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Home » Attualità » Gli esperti del comitato Scientifico al lavoro: “Un riconoscimento per chi condivide i nostri valori”

Gli esperti del comitato Scientifico al lavoro: “Un riconoscimento per chi condivide i nostri valori”

Portatori e portatrici di Luce!

Marianna Grazi
25 Novembre 2021
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Cosa vuol dire portare luce? Significa dare speranza, superare le barriere della ‘diversità’, includere, accogliere, accettare, regalare gioia?
Probabilmente tutto questo e molto, moltissimo di più. Da quella domanda è nata l’idea di trovare chi, quei valori, li incarna e li trasmette. E così, la serata evento al teatro La Pergola di Firenze per festeggiare il primo anniversario del progetto digitale dedicato a diversità, coesione sociale e inclusione del Gruppo Editoriale Nazionale, è diventata anche l’occasione giusta per presentare un riconoscimento speciale. Non un premio, “per non essere influenzati da bias individuali ed essere invece inattaccabili sulle scelte” spiega Sofia Viscardi, membro del board del canale, bensì appunto un voler prendere atto dell’esistenza di persone, iniziative, gesti, realtà aziendali che incarnano
i valori fondamentali di Luce!.
Il mondo che ci circonda, in costante evoluzione, è la base da cui si muove la redazione, composta da giornalisti appartenenti a tutte le testate del Gruppo QN, è chiamata a confrontarsi quotidianamente con i temi della diversità e dell’inclusione, nelle loro più ampie sfaccettature. Dai diritti all’economia green, dalla sessualità alle politiche sociali, alla condizione femminile e insomma alle storie di quotidiani eroismi, non
dimenticando un’attenta riflessione sul linguaggio e sulla comunicazione del cambiamento culturale in atto. Sarà l’autorevole Comitato Scientifico a individuare, nel corso di un anno, questi portatori e portatrici di luce nei campi più diversi (dall’imprenditoria al giornalismo, dal cinema all’insegnamento), “persone o pool, tedofori capaci di portare, anche inconsapevolmente, la ‘fiaccola’ dei valori di Luce!, passando magari il testimone ad altri, grazie al loro esempio” ci tiene a sottolineare la direttrice Pini. Che saranno presentati poi nel novembre del 2022, in occasione del secondo compleanno del sito.
“Ambasciatori di Luce!” propone Ivan Cotroneo, appoggiato dai colleghi e colleghe del Comitato. “Delle persone da emulare” secondo Nando Pagnoncelli, “Degli esempi che meritano di essere posti sotto i riflettori – concorda Claudia Segre – a cui il board consegnerà una sorta di testimone, di riconoscimento”. Insomma, coloro che portano la luce e sono capaci di trasmetterla, di diffonderla, attraverso le loro storie, le loro esistenze speciali, perché 2la normalità non esiste, nessuno può stabilire chi e cosa è normale: siamo invece persone caratterizzate dai nostri difetti, siamo imperfetti e per questo unici» prosegue Luca Trapanese. Vere e proprie “scintille” (di luce o nel buio) per Luisa Bagnoli e Laura Boella, perché il compito del Comitato sarà quello di illuminare “‘ciò’ che è messo ai margini, lasciato nell’oscurità. Accendendo un faro su realtà, individui, classi, protagonisti capaci di realizzare qualcosa di straordinariamente ordinario nel campo dell’inclusione”. Quindi inconsapevoli o autocandidati, scelti o fatti scegliere, quello che è importante è che siano “storie di Luce!“.

Pensando al futuro: gli ambasciatori nell’edizione 2022

Sarà anche l’occasione per presentare una rosa di “portatori e portatrici di luce” selezionati dai membri del Comitato scientifico, il grande
evento in programma per il 30 novembre al Teatro La Pergola di Firenze. Una serata per festeggiare il primo anno di vita del progetto editoriale dedicato ai temi della diversità, dell’inclusione e della coesione del Gruppo Editoriale Nazionale. Disponibile sul web e sui social Luce! (www.luce.lanazione.it), connette le generazioni attorno ai temi della diversità e dell’inclusione, per dare voce a una società contemporanea in potente evoluzione. Ed è in quest’ottica che il Comitato scientifico – composto da personalità del mondo accademico, associativo, manageriale che hanno condiviso il progetto del canale sposandone tematiche, causa e obiettivi – selezionerà gli “ambasciatori di luce” da porre sotto i riflettori nel novembre del 2022, in occasione della festa per il secondo compleanno del sito interamente dedicato alla diversità e all’inclusione del Gruppo Monrif. “Non un premio, ma un riconoscimento a protagonisti che verranno individuati nel corso di un anno – spiega Agnese Pini, direttrice de La Nazione e ‘anima’ di Luce! – , spaziando nei campi più diversi: dall’imprenditoria al giornalismo, dal cinema all’insegnamento”.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Cosa vuol dire portare luce? Significa dare speranza, superare le barriere della ‘diversità’, includere, accogliere, accettare, regalare gioia? Probabilmente tutto questo e molto, moltissimo di più. Da quella domanda è nata l’idea di trovare chi, quei valori, li incarna e li trasmette. E così, la serata evento al teatro La Pergola di Firenze per festeggiare il primo anniversario del progetto digitale dedicato a diversità, coesione sociale e inclusione del Gruppo Editoriale Nazionale, è diventata anche l’occasione giusta per presentare un riconoscimento speciale. Non un premio, "per non essere influenzati da bias individuali ed essere invece inattaccabili sulle scelte" spiega Sofia Viscardi, membro del board del canale, bensì appunto un voler prendere atto dell’esistenza di persone, iniziative, gesti, realtà aziendali che incarnano i valori fondamentali di Luce!. Il mondo che ci circonda, in costante evoluzione, è la base da cui si muove la redazione, composta da giornalisti appartenenti a tutte le testate del Gruppo QN, è chiamata a confrontarsi quotidianamente con i temi della diversità e dell’inclusione, nelle loro più ampie sfaccettature. Dai diritti all’economia green, dalla sessualità alle politiche sociali, alla condizione femminile e insomma alle storie di quotidiani eroismi, non dimenticando un’attenta riflessione sul linguaggio e sulla comunicazione del cambiamento culturale in atto. Sarà l’autorevole Comitato Scientifico a individuare, nel corso di un anno, questi portatori e portatrici di luce nei campi più diversi (dall’imprenditoria al giornalismo, dal cinema all’insegnamento), "persone o pool, tedofori capaci di portare, anche inconsapevolmente, la 'fiaccola' dei valori di Luce!, passando magari il testimone ad altri, grazie al loro esempio" ci tiene a sottolineare la direttrice Pini. Che saranno presentati poi nel novembre del 2022, in occasione del secondo compleanno del sito. "Ambasciatori di Luce!" propone Ivan Cotroneo, appoggiato dai colleghi e colleghe del Comitato. "Delle persone da emulare" secondo Nando Pagnoncelli, "Degli esempi che meritano di essere posti sotto i riflettori - concorda Claudia Segre - a cui il board consegnerà una sorta di testimone, di riconoscimento". Insomma, coloro che portano la luce e sono capaci di trasmetterla, di diffonderla, attraverso le loro storie, le loro esistenze speciali, perché 2la normalità non esiste, nessuno può stabilire chi e cosa è normale: siamo invece persone caratterizzate dai nostri difetti, siamo imperfetti e per questo unici» prosegue Luca Trapanese. Vere e proprie "scintille" (di luce o nel buio) per Luisa Bagnoli e Laura Boella, perché il compito del Comitato sarà quello di illuminare "'ciò' che è messo ai margini, lasciato nell’oscurità. Accendendo un faro su realtà, individui, classi, protagonisti capaci di realizzare qualcosa di straordinariamente ordinario nel campo dell’inclusione". Quindi inconsapevoli o autocandidati, scelti o fatti scegliere, quello che è importante è che siano "storie di Luce!".

Pensando al futuro: gli ambasciatori nell'edizione 2022

Sarà anche l’occasione per presentare una rosa di "portatori e portatrici di luce" selezionati dai membri del Comitato scientifico, il grande evento in programma per il 30 novembre al Teatro La Pergola di Firenze. Una serata per festeggiare il primo anno di vita del progetto editoriale dedicato ai temi della diversità, dell’inclusione e della coesione del Gruppo Editoriale Nazionale. Disponibile sul web e sui social Luce! (www.luce.lanazione.it), connette le generazioni attorno ai temi della diversità e dell’inclusione, per dare voce a una società contemporanea in potente evoluzione. Ed è in quest’ottica che il Comitato scientifico - composto da personalità del mondo accademico, associativo, manageriale che hanno condiviso il progetto del canale sposandone tematiche, causa e obiettivi - selezionerà gli "ambasciatori di luce" da porre sotto i riflettori nel novembre del 2022, in occasione della festa per il secondo compleanno del sito interamente dedicato alla diversità e all’inclusione del Gruppo Monrif. "Non un premio, ma un riconoscimento a protagonisti che verranno individuati nel corso di un anno - spiega Agnese Pini, direttrice de La Nazione e 'anima' di Luce! - , spaziando nei campi più diversi: dall’imprenditoria al giornalismo, dal cinema all’insegnamento".
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