Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » “Gli uomini single evitino di ospitare le rifugiate ucraine”. L’Unchr teme abusi sessuali sulle donne in fuga dalla guerra

“Gli uomini single evitino di ospitare le rifugiate ucraine”. L’Unchr teme abusi sessuali sulle donne in fuga dalla guerra

Secondo il Guardian, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ha chiesto al governo del Regno Unito di intervenire per smettere di abbinare le profughe con britannici soli in casa: "Rischi di tratta e sfruttamento da parte di predatori"

Remy Morandi
13 Aprile 2022
Una rifugiata ucraina arrivata in Italia con sua figlia (Ansa)

Una rifugiata ucraina arrivata in Italia con sua figlia (Ansa)

Share on FacebookShare on Twitter

L’Unhcr, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha chiesto al governo del Regno Unito di intervenire per evitare che uomini single britannici ospitino le rifugiate ucraine. L’agenzia dell’Onu teme infatti che le donne ucraine in fuga dalla guerra possano subire sfruttamenti e abusi sessuali nei Paesi dove vengono accolte. La notizia è riportata da The Guardian.

Nel Regno Unito, fa sapere il quotidiano britannico, si teme che alcuni uomini stiano utilizzando il piano di accoglienza nazionale, chiamato ‘Homes for Ukraine‘, per adescare le persone più vulnerabili in fuga dalla guerra in Ucraina, principalmente donne sole o accompagnate da bambini piccoli. Proprio al Guardian, infatti, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha dichiarato che “un processo di abbinamento più appropriato” potrebbe e dovrebbe essere messo in atto dal governo britannico per garantire che le rifugiate ucraine vengano abbinate a famiglie o a coppie, non a persone sole, soprattutto uomini single.

Una rifugiata ucraina arrivata in Italia con sua figlia (Ansa)

‘Homes for Ukraine’, come funziona il piano di accoglienza del Regno Unito

‘Homes for Ukraine’, il piano di accoglienza del Regno Unito per i rifugiati ucraini, prevede che singoli individui, enti di beneficenza, comunità varie, e anche le aziende possano offrire una casa o un alloggio agli ucraini in fuga dalla guerra. Sul sito del programma britannico si legge inoltre che chiunque voglia offrire una casa ai rifugiati può diventare uno “sponsor” di ‘Homes for Ukraine’. “Se conosci già – si legge sul sito del piano – un cittadino ucraino (o un parente stretto) che desideri sponsorizzare, puoi aiutarlo a richiedere un visto nell’ambito del Programma per l’Ucraina. Se non hanno un sponsor, (i rifugiati ucraini, ndr) verranno abbinati a persone o organizzazioni che hanno registrato il loro interesse attraverso questo servizio”.

Il problema per l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati sono proprio queste “persone che hanno registrato il loro interesse” nell’ospitare le persone in fuga dalla guerra. Sempre sul sito del programma ‘Homes for Ukraine’, infatti, si legge che “chiunque nel Regno Unito con una stanza o una casa libera può utilizzare questo servizio, a condizione che: possa offrire un alloggio per almeno 6 mesi“. Tra questi “chiunque”, teme l’Unhcr, si potrebbe celare qualcuno con tutt’altre intenzioni nei confronti dei rifugiati.

Una donna saluta i parenti evacuati da Kiev (Ansa)

L’Unhcr: “Rischi di tratta e sfruttamento da parte di predatori e reti criminali”

Martedì 12 aprile l’Unhcr ha diffuso un comunicato “sui rischi di tratta e sfruttamento per i rifugiati dall’Ucraina”, in cui si sottolinea come siano necessarie adeguate misure di controllo contro lo sfruttamento nei confronti delle persone in fuga dalla guerra. “Siamo in allerta e avvertiamo i rifugiati sui rischi di predatori e reti criminali che potrebbero tentare di sfruttare la loro vulnerabilità o attirarli con promesse di trasporto gratuito, alloggio, lavoro o altre forme di assistenza”, si legge nel comunicato dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. L’Unchr mette quindi in guardia sui reali pericoli della tratta degli esseri umani, situazione in cui una persona viene ingannata, intrappolata o costretta in una situazione di sfruttamento per il profitto altrui. “La tratta degli esseri umani – avverte ancora l’Unhcr – può assumere varie forme, come lo sfruttamento sessuale o altre forme di violenza, come il lavoro forzato, il lavoro domestico o altre pratiche simili alla schiavitù”. “Le autorità nazionali stanno guidando attivamente la risposta per contrastare la tratta di esseri umani, ma è necessario – avverte ancora l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati – fare di più per affrontare questo problema e mitigare i rischi”.

Una donna ucraina in fuga dalla guerra insieme al figlio (Ansa)

Le organizzazioni umanitarie contro ‘Homes for Ukraine’: “È Tinder per i trafficanti di esseri umani”

I principali enti di beneficenza e le organizzazioni umanitarie inglesi per l’accoglienza dei rifugiati ucraini hanno espresso le loro più convinte preoccupazioni nei confronti del programma ‘Homes for Ukraine’ in una lettera inviata a Michael Gove, il ministro responsabile del piano inglese per l’accoglienza dei profughi. Louise Calvey, a capo dell’organizzazione benefica Refugee Action, ha dichiarato al periodico britannico Observer che il programma rischia di diventare una sorta di “Tinder per i trafficanti di esseri umani“.

Contattata dal Guardian, una donna ucraina di 32 anni che cercava rifugio nel Regno Unito ha dichiarato di aver ricevuto molti messaggi allusivi da uomini sull’app Messenger di Facebook: “Sono stata avvicinata – ha riferito la donna al quotidiano inglese – da un uomo più anziano di me di Londra che ha detto che avrei dovuto condividere una camera da letto con lui. Mi ha chiesto se mi andava bene”. Una simile notizia è stata poi riportata anche dal Sunday Times, secondo il quale una giornalista che fingeva di essere una donna ucraina di 22 anni di Kiev è stata inondata di messaggi inappropriati dopo aver scritto su uno dei più grandi gruppi su Facebook per gli host britannici. Qualcuno ha scritto così alla giornalista: “Ho un letto grande. Potremmo dormire insieme”, mentre un altro le ha inviato un audio in cui diceva: “Sono pronto ad aiutarti e forse anche tu puoi aiutare me”.

Potrebbe interessarti anche

Cristina Scuccia
Spettacolo

L’ex Suor Cristina ha trovato la direzione della felicità

17 Marzo 2023
Il cast di Mare Fuori (Ufficio stampa Rai)
Spettacolo

Mare Fuori, il bacio gay per il gran finale di stagione

23 Marzo 2023
Gianina Marin mette a paragone con un post su Instagram com'è oggi e com'era ai tempi della malattia
Sport

Gianina Marin: “Ero anoressica, ora vado a Miss Universo”

23 Marzo 2023

Instagram

  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
L'Unhcr, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha chiesto al governo del Regno Unito di intervenire per evitare che uomini single britannici ospitino le rifugiate ucraine. L'agenzia dell'Onu teme infatti che le donne ucraine in fuga dalla guerra possano subire sfruttamenti e abusi sessuali nei Paesi dove vengono accolte. La notizia è riportata da The Guardian. Nel Regno Unito, fa sapere il quotidiano britannico, si teme che alcuni uomini stiano utilizzando il piano di accoglienza nazionale, chiamato 'Homes for Ukraine', per adescare le persone più vulnerabili in fuga dalla guerra in Ucraina, principalmente donne sole o accompagnate da bambini piccoli. Proprio al Guardian, infatti, l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha dichiarato che "un processo di abbinamento più appropriato" potrebbe e dovrebbe essere messo in atto dal governo britannico per garantire che le rifugiate ucraine vengano abbinate a famiglie o a coppie, non a persone sole, soprattutto uomini single.
Una rifugiata ucraina arrivata in Italia con sua figlia (Ansa)

'Homes for Ukraine', come funziona il piano di accoglienza del Regno Unito

'Homes for Ukraine', il piano di accoglienza del Regno Unito per i rifugiati ucraini, prevede che singoli individui, enti di beneficenza, comunità varie, e anche le aziende possano offrire una casa o un alloggio agli ucraini in fuga dalla guerra. Sul sito del programma britannico si legge inoltre che chiunque voglia offrire una casa ai rifugiati può diventare uno "sponsor" di 'Homes for Ukraine'. "Se conosci già - si legge sul sito del piano - un cittadino ucraino (o un parente stretto) che desideri sponsorizzare, puoi aiutarlo a richiedere un visto nell'ambito del Programma per l'Ucraina. Se non hanno un sponsor, (i rifugiati ucraini, ndr) verranno abbinati a persone o organizzazioni che hanno registrato il loro interesse attraverso questo servizio". Il problema per l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati sono proprio queste "persone che hanno registrato il loro interesse" nell'ospitare le persone in fuga dalla guerra. Sempre sul sito del programma 'Homes for Ukraine', infatti, si legge che "chiunque nel Regno Unito con una stanza o una casa libera può utilizzare questo servizio, a condizione che: possa offrire un alloggio per almeno 6 mesi". Tra questi "chiunque", teme l'Unhcr, si potrebbe celare qualcuno con tutt'altre intenzioni nei confronti dei rifugiati.
Una donna saluta i parenti evacuati da Kiev (Ansa)

L'Unhcr: "Rischi di tratta e sfruttamento da parte di predatori e reti criminali"

Martedì 12 aprile l'Unhcr ha diffuso un comunicato "sui rischi di tratta e sfruttamento per i rifugiati dall'Ucraina", in cui si sottolinea come siano necessarie adeguate misure di controllo contro lo sfruttamento nei confronti delle persone in fuga dalla guerra. "Siamo in allerta e avvertiamo i rifugiati sui rischi di predatori e reti criminali che potrebbero tentare di sfruttare la loro vulnerabilità o attirarli con promesse di trasporto gratuito, alloggio, lavoro o altre forme di assistenza", si legge nel comunicato dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. L'Unchr mette quindi in guardia sui reali pericoli della tratta degli esseri umani, situazione in cui una persona viene ingannata, intrappolata o costretta in una situazione di sfruttamento per il profitto altrui. "La tratta degli esseri umani - avverte ancora l'Unhcr - può assumere varie forme, come lo sfruttamento sessuale o altre forme di violenza, come il lavoro forzato, il lavoro domestico o altre pratiche simili alla schiavitù". "Le autorità nazionali stanno guidando attivamente la risposta per contrastare la tratta di esseri umani, ma è necessario - avverte ancora l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati - fare di più per affrontare questo problema e mitigare i rischi".
Una donna ucraina in fuga dalla guerra insieme al figlio (Ansa)

Le organizzazioni umanitarie contro 'Homes for Ukraine': "È Tinder per i trafficanti di esseri umani"

I principali enti di beneficenza e le organizzazioni umanitarie inglesi per l'accoglienza dei rifugiati ucraini hanno espresso le loro più convinte preoccupazioni nei confronti del programma 'Homes for Ukraine' in una lettera inviata a Michael Gove, il ministro responsabile del piano inglese per l'accoglienza dei profughi. Louise Calvey, a capo dell'organizzazione benefica Refugee Action, ha dichiarato al periodico britannico Observer che il programma rischia di diventare una sorta di "Tinder per i trafficanti di esseri umani". Contattata dal Guardian, una donna ucraina di 32 anni che cercava rifugio nel Regno Unito ha dichiarato di aver ricevuto molti messaggi allusivi da uomini sull'app Messenger di Facebook: "Sono stata avvicinata - ha riferito la donna al quotidiano inglese - da un uomo più anziano di me di Londra che ha detto che avrei dovuto condividere una camera da letto con lui. Mi ha chiesto se mi andava bene". Una simile notizia è stata poi riportata anche dal Sunday Times, secondo il quale una giornalista che fingeva di essere una donna ucraina di 22 anni di Kiev è stata inondata di messaggi inappropriati dopo aver scritto su uno dei più grandi gruppi su Facebook per gli host britannici. Qualcuno ha scritto così alla giornalista: "Ho un letto grande. Potremmo dormire insieme", mentre un altro le ha inviato un audio in cui diceva: "Sono pronto ad aiutarti e forse anche tu puoi aiutare me".
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto