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Home » Attualità » Le strategie del Gruppo FS per valorizzare le persone e promuovere l’inclusività e la parità di genere

Le strategie del Gruppo FS per valorizzare le persone e promuovere l’inclusività e la parità di genere

Ferrovie dello Stato Italiane è il posto di lavoro ideale per le studentesse delle facoltà STEM. Il Piano industriale del gruppo guidato dall’AD Luigi Ferraris prevede 40mila assunzioni nei prossimi 10 anni

Redazione
30 Dicembre 2022
Progetto WIM (Fsnews.it)

Progetto WIM (Fsnews.it)

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Oltre 190 miliardi di euro di investimenti e l’assunzione di 40mila persone, con una punta di nuovi ingressi nel triennio compreso tra il 2024 e il 2026 e positivi riflessi sull’occupazione generale che, tra diretto e indotto, potrà vedere occupate tra le 220mila. È quanto prevede il Piano Industriale 2022-2031 del Gruppo FS Italiane, per il quale le persone sono il principale fattore abilitante, insieme all’innovazione, alla trasformazione digitale e alla connettività. Anche per questo il Gruppo Fs lavora ogni giorno per valorizzare le persone, premiando il talento di ciascuno, sostenendo l’inclusività, realizzando un’effettiva parità di genere, favorendo lo scambio costante di conoscenze e competenze fra le diverse generazioni presenti.

Valorizzare le studentesse Stem e favorire la presenza femminile

Il Gruppo FS è il posto di lavoro ideale per le studentesse delle facoltà Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics): Ferrovie dello Stato è salita infatti sul gradino più alto agli Universum Award Italy 2022 – Edizione Studenti e giovani professionisti, quale migliore posto di lavoro per le neolaureate, ottenendo così un riconoscimento che conferma la qualità dell’impegno profuso da tutte le società del Gruppo guidato da Luigi Ferraris nel favorire la crescita della presenza femminile e la valorizzazione delle donne nelle discipline scientifiche.

Il treno Frecciarossa contro la violenza di genere (Fsnews.it)

Storicamente, FS si è impegnata e continua a lavorare per migliorare il bilanciamento di genere, nella consapevolezza che il talento non ha genere. Sono numerose le iniziative introdotte negli ultimi anni, a partire da “Women in Motion (WIM)“, campagna di sensibilizzazione nata per abbattere lo stereotipo secondo cui le professioni tecniche sono ad esclusivo appannaggio maschile, e per fornire a giovani ragazze e ragazzi delle scuole medie e superiori l’ispirazione e la motivazione di cui hanno bisogno per realizzare al meglio il loro talento. Con il supporto delle 100 Role Model FS, le donne e gli uomini impegnati nelle aree tecniche dell’azienda, dal 2017 il Gruppo ha incontrato più di 17.500 studentesse e studenti di 120 istituti scolastici in 18 regioni. Il progetto WIM, inoltre, ha ottenuto a febbraio 2022 un riconoscimento speciale da parte del Diversity Brand Award, che vede il Gruppo FS fra i 20 brand italiani più inclusivi, e che segue l’ulteriore riconoscimento (nel 2019) dalla Commissione Europea, che l’ha menzionato come una best practice internazionale. Un impegno, quello a favore dell’occupazione femminile, che è valso nel 2021 anche l’Italy Best Employer for Women.

Il progetto del Gruppo FS con il treno Frecciarossa contro la violenza di genere (Fsnews.it)

L’impegno per la Diversity, Equality & Inclusion

Attraverso una recente policy interna, il Gruppo FS definisce i principi e linee guida volti a promuovere la cultura della DEI (Diversity, Equality & Inclusion) nei processi aziendali e nell’agire quotidiano, essendosi sempre impegnato contro ogni forma di discriminazione e molestia. “Io non resto a guardare” è il messaggio che ha lanciato in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra dal 1999 ogni 25 novembre, per diffondere inclusione e valorizzazione delle diversità e promuovere best practice per un impegno concreto e duraturo, non solo per la ricorrenza. Per oltre un mese un treno Frecciarossa di Trenitalia ha viaggiato sulle principali linee servite dall’alta velocità con una speciale livrea arancione e l’illustrazione di una donna con il gesto internazionale per segnalare la violenza domestica. Una mano che mostra quattro dita per poi chiudersi in un pugno è un gesto silenzioso che può salvare la vita ma non deve, e non può, rimanere nell’indifferenza generale, per questo è necessario non restare a guardare e “agire per essere una rete forte”.

Help Center di Cagliari (Fsnews.it)

L’impegno del Gruppo FS verso la parità di genere e per l’eliminazione della violenza contro le donne si accompagna al supporto a coloro che si trovano in condizioni di difficoltà o sono vittime di violenza. Diciotto Help Center sono situati all’interno e nelle zone limitrofe delle stazioni ferroviarie e orientano le persone in difficoltà verso i servizi sociali della città (centri di accoglienza, comunità terapeutiche, associazioni specializzate) per elaborare percorsi mirati di recupero e reinserimento sociale. Per la creazione di questi sportelli di ascolto, il Gruppo FS concede locali in comodato d’uso gratuito ad associazioni ed enti che si occupano di marginalità e di emergenza sociale.

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  • Era il 1° febbraio 1945, quando la lotta per la conquista di questo diritto, partita tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, sulla scorta dei movimenti degli altri Paesi europei, raggiunse il suo obiettivo. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi riconobbe il voto alle donne, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. 

Durante la prima guerra mondiale le donne avevano sostituito al lavoro gli uomini che erano al fronte. La consapevolezza di aver assunto un ruolo ancora più centrale all’interno società oltre che della famiglia, crebbe e con essa la volontà di rivendicare i propri diritti. Già nel 1922 un deputato socialista, Emanuele Modigliani aveva presentato una proposta di legge per il diritto di voto femminile, che però non arrivò a essere discussa, per la Marcia su Roma. Mussolini ammise le donne al voto amministrativo nel 1924, ma per pura propaganda, poiché in seguito all’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime” tra il 1925 ed il 1926, le elezioni comunali vennero, di fatto, soppresse. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché l’Italia affronti concretamente la questione.

Costituito il governo di liberazione nazionale, le donne si attivarono per entrare a far parte del corpo elettorale: la prima richiesta dell’ottobre 1944, venne avanzata dalla Commissione per il voto alle donne dell’Unione Donne Italiane (Udi), che si mobilitò per ottenere anche il diritto di eleggibilità (sancito da un successivo decreto datato 10 marzo 1946). Si arrivò così, dopo anni di battaglie per il suffragio universale, al primo febbraio 1945, data storica per l’Italia. Il decreto prevedeva la compilazione di liste elettorali femminili distinte da quelle maschili, ed escludeva però dal diritto le prostitute schedate che esercitavano “il meretricio fuori dei locali autorizzati”.

Le elezioni dell’esordio furono le amministrative tra marzo e aprile del 1946 e l’affluenza femminile superò l’89%. 

#lucenews #lucelanazione #dirittodivoto #womenrights #1febbraio1945
  • La regina del pulito Marie Kondo ha dichiarato di aver “un po’ rinunciato” a riordinare casa dopo la nascita del suo terzo figlio. La 38enne giapponese, considerata una "Dea dell’ordine", con i suoi best seller sull’economia domestica negli ultimi anni ha incitato e sostenuto gli sforzi dei comuni mortali di rimettere in sesto case e armadi all’insegna del cosa “provoca dentro una scintilla di gioia”. Ma l’esperta di decluttering, famosa in tutto il mondo, ha ammesso che con tre figli da accudire, la sua casa è oggi “disordinata”, ma ora il riordino non è più una priorità. 

Da quando è diventata madre di tre bambini, ha dichiarato che il suo stile di vita è cambiato e che la sua attenzione si è spostata dall’organizzazione alla ricerca di modi semplici per rendere felici le abitudini di tutti i giorni: "Fino a oggi sono stata una organizzatrice di professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo”, e anche se adesso “ci ho rinunciato, il modo in cui trascorro il mio tempo è quello giusto per me in questo momento, in questa fase della mia vita”.

✍ Marianna Grazi 

#lucenews #lucelanazione #mariekondo
  • La second hand, ossia l’oggetto di seconda mano, è una moda che negli ultimi anni sta diventando sempre più un’abitudine dei consumatori. Accumulare roba negli armadi, nei cassetti, in cantina, non è più un disagio che riguarda soltanto chi soffre di disposofobia, ossia di chi è affetto da sindrome dell’accumulatore compulsivo. Se l’acquisto è l’unica azione che rende felice l’uomo moderno, non riuscire a liberarsene è la condanna di molti.

Secondo quanto emerge dall’Osservatorio Second-hand Economy 2021, realizzato da BVA Doxa per Subito.it, sono 23 milioni gli italiani che, nel 2021, hanno fatto ricorso alla compravendita di oggetti usati grazie alle piattaforme online. Il 52% degli italiani ha comprato e/o venduto oggetti usati, tra questi il 15% lo ha fatto per la prima volta. L’esperienza di compravendita online di second hand è quella preferita, quasi il 50% degli affari si conclude online anche perché il sistema di vendita è simile a un comune eCommerce: internet è il canale più veloce per quasi la metà dei rispondenti (49%), inoltre offre una scelta più ampia (43%) e si può gestire comodamente da casa (41%). Comprare second hand diventa una sana abitudine che attrae ogni anno nuove persone, è al terzo posto tra i comportamenti sostenibili più messi in atto dagli italiani (52%) – preceduto sempre dalla raccolta differenziata (94%) e l’acquisto di lampadine a LED (71%) –, con picchi ancora più alti di adozione nel 2021 da parte dei laureati (68%), di chi appartiene alla generazione Z (66%), di chi ha 35-44 anni (70%) e delle famiglie con bambini (68%). 

Ma perché concretamente si acquista l’usato? Nel 2021 le prime tre motivazioni che inducono a comprare beni usati sono: il risparmio (56%, in crescita di 6 punti percentuali rispetto al 2020), l’essere contrari agli sprechi e credere nel riuso (49%) e la convinzione che la second hand sia un modo intelligente di fare economia e che rende molti oggetti più accessibili (43%). 

✍E tu? Hai mai comprato accessori oppure oggetti di seconda mano? Cosa ne pensi?

#lucenews #lucelanazione #secondhand #vintage
  • È iniziata come una sorta di sfida personale, come spesso accade tra i ragazzi della sua età, per testare le proprie capacità e resistenza in modo divertente. Poi però, per Isaac Ortman, adolescente del Minnesota, dormire nel cortile della sua casa è diventata una missione. 

“Non credo che la cosa finisca presto, potrei anche continuare fino all’università – ha detto il 14enne di Duluth -. È molto divertente e non sono pronto a smettere”. 

Tanto che ormai ha trascorso oltre 1.000 notti sotto le stelle. Il giovane, che fa il boy scout, come una specie di moderno Barone Rampante ha scoperto per caso il piacere di trascorrere le ore di sonno fuori dalle mura di casa, persino quando la temperatura è scesa a quadi 40 gradi sotto lo zero. Tutto è iniziato circa tre anni fa, nella baita della sua famiglia a 30 miglia da casa, diventando ben presto una routine notturna. Il giovane Ortman ricorda bene il giorno in cui ha abbandonato la sua camera da letto per un’amaca e un sacco a pelo, il 17 aprile 2020, quando era appena in prima media: “Stavo dormendo fuori dalla nostra baita e ho pensato: ‘Wow, potrei provare a dormire all’aperto per una settimana’. Così ho fatto e ho deciso di continuare”. 

“Non si stanca mai: ogni notte è una nuova avventura“, ha detto il padre Andrew Ortman, 48 anni e capo del suo gruppo scout. 

Sua mamma Melissa era un po’ preoccupata quella notte, lei e il padre gli hanno permesso di continuare la sua routine. “Sa che deve entrare in casa se qualcosa non va bene. Dopo 1.000 notti, ha la nostra fiducia. Da quando ha iniziato a farlo, è cresciuto sotto molti aspetti, e non solo in termini di statura”, dice orgogliosa. 

“Non lo sto facendo per nessun record o per una causa, mi sto solo divertendo. Ma con il ragazzo che dorme in Inghilterra, credo si possa dire che si tratta di una gara non ufficiale”, ha detto Isaac riferendosi all’adolescente inglese Max Woosey, che ha iniziato la sua maratona di sonno all’aperto il 29 marzo 2020, con l’obiettivo di raccogliere fondi per un ospedale che cura un suo anziano amico.

#lucenews #isaacortman #minnesota #boyscout
Oltre 190 miliardi di euro di investimenti e l’assunzione di 40mila persone, con una punta di nuovi ingressi nel triennio compreso tra il 2024 e il 2026 e positivi riflessi sull’occupazione generale che, tra diretto e indotto, potrà vedere occupate tra le 220mila. È quanto prevede il Piano Industriale 2022-2031 del Gruppo FS Italiane, per il quale le persone sono il principale fattore abilitante, insieme all’innovazione, alla trasformazione digitale e alla connettività. Anche per questo il Gruppo Fs lavora ogni giorno per valorizzare le persone, premiando il talento di ciascuno, sostenendo l’inclusività, realizzando un’effettiva parità di genere, favorendo lo scambio costante di conoscenze e competenze fra le diverse generazioni presenti.

Valorizzare le studentesse Stem e favorire la presenza femminile

Il Gruppo FS è il posto di lavoro ideale per le studentesse delle facoltà Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics): Ferrovie dello Stato è salita infatti sul gradino più alto agli Universum Award Italy 2022 - Edizione Studenti e giovani professionisti, quale migliore posto di lavoro per le neolaureate, ottenendo così un riconoscimento che conferma la qualità dell’impegno profuso da tutte le società del Gruppo guidato da Luigi Ferraris nel favorire la crescita della presenza femminile e la valorizzazione delle donne nelle discipline scientifiche.
Il treno Frecciarossa contro la violenza di genere (Fsnews.it)
Storicamente, FS si è impegnata e continua a lavorare per migliorare il bilanciamento di genere, nella consapevolezza che il talento non ha genere. Sono numerose le iniziative introdotte negli ultimi anni, a partire da "Women in Motion (WIM)", campagna di sensibilizzazione nata per abbattere lo stereotipo secondo cui le professioni tecniche sono ad esclusivo appannaggio maschile, e per fornire a giovani ragazze e ragazzi delle scuole medie e superiori l’ispirazione e la motivazione di cui hanno bisogno per realizzare al meglio il loro talento. Con il supporto delle 100 Role Model FS, le donne e gli uomini impegnati nelle aree tecniche dell’azienda, dal 2017 il Gruppo ha incontrato più di 17.500 studentesse e studenti di 120 istituti scolastici in 18 regioni. Il progetto WIM, inoltre, ha ottenuto a febbraio 2022 un riconoscimento speciale da parte del Diversity Brand Award, che vede il Gruppo FS fra i 20 brand italiani più inclusivi, e che segue l’ulteriore riconoscimento (nel 2019) dalla Commissione Europea, che l’ha menzionato come una best practice internazionale. Un impegno, quello a favore dell’occupazione femminile, che è valso nel 2021 anche l’Italy Best Employer for Women.
Il progetto del Gruppo FS con il treno Frecciarossa contro la violenza di genere (Fsnews.it)

L'impegno per la Diversity, Equality & Inclusion

Attraverso una recente policy interna, il Gruppo FS definisce i principi e linee guida volti a promuovere la cultura della DEI (Diversity, Equality & Inclusion) nei processi aziendali e nell’agire quotidiano, essendosi sempre impegnato contro ogni forma di discriminazione e molestia. "Io non resto a guardare" è il messaggio che ha lanciato in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra dal 1999 ogni 25 novembre, per diffondere inclusione e valorizzazione delle diversità e promuovere best practice per un impegno concreto e duraturo, non solo per la ricorrenza. Per oltre un mese un treno Frecciarossa di Trenitalia ha viaggiato sulle principali linee servite dall’alta velocità con una speciale livrea arancione e l’illustrazione di una donna con il gesto internazionale per segnalare la violenza domestica. Una mano che mostra quattro dita per poi chiudersi in un pugno è un gesto silenzioso che può salvare la vita ma non deve, e non può, rimanere nell’indifferenza generale, per questo è necessario non restare a guardare e "agire per essere una rete forte".
Help Center di Cagliari (Fsnews.it)
L’impegno del Gruppo FS verso la parità di genere e per l’eliminazione della violenza contro le donne si accompagna al supporto a coloro che si trovano in condizioni di difficoltà o sono vittime di violenza. Diciotto Help Center sono situati all’interno e nelle zone limitrofe delle stazioni ferroviarie e orientano le persone in difficoltà verso i servizi sociali della città (centri di accoglienza, comunità terapeutiche, associazioni specializzate) per elaborare percorsi mirati di recupero e reinserimento sociale. Per la creazione di questi sportelli di ascolto, il Gruppo FS concede locali in comodato d’uso gratuito ad associazioni ed enti che si occupano di marginalità e di emergenza sociale.
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