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Giornata della visibilità transgender: oggi #nonTnascondere

La sparatoria di Nashville ha inasprito ancora il dibattito sulla questione trans*, mentre i giovani della comunità stanno sempre peggio

di MARIANNA GRAZI -
31 marzo 2023
International Transgender Day of Visibility

International Transgender Day of Visibility

Un momento per celebrare le persone trans* e non binarie, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle discriminazioni subite dalla comunità in tutto il mondo. Il 31 marzo di ogni anno si celebra la Giornata internazionale della visibilità transgender, un modo per dare l'opportunità a queste persone di essere viste, almeno per un giorno, attraverso una lente il più possibile realistica e priva di pregiudizi, e alla società di saperne di più su come essere aperta e solidale nei loro confronti. Mai come in questo momento la visibilità è fondamentale e la ricorrenza, quest'anno, porta con sé un carico doloroso e sempre più critico.

La sparatoria di Nashville

Audrey Elizabeth Hale, killer della Covenant school

Il perché è presto detto, basta vedere quello che è accaduto qualche giorno fa negli Stati Uniti, culmine terribile di politiche generali che minano l'esistenza stessa della comunità trans. Stiamo parlando, ovviamente, della sparatoria nella scuola di Nashville, compiuta dalla 28enne transgender Audrey Elizabeth Hale, uccisa dagli agenti dopo avere aperto il fuoco nell'istituto di cui era stata un'ex alunna. La killer in questione, prima di compiere la strage (sei le vittime oltre a lei, di cui tre bambini) avrebbe lasciato un manifesto di cui però non si conoscono i contenuti; la polizia del Tennessee non ha dato conferme sul fatto che la sua identità di genere abbia qualcosa a che fare con le ragioni del gesto, ma sembra che il risentimento verso quell'istituto cristiano fosse forte. Quel che è certo è che l'accaduto ha nuovamente inasprito il dibattito sul tema - che non è solo statunitense -, spalancando le porte a offese, stereotipi generalizzati e giudizi tossici, e dando il là a nuove speculazioni da parte dei politici conservatori, che nell'ultimo anno hanno dato il via a una vera e propria battaglia contro le persone trans.

L'indagine di The Trevor Project

Negli ultimi mesi sono diversi gli Stati che hanno approvato o stanno approvando disegni di legge che di fatto discriminano e marginalizzano questa comunità e gli effetti sono evidenti: stando all'indagine di The Trevor Project, associazione no-profit che si occupa di prevenzione del suicidio nelle persone della comunità Lgbtq+, l'86% de* giovani transgender e non binary degli Usa (di età compresa tra i 13 e i 24 anni) denuncia ricadute importanti sulla propria salute mentale, il 45% dice di aver subito atti di cyberbullismo e il 75% de* giovani della comunità dichiara di provare ansia e stress per paura di essere vittima di violenze legati all'omolesbobitransfobia. Un* transgender su tre, inoltre, non si sente sicur* ad andare in ospedale o a sottoporsi a visite mediche, il che rende di fatto queste persone isolate e insicure, fortemente a rischio di gesti estremi. Ad alimentare queste emozioni negative è appunto il clima di terrore venutosi a creare nel Paese, dove "Al momento stiamo assistendo a un numero record di leggi anti-Lgbtq+" ha spiegato Kasey Suffredini, vicepresidente di Advocacy & Government Affairs di The Trevor Project. "Dobbiamo prendere in considerazione il costo che questo orrendo dibattito pubblico ha sulla salute mentale e sul benessere de* giovani, che ci guardano e interiorizzano i messaggi anti-Lgbtq+ che arrivano dai media e dai politici eletti", ha aggiunto.

Transgender day of visibility 2023: #nonTnascondere

La campagna per il Tvd 2023: #nonTnascondere (Arcigay)

Se negli Usa la situazione sembra particolarmente seria, la Giornata internazionale della visibilità transgender deve essere "un’occasione preziosa anche in Italia per rivendicare i diritti negati alla nostra comunità e la necessità di promuovere una nuova legge per l’autodeterminazione di genere in superamento della obsoleta 164/82" scrive in un comunicato ufficiale l'Arcigay. "Vogliamo una legge avanzata che riconosca le nostre vite al di là di lunghi e costosi iter nei tribunali. Ci vogliamo liber3 dalle diagnosi e dalla patologizzazione. Rivendichiamo la depsichiatrizzazione della nostra esperienza transgenere, il riconoscimento delle nostre famiglie omotransgenitoriali, l’affermazione di genere delle persone in età evolutiva con varianza di genere" continuano nella nota. "Abbiamo diritto ad esistere e ad essere pienamente riconosciute nel mondo dello sport, ad accedere al mondo del lavoro, dei servizi relativi alla salute, con una medicina di genere capace di contemplare la pluralità dei nostri corpi oltre il binarismo di soli due generi". In Italia, è più che mai evidente oggi, essere una persona trans non è facile, ma l'unione fa la forza e il sostegno reciproco è necessario: "Ci rendiamo visibili insieme, con orgoglio, da sempre, per portare avanti le nostre lotte. Nel #TransDayOfVisibility ricordiamo che la visibilità è la nostra più grande rivoluzione e che ciascuna identità merita rispetto e piena cittadinanza. Ora più che mai #nonTnascondere, facciamo sentire la nostra voce insieme!", conclude Arcigay.

Il festival della visibilità a Roma

A Roma il Festival della comunità transgender in occasione del Tdov

In occasione del Tdov, il 31 marzo, a Roma parte l'evento "prodotto e organizzato solo da persone transgender per dire 'ci siam' e combattere le discriminazioni". Questo l'intento del Festival della Visibilità Transgender, che si svolgerà dalle 19.00 all’Esc Atelier in via dei Volsci 159. Dalla conduzione alla gestione degli stand, dagli ospiti al personale addetto all'accoglienza "è prevista la sola presenza di persone trans*", si legge nel comunicato ufficiale. Organizzato dalle associazioni Libellula, GenderX e Le Tre Ghinee, unite nel Coordinamento Tdov, insieme a una rete di militanti transgender, propone tre panel tematici: Sex working e gruppi razzializzati, Persone trans* e diritto al lavoro e della Fluidità di genere e destre al governo. Uno spazio di confronto, dove affrontare argomenti urgenti, ma anche un momento di intrattenimento, con talks e standup comedy, oltre a esibizioni musicali di artistз transgender "che saranno fruibili anche per le persone sorde grazie al servizio di interpretariato LIS, garantito grazie a CGIL Roma e Lazio". E ancora, ci saranno "stand di servizi dedicati alle persone trans*: partendo dai capelli (hairstyle e Barberia) arrivando alla vendita di prodotti per il benessere" della comunità trans*.