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Giornata mondiale del sonno: gli effetti del ciclo sulle donne

In occasione della ricorrenza Essity, con il brand Nuvenia, accende la luce sulla #Mestrusomnia per parlare di un tema ancora poco dibattuto: l’insonnia legata alle mestruazioni

di MARIANNA GRAZI -
17 marzo 2023
Nuvenia_Mestrusomnia

Nuvenia_Mestrusomnia

Alla ricerca del sonno perduto. Un appello che riguarda soprattutto le donne, che nel corso di gran parte della loro vita devono fare i conti con il ciclo mestruale. Per questo in occasione della Giornata mondiale del sonno, evento annuale celebrato il 17 marzo, Essity e il suo brand Nuvenia accendono un importante faro sulla #Mestrusomnia, con l'importante obiettivo di condividere e approfondire un tema poco dibattuto ma molto diffuso: l’insonnia legata alle mestruazioni.

La campagna #mestrusomnia

I dati della ricerca: persi in media 5 mesi di sonno

L'azienda multinazionale svedese, leader nel settore dell'igiene e della salute, nel 2022 ha infatti condotto una ricerca per indagare il fenomeno e studiare come le mestruazioni influiscano sulle abitudini notturne femminili. Da questo studio emerge che praticamente le donne perdono 5 mesi di sonno nella nostra vita a causa di dolori, ansia e paura di sporcare (ecco il buon vecchio stigma del sangue mestruale). Il 62% delle donne dichiara una carenza di riposo durante il ciclo mestruale perdendo in media 3.802,5 ore o 158 giorni nel corso della vita e, inoltre:
  • Un terzo delle donne (33%) fatica a dormire durante le mestruazioni a causa dell'ansia di macchiare le lenzuola attraverso eventuali perdite, a riprova del radicato stigma che ancora esiste intorno al sangue mestruale. Questa vergogna purtroppo impedisce a molte  donne di vivere a pieno la propria vita: il 62% delle donne non ama fermarsi a casa di altri o andare in vacanza durante le mestruazioni, mentre il 18% preferirebbe rinunciare a un appuntamento piuttosto che affrontare la vista di una macchia sul pigiama o sulle lenzuola;
  • Sebbene la ricerca dimostri che la maggioranza (il 64%) utilizza gli assorbenti perché li sente familiari, affidabili, comodi e sicuri, per molte non sono sufficienti: il 30% delle donne, infatti, dorme solo in determinate posizioni e il 34% indossa solo biancheria usurata o raddoppiata, in quanto ritenuta più resistente, proprio per la preoccupazione che i soli prodotti sanitari non svolgano una protezione adeguata;
  • Il 51% delle donne resta sveglia a causa del dolore dei crampi causati dal ciclo; poco più della metà delle donne è a conoscenza dei benefici dell'autoerotismo per alleviare il fastidio delle mestruazioni, mentre un numero decisamente più ridotto, il 27%, riferisce di aver usato l'orgasmo per alleviare i crampi.
  • Approfondendo la ricerca, per il 66% delle donne i disturbi del sonno aumentano durante la fase mestruale, causando la perdita di 1,5 ore di sonno a notte o 7,5 ore di sonno ad ogni ciclo, ovvero circa quattro giorni - o 97,5 ore - di sonno all'anno.

Il "period sleep gap"

Essity, con il suo brand Nuvenia, lancia la campagna per sensibilizzare sull'impatto che il ciclo ha sul benessere femminile e le abitudini notturne delle donne+

Un problema comune insomma, anche se molte ragazze credono di essere sole in questa situazione. I 'sintomi' più osservati sono la sensazione di caldo o di freddo, il rigirarsi su sé stesse fino alla preoccupazione che gli assorbenti rimangano al loro posto, non si spostino lasciando fuoriuscire il sangue che potrebbe macchiare pigiama e letto. La ricerca, che esplora il cosiddetto "period sleep gap", è stata realizzata per supportare la campagna il lancio dei nuovi assorbenti mestruali Nuvenia Goodnight Ultra Notte di Essity con Cour-VTM adaptive technology. Così come esiste un divario di retribuzione, un divario di dolore e un divario di piacere, esiste infatti anche una significativa disuguaglianza quando si tratta del sonno tra le donne: molte di loro sperimentano una qualità e una quantità di sonno complessivamente inferiori durante il ciclo. Da qui l'espressione "mestrusomnia" che punta a sensibilizzare sulla realtà vissuta e sull'ampia gamma di emozioni che milioni di persone sperimentano durante la notte, in modo che si possano così sentire più rappresentate e più a loro agio con sé stesse e le esperienze che vivono.