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Home » Attualità » Gli auguri inclusivi per dire Buona Pasqua a tutt*: dalla comunità Lgbtq+ ai non credenti, il nostro elenco

Gli auguri inclusivi per dire Buona Pasqua a tutt*: dalla comunità Lgbtq+ ai non credenti, il nostro elenco

La festa cristiana da sempre significa pace, rinascita e accoglienza: le parole per augurarle agli amici e al mondo

Sofia Francioni
17 Aprile 2022
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Ritenuta la festa più importante della cristianità, perché significa la resurrezione di Cristo, la Pasqua dai giovani è vissuta sempre meno spiritualmente e sempre più come una vacanza: dal lavoro, dalla scuola, dall’università. Un ponte di almeno tre giorni, pasquetta compresa, per stare in famiglia ma anche con gli amici. Per prendersi una pausa dal tran tran quotidiano, stare all’aria aperta (se il tempo lo permette) e rimandare ansie e preoccupazioni al martedì. In tempi in cui non c’è mai tempo, la secolarizzazione della Pasqua è dunque servita? Forse. Fatto sta che a chi non si allinea, come il rettore dell’Università di Macerata, Francesco Adornato, che ha augurato ai suoi studenti Buona Pasqua!, viene fatto subito notare. “Non è meglio regalare un po’ di laicità all’università?” scrive l’Unione degli Atei e degli Agnostici razionalisti, “il rettore ha avuto la bella pensata non solo di fare gli auguri di Pasqua ma anche di dare comunicazione di un’udienza in Vaticano. Che dire…tutto normale in un paese clericale”. E il post su Instagram totalizza centinaia di like e anche qualche coniglietto fra i commenti.

Le due infermiere amiche, una ucraina l’altra russa, che il 15 aprile hanno tenuto la croce durante la via crucis in Vaticano

Per far sì che non sia escludente per nessuno, non per i non credenti, né per la comunità Lgbtq+, la Pasqua ha forse bisogno di un ritorno alle origini. Oltre la trama biblica, questa festività significa infatti rinascita, pace, accoglienza. Anche il Capo della Chiesa in persona, Papa Francesco, quest’anno ha deciso di staccarsi dalla tradizione, cogliendo l’occasione della Pasqua per lanciare un messaggio attuale e chiedere la pace in Ucraina. Durante la via crucis di venerdì 15 aprile in Vaticano, due infermiere – una russa, l’altra ucraina – hanno portato la croce guardandosi negli occhi. Un gesto che ha commosso il mondo intero, ma che non è stato ripreso (prima volta nella storia) dai media ucraini. Sintomo che, anche quando si cerca di essere inclusivi, si rischia di escludere qualcuno.

Vi proponiamo, dunque, il nostro elenco di auguri inclusivi per la Pasqua. Per non incappare nel copia e incolla di messaggi dagli anni scorsi e non rischiare di offendere la sensibilità di alcuno. Eccoli:

Auguri inclusivi: d’autore e non

– Per questa Pasqua, osa: esigi prima di tutto che la vita ti faccia dono della tua rinascita

– Chissà se la luna di Kiev è bella come la luna di Roma, chissà se è la stessa o soltanto sua sorella… “Ma son sempre quella! – la luna protesta – non sono mica un berretto da notte sulla tua testa! Viaggiando quassù faccio lume a tutti quanti, dall’India al Perù, dal Tevere al Mar Morto, e i miei raggi viaggiano senza passaporto”. (Gianni Rodari)

– Se non rinasceremo, se non torneremo a guardare la vita con l’innocenza e l’entusiasmo dell’infanzia, non ci sarà più significato nel vivere. (Paulo Coelho)

– Senza rinascita niente è del tutto vivo. (Maria Zambrano)

– Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita. Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta. (Diego Cugia)

– Nascere non basta. È per rinascere che siamo nati. Ogni giorno. (Pablo Neruda)

– Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra. (Margherita Hack)

– Chi riconosce l’appartenenza alla famiglia umana, come fa a non aprire le porte? Io, come cristiano, come faccio a non essere accogliente? E io ti accolgo come sei, come persona, perché ancora prima di essere maschio, femmina, omosessuale o straniero, uno è persona, cioè un soggetto di autonomia. (Andrea Gallo)

– È l’ora di squarciare le catene, è tempo di far fiorire le anime. (Katherine Lee Bates)

– Non si può seppellire la verità in una tomba: questo è il senso della Pasqua. (Clarence W. Hall)

– Buona Pasqua. Sorprendete e lasciatevi sorprendere! (Don Cristiano Mauri)

– Ricordatevi che la pace inizia con un sorriso (Madre Teresa di Calcutta)

– Se la Chiesa non è accogliente, non è Chiesa. Se io non ti accolgo, mi metto fuori dalla comunione. La comunione è rotta da chi non accoglie e non certo da chi non è accolto. (Ermes Ronchi)

– Che le tue scelte riflettano sempre le tue speranze, mai le tue paure. (Nelson Mandela)

– In ogni caso la speranza conduce più lontano della paura. (Ernst Jungher)

 

Pasqua solidale per l’Ucraina

Nonostante siano tante le iniziative benefiche per Pasqua, segnaliamo in questo paragrafo solo quelle dedicate alla guerra in Ucraina. Si può contribuire alle raccolte fondi  acquistando uova e colombe di Pasqua solidali: presso Ai.Bi., che dal 1999 opera proprio in Ucraina anche attraverso un progetto di adozione a distanza. Oppure rivolgendosi all’organizzazione umanitaria Intersos, che raccoglie fondi per l’Ucraina tramite la vendita di un uovo di Pasqua “sospeso”, che sarà donato alle famiglie arrivate in Italia. Anche il Cral di Milano destina il ricavato delle sue uova di Pasqua solidali alla causa Ucraina. Mentre, sempre a Milano, Casa Amica, che trova alloggio ai malati curati in determinate città ma provenienti da lontano, propone regali solidali per privati e aziende, a scelta tra colombe, uova di cioccolato e biscottone pasquale.

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  • Addio alle distinzioni di genere all’Università di Pisa. Arrivano i bagni ‘genderless’, adottati per superare le categorizzazioni uomo-donna, che identificano il genere, e che possono far sentire a disagio o discriminato chi non si riconosce in quello assegnatogli dalla società. 

“È un atto di civiltà per dichiarare in modo fermo il nostro essere un’Università aperta, in cui la differenza è una ricchezza e le discriminazioni non hanno diritto alla cittadinanza", dichiara il rettore Paolo Mancarella.

Sono 86 quelli attivi dal 29 giugno in tutta l’Università di Pisa, la prima in Toscana e tra le prime in Italia ad adottare questa misura. 

"Mi auguro che sia solo l’inizio di una serie di cambiamenti e che possa essere di ispirazione per le altre università e scuole”, ha commentato Geremia, studente diventato in poco tempo il simbolo della battaglia per l’ottenimento della carriera alias. 

Di Gabriele Masiero e Ilaria Vallerini ✍

#lucenews #lucelanazione #universitàdipisa #unipi #bagnigenderless #genderless #geremia #genderrightsandequality
  • La decisione della Corte suprema americana di abolire il diritto all’aborto come principio costituzionale ha scatenato una vera e propria ondata di terrore anche al di fuori dei confini Usa. Una scelta che ha immediatamente sancito una sorta di condanna per milioni di donne in America ma che ha fatto indignare anche cittadini e cittadine di altri Paesi, non ultimi quelli italiani.

La sola legge 194 non basta più.

Anche se il numero di interruzioni volontarie di gravidanza in Italia continua a scendere e i tassi di abortività sono tra i più bassi al mondo, a spaventare è l’indagine “Mai Dati!” condotta su oltre 180 strutture dalla professoressa Chiara Lalli e da Sonia Montegiove, informatica e giornalista, pubblicata dall’Associazione Luca Coscioni.

Il quadro che emerge è drammatico: sono 31 (24 ospedali e 7 consultori) le strutture sanitarie nazionali con il 100% di personale sanitario obiettore, tra ginecologi, anestesisti, infermieri e OSS. Quasi 50 quelli con una percentuale superiore al 90% e oltre 80 quelli con un tasso di obiezione superiore all’80%.

A rimetterci, come sempre, sono però le persone, le donne.

L
  • “Quando tutti potranno mostrarsi per quello che sono e che sentono senza subire discriminazioni, allora solo a quel punto potremo dire di aver raggiunto l’uguaglianza“. 

A dichiararlo è Sara Lorusso che in occasione del Pride Month ha tradotto questo pensiero nella sua esposizione fotografica “Our Generation”, curata da Marcella Piccinni, in mostra negli spazi dello Student Hotel di Firenze fino a venerdì 8 luglio. 

“In occasione del Pride Month ho deciso di legare insieme diversi progetti fotografici sull’amore queer e non binary, ma anche sulla libertà di espressione del singolo, che ho realizzato nel corso del tempo. A partire da ‘Love is love’, dove ho immortalato i ritratti di coppie queer. ‘Protect love and lovers’ in cui avevo chiesto a diverse coppie di baciarsi in luoghi pubblici che stessero loro a cuore. E poi ‘Our Generation’ che ritrae persone queer e no-binary libere di esprimersi attraverso l’abbigliamento, gli accessori e il trucco”.

L’intervista completa a cura di Ilaria Vallerini è disponibile sul sito ✨

#lucenews #lucelanazione #saralorusso #ourgeneration #queerlove #pridemonth #proudtobepride #studenthotelfirenze
  • Sono tanti gli esperti e gli attivisti americani che si interrogano se la sentenza della Corte Suprema, che elimina il diritto all’aborto negli Usa, potrà avere impatti anche su altri diritti, compresi quelli alla privacy.

I procuratori possono decidere di indagare su qualsiasi donna che sia stata incinta ma non abbia portato a termine la gravidanza, anche in caso di aborti spontanei.

“La differenza tra ora e l’ultima volta che l’aborto è stato illegale negli Stati Uniti è che viviamo in un’era di sorveglianza digitale senza precedenti”.

A dirlo è la direttrice per la sicurezza informatica della Electronic Frontier Foundation Eva Galperin.

Il caso più eclatante è stato quello di Latice Fisher, la donna del Mississippi che nel 2017 era stata accusata di omicidio di secondo grado dopo aver partorito un bambino nato morto nel terzo trimestre perché, nelle settimane precedenti, aveva cercato online informazioni sulle pillole abortive. Non esisteva nessun’altra prova che Fisher avesse comprato le pillole, ma il caso è comunque durato fino al 2020, quando era stato archiviato.

Le autorità possono decidere di chiedere direttamente alle aziende di fornire i dati in loro possesso relativi a specifici utenti. Non si tratta soltanto di Google, Facebook, Instagram, TikTok o Amazon: a raccogliere dati che possono essere potenzialmente incriminanti sono anche i servizi di telefonia mobile, i provider di servizi Internet e qualsiasi app abbia accesso ai dati sulla posizione. Di solito queste informazioni vengono raccolte a fini pubblicitari, ma possono anche essere acquistate da privati o da forze dell’ordine.

Proprio per questo motivo negli ultimi giorni molte donne americane hanno cancellato le applicazioni per il monitoraggio delle mestruazioni dai loro cellulari, che secondo le stime vengono usate da un terzo delle donne statunitensi, nel timore che i dati raccolti sul proprio ciclo mestruale, o altri dettagli legati alla salute riproduttiva, dalle applicazioni possano essere usati contro di loro in future cause penali negli Stati in cui l’aborto è diventato illegale.

Di Edoardo Martini ✍

#lucenews #lucelanazione #dirittoallaborto #dirittoallaprivacy #usa #roevwade
Ritenuta la festa più importante della cristianità, perché significa la resurrezione di Cristo, la Pasqua dai giovani è vissuta sempre meno spiritualmente e sempre più come una vacanza: dal lavoro, dalla scuola, dall'università. Un ponte di almeno tre giorni, pasquetta compresa, per stare in famiglia ma anche con gli amici. Per prendersi una pausa dal tran tran quotidiano, stare all'aria aperta (se il tempo lo permette) e rimandare ansie e preoccupazioni al martedì. In tempi in cui non c'è mai tempo, la secolarizzazione della Pasqua è dunque servita? Forse. Fatto sta che a chi non si allinea, come il rettore dell'Università di Macerata, Francesco Adornato, che ha augurato ai suoi studenti Buona Pasqua!, viene fatto subito notare. "Non è meglio regalare un po' di laicità all'università?" scrive l'Unione degli Atei e degli Agnostici razionalisti, "il rettore ha avuto la bella pensata non solo di fare gli auguri di Pasqua ma anche di dare comunicazione di un'udienza in Vaticano. Che dire...tutto normale in un paese clericale". E il post su Instagram totalizza centinaia di like e anche qualche coniglietto fra i commenti.
Le due infermiere amiche, una ucraina l'altra russa, che il 15 aprile hanno tenuto la croce durante la via crucis in Vaticano
Per far sì che non sia escludente per nessuno, non per i non credenti, né per la comunità Lgbtq+, la Pasqua ha forse bisogno di un ritorno alle origini. Oltre la trama biblica, questa festività significa infatti rinascita, pace, accoglienza. Anche il Capo della Chiesa in persona, Papa Francesco, quest'anno ha deciso di staccarsi dalla tradizione, cogliendo l'occasione della Pasqua per lanciare un messaggio attuale e chiedere la pace in Ucraina. Durante la via crucis di venerdì 15 aprile in Vaticano, due infermiere - una russa, l'altra ucraina - hanno portato la croce guardandosi negli occhi. Un gesto che ha commosso il mondo intero, ma che non è stato ripreso (prima volta nella storia) dai media ucraini. Sintomo che, anche quando si cerca di essere inclusivi, si rischia di escludere qualcuno. Vi proponiamo, dunque, il nostro elenco di auguri inclusivi per la Pasqua. Per non incappare nel copia e incolla di messaggi dagli anni scorsi e non rischiare di offendere la sensibilità di alcuno. Eccoli:

Auguri inclusivi: d'autore e non

- Per questa Pasqua, osa: esigi prima di tutto che la vita ti faccia dono della tua rinascita - Chissà se la luna di Kiev è bella come la luna di Roma, chissà se è la stessa o soltanto sua sorella… “Ma son sempre quella! – la luna protesta – non sono mica un berretto da notte sulla tua testa! Viaggiando quassù faccio lume a tutti quanti, dall’India al Perù, dal Tevere al Mar Morto, e i miei raggi viaggiano senza passaporto”. (Gianni Rodari) - Se non rinasceremo, se non torneremo a guardare la vita con l’innocenza e l’entusiasmo dell’infanzia, non ci sarà più significato nel vivere. (Paulo Coelho) - Senza rinascita niente è del tutto vivo. (Maria Zambrano) - Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita. Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta. (Diego Cugia) - Nascere non basta. È per rinascere che siamo nati. Ogni giorno. (Pablo Neruda) - Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra. (Margherita Hack) - Chi riconosce l'appartenenza alla famiglia umana, come fa a non aprire le porte? Io, come cristiano, come faccio a non essere accogliente? E io ti accolgo come sei, come persona, perché ancora prima di essere maschio, femmina, omosessuale o straniero, uno è persona, cioè un soggetto di autonomia. (Andrea Gallo) - È l’ora di squarciare le catene, è tempo di far fiorire le anime. (Katherine Lee Bates) - Non si può seppellire la verità in una tomba: questo è il senso della Pasqua. (Clarence W. Hall) - Buona Pasqua. Sorprendete e lasciatevi sorprendere! (Don Cristiano Mauri) - Ricordatevi che la pace inizia con un sorriso (Madre Teresa di Calcutta) - Se la Chiesa non è accogliente, non è Chiesa. Se io non ti accolgo, mi metto fuori dalla comunione. La comunione è rotta da chi non accoglie e non certo da chi non è accolto. (Ermes Ronchi) - Che le tue scelte riflettano sempre le tue speranze, mai le tue paure. (Nelson Mandela) - In ogni caso la speranza conduce più lontano della paura. (Ernst Jungher)  

Pasqua solidale per l'Ucraina

Nonostante siano tante le iniziative benefiche per Pasqua, segnaliamo in questo paragrafo solo quelle dedicate alla guerra in Ucraina. Si può contribuire alle raccolte fondi  acquistando uova e colombe di Pasqua solidali: presso Ai.Bi., che dal 1999 opera proprio in Ucraina anche attraverso un progetto di adozione a distanza. Oppure rivolgendosi all'organizzazione umanitaria Intersos, che raccoglie fondi per l'Ucraina tramite la vendita di un uovo di Pasqua "sospeso", che sarà donato alle famiglie arrivate in Italia. Anche il Cral di Milano destina il ricavato delle sue uova di Pasqua solidali alla causa Ucraina. Mentre, sempre a Milano, Casa Amica, che trova alloggio ai malati curati in determinate città ma provenienti da lontano, propone regali solidali per privati e aziende, a scelta tra colombe, uova di cioccolato e biscottone pasquale.
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