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Il premier Mario Draghi: "Non togliamo fondi alle persone disabili, se serve faremo di più"

di LETIZIA CINI -
13 dicembre 2021
Summit for Democracy

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“Ho letto che avremmo tolto 200 milioni dalle disabilità ad altre cose, non è così: la somma rimane nell’ambito delle disabilità non c’è da preoccuparsi e se è necessario si farà di più, la volontà del governo è molto chiara su questo punto”. Così il premier Mario Draghi alla conferenza nazionale sulla disabilità. Leggi qui l'approfondimento sull'iniziativa. Nel giorno del 15esimo anniversario della firma della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, l’Italia si è ufficialmente impegnata a trasformare questi principi in fatti concreti. A garantirlo è stato direttamente il premier Draghi: “La tutela e la promozione dei diritti delle persone con disabilità rappresenta una priorità assoluta per il Governo, tanto che non ci saranno tagli in manovra. Anzi, "se necessario si farà di più" ha assicurato partecipando alla VI Conferenza Nazionale sulle Politiche per la Disabilità il presidente del Consiglio dei ministri. “Un momento di confronto e di proposte per gettare le basi» per il futuro», ha sottolineato il ministro alle Disabilità Erika Stefani, che ha promosso la conferenza. “ Questo perché, ha osservato anche Papa Francesco, è importante guardare al disabile come a uno di noi, che deve stare al centro della nostra cura e della nostra premura, e anche al centro dell’attenzione di tutti e della politica. È un obiettivo di civiltà“. Un primo passo verso “questo obiettivo di civiltà“, passa attraverso l’approvazione della legge delega sulla disabilità, il cui Pnrr impone l’approvazione entro il 31 dicembre. “Mi aspetto che il Senato proceda a una rapida approvazione - si è augurato Mario Draghi - : si tratta di un passaggio decisivo per raggiungere gli obiettivi del potenziamento dell’assistenza, dell’abbattimento delle barriere architettoniche ma soprattutto per costruire percorsi personalizzati per i disabili, concordati con gli stessi protagonisti, e per semplificare le procedure per gli accertamenti degli stati invalidanti". Una legge che consentirà, inoltre, di istituire il Garante per le persone con disabilità. “Anche se nel 2022 non ci dovrebbe essere bisogno di una tale figura - ha ammesso Stefani - ma ancora oggi dobbiamo accompagnare la formazione culturale di questo nostro Paese che è solidale ed inclusivo, ma c’è ancora tanta strada da fare e la faremo tutti insieme“. Proprio per costruire questo futuro insieme al mondo della Disabilità, la IV Conferenza Nazionale è stato un momento di confronto con le associazioni, i singoli disabili e le federazioni che in una consultazione pubblica hanno inviato oltre 300 proposte sull’:accessibilità, la vita indipendente, percorsi formativi inclusivi, inclusione lavorativa di qualità, cultura, sport e turismo accessibile, best practices. Un impegno corale quello del Governo che nel Pnrr ha destinato 6 miliardi di euro al mondo della Disabilità. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha ricordato che nel piano straordinario per l’edilizia scolastica le scuole, nuove o ristrutturate, saranno “senza barriere“, mentre il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando ha spiegato: “Vogliamo accompagnare un processo di netto miglioramento dei servizi per il lavoro delle persone disabili, puntando a rafforzare il sistema di collocamento mirato, inteso come inserimento nel posto adatto“. Perché l’obiettivo prioritario, ha sintetizzato Stefani, “è uscire dall’assistenzialismo affinché il mondo della disabilità raggiunga il riconoscimento dei diritti, ma diventi anche sistema e azione di Governo“.