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Home » Attualità » Giornata contro omofobia, la proposta del Partito Gay: “Una multa da 500 euro per chi discrimina le persone Lgbt”

Giornata contro omofobia, la proposta del Partito Gay: “Una multa da 500 euro per chi discrimina le persone Lgbt”

Il 17 maggio è la Giornata mondiale contro l'omobitransfobia. Il portavoce del Partito Gay Fabrizio Marrazzo: "Abbiamo inviato a Regioni, Province e Comuni la nostra proposta che sanziona chi fa propaganda di odio o discrimina"

Remy Morandi
16 Maggio 2022
giornata omofobia

giornata omofobia

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Una multa da 500 euro per chi discrimina le persone Lgbt+. Molte volte le Giornate mondiali o internazionali rischiano di diventare solo un momento per ricordarsi, una volta all’anno, di qualche evento, problema o festività. In sostanza, quando ricorre una celebrazione, in tanti parlano, ma in pochi fanno. È per questo motivo che, in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia (o più correttamente, contro l’omobitransfobia) del 17 maggio, il Partito Gay ha lanciato una proposta alle Regioni, Province e Comuni d’Italia: sanzionare con una multa da 500 euro chiunque faccia propaganda di odio o discrimini le persone della comunità Lgbt+. Vediamo nel dettaglio in che cosa consiste la proposta del Partito Gay, dopodiché, con l’obiettivo di fare chiarezza, cercheremo di rispondere alle seguenti domande: perché il 17 maggio è la giornata internazionale contro l’omofobia? E che cosa significa bifobia e transfobia? 

Il 17 maggio ricorre la Giornata mondiale contro l’omobitransfobia. Il Partito Gay ha proposto di introdurre una multa da 500 per chi discrimina le persone Lgbt

Multa da 500 euro per chi discrimina, in cosa consiste la proposta del Partito Gay

Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay per i diritti Lgbt+, Solidale, Ambientalista e Liberale ha illustrato la proposta sulla multa da 500 euro per chi discrimina: “In occasione della Giornata Mondiale contro l’omobitransfobia, abbiamo inviato a tutte le Regioni, Province autonome e a tutti gli oltre 7.900 Comuni la nostra proposta di delibera che sanziona con una multa di 500 euro chi fa propaganda di odio o discrimina le persone Lgbt+, donne e persone con disabilità, come oggi già avviene per chi lo fa contro neri ed ebrei ad esempio, in assenza di una legge nazionale”.

“Con questa proposta – ha aggiunto Marrazzo – vogliamo fornire a tutte le amministrazioni, che in questi mesi si sono dichiarate sostenitrici della nostra comunità, una possibilità concreta per dare un segnale che contrasti e prevenga l’omobitransfobia. L’applicazione di tale delibera contrasterà anche le discriminazioni online che avverranno nei territori dove sarà approvata, nelle scuole, sul luogo di lavoro, dove nessuno più potrà ad esempio definirci malati o inferiori, o se vorrà, dovrà pagare le sanzioni. Tali reati – ha spiegato ancora il portavoce del Partito Gay -, pur essendo presenti nella legge contro il razzismo, non venivano estesi alle persone Lgbt+ nella proposta di legge bocciata al Seanto, in quanto erano stati eliminati sul tavolo delle mediazioni, svuotando di fatto la legge”. Il ricavato di queste sanzioni – così nella proposta del Partito Gay – andrà a costituire un fondo a disposizione degli Enti per prevenire l’odio contro le persone Lgbt+.

“In qualità di primo Assessore del Partito Gay – Lgbt+ – ha sottolineato Andrea Grassi, assessore di Morterone – mi impegnerò per l’approvazione di tale delibera nel nostro comune e in tutti i comuni dove sono presenti i consiglieri del nostro partito. Credo che come amministratori abbiamo il compito di colmare, con tutte le possibilità che abbiamo, quanto il parlamento stenta ad approvare”.

Fabrizio Marrazzo, classe 1977, è portavoce del Partito Gay per i diritti Lgbt+, Solidale, Ambientalista e Liberale (Foto Ansa)

Perché il 17 maggio è la giornata internazionale contro l’omofobia?

Il 17 maggio è la Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia. La data non è stata scelta a caso: 32 anni fa, infatti, il 17 maggio 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha cancellato l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali, definendola invece per la prima volta “una variante naturale del comportamento umano”. L’obiettivo della giornata, che viene celebrata in oltre 130 Paesi nel mondo, è quello di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell’omofobia, della bifobia e della transfobia.

La prima giornata internazionale contro l’omofobia si tenne il 17 maggio 2004. Tre anni dopo, nel 2007, l’Unione europea ha ufficialmente istituito la giornata contro l’omofobia. Nel testo approvato si legge che “il Parlamento europeo (…) sottolinea che l’Unione europea è innanzitutto una comunità di valori, in cui il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, la democrazia e lo Stato di diritto, l’uguaglianza e la non discriminazione sono fra i valori che più contano”. E ancora, l’Europarlamento “ribadisce il suo invito a tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso e chiede alla Commissione di presentare proposte per garantire che il principio del riconoscimento reciproco sia applicato anche in questo settore al fine di garantire la libertà di circolazione per tutte le persone nell’Unione europea senza discriminazioni”. Per questo motivo, il Parlamento europeo “indice il 17 maggio di ogni anno – si legge ancora nel testo approvato nel 2004 – quale Giornata internazionale contro l’omofobia”.

Il 17 maggio 1990 l’Oms ha cancellato l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali (Foto Ansa: una manifestazione Lgbt in Messico, 30 dicembre 2021)

Cosa significa bifobia?

La bifobia indica l’avversione ossessiva per i bisessuali e la bisessualità, ovvero quell’orientamento sessuale che comporta l’attrazione emozionale e/o sessuale verso entrambi i sessi. Come sottolinea lo psicologo Damiano Colamonico, la parola “bifobia” ha all’interno la locuzione “fobia” per indicare una paura immotivata e disfunzionale nei confronti di persone che si definiscono bisessuali. La persona che soffre di bifobia nutre in particolare un’avversione estrema e negativa nei confronti di persone che definiscono il loro orientamento sessuale fluido. La bifobia dunque è una forma di discriminazione basata su pregiudizi e stereotipi, e comporta diverse manifestazioni, tra cui la negazione della bisessualità come orientamento sessuale, la sua cancellazione e la sua diffusione.

Che significa transfobia?

Transfobia indica lo stesso concetto di bifobia, ma nei confronti delle persone transessuali o transgender. In particolare, si intende un insieme di stigmatizzazioni e pregiudizi discriminatori che possono includere paura, odio, avversione e che possono portare a comportamenti discriminanti nella società o ad esempio a lavoro. La transfobia si basa sulla convinzione che il genere di una persona debba per forza coincidere con il sesso che le è stato assegnato alla nascita. E questa paura, che molto spesso si traduce in odio (intenzionale o meno) può provocare stress significativi per le persone che la subiscono, con conseguenze che possono portare a una bassa autostima, alienazione e senso di inadeguatezza. Ma in molti casi può anche finire peggio: la transfobia porta le persone discriminate anche ad abbandonare la famiglia, gli amici, il lavoro. E in altrettanti casi la transfobia può portare le persone transgender anche al suicidio.

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  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
  • Paese che vai inquinamento che trovi. O, se volete, un mal comune che non diventa affatto un mezzo gaudio. Secondo uno studio pubblicato su “The Lancet Planetary Health”, primo autore il professore Yuming Guo, sono infatti a appena 8 milioni le persone che possono dire di respirare aria pulita: lo 0,001% della popolazione mondiale, che vive su una percentuale irrisoria del globo terraqueo, lo 0,18%.

Per i rimanenti 7 miliardi e passa la situazione è grama, se non critica, con la concentrazione annuale di polveri sottili che è costantemente al di sopra della soglia di sicurezza indicata dall’Oms, Organizzazione mondiale della sanità (PM2.5 inferiori a 5 µg/m3), un limite oltre il quale il rischio per la salute diventa considerevole. E come se non bastasse la concentrazione media giornaliera globale è di 32,8 µg/m3, più del doppio della soglia Oms.

Lo studio pubblicato su “Lancet” è il primo al mondo ad aver ricostruito i valori giornalieri di polveri sottili, ovvero smog, su tutto il Pianeta, attraverso un metodo complesso e multifattoriale che ha permesso di ottenere dei valori anche nelle regioni non monitorate, grazie a un mix fatto di osservazioni tradizionali di monitoraggio della qualità dell’aria, rilevatori meteorologici e di inquinamento atmosferico via satellite, metodi statistici e di apprendimento automatico (machine learning).

Dati allarmanti, dunque. Per quanto qualche segnale di miglioramento comincia a intravvedersi, con il totale dei giorni con concentrazioni eccessive che sta diminuendo nel complesso. I dati degli ultimi 20 anni rivelano delle tendenze positive in Europa e Nord America, dove l’inquinamento da PM2.5 è sceso, ma non in Asia meridionale, Australia e Nuova Zelanda, America Latina e Caraibi, dove il trend è invece di crescita. Le concentrazioni più elevate di PM2.5 sono state rilevate nelle regioni dell’Asia orientale (50 µg/m3) e meridionale (37,2 µg/m3), seguite dall’Africa settentrionale (30,1 µg/m3). Poco da gioire, dunque e molto da lavorare.

#lucenews #inquinamento
  • L’arrivo della bella stagione ha il sapore del gelato 🍦

Golosi ma di qualità. È il rapporto degli italiani con il gelato artigianale secondo un’indagine di Glovo. Piattaforma di consegne, e Gusto17, brand gourmet, in vista del Gelato Day del prossimo 24 marzo.

Nel 2022 solo sull’app di Glovo gli italiani hanno ordinato più di 2 milioni di gelati, il 16% in più rispetto al 2021, con una media di 5.500 gelati al giorno, principalmente dalle gelaterie di quartiere, facendo aumentare le vendite del 138% per i piccoli esercenti. In particolare, il picco di ordini si registra alle 21.

Tra i gusti più amati dagli italiani ci sono: crema, pistacchio, nocciola e Nutella. Questa la Top 10 delle città più golose di gelato: Roma, Milano, Torino, Palermo, Napoli, Firenze, Catania, Bologna, Bari e Verona.

🍨E voi, amanti del gelato, qual è il vostro gusto preferito? 

📸 Credits: @netflixit 

#lucenews #lucelanazione #gelatoday
  • 🗣«Persi undici chili in poco tempo. Per cercare di rialzarmi iniziai un percorso con uno psicologo, ma ho capito presto qual era il motivo per cui ero caduta dentro quel tunnel. E ho iniziato presto a lavorare su di me, da sola.

Nel 2014 avevo ripreso ad allenarmi da pochissimo tempo, quando ho incontrato una donna, Luana Angeletti. Ho scoperto dopo che era la mamma di un amico, ma la cosa importante è quello che lei mi disse quella volta.

Che avevo una struttura fisica adatta a competere nella categoria bikini, nel body-building. Mi è scattato dentro qualcosa, ho iniziato a lavorare perché volevo migliorare e finalmente farmi vedere dagli altri, dopo che per otto anni non ero andata neanche al mare perché mi vergognavo del mio fisico e della mia scoliosi. Grazie a Luana sono passata dal nascondermi allo stare su un palco guardata da tante persone. È stata decisiva.

Imparate a volervi bene, e se non ci riuscite con le vostre forze, non abbiate paura di farvi aiutare e seguire da altri. È importantissimo».

Dai disturbi alimentari al body building, l
Una multa da 500 euro per chi discrimina le persone Lgbt+. Molte volte le Giornate mondiali o internazionali rischiano di diventare solo un momento per ricordarsi, una volta all'anno, di qualche evento, problema o festività. In sostanza, quando ricorre una celebrazione, in tanti parlano, ma in pochi fanno. È per questo motivo che, in occasione della Giornata mondiale contro l'omofobia (o più correttamente, contro l'omobitransfobia) del 17 maggio, il Partito Gay ha lanciato una proposta alle Regioni, Province e Comuni d'Italia: sanzionare con una multa da 500 euro chiunque faccia propaganda di odio o discrimini le persone della comunità Lgbt+. Vediamo nel dettaglio in che cosa consiste la proposta del Partito Gay, dopodiché, con l'obiettivo di fare chiarezza, cercheremo di rispondere alle seguenti domande: perché il 17 maggio è la giornata internazionale contro l'omofobia? E che cosa significa bifobia e transfobia? 
Il 17 maggio ricorre la Giornata mondiale contro l'omobitransfobia. Il Partito Gay ha proposto di introdurre una multa da 500 per chi discrimina le persone Lgbt

Multa da 500 euro per chi discrimina, in cosa consiste la proposta del Partito Gay

Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay per i diritti Lgbt+, Solidale, Ambientalista e Liberale ha illustrato la proposta sulla multa da 500 euro per chi discrimina: "In occasione della Giornata Mondiale contro l'omobitransfobia, abbiamo inviato a tutte le Regioni, Province autonome e a tutti gli oltre 7.900 Comuni la nostra proposta di delibera che sanziona con una multa di 500 euro chi fa propaganda di odio o discrimina le persone Lgbt+, donne e persone con disabilità, come oggi già avviene per chi lo fa contro neri ed ebrei ad esempio, in assenza di una legge nazionale". "Con questa proposta - ha aggiunto Marrazzo - vogliamo fornire a tutte le amministrazioni, che in questi mesi si sono dichiarate sostenitrici della nostra comunità, una possibilità concreta per dare un segnale che contrasti e prevenga l'omobitransfobia. L'applicazione di tale delibera contrasterà anche le discriminazioni online che avverranno nei territori dove sarà approvata, nelle scuole, sul luogo di lavoro, dove nessuno più potrà ad esempio definirci malati o inferiori, o se vorrà, dovrà pagare le sanzioni. Tali reati - ha spiegato ancora il portavoce del Partito Gay -, pur essendo presenti nella legge contro il razzismo, non venivano estesi alle persone Lgbt+ nella proposta di legge bocciata al Seanto, in quanto erano stati eliminati sul tavolo delle mediazioni, svuotando di fatto la legge". Il ricavato di queste sanzioni - così nella proposta del Partito Gay - andrà a costituire un fondo a disposizione degli Enti per prevenire l'odio contro le persone Lgbt+. "In qualità di primo Assessore del Partito Gay - Lgbt+ - ha sottolineato Andrea Grassi, assessore di Morterone - mi impegnerò per l'approvazione di tale delibera nel nostro comune e in tutti i comuni dove sono presenti i consiglieri del nostro partito. Credo che come amministratori abbiamo il compito di colmare, con tutte le possibilità che abbiamo, quanto il parlamento stenta ad approvare".
Fabrizio Marrazzo, classe 1977, è portavoce del Partito Gay per i diritti Lgbt+, Solidale, Ambientalista e Liberale (Foto Ansa)

Perché il 17 maggio è la giornata internazionale contro l'omofobia?

Il 17 maggio è la Giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia. La data non è stata scelta a caso: 32 anni fa, infatti, il 17 maggio 1990 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha cancellato l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali, definendola invece per la prima volta "una variante naturale del comportamento umano". L'obiettivo della giornata, che viene celebrata in oltre 130 Paesi nel mondo, è quello di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell'omofobia, della bifobia e della transfobia. La prima giornata internazionale contro l'omofobia si tenne il 17 maggio 2004. Tre anni dopo, nel 2007, l'Unione europea ha ufficialmente istituito la giornata contro l'omofobia. Nel testo approvato si legge che "il Parlamento europeo (...) sottolinea che l'Unione europea è innanzitutto una comunità di valori, in cui il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, la democrazia e lo Stato di diritto, l'uguaglianza e la non discriminazione sono fra i valori che più contano". E ancora, l'Europarlamento "ribadisce il suo invito a tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso e chiede alla Commissione di presentare proposte per garantire che il principio del riconoscimento reciproco sia applicato anche in questo settore al fine di garantire la libertà di circolazione per tutte le persone nell'Unione europea senza discriminazioni". Per questo motivo, il Parlamento europeo "indice il 17 maggio di ogni anno - si legge ancora nel testo approvato nel 2004 - quale Giornata internazionale contro l'omofobia".
Il 17 maggio 1990 l'Oms ha cancellato l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali (Foto Ansa: una manifestazione Lgbt in Messico, 30 dicembre 2021)

Cosa significa bifobia?

La bifobia indica l'avversione ossessiva per i bisessuali e la bisessualità, ovvero quell'orientamento sessuale che comporta l'attrazione emozionale e/o sessuale verso entrambi i sessi. Come sottolinea lo psicologo Damiano Colamonico, la parola "bifobia" ha all'interno la locuzione "fobia" per indicare una paura immotivata e disfunzionale nei confronti di persone che si definiscono bisessuali. La persona che soffre di bifobia nutre in particolare un'avversione estrema e negativa nei confronti di persone che definiscono il loro orientamento sessuale fluido. La bifobia dunque è una forma di discriminazione basata su pregiudizi e stereotipi, e comporta diverse manifestazioni, tra cui la negazione della bisessualità come orientamento sessuale, la sua cancellazione e la sua diffusione.

Che significa transfobia?

Transfobia indica lo stesso concetto di bifobia, ma nei confronti delle persone transessuali o transgender. In particolare, si intende un insieme di stigmatizzazioni e pregiudizi discriminatori che possono includere paura, odio, avversione e che possono portare a comportamenti discriminanti nella società o ad esempio a lavoro. La transfobia si basa sulla convinzione che il genere di una persona debba per forza coincidere con il sesso che le è stato assegnato alla nascita. E questa paura, che molto spesso si traduce in odio (intenzionale o meno) può provocare stress significativi per le persone che la subiscono, con conseguenze che possono portare a una bassa autostima, alienazione e senso di inadeguatezza. Ma in molti casi può anche finire peggio: la transfobia porta le persone discriminate anche ad abbandonare la famiglia, gli amici, il lavoro. E in altrettanti casi la transfobia può portare le persone transgender anche al suicidio.
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