco delle associazioni di cui intendiamo sostenere il loro grande lavoro”.

Sono fieri dunque dell’iniziativa sia gli organizzatori che le istituzioni del territorio, che intendono con questa passeggiata sui tacchi ribadire le proprie posizioni contro ogni forma di violenza e discriminazione: “In attesa che arrivi finalmente quel momento in cui non ci sarà più bisogno di tutelare nessuno in particolare, e ognuno potrà finalmente godere delle stesse opportunità e degli stessi diritti, che poi sono strettamente connessi all’idea di cittadinanza”. “La dignità e il rispetto, sia nei campi sportivi che fuori, devono contraddistinguere le relazioni tra tutte le persone – conclude Marco Ceccantini, Uips Firenze -. Per questo, per favorire dunque la partecipazione e la socializzazione di tuttə, la Uisp ha istituito il tesseramento ‘alias’ a cui le persone in transizione sessuale possono accedere. Tutti invitati dunque, tacchi ai piedi, per camminare insieme e “stiacciare i pregiudizi”.

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  • Aumentano, purtroppo, gli episodi di bullismo e cyberbullismo. 

I minori vittime di prepotenze nella vita reale, o che le abbiano subite qualche volta sono il 54%, contro il 44% del 2020. Un incremento significativo, di ben 10 punti, che deve spingerci a riflettere. 

Per quanto riguarda il cyber bullismo, il 31% dei minori ne è stato vittima almeno una volta, contro il 23% del 2020. Il fenomeno sembra interessare più i ragazzi delle ragazze sia nella vita reale (il 57% dei maschi è stato vittima di prepotenze, contro il 50% delle femmine) sia in quella virtuale (32% contro 29%). Nel 42% si tratta di offese verbali, ma sono frequenti anche violenze fisiche (26%) e psicologiche (26%).

Il 52% è pienamente consapevole dei reati che commette se intraprende un’azione di bullismo usando internet o lo smartphone, il 14% lo è abbastanza, ma questo non sembra un deterrente. Un 26%, invece, dichiara di non saperne nulla della gravità del reato. Intervistati, con risposte multiple, sui motivi che spingono ad avere comportamenti di prepotenza o di bullismo nei confronti degli altri, il 54% indica il body shaming. 

Mentre tra i motivi che spingono i bulli ad agire in questo modo, il 50% afferma che così dimostra di essere più forte degli altri, il 47% si diverte a mettere in ridicolo gli altri, per il 37% il bullo si comporta in questo modo perché gli piace che gli altri lo temano.

Ma come si comportano se assistono a episodi di bullismo? Alla domanda su come si comportano i compagni quando assistono a queste situazioni, solo il 34% risponde “aiutano la vittima”, un dato che nel 2020 era il 44%. 

Un calo drastico, che forse potrebbe essere spiegato con una minore empatia sociale dovuta al distanziamento sociale e al lockdown, che ha impedito ai minori di intessere relazioni profonde. Migliora, invece, la percentuale degli insegnanti che, rendendosi conto di quanto accaduto, intervengono prontamente (46% contro il 40% del 2020). Un 7%, però, dichiara che i docenti, sebbene si rendano conto di quanto succede, non fanno nulla per fermare le prepotenze.

I giovanissimi sono sempre più iperconessi, ma sono ancora in grado di legarsi?

#lucenews #giornatacontroilbullismo
  • “Non sono giorni facilissimi, il dolore va e viene: è molto difficile non pensare a qualcosa che ti fa male”. Camihawke, al secolo Camilla Boniardi, una delle influencer più amate del web si mette ancora una volta a nudo raccontando le sue insicurezze e fragilità. In un post su Instagram parla della tricodinia. 

“Se fosse tutto ok, per questa tricodinia rimarrebbe solo lo stress come unica causa e allora dovrò modificare qualcosa nella mia vita. Forse il mio corpo mi sta parlando e devo dargli ascolto."

La tricodinia è una sensazione dolorosa al cuoio capelluto, accompagnata da un bruciore o prurito profondo che, in termini medici, si chiama disestesia. Può essere transitoria o diventare cronica, a volte perfino un gesto quotidiano come pettinarsi o toccarsi i capelli può diventare molto doloroso. Molte persone – due pazienti su tre sono donne – lamentano formicolii avvertiti alla radice, tra i follicoli e il cuoio capelluto. Tra le complicazioni, la tricodinia può portare al diradamento e perfino alla caduta dei capelli. 

#lucenews #lucelanazione #camihawke #tricodinia
  • Dai record alle prime volte all’attualità, la 65esima edizione dei Grammy Awards non delude quanto a sorprese. 

Domenica 5 febbraio, in una serata sfavillante a Los Angeles, la cerimonia dell’Oscare della musica della Recording Academy ha fatto entusiasmare sia per i big presenti sia per i riconoscimenti assegnati. 

Intanto ad essere simbolicamente premiate sono state le donne e i manifestanti contro la dittatura della Repubblica Islamica: “Baraye“, l’inno delle proteste in Iran, ha vinto infatti il primo Grammy per la canzone che ispira cambiamenti sociali nel mondo. Ad annunciarlo dal palco è stata nientemeno che  la first lady americana Jill Biden.

L’autore, il 25enne Shervin Hajipour, era praticamente sconosciuto quando è stato eliminato dalla versione iraniana di American Idol, ma la sua canzone è diventata un simbolo delle proteste degli ultimi mesi in Iran evocando sentimenti di dolore, rabbia, speranza e desiderio di cambiamento. Hajipour vive nel Paese in rivolta ed è stato arrestato dopo che proprio questo brano, a settembre, è diventata virale generando oltre 40 milioni di click sul web in 48 ore.

#lucenews #grammyawards2023 #shervinhajipour #iran
Cammineranno tutti in bilico sui tacchi, anche chi non l’ha mai fatto prima, si tratti di maschi, femmine, gay o trans. L’obiettivo degli organizzatori è quello di abbattere ogni tipo di pregiudizio e di discriminazione. La domanda è: “Mettere ai piedi una semplice scarpa col tacco può davvero simboleggiare e portare a una rivoluzione culturale? Noi ne siamo convinti – spiega Mauro Scopelliti, presidente di Arcigay Firenze -. In una società che ancora incasella le persone dentro stereotipi di genere e le discrimina, stereotipi che risultano fortemente limitanti per le vite di noi tuttə, questo risulta un atto di denuncia e rivendicazione al tempo stesso”.
La camminata sui tacchi è per gli organizzatori di Arcigay Firenze un'occasione per abbattere ogni tipo di pregiudizio e discriminazione (Foto Arcigay Firenze)

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La locandina di 'Stiaccia il pregiudizio', l'iniziativa con cui Firenze celebra la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia (Foto Arcigay Firenze)

"Ciascuno deve essere libero di essere chi è"

“Anche se indosso i tacchi quasi quotidianamente, il 17 maggio, insieme e al fianco di altre persone che saranno in marcia per i diritti e l’uguaglianza, li porterò ancora più volentieri –spiega Alessandra Nardini, assessora per le politiche di genere - . Si tratta di un gesto simbolico e di valore, dal significato profondo, per ribadire che ciascuno deve poter essere libero effettivamente di essere chi è, senza subire violenze o discriminazioni per questo. Tutti devono essere liberi di amare e vivere con chi e come si desidera. Da parte della Regione Toscana c’è un’attenzione storica, che sosteniamo attraverso atti concreti, alle istanze della comunità Lgbtqia+. Appoggio che dimostriamo anche attraverso l’adesione a iniziative di sensibilizzazione culturale come questa, con l’obiettivo di abbattere muri e sradicare pregiudizi, contrastare e annullare stereotipi, favorendo una società nel segno dell’uguaglianza, fondata su rispetto e sui diritti".
L’appuntamento è la sera di martedì 17 maggio, alle 19,30, e il ritrovo è alla panchina inclusiva del Parco San Donato di Novoli, Firenze

In marcia contro i pregiudizi

“Non solo il 17 maggio ma ogni giorno tutti siamo chiamati a fare la nostra parte nel contrastare ogni forma di violenza o discriminazione all’identità sessuale – ha detto Benedetta Albanese, l’assessora a Diritti e pari opportunità -. Sono i diritti l’antidoto alle discriminazioni, e realizzare sempre più iniziative di questo tipo e con questo spirito, risulta importantissimo per sensibilizzare sul rispetto di tuttə. Solamente lavorando e insistendo sulla cultura dei diritti potremo un giorno arrivare finalmente a sradicare completamente pregiudizi e ogni tipo di intolleranza. Ecco perché una manifestazione come questa, proprio come la panchina inclusiva e le varie panchine arcobaleno presenti in città, non rappresentano solo atti simbolici ma anche di grande valore. In questa battaglia così importante siamo perciò a fianco delle associazioni di cui intendiamo sostenere il loro grande lavoro”. Sono fieri dunque dell’iniziativa sia gli organizzatori che le istituzioni del territorio, che intendono con questa passeggiata sui tacchi ribadire le proprie posizioni contro ogni forma di violenza e discriminazione: “In attesa che arrivi finalmente quel momento in cui non ci sarà più bisogno di tutelare nessuno in particolare, e ognuno potrà finalmente godere delle stesse opportunità e degli stessi diritti, che poi sono strettamente connessi all’idea di cittadinanza”. “La dignità e il rispetto, sia nei campi sportivi che fuori, devono contraddistinguere le relazioni tra tutte le persone - conclude Marco Ceccantini, Uips Firenze -. Per questo, per favorire dunque la partecipazione e la socializzazione di tuttə, la Uisp ha istituito il tesseramento ‘alias’ a cui le persone in transizione sessuale possono accedere. Tutti invitati dunque, tacchi ai piedi, per camminare insieme e "stiacciare i pregiudizi”.
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