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Giornata della visibilità lesbica, Giovanna Ralli : “Per prima portai l'omosessualità femminile al cinema“

di LETIZIA CINI -
25 aprile 2022
Giovanna Ralli (87 anni) nel 1964 ha interpreto con coraggio l’allora scandaloso ruolo di lesbica, a fianco di Anouk Aimée, nel film “La fuga“ di Paolo Spinola

Giovanna Ralli (87 anni) nel 1964 ha interpreto con coraggio l’allora scandaloso ruolo di lesbica, a fianco di Anouk Aimée, nel film “La fuga“ di Paolo Spinola

L’omosessualità femminile era appena accennata, eppure questo 'dettaglio' fu sufficiente a imporre al film un divieto in censura ai minori di 18 anni. Correva il 1964 e una giovane e intensa Giovanna Ralli (oggi 87enne) interpretò con coraggio l’allora scandaloso ruolo di lesbica, a fianco di Anouk Aimée, nel film 'La fuga’ di Paolo Spinola.
Giovanna Ralli (87 anni) nel 1964 ha interpreto con coraggio l’allora scandaloso ruolo di lesbica, a fianco di Anouk Aimée, nel film “La fuga“ di Paolo Spinola

Giovanna Ralli (87 anni) nel 1964 ha interpreto il ruolo di lesbica, a fianco di Anouk Aimée, nel film 'La fuga' di Paolo Spinola

26 aprile,  Giornata della Visibilità Lesbica

In occasione della Giornata della Visibilità Lesbica (Lesbian Visibility Day, 26 aprile), è bene ricordare come l’accettazione dell'amore omosessuale femminile sia stata lenta e piena di ostacoli. Eppure sono tanti i personaggi femminili omosessuali protagoniste della storia mondiale. Scrittrici, artiste, attrici, presentatrici, donne di cultura, politica e spettacolo che hanno fatto del proprio orientamento sessuale un cavallo di battaglia.

La prima lesbica del cinema italiano: Giovanna Ralli

Tornando al grande schermo, in Italia con 'La fuga’ per la prima volta il tema approdò al cinema, grazie a un regista capace di indagare l’animo femminile, fustigando i costumi di una borghesia viziosa e annoiata, affrontando temi insoliti come psicanalisi (ricorrendo a un tecnico come il professor Bellanova) e audaci come l’omosessualità femminile, appena accennata ma sufficiente per un divieto in censura. Nel film Anouk Aimée (fresca interprete di '8 e mezzo di Fellini’) sfoggia la consueta aria malinconica da donna fatale, per l’occasione dando vita a una fascinosa donna omosessuale mentre Giovanna Ralli, bravissima, veste i panni di una donna macerata da dubbi e indecisioni, repressa nella propria omosessualità, insoddisfatta come figlia, moglie e madre.
Giovanna Ralli (87 anni) nel 1964 ha interpreto il ruolo di lesbica, a fianco di Anouk Aimée, nel film 'La fuga' di Paolo Spinola

Giovanna Ralli (87 anni) nel 1964 ha interpreto il ruolo di lesbica, a fianco di Anouk Aimée, nel film 'La fuga' di Paolo Spinola

Un ruolo da ricca borghese insolito per lei che fino a quel momento aveva recitato soltanto in parti da becera popolana. Il prossimo 3 maggio, Giovanna Ralli riceverà il David di Donatello alla carriera. Una carriera lunga oltre settant’anni, nella quale ha attraversato tanto cinema italiano, e ha anche toccato il grande cinema di Hollywood. “Mi ha chiamato Piera Detassis, la presidentessa dell’Accademia dei David. E io ho pensato in un attimo a tutta la mia vita, e soprattutto al mio primo giorno a Cinecittà“, le parole dell’attrice che per prima ha interpretato il personaggio di donna omosessuale nel cinema italiano. “Sì - sorride Giovanna Ralli - ne ‘La fuga’ di Paolo Spinola.... Era il 1964, ed era un personaggio bellissimo, una donna sposata affascinata da un’altra donna, interpretata da Anouk Aimée. Volevo fare una cosa diversa, fu un’intuizione giusta: vinsi il Nastro d’argento per quel film".

La pellicola dello scandalo: vietata ai minori di 18 anni

La locandina della coraggiosa pellicola 'La fufa' diretta da Paolo Spinola nel 1964

La locandina della coraggiosa pellicola 'La fuga' diretta da Paolo Spinola nel 1964

Un film che fece gridare allo scandalo: una pellicola impegnata e introspettiva, per molti persino erotica in alcune sequenze che vedono le due donne sole nel bagno e in camera da letto. Ma era il 1964: ecco che il regista sfuma sempre al momento giusto, anche perché il rapporto omosessuale non giunge a compimento, neppure quando Piera lascia il marito. Indicativo il sogno dell’occhio che viene consegnato per vedere la realtà, ma la donna fugge ancora e si rifiuta di accettare una latente omosessualità, che nel finale deciderà infatti di non confessare al proprio marito.

La mission dell'Associazione Lesbica Femminista Italiana

La Giornata della Visibilità Lesbica è ormai da oltre tre quarti di secolo simbolo della libertà“, spiega sui social il post dell’Associazione Lesbica Femminista Italiana (www.associazionelesbica.it) che ha come mission la lotta alla discriminazione delle donne lesbiche, bisessuali, trans* e intersex e delle persone LGBT+, “al fine di garantire pari diritti ed opportunità in ogni ambito e ad ogni livello". “Tradizionalmente, libertà dall’oppressione, dalla censura, dalla violenza e dalla dittatura - recita il testo - . Si tratta di una delle celebrazioni più significative per la nostra Storia, ma per la Storia delle donne talvolta assume sfumature diverse. Quella forza, quella resilienza, quella capacità di resistere e di cooperare per la libertà non sono mai state abbandonate. Settantasette anni fa, l’Italia si liberava dal nazifascismo, lasciandosi alle spalle alcune delle pagine più buie della nostra storia politica e sociale. Ciò di cui non si liberava però era il sistema che generazione dopo generazione continuava a diffondere una cultura che faceva del genere - e non solo - un elemento di valore ed una discriminante del diritto all’autodeterminazione. Un sistema che generalmente insegna a concepire le donne come oggetto di cui disporre, funzionale allo scambio ed alla cura".
Giovanna Ralli (87 anni) nel 1964 ha interpreto il ruolo di lesbica, a fianco di Anouk Aimée, nel film 'La fuga' di Paolo Spinola

Giovanna Ralli (87 anni) nel 1964 ha interpreto il ruolo di lesbica, a fianco di Anouk Aimée, nel film 'La fuga' di Paolo Spinola

"La liberazione dal nazifascismo ha segnato la nostra Storia come una vera e propria inversione di rotta, ma non è stata uguale per tutte e tutti - prosegue il messaggio dell’Associazione Lesbica Femminista Italiana - . Da allora infatti abbiamo continuato ad essere la Resistenza. Ogni giorno di questi 77 anni abbiamo combattuto per conquistare un altro centimetro di libertà dalla violenza di genere, dalla discriminazione, dalle molestie, dalla disparità salariale, dagli stereotipi. Ogni giorni di questi 77 anni abbiamo continuato ad essere la Resistenza contro la società patriarcale che ci vuole silenziose, pudiche, dimesse, docili. Ogni giorno abbiamo lottato perché quella libertà avesse lo stesso peso per tutte, tutti e tutt*. E continueremo a farlo, per i prossimi 77 anni se sarà necessario. Buona Giornata della Visibilità Lesbica!" conclude il post, proponendo la storia di alcune donne che hanno scelto la visibilità e l’autodeterminazione, a dispetto del tempo e del ruolo sociale che veniva loro imposto e che riprendiamo anche su Luce!

Protagoniste del cambiamento secondo l’ALFI

Rose Bonheur

Rose Bonheur nasce nel 1822, ricordata come pittrice del primo Realismo francese, ma soprattutto per essere un’anima libera e autodeterminata. «Io porto i pantaloni e trovo questo indumento assolutamente naturale. Il Creatore ha dato a tutti due gambe, e non capisco perché le donne non possano muoversi più comodamente e a loro agio.» Rose non rispettava assolutamente il canone estetico né tanto meno sociale richiesto ed imposto alle donne del suo tempo: portava i capelli corti, abbigliamento tipicamente maschile, beveva e fumava sigari, dipingeva e studiava l’anatomia degli animali che amava dipingere.

Ellen DeGeneres

Ellen DeGeneres è stata la prima donna a fare coming out in prima serata su un network nazionale

Ellen DeGeneres è stata la prima donna a fare coming out in prima serata su un network nazionale

Ellen DeGeneres è una delle donne più conosciute e amate dell’intrattenimento televisivo occidentale. Comica, conduttrice, attrice, produttrice. Nello spettacolo fin dai primi anni ’80, quando dopo la morte della sua ex compagna debuttò con il monologo Phone Call To God. Quarant’anni dopo fa ancora sorridere l’America – e non solo – con The Ellen DeGeneres Show. Ellen è stata la prima donna a fare coming out in prima serata su un network nazionale. La rivelazione, rimasta nella storia, “Yep, I’m gay” le costò parte della carriera.

Gertrude Stein

Gertrude Stein fu una delle personalità più incredibili del ‘900. Scrittrice, poetessa e amante dell’arte e della scienza (studiava psicologia e neurologia), creò uno dei salotti artistici e letterari più noti della Storia, che raccolse artisti fra i più noti: da Picasso a Matisse, da Hemingway a Fitzgerald. In un mondo di artisti uomini, la Stein si distinse come la voce più dissonante del suo tempo. Critica, consigliera, amica, il suo salotto parigino fu un punto di riferimento per ogni intellettuale dell’epoca. Ma fu anche e soprattutto la culla di una produzione letteraria che puntava a decostruire la consuetudine e a mescolare i generi. Proprio come in un’opera pittorica cubista, la Stein esplorava il principio della scomposizione letteraria. Dichiaratamente lesbica, amò per tutta la vita Alice B. Toklas, con la quale condivise una relazione che è rimasta nella Storia.