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Home » Attualità » L’assessore Grassi di Morterone lancia l’idea di una delibera Zan comunale contro le discriminazioni

L’assessore Grassi di Morterone lancia l’idea di una delibera Zan comunale contro le discriminazioni

È dal più piccolo comune d'Italia (che conta 34 abitanti) che potrebbe partire la rivoluzione. Il neo assessore del partito gay Lgbtq+: "Può essere un bellissimo punto di partenza anche in chiave nazionale. Contro le discriminazioni sulla base del sesso e del genere non possiamo agire sul piano penale, ma su quello amministrativo sì".

Sofia Francioni
27 Dicembre 2021
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Il Morterone, il più piccolo comune d’Italia nella provincia di Lecco abitatato da 34 abitanti secondo gli ultimi dati Istat aggiornati al 2021, sta pensando di emettere una sorta di delibera Zan comunale, dato il vuoto lasciato su base nazionale dall’affossamento del disegno legge contro l’omo-lesbo-bi-trans-fobia. Leggi qui il nostro approfondimento. “Col sindaco stiamo pensando di diventare il primo comune d’Italia in cui sarà emessa un’ordinanza che punisce a livello amministrativo chi si rende responsabile nel territorio comunale di discriminazioni di identità sessuale e di genere“. L’iniziativa è di Andrea Grassi, neo assessore con delega anche alle Pari Opportunità che è stato nominato nella giunta – dopo un rimpasto – dal sindaco di Morterone Dario Pesenti di Forza Italia, uscito vincente alle ultime elezioni con 12 voti su 22 elettori che si sono recati alle urne. “Imbarazzi a lavorare in una giunta di centrodestra? Nessuno, Forza Italia è un partito liberale e anche il nostro movimento, che è trasversale, lo è” afferma il neo assessore Grassi, che per la prima volta rappresenta il Partito Gay Lgbt+ in giunta.

Il comune di Morterone, Lecco, Lombardia

Il suo ingresso è maturato, spiega, quando ha capito tramite i suoi avvocati che “quasi sicuramente” avrebbe vinto il ricorso al Tar contro il sindaco che aveva depositato oltre i termini di legge la sua candidatura. “Vincendo il ricorso, il Comune sarebbe stato commissariato, un’ipotesi che gli stessi miei elettori mi hanno chiesto di evitare. Così lo abbiamo ritirato anche perché – dice il giovane imprenditore di 32 anni – con le nevicate di questi giorni Morterone è praticamente isolato a causa delle criticità della strada provinciale e dobbiamo lavorare tutti insieme per risolvere questo problema”. Grassi è consapevole che “alla Lega il rimpasto non sia piaciuto” ma guarda oltre: “Il nostro Comune può essere un bellissimo punto di partenza anche in chiave nazionale, a cominciare da questa ordinanza contro le discriminazioni che arriverebbe dopo la bocciatura della legge Zan. Non possiamo agire sul piano penale, ma su quello amministrativo sì”.

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  • Stando alle ultime stime, in Italia vivono almeno 88mila donne vittima di mutilazioni genitali femminili, con tutti i gravi problemi fisici, funzionali, psicologici che ne derivano. In base ai dati diffusi dal Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (Unfpa) e dall’Unicef, nel mondo ammonterebbero ad almeno 200 milioni donne e ragazze che hanno subito mutilazioni genitali. Nel 2023, circa 4,2 milioni di bambine e ragazze nel mondo sono a rischio di subire queste pratiche.

Attraverso la testimonianza di Ayaan Hirsi Ali, autrice de “L’infedele", proviamo a spiegare con le giuste parole in tutta la sua cruda realtà cosa racchiuda veramente:

“Mi afferrò e mi bloccò la parte superiore del corpo… Altre due donne mi tennero le gambe divaricate. L’uomo che era un cinconcisore tradizionale appartenente al clan dei fabbri, prese un paio di forbici. Con l’altra mano afferrò quel punto misterioso e cominciò a tirare… Sentii il rumore, come un macellaio che rifila il grasso da un pezzo di carne.”

Nella Giornata Internazionale contro le mutilazioni genitali femminili il presidente della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva-rigenerativa ed estetica Sicpre, il professor Francesco Stagno d’Alcontres, dichiara: 

“Spesso l’evento della mutilazione viene rimosso dai ricordi, mentre restano i dolori nei rapporti sessuali, le difficoltà nella minzione e durante il parto. La mutilazione genitale è un evento che modifica il corso della vita e noi lo dobbiamo contrastare sul piano della cultura e affrontare sul piano medico e scientifico”.

L’edizione 2023 del Summit Itinerante contro la mutilazioni genitali femminili, l’evento che si svolge in data odierna a Roma, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustininani, sede della Presidenza del Senato della Repubblica, vede il saluto di esponenti del Governo, la testimonianza di una vittima e la partecipazione di importanti personalità, tra cui gli esperti della chirurgia plastica italiana chiamati a raccolta dalla Sicpre.

Letizia Cini ✨

#lucenews #lucelanazione #giornatamutilazionigenitalifemminili #linfedele
  • "Vorrei ringraziare la comunità queer per il vostro amore e per aver inventato un genere". 👑

Con queste parole di ringraziamento, Queen Bay riscrive la storia dei Grammy Awards. Beyoncé ier sera ha battuto tutti i record: con la 32esima vittoria incassata, è la star più premiata della storia degli Oscar della musica.

Con altri quattro grammofoni d’oro, la star americana, icona mondiale e paladina dei diritti civili e della body positivity, ha così superato il primato del direttore d’orchestra Georg Solti scomparso nel ‘97 e che, fino a stanotte, era rimasto imbattuto per due decenni con 31 vittorie. Queen Bay ha voluto dedicare la vittoria alla comunità Lgbtq+.

#lucenews #lucelanazione #qn #beyoncé #grammyawards2023
  • Stava regalando libri alle ragazze quando è stato arrestato a Kabul, giovedì 3 febbraio. Ismail Mashal, un professore universitario afghano, 37 anni, in aperta critica con il bando posto dai Talebani all’istruzione femminile, andava in giro con un carretto pieno di volumi gratuiti che distribuiva a donne e bambine, quando le forze di sicurezza lo hanno accusato di “azioni provocatorie” dalle autorità che lo hanno portato in carcere. Lo riferisce la Bbc.

Alcuni testimoni hanno riferito che il professore è stato schiaffeggiato, preso a pugni e a calci dalle forze di sicurezza locali durante l’arresto. Tuttavia Abdul Haq Hammad, un funzionario del ministero dell’Informazione e della Cultura talebani, ha dichiarato che il docente è stato trattato bene mentre era in custodia. 

Mashal è salito alla ribalta dopo aver strappato i documenti accademici in diretta tv per protestare contro il divieto dei talebani all’istruzione universitaria e secondaria per le donne. Il video in diretta televisiva è diventato virale. 

Ex giornalista, il 37enne dirigeva un’università privata a Kabul, frequentata da 450 studentesse che seguivano i corsi di giornalismo, ingegneria e informatica, tutte discipline che il ministro dell’Istruzione afghano sosteneva non dovessero essere insegnate alle ragazze in quanto contrarie all’islam e la cultura afghana. Quando a dicembre i Talebani hanno annunciato che alle studentesse universitarie non sarebbe più stato permesso di tornare a studiare fino a nuovo ordine, il professor Mashal ha chiuso definitivamente la sua scuola, affermando che “l’istruzione o si offre a tutti o a nessuno“.

“L’unico potere che ho è la mia penna, anche se mi uccidono, anche se mi fanno a pezzi, non resterò in silenzio“, ha dichiarato il mese scorso il professore. Ha anche affermato che un maggior numero di uomini deve insorgere per protestare contro le restrizioni imposte alle donne. Durante il loro incontro a Kabul, Mahsal, padre di due figli, ha precisato che non temeva di essere arrestato o ucciso. Si è detto invece certo che alla fine i Talebani avrebbero cercato di metterlo a tacere, ma è rimasto convinto che fosse un prezzo onesto da pagare.

#lucenews #kabul
  • ✨"Sento ancora la vertigine". Si intitola così il primo documentario dedicato a Elodie, la bellissima e talentuosa cantante romana, che la prossima settimana sarà in gara al Festival di Sanremo. Affascinante e ironica, sensuale e pungente, ma anche fragile e con i piedi per terra: la 32enne si mostra a 360 gradi e senza filtri in un documento reale di quello che l
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Il comune di Morterone, Lecco, Lombardia
Il suo ingresso è maturato, spiega, quando ha capito tramite i suoi avvocati che "quasi sicuramente" avrebbe vinto il ricorso al Tar contro il sindaco che aveva depositato oltre i termini di legge la sua candidatura. "Vincendo il ricorso, il Comune sarebbe stato commissariato, un'ipotesi che gli stessi miei elettori mi hanno chiesto di evitare. Così lo abbiamo ritirato anche perché - dice il giovane imprenditore di 32 anni - con le nevicate di questi giorni Morterone è praticamente isolato a causa delle criticità della strada provinciale e dobbiamo lavorare tutti insieme per risolvere questo problema". Grassi è consapevole che "alla Lega il rimpasto non sia piaciuto" ma guarda oltre: "Il nostro Comune può essere un bellissimo punto di partenza anche in chiave nazionale, a cominciare da questa ordinanza contro le discriminazioni che arriverebbe dopo la bocciatura della legge Zan. Non possiamo agire sul piano penale, ma su quello amministrativo sì".
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