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Giornata mondiale del bacio: storia, curiosità e benefici dell’ “apostrofo rosa tra le parole t’amo”

di CATERINA CECCUTI E MAURIZIO COSTANZO -
13 aprile 2022
bacio

bacio

“Il bacio è un segreto sussurrato a una bocca anziché a un orecchio”, scriveva Edmond Rostand nel suo Cyrano. Segreto che, per troppo tempo, la pandemia e le relative mascherine hanno scoraggiato. Oggi però è il giorno giusto per scambiarsi quel gesto affettuoso con le persone cui si vuol bene, con o senza schiocco: il 13 aprile è infatti il World Kissing Day, ovvero la Giornata mondiale del bacio.

Il bacio più lungo della storia

Tutto nasce grazie a una coppia thailandese che unì le labbra appassionatamente per ben 46 ore, 24 minuti e 9 secondi. Se sembra un record imbattibile, così non è stato, dal momento che nel 2013, il giorno di San Valentino, la stessa coppia si è superata tenendo le labbra incollate l’una all’altra per 58 ore, 35 minuti e 58 secondi, vincendo la gara dal nome emblematico, il Kissathon. Senza ambire ad andare in apnea per ore e ore e provare ad eguagliare quello che è stato il bacio più lungo della storia (almeno fino ad ora), per scambiarsi effusioni da Guinness basta il sentimento che lo ispira.
giornata mondiale del bacio

Il 13 aprile si celebra la Giornata mondiale del bacio. Una coppia thailandese ha stabilito il record di durata nel 2013, con ben 58 ore, 35 minuti e 58 secondi di bacio

Le date in cui si celebra il bacio

Rostand lo definì un “apostrofo rosa tra le parole t’amo” e in Sudan, dove si considerano le bocche le finestre dell’anima, si crede che unendole si possa rubare addirittura l’anima del partner. Poesia a parte, oggi è il giorno giusto per concedersi un bel bacio in tutto il mondo, anche se le date per celebrarlo differiscono da nazione a nazione. È dal 1990 che l’Inghilterra lo celebra, ma non il 13 aprile, bensì il 6 luglio. In America, invece, il giorno fatidico è il 22 giugno. In India poi, dove resiste ancora l’arcaico divieto per i fidanzati di baciarsi prima delle nozze, usanza che però si sta perdendo, questa ricorrenza cade in una vigilia molto particolare, quella di San Valentino, il 13 febbraio.
bacio mamma figlio

Un tenero bacio di un bambino alla sua mamma

Da mi basia mille...

Ma quanti baci ci scambiamo nella nostra vita? Tantissimi, circa 100mila. Gli italiani sono dunque un popolo di assidui baciatori? A quanto pare sì, visto che condividono la vetta della classifica coi francesi con una media di 7 volte al giorno, superando di gran lunga i meno calienti tedeschi e i freddi svedesi, che invece si fermano a 4. Recenti studi hanno analizzato anche il modo in cui ci scambiamo queste romantiche effusioni: il 65% delle persone, anche senza accorgersene, inclina la testa a destra. Ma attenzione: bacio non è solo sinonimo di passione, ma anche di amicizia. E anche qui ci sono le dovute differenze: in Italia, si sa, i baci sono due, uno per guancia, come in Ungheria e a San Paolo. A Rio de Janeiro uno solo, in Francia si arriva a 3 o anche 4 a seconda delle zone, in Germania ci si sfiora appena, in America se ne fa tranquillamente a meno. Per le più romantiche il posto dei sogni rimane l’Austria, dove il baciamano è ancora realtà.

Cosa dice la scienza

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Una ragazza abbraccia e bacia il suo cagnolino

Poco importa se gli igienisti sudano freddo contando i batteri – circa 80 milioni – che comporta l’unire le labbra. A incoraggiare i poco convinti ci pensa sempre la scienza: un bacio impegna 34 muscoli del viso e ben 112 posturali. Ancora titubanti? È sempre la scienza a rassicurare tutti: baciare fa bene alla salute, e anche tanto, e per tutta una serie di ragioni. È in grado di agire sulla pressione sanguigna, abbassandola, di rinforzare il sistema immunitario contro virus di ogni sorta, di aumentare l’autostima diminuendo ansia e stress, e mettendo in moto i cosiddetti ormoni della felicità, anche di contrastare la depressione. Grazie al suo effetto vasodilatatore agisce su mal di testa e i dolori legati al ciclo, e oltre a mente e corpo, fa bene anche alla salute orale, visto che la salivazione contrasta la carie. “In un bacio – scrisse Neruda – saprai tutto quello che è stato taciuto”. Ecco perché il momento fatidico, a occhi chiusi, sembra eterno. E a quanto pare non è solo un’impressione. Le lancette dell’orologio non solo sembrerebbero fermarsi, ma addirittura tornano indietro: almeno per la pelle è realmente così, infatti baciare sembra agire anche come potente antirughe. Inoltre non ci sono limiti d’età: baciarsi fa bene al cuore e, a quanto pare, allungherebbe la vita fino a 5 anni. Per chi pensa di ricavarne solo un beneficio fisico e personale si sbaglia, c’è anche un tornaconto collettivo: la società più complesse risultano non a caso quelle in cui ci si bacia più frequentemente.

Un atto di intimità

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Il bacio viene considerato un gesto passionale solo il 46 culture, mentre in altre addirittura lo si ritiene un atto più intimo del rapporto sessuale stesso

Ma a dispetto di quanto comunemente si crede, e anche del kamasutra che di tecniche di bacio ne contempla ben 30, questo gesto universale dell’amore ha uno sfondo passionale in 46 culture appena su 168. Tuttavia è considerato un po’ dappertutto come un atto persino più intimo dello stesso rapporto sessuale. E non è un caso che le ragazze, che quasi sempre fanno il primo passo, ricordano tutto del primissimo bacio della loro vita, anche quando diventano donne. Il 78% di loro porta per sempre ben stampato in mente partner, età, emozioni provate, e persino anno, giorno e luogo esatto di quel momento magico. Ma non esiste solo il bacio erotico, che vede il French Kiss farla da padrone. Ci sono anche quelli affettuosi e casti, a cominciare dal bacio della mamma che guadagna la prima posizione nel cuore di ciascuno, e tra i più dolci e cari quello della buonanotte. Non da ultimi quelli dispensati ai propri animali domestici.
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Il bacio (Der Kuss) è una pittura a olio su tela di Gustav Klimt, realizzato nel 1907-08 e conservato nell'Österreichische Galerie Belvedere di Vienna

Il bacio nelle arti

Gli artisti ne hanno fatto dei capolavori, Klimt immortalandolo tra misticismo ed erotismo, Francesco Hayez eleggendolo a simbolo del Romanticismo. Non solo grazie a pennelli e colori: Rodin lo ha scolpito meravigliosamente. Il resto, nell’immaginario collettivo, è merito della settima arte, dove di baci entrati nella storia se ne contano a bizzeffe, da quello commovente tra Demi Moore e Patrick Swayze in Ghost, a quello sulla prua del Titanic tra la bella Rose e Jack, col vento dell’oceano che accarezza i capelli di Kate Winslet tra le braccia di Leonardo di Caprio. Galeotto fu lo spaghetto che ha reso quello di Lilli e il Vagabondo il bacio più tenero del mondo. E non è un caso che Giuseppe Tornatore ai baci abbia dedicato la scena finale di quel capolavoro che è Nuovo Cinema Paradiso.

Baci rubati e baci 'proibiti'

Nel film Ali (Wings), pellicola datata 1927 vincitore dell’Oscar, c’è stato il primo bacio tra due uomini. I baci omosessuali non hanno certo avuto vita facile, neppure al cinema, dove la vera svolta è avvenuta nel 2005 con I segreti di Brokeback Mountain. La censura recentemente ha messo i bastoni tra le ruote anche al film di animazione Lightyear – La Vera storia di Buzz, che però ha ottenuto una vittoria Lgbtq+ grazie alla quale la Disney riporterà sullo schermo il bacio inizialmente censurato. Non occorre andare molto indietro nella storia, o al bacio che più di tutti è stato messo sotto accusa: quello attraverso cui Giuda tradì Cristo.
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I baci omosessuali, tra uomini e tra donne, per amore, per 'amicizia' per dare scandalo, continuano a destare scalpore

Ancora oggi i baci continuano a fare scalpore, persino quelli fiabeschi dati a fin di bene e per spezzare un incantesimo, come dimostrano le polemiche del bacio ‘rubato’ dal Principe a una Biancaneve addormentata, e dunque inconsapevole. Baci gay che fanno parlare, scambiati sotto le luci dei riflettori, ce ne sono stati diversi in questi ultimi anni, da Gianni Morandi ad Achille Lauro, dal palco del Festival di Sanremo tra Tiziano Ferro e Fiorello, al ‘quasi bacio’ tra Elettra Lamborghini e Myss Keta. Da quello lesbo sul palco dell’Eurovision di Krista Siegfrids, a quello decisamente hot agli Echo Music Awards tra la cantante Ina Mueller e la conduttrice Barbara Schoeneberger. In principio quello di Madonna e la rapper Nicky Minaj fece gridare allo scandalo, era il 2011, ma quello saffico più recente tra Mara Venier e Ornella Vanoni non aveva più nulla di trasgressivo, segno che qualcosa si era mosso e i tempi stavano cominciando a cambiare. Ma fanno ancora notizia, come quello dei Maneskin in Polonia in diretta televisiva durante un concerto nel 2021, tra Damiano David e Thomas Raggi per sostenere nel mese del pride la comunità Lgbtq+. Che sia per trasgressione o per affetto, che sia il bacio del risveglio o della buonanotte. Che sia un bacio a fior di labbra o sulla fronte, con lo schiocco o con tutta la passione, la regola resta una sola, come scriveva Victor Hugo: “Bisogna amarsi, e poi bisogna dirselo, e poi bisogna scriverselo, e poi bisogna baciarsi sulla bocca, sugli occhi e ovunque”. A prescindere dagli ormoni della felicità che si mettono in circolo e dal piacere che se ne ricava o che si dona, Alda Merini lo mise nero su bianco a chiare lettere: “Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra, varcando il confine del piacere, per cibarsi di sogni”. Perché il trucco è tutto lì, far parlare le labbra attraverso il cuore. Sorge allora spontanea una domanda: che il bacio sia davvero, come scrisse Guy de Maupassant, “il modo più sicuro di tacere dicendo tutto”? C’è solo un modo per scoprirlo, e oggi è la giornata giusta per farlo. Baciare per credere.