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Home » Attualità » Guerra Ucraina oggi, 60 km di mezzi russi verso Kiev. Bombardamenti a Kharkiv

Guerra Ucraina oggi, 60 km di mezzi russi verso Kiev. Bombardamenti a Kharkiv

Sesto giorno. Dopo le trattative a Gomel, proseguono gli scontri. Missili e bombe sulla capitale. L'Onu parla di oltre 400 vittime civili

Remy Morandi
1 Marzo 2022
Ucraina, 60 km di mezzi russi verso Kiev

Ucraina, 60 km di mezzi russi verso Kiev

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Sesto giorno di guerra in Ucraina. Dopo le trattative a Gomel, proseguono gli scontri. Un convoglio di mezzi militari russi lungo 60km si sta dirigendo a Kiev, dove nella notte sono risuonate le sirene antiaeree. Pesanti bombardamenti sono stati lanciati su Kharkiv, la seconda città principale dell’Ucraina. Il sindaco di Kharkiv ha dichiarato che “almeno nove civili sono morti, tra i quali tre bambini“. Secondo il ministero della Difesa ucraino i soldati russi morti sono 5.710. L’Onu parla di oltre 400 vittime civili. Intanto, ieri si sono tenuti a Gomel, in Bielorussia, i primi colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin in una telefonata a Emmanuel Macron ha dichiarato che un accordo sarà possibile quando l’Ucraina sarà “neutrale” e quando sarà riconosciuta “la sovranità russa sulla Crimea“. Intanto, anche l’Italia invia armi e missili a Kiev.

 

Ucraina, 60 km di mezzi russi verso Kiev

Lunedì 28 febbraio 2022

I negoziati tra Ucraina e Russia

In una località segreta a Gomel in Bielorussia si sono tenuti i negoziati tra Russia e Ucraina. La delegazione di Mosca ha fatto sapere che “abbiamo trovato alcuni punti su cui è possibile trovare terreno comune”. Così ha dichiarato Vladimir Medinsky, consigliere di Vladimir Putin ed ex ministro della Cultura russo. Secondo Medinsky “nei prossimi giorni” si terranno nuovi colloqui. A guidare la delegazione ucraina è stato il ministro della Difesa Olekseii Reznikov, braccio destro di Zelensky.

Putin: “Ucraina neutrale e Crimea alla Russia”

Il presidente russo Vladimir Putin in una telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che un accordo sarà possibile quando l’Ucraina sarà “neutrale e smilitarizzata” e quando la Crimea, occupata dalla Russia dal 2014, diventerà ufficialmente territorio russo.

Zelensky firma la richiesta di adesione all’Ue

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato la richiesta di adesione all’Unione europea. Bruxelles ha frenato subito: “Oggi questo non è all’ordine del giorno. Dobbiamo lavorare su cose più pratiche. L’adesione è qualcosa che richiederà molti anni e dobbiamo fornire una risposta per le prossime ore. Non per i prossimi anni, ma per le prossime ore”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell.

Missili su Kharkiv: “Decine di civili uccisi”

I colloqui non fermano la guerra. Secondo Anton Herashchenko, consigliere del ministero degli Interni ucraino, l’esercito russo ha lanciato pesanti bombardamenti su Kharkiv: “Decine di persone sono state uccise e ferite”, ha dichiarato il consigliere.

Il tavolo dei negoziati tra Russia e Ucraina a Gomel, Bielorussia

Domenica 27 febbraio 2022

Al via i colloqui tra la Russia e l’Ucraina

Mosca e Kiev hanno confermato che lunedì 28 febbraio inizieranno le trattative. Il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato: “Lo dirò con franchezza: non credo molto all’esito di questo incontro, ma proviamoci”. Il ministero degli Esteri ucraino ha informato che “non c’è niente di male nel parlare e se il risultato è la pace, sarà la benvenuta. Ma non ci arrenderemo, non capitoleremo, non cederemo neanche un centimetro del nostro territorio”.

Putin ordina l’allerta del sistema nucleare di deterrenza

“I Paesi occidentali non stanno soltanto imponendoci sanzioni ostili, ma i leader di grandi Paesi della Nato stanno facendo affermazioni aggressive nei confronti della Russia”. Per questo motivo il presidente Putin ha ordinato “di mettere in allerta il sistema di deterrenza nucleare”. Dopo questa dichiarazione un funzionario del Pentagono ha commentato che Putin sta dando vita a una “escalation che può rendere le cose molto più pericolose”.

La Nato invia fucili e missili a Kiev, von der Leyen: “Prima volta che finanziamo acquisto di armi”

La Nato ha dichiarato che sta inviando a Kiev “migliaia di armi anticarro, centinaia di missili anti-aerei e migliaia di armi leggere e munizioni”, precisando che “Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Regno Unito e Stati Uniti hanno già inviato o stanno approvando consegne significative”, e che “l’Italia sta provvedendo a un sostegno finanziario”. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen fa sapere che “per la prima volta in assoluto l’Ue finanzierà l’acquisto di armi ed equipaggi per un Paese sotto attacco”.

L’Italia chiude lo spazio aereo alla Russia

Palazzo Chigi ha comunicato di aver chiuso lo spazio aereo ai voli russi. Decisione presa anche da Germania, Belgio, Irlanda, Danimarca, Finlandia, Austria.

L’esercito ucraino riprende Kharkiv

All’alba le forze russe erano entrate a Kharkiv, la seconda principale città dell’Ucraina dopo la capitale. L’agenzia Interfax aveva fatto sapere che l’esercito russo aveva “catturato 471 soldati ucraini”. Ma nel pomeriggio le forze di Kiev hanno ripreso il controllo di Kharkiv. Così ha dichiarato il governatore ucraino di Kharkiv.

Banche russe escluse da Swift

Gli alleati occidentali hanno deciso di escludere le banche russe da Swift. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: “Impediremo a Putin di usare il suo forziere di guerra. Paralizzeremo le attività della banca centrale russa. Questo bloccherà le sue transizioni”. “In coordinamento con il presidente Biden, il presidente Macron, il cancelliere Scholz, il presidente del Consiglio Draghi, il primo ministro Trudeau e il primo ministro Johnson, abbiamo considerato un significativo inasprimento della nostra risposta internazionale”, ha aggiunto von der Leyen.

Onu: “368mila rifugiati ucraini”

L’Unhcr, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha fatto sapere che sono 368mila i rifugiati scappati dall’Ucraina. Il bilancio però è provvisorio e in aumento. L’Europa si sta muovendo per preparare piani di accoglienza.

L’avanzata dell’esercito russo in Ucraina

Sabato 26 febbraio 2022

Biden: “Tra le alternative la terza guerra mondiale”

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in un’intervista a Brian Tyler Cohen dichiara: “L’alternativa all’imposizione di dure sanzioni alla Russia sarebbe la terza guerra mondiale”. E aggiunge: “Ci sono due opzioni: muovere guerra contro la Russia o far sì che il Paese che agisce contro la legge internazionale finisca per pagare un prezzo per quello che ha fatto”.

Anonymous attacca i siti del Cremlino

Aluni siti web del Cremlino e del Ministero della Difesa russo sono stati attaccati da Anonymous, fa sapere la Cnn. “Abbiamo mandato offline i siti governativi e girato le informazioni ai cittadini russi in modo che possano essere liberi dalla macchina della censura di Putin”, ha fatto sapere l’organizzazione.

La Russia lancia un’offensiva a tutto campo

Mosca ha riferito che il governo ucraino ha rifiutato i negoziati. Perciò, nel pomeriggio ha autorizzato un’offensiva a tutto campo in Ucraina. Il ministero della Difesa russo ha rilasciato un comunicato: “Tutte le unità hanno ricevuto l’ordine di ampliare l’offensiva in tutte le direzioni”.

I civili imbracciano le armi: “Difendiamo Kiev”

Nella notte di venerdì 25 febbraio, quella definita dal presidente Zelensky “la più dura”, l’attacco russo è stato respinto. Il presidente ucraino ha chiesto in un video ai suoi cittadini di non deporre le armi e di “difendere Kiev“. La popolazione ha risposto all’appello, imbracciando qualsiasi tipo di arma per respingere l’attacco russo. Il sindaco di Kiev Vitalii Klitschko ha annunciato il coprifuoco in città dalle 17 alle 08 del mattino. Tante le famiglie ucraine che si sono rifugiate nella metropolitana. Ma i beni di prima necessità scarseggiano: mancano acqua, cibo e medicine.

L’esodo dall’Ucraina: 150mila profughi in Europa

Secondo l’Onu sono già 150mila i civili fuggiti dall’Ucraina. Polonia, Romania, Ungheria e Slovacchia hanno già segnalato la presenza di profughi ucraini ai propri confini. La Polonia ha annunciato di aspettarsi un milione di rifugiati, ma le Nazioni Unite ritengono che nei prossimi giorni il numero potrebbe anche triplicare. Le Nazioni Unite hanno stimato che in totale saranno cinque milioni i profughi ucraini che cercheranno rifugio in Europa.

Sumy (Ucraina), un civile ucraino trasporta fucili in bicicletta

Venerdì 25 febbraio 2022

Putin all’esercito ucraino: “Prendete il potere a Kiev”

Putin ha esortato l’esercito ucraino a “prendere il potere a Kiev” e a rovesciare il presidente Zelensky e il suo “governo di neonazisti e drogati“. Così ha dichiarato Putin, che ha anche invitato l’esercito ucraino a non usare i civili come “scudi umani“. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha chiesto ai suoi cittadini di fare “scorte di acqua, cibo e beni di prima necessità” e di preparare “vestiti caldi e coperte da portare nei rifugi”.

Cremlino: “Pronti al negoziato”

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che Putin “è pronto a inviare a Minsk una delegazione russa a livello di rappresentanti del Ministero della Difesa, del Ministero degli Affari Esteri e dell’amministrazione presidenziale per i negoziati con una delegazione ucraina”. Poi la precisazione: “I possibili negoziati a Minsk possono iniziare in qualsiasi momento” ma “non cancellerebbero l’operazione speciale russa in Ucraina”, informa il Ministero degli Esteri russo, citato da Interfax. Ma prima “Kiev deve decidersi, o parla con il nostro Paese, o accusa il nostro Paese”, ha aggiunto Mosca, sottolineando che è troppo presto per indicare a che livello una delegazione russa potrebbe partecipare ai colloqui.

Zelensky a Putin: “Sediamoci al tavolo”

Il presidente ucraino ha invitato Putin a sedere intorno a un tavolo per trattare. Lo riferiscono la Tass e Interfax. “Voglio fare appello ancora una volta al presidente della Federazione Russa. I combattimenti sono in corso in tutta l’Ucraina. Sediamoci al tavolo dei negoziati per fermare la morte delle persone”, ha dichiarato il presidente.

L’esercito ucraino difende un ponte a Kiev

Giovedì 24 febbraio 2022

Putin autorizza l’attacco: “Non avevamo altra scelta”

Nella notte di giovedì 24 febbraio Vladimir Putin ha annunciato l’avvio delle operazioni militari in Ucraina, affermando di dover proteggere il Donbass. Il presidente russo ha esortato le forze ucraine a consegnare le armi e “andare a casa”, assicurando che Mosca non intende occupare l’Ucraina ma “smilitarizzare” e “denazificare” il Paese con “un’operazione militare speciale”. La Russia “non farà lo stesso errore due volte nel compiacere l’Occidente”, ha affermato Vladimir Putin. “Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire” in Ucraina “sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto. Spero di essere ascoltato”, ha detto il presidente russo citato dalla Tass. Un’ulteriore espansione della Nato e il suo uso del territorio ucraino sono “inaccettabili”, ha aggiunto Putin. Nel pomeriggio il presidente russo in diretta tv ha giustificato l’attacco, sottolineando che Mosca “era semplicemente rimasta senza la possibilità di agire altrimenti”.

Chernobyl, paura per un deposito di scorie

Chernobyl è caduta. L’Ucraina ha confermato di aver perso il controllo della ex centrale nucleare. Nel pomeriggio si erano verificati scontri e combattimenti e il ministero dell’Interno ucraino citato dalla Nbc aveva confermato gli scontri, precisando che gli impianti di stoccaggio delle scorie erano intatti. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva dichiarato che i soldati ucraini stavano “sacrificando la loro vita per evitare una seconda Chernobyl“.

Biden: “Putin pagherà le conseguenze della guerra”

L’attacco della Russia è stato annunciato proprio mentre il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si era riunito per trovare una soluzione alla crisi. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che “Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite umane e sofferenze umane. Solo la Russia è responsabile della morte e della distruzione che questo attacco porterà, e gli Stati Uniti, i loro alleati e partner risponderanno in modo unito e deciso. Il mondo riterrà responsabile la Russia e le chiederà conto”. In un tweet il presidente americano ha fatto sapere che al G7 “ci siamo accordati per portare avanti ulteriori sanzioni alla Russia, che saranno devastanti”. E in serata in diretta televisiva ha dichiarato: “Putin è l’aggressore e ne pagherà le conseguenze”.

Italia e Europa condannano l’attacco russo: “Sanzioni massicce”

In Italia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato il Consiglio supremo di Difesa. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha condannato l’attacco “ingiustificato e ingiustificabile” della Russia. I leader del G7 riuniti condannano in una dichiarazione congiunta al termine della videoconferenza “l’invasione russa nel modo più aspro. Affermiamo il nostro inamovibile appoggio e la nostra solidarietà all’Ucraina”. Al vertice hanno partecipato tra l’altro il presidente del Consiglio Mario Draghi, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Boris Johnson. Dall’Europa arriva un’altra dichiarazione congiunta: la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel e l’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri Josep Borrell hanno annunciato un pacchetto di sanzioni massicce nei confronti della Russia.

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  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

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  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
Sesto giorno di guerra in Ucraina. Dopo le trattative a Gomel, proseguono gli scontri. Un convoglio di mezzi militari russi lungo 60km si sta dirigendo a Kiev, dove nella notte sono risuonate le sirene antiaeree. Pesanti bombardamenti sono stati lanciati su Kharkiv, la seconda città principale dell'Ucraina. Il sindaco di Kharkiv ha dichiarato che "almeno nove civili sono morti, tra i quali tre bambini". Secondo il ministero della Difesa ucraino i soldati russi morti sono 5.710. L'Onu parla di oltre 400 vittime civili. Intanto, ieri si sono tenuti a Gomel, in Bielorussia, i primi colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin in una telefonata a Emmanuel Macron ha dichiarato che un accordo sarà possibile quando l'Ucraina sarà "neutrale" e quando sarà riconosciuta "la sovranità russa sulla Crimea". Intanto, anche l'Italia invia armi e missili a Kiev.  
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Lunedì 28 febbraio 2022

I negoziati tra Ucraina e Russia

In una località segreta a Gomel in Bielorussia si sono tenuti i negoziati tra Russia e Ucraina. La delegazione di Mosca ha fatto sapere che "abbiamo trovato alcuni punti su cui è possibile trovare terreno comune". Così ha dichiarato Vladimir Medinsky, consigliere di Vladimir Putin ed ex ministro della Cultura russo. Secondo Medinsky "nei prossimi giorni" si terranno nuovi colloqui. A guidare la delegazione ucraina è stato il ministro della Difesa Olekseii Reznikov, braccio destro di Zelensky.

Putin: "Ucraina neutrale e Crimea alla Russia"

Il presidente russo Vladimir Putin in una telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che un accordo sarà possibile quando l'Ucraina sarà "neutrale e smilitarizzata" e quando la Crimea, occupata dalla Russia dal 2014, diventerà ufficialmente territorio russo.

Zelensky firma la richiesta di adesione all'Ue

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato la richiesta di adesione all'Unione europea. Bruxelles ha frenato subito: "Oggi questo non è all'ordine del giorno. Dobbiamo lavorare su cose più pratiche. L'adesione è qualcosa che richiederà molti anni e dobbiamo fornire una risposta per le prossime ore. Non per i prossimi anni, ma per le prossime ore". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell.

Missili su Kharkiv: "Decine di civili uccisi"

I colloqui non fermano la guerra. Secondo Anton Herashchenko, consigliere del ministero degli Interni ucraino, l'esercito russo ha lanciato pesanti bombardamenti su Kharkiv: "Decine di persone sono state uccise e ferite", ha dichiarato il consigliere.
Il tavolo dei negoziati tra Russia e Ucraina a Gomel, Bielorussia

Domenica 27 febbraio 2022

Al via i colloqui tra la Russia e l'Ucraina

Mosca e Kiev hanno confermato che lunedì 28 febbraio inizieranno le trattative. Il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato: "Lo dirò con franchezza: non credo molto all'esito di questo incontro, ma proviamoci". Il ministero degli Esteri ucraino ha informato che "non c'è niente di male nel parlare e se il risultato è la pace, sarà la benvenuta. Ma non ci arrenderemo, non capitoleremo, non cederemo neanche un centimetro del nostro territorio".

Putin ordina l'allerta del sistema nucleare di deterrenza

"I Paesi occidentali non stanno soltanto imponendoci sanzioni ostili, ma i leader di grandi Paesi della Nato stanno facendo affermazioni aggressive nei confronti della Russia". Per questo motivo il presidente Putin ha ordinato "di mettere in allerta il sistema di deterrenza nucleare". Dopo questa dichiarazione un funzionario del Pentagono ha commentato che Putin sta dando vita a una "escalation che può rendere le cose molto più pericolose".

La Nato invia fucili e missili a Kiev, von der Leyen: "Prima volta che finanziamo acquisto di armi"

La Nato ha dichiarato che sta inviando a Kiev "migliaia di armi anticarro, centinaia di missili anti-aerei e migliaia di armi leggere e munizioni", precisando che "Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Regno Unito e Stati Uniti hanno già inviato o stanno approvando consegne significative", e che "l'Italia sta provvedendo a un sostegno finanziario". La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen fa sapere che "per la prima volta in assoluto l'Ue finanzierà l'acquisto di armi ed equipaggi per un Paese sotto attacco".

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L'esercito ucraino riprende Kharkiv

All'alba le forze russe erano entrate a Kharkiv, la seconda principale città dell'Ucraina dopo la capitale. L'agenzia Interfax aveva fatto sapere che l'esercito russo aveva "catturato 471 soldati ucraini". Ma nel pomeriggio le forze di Kiev hanno ripreso il controllo di Kharkiv. Così ha dichiarato il governatore ucraino di Kharkiv.

Banche russe escluse da Swift

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Onu: "368mila rifugiati ucraini"

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I civili imbracciano le armi: "Difendiamo Kiev"

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Secondo l'Onu sono già 150mila i civili fuggiti dall'Ucraina. Polonia, Romania, Ungheria e Slovacchia hanno già segnalato la presenza di profughi ucraini ai propri confini. La Polonia ha annunciato di aspettarsi un milione di rifugiati, ma le Nazioni Unite ritengono che nei prossimi giorni il numero potrebbe anche triplicare. Le Nazioni Unite hanno stimato che in totale saranno cinque milioni i profughi ucraini che cercheranno rifugio in Europa.
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Cremlino: "Pronti al negoziato"

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Zelensky a Putin: "Sediamoci al tavolo"

Il presidente ucraino ha invitato Putin a sedere intorno a un tavolo per trattare. Lo riferiscono la Tass e Interfax. "Voglio fare appello ancora una volta al presidente della Federazione Russa. I combattimenti sono in corso in tutta l'Ucraina. Sediamoci al tavolo dei negoziati per fermare la morte delle persone", ha dichiarato il presidente.
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Chernobyl è caduta. L'Ucraina ha confermato di aver perso il controllo della ex centrale nucleare. Nel pomeriggio si erano verificati scontri e combattimenti e il ministero dell'Interno ucraino citato dalla Nbc aveva confermato gli scontri, precisando che gli impianti di stoccaggio delle scorie erano intatti. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva dichiarato che i soldati ucraini stavano "sacrificando la loro vita per evitare una seconda Chernobyl".

Biden: "Putin pagherà le conseguenze della guerra"

L'attacco della Russia è stato annunciato proprio mentre il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si era riunito per trovare una soluzione alla crisi. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che "Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite umane e sofferenze umane. Solo la Russia è responsabile della morte e della distruzione che questo attacco porterà, e gli Stati Uniti, i loro alleati e partner risponderanno in modo unito e deciso. Il mondo riterrà responsabile la Russia e le chiederà conto". In un tweet il presidente americano ha fatto sapere che al G7 "ci siamo accordati per portare avanti ulteriori sanzioni alla Russia, che saranno devastanti". E in serata in diretta televisiva ha dichiarato: "Putin è l'aggressore e ne pagherà le conseguenze".

Italia e Europa condannano l'attacco russo: "Sanzioni massicce"

In Italia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato il Consiglio supremo di Difesa. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha condannato l'attacco "ingiustificato e ingiustificabile" della Russia. I leader del G7 riuniti condannano in una dichiarazione congiunta al termine della videoconferenza "l'invasione russa nel modo più aspro. Affermiamo il nostro inamovibile appoggio e la nostra solidarietà all'Ucraina". Al vertice hanno partecipato tra l'altro il presidente del Consiglio Mario Draghi, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Boris Johnson. Dall'Europa arriva un'altra dichiarazione congiunta: la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel e l'Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri Josep Borrell hanno annunciato un pacchetto di sanzioni massicce nei confronti della Russia.
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