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Home » Attualità » Il sindaco Nardella risponde a Benedetta sulle ordinanze anti-spreco: “Scelta necessaria alla comunità”

Il sindaco Nardella risponde a Benedetta sulle ordinanze anti-spreco: “Scelta necessaria alla comunità”

La giovane fiorentina aveva scritto, qualche giorno fa, una lettera al Comune in merito alle misure contro la siccità adottate dall'amministrazione

Geraldina Fiechter
10 Agosto 2022
nardella sindaco firenze

Dario Nardella, sindaco di Firenze, risponde alla lettera di Benedetta sull'ordinanza anti-spreco

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Ha colpito la lettera di una giovane fiorentina che chiedeva al sindaco si spiegare perché, nell’ordinanza contro lo spreco dell’acqua, si mettesse sullo stesso piano il lavaggio dell’auto (o le piscine) con l’innaffiatura dell’orto o delle piante. “Le piante, oltre ad essere esseri viventi, sono strumenti indispensabili per contrastare l’inquinamento e per mantenere più basse le temperature – ha scritto la giovane nella lettera aperta -. La loro morte potrebbe favorire il processo di desertificazione che forse interesserà il nostro Paese nel futuro”. E allora perché non dare un segnale diverso “ponendo invece l’accento sulla protezione dell’ambiente naturale?”
caldo firenze
Per far fronte alla siccità e alla crisi climatica il Comune di Firenze ha emanato due ordinanze anti-spreco idrico
Il sindaco Dario Nardella ha risposto così:
“Gentile Benedetta, la ringrazio per la sua lettera che ci dà l’opportunità di approfondire la crisi climatica che stiamo vivendo e di analizzare temi importanti come il risparmio dell’acqua durante l’attuale emergenza idrica ma anche nel prossimo futuro.
Avrà notato anche lei che il clima della nostra città, come quello del resto del Paese, sta cambiando. Piogge torrenziali che provocano spesso danni si alternano a lunghi periodi di siccità come quello che stiamo vivendo adesso. Da molte settimane, registriamo temperature sopra la media che stanno provocando un’inesorabile riduzione dell’approvvigionamento idrico dei torrenti, dei fiumi e dei laghi.
Anche se la situazione della nostra città è migliore di altre zone grazie all’invaso di Bilancino, in mancanza di piogge la risorsa idrica si sta anche qui pian piano riducendo e, se dovesse continuare a lungo questo clima arido, rischia di scarseggiare sempre più. È necessario quindi risparmiare sull’uso dell’acqua potabile e ridurre gli sprechi. Abbiamo deciso di fare un’ordinanza ad hoc che vieta alle utenze private di utilizzare acqua potabile per scopi diversi da quelli igienici e domestici. Abbiamo anche deciso di consentire l’irrigazione degli spazi pubblici come parchi e giardini perché per noi hanno un alto valore sociale: sono aree dove potersi incontrare e prendere un po’ di fresco in queste serate roventi, sono luoghi di incontro dove tutti possiamo andare a rinfrescarci, anche chi non ha l’aria condizionata a casa.
Ma a fianco di questa decisione dettata dallo stato di emergenza, dobbiamo pensare anche a prevenire la prossima crisi climatica tutelando le risorse naturali del pianeta. Come?
Pensando al futuro. Firenze, fra le altre cose, si doterà di cisterne per la raccolta dell’acqua piovana e sarà con questa acqua non potabile che saranno irrigati parchi e giardini, risparmiando quella potabile per gli usi igienici e domestici. A fianco di scelte necessarie alla comunità, credo però che ognuno di noi, a casa propria, debba pensare alle risorse idriche del Pianeta. Perché una volta superata questa emergenza, purtroppo è possibile che ne arrivino altre e tutti dobbiamo impegnarci in comportamenti virtuosi per le risorse naturali ogni giorno dell’anno.
Spero di aver chiarito lo spirito che ha animato le nostre decisioni nell’affrontare questa emergenza, confidando che siamo tutti, almeno per questa volta, dalla stessa parte: la parte della tutela del pianeta su cui tutti viviamo.
Un caro saluto, Dario Nardella”

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  • ✨Tra i pretendenti a un ruolo di protagonista del 73° Sanremo, Ariete è probabilmente quella con l’"X factor" più alto. E non tanto per aver partecipato da ragazzina al talent di Sky o per quel "non so che" capace di differenziare tutto quel che fa, ma perché in due anni è riuscita a diventare la musa “indie“ della Generazione X. 

Arianna Del Giaccio mostra la timidezza della debuttante. E che lei sia una "nuova persona" portata a cadere nei "soliti vecchi errori" lo racconta parlando del debutto davanti al popolo del Festival con Mare di guai, ballata in cui racconta la fine della relazione con la sua ex.

«Gli squali che si aggirano nella vasca di cui parlo sono le mie insicurezze e le mie ansie. Il peso delle aspettative, anche se non provo sensi di inadeguatezza verso quel che faccio. I pescecani basta conoscerli per sapere che non sono tutti pericolosi.»

 Intervista a cura di Andrea Spinelli ✍

#lucenews #qn #ariete #sanremo2023
  • Più luce, meno stelle. Un paradosso, se ci pensate. Più illuminiamo le nostre città, più lampioni, fari, led, laser puntiamo sulla terra, meno stelle e porzioni di cielo vediamo. 

Accade perché, quasi senza accorgercene, di anno in anno, cancelliamo dalla nostra vista qualche decina di quei 4.500 puntini luminosi che in condizioni ottimali dovremmo riuscire a vedere la notte, considerato che il cielo risulta popolato da circa 9.000 stelle, di cui ciascuno di noi può osservare solo la metà per volta, ovvero quelle del proprio emisfero. 

In realtà, già oggi, proprio per colpa dell’inquinamento luminoso, ne vediamo solo poche centinaia. E tutto lascia pensare che questa cifra si ridurrà ulteriormente, con un ritmo molto rapido. Al punto tale che, in pochi anni, la costellazione di Orione, potrebbe perdere la sua caratteristica ‘cintura’.

Secondo quanto risulta da uno studio pubblicato su “Science”, basato sulle osservazioni di oltre 50mila citizen scientist, solo tra il 2011 e il 2022, ogni anno il cielo in tutto il Pianeta è diventato in media il 9,6% più luminoso, con una forchetta di valori che non supera il 10% ma non scende mai sotto il 7%. Più di quanto percepito finora dai satelliti preposti a monitorare la quantità di luce nel cielo notturno. Secondo le misurazioni effettuate da questi ultimi infatti, tra 1992 e 2017 il cielo notturno è diventato più luminoso di meno dell’1,6% annuo.

“In un periodo di 18 anni, questo tasso di cambiamento aumenterebbe la luminosità del cielo di oltre un fattore 4”, scrivono i ricercatori del Deutsches GeoForschungs Zentrum di Potsdam, in Germania, e del National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory di Tucson, negli Stati Uniti. Una località con 250 stelle visibili, quindi, vedrebbe ridursi il numero a 100 stelle visibili. 

Il pericolo più che fondato, a questo punto, è che di questo passo inizieranno a scomparire dalla nostra vista anche le costellazioni più luminose, comprese quelle che tuti sono in grado di individuare con estrema facilità.

L
  • Per la prima volta nella storia del calcio, un arbitro ha estratto il cartellino bianco. No, non si tratta di un errore: se il giallo e il rosso fanno ormai parte di tantissimi anni delle regole del gioco ed evidenziano un comportamento scorretto, quello bianco vuole invece "premiare", in maniera simbolica, un gesto di fair play. Il tutto è avvenuto in Portogallo, durante un match di coppa nazionale tra il Benfica e lo Sporting Lisbona femminile.

Benfica-Sporting Lisbona femminile, quarti di finale della Coppa del Portogallo. I padroni di casa si trovano in vantaggio per 3-0 e vinceranno la sfida con un netto 5-0, ma un episodio interrompe il gioco: un tifoso sugli spalti accusa un malore, tanto che gli staff medici delle due squadre corrono verso le tribune per soccorrerlo. Dopo qualche minuto di paura, non solo per le giocatrici in campo ma anche per gli oltre quindicimila spettatori presenti allo stadio, il supporter viene stabilizzato e il gioco può riprendere. Prima, però, la direttrice di gara Catarina Campos effettua un gesto che è destinato a rimanere nella storia del calcio: estrae il cartellino bianco nei confronti dei medici delle due squadre.

Il cartellino bianco non influenza in alcun modo il match, né il risultato o il referto arbitrale; chissà che, da oggi in poi, gli arbitri non cominceranno ad agire più spesso, per esaltare un certo tipo di condotta eticamente corretta portata avanti anche dai calciatori.

#lucenews #cartellinobianco #calcio #fairplay
  • Son tutte belle le mamme del mondo. Soprattutto… quando un bambino si stringono al cuor… I versi di un vecchio brano ricordano lo scatto che sta facendo il giro del web. Quella di una madre che allatta il proprio piccino sul posto di lavoro. In questo caso la protagonista è una supermodella –  Maggie Maurer – che ha postato uno degli scatti più teneri e glamour di sempre. La super top si è fatta immortalare mentre nutre al seno la figlia Nora-Jones nel backstage dello show couture di Schiaparelli, tenutosi a Parigi.

La top model americana 32enne, che della maison è già musa, tanto da aver ispirato una clutch – non proprio una pochette ma una borsa che si indossa a mano che riproduce il suo volto –  nell’iconico scatto ha ancora il viso coperto dal make-up dorato realizzato dalla truccatrice-star Path McGrath, ed è coperta solo sulle spalle da un asciugamano e un telo protettivo trasparente. 

L’immagine è forte, intensa, accentuata dalla vernice dorata che fa apparire mamma Maurer come una divinità dell’Olimpo, una creatura divina ma squisitamente terrena, colta nel gesto di nutrire il proprio piccolo.

Ed è un’immagine importante, perché contribuisce a scardinare lo stigma dell’allattamento al seno in pubblico, sul luogo di lavoro e in questo caso anche sui social, su cui esistono ancora molti tabù. L’intera gravidanza di Maggie Maurer è stata vissuta in chiave di empowerment, e decisamente glamour. Incinta di circa sei mesi, ha sfilato per Nensi Dojaka sfoggiando un capo completamente trasparente della collezione autunno inverno 2022, e con il pancione.

Nell’intimo post su Instagram, Maggie Maurer ha deciso quindi condividere con i propri follower la sua immagine che la ritrae sul luogo di lavoro con il volto dipinta d’oro, una parte del suo look, pocoprima di sfilare per la casa di moda italiana, Schiaparelli. In grembo, ha sua figlia, che sta allattando dietro le quinte della sfilata. Le parole scritte a finco della foto, la modella ha scritto “#BTS #mommy”, evidenziando il lavoro senza fine della maternità, nonostante i suoi successi.

di Letizia Cini ✍🏻

#lucenews #maggiemaurer #materintà #mommy
Ha colpito la lettera di una giovane fiorentina che chiedeva al sindaco si spiegare perché, nell’ordinanza contro lo spreco dell’acqua, si mettesse sullo stesso piano il lavaggio dell’auto (o le piscine) con l’innaffiatura dell’orto o delle piante. “Le piante, oltre ad essere esseri viventi, sono strumenti indispensabili per contrastare l'inquinamento e per mantenere più basse le temperature - ha scritto la giovane nella lettera aperta -. La loro morte potrebbe favorire il processo di desertificazione che forse interesserà il nostro Paese nel futuro”. E allora perché non dare un segnale diverso “ponendo invece l'accento sulla protezione dell'ambiente naturale?”
caldo firenze
Per far fronte alla siccità e alla crisi climatica il Comune di Firenze ha emanato due ordinanze anti-spreco idrico
Il sindaco Dario Nardella ha risposto così:
“Gentile Benedetta, la ringrazio per la sua lettera che ci dà l’opportunità di approfondire la crisi climatica che stiamo vivendo e di analizzare temi importanti come il risparmio dell’acqua durante l’attuale emergenza idrica ma anche nel prossimo futuro.
Avrà notato anche lei che il clima della nostra città, come quello del resto del Paese, sta cambiando. Piogge torrenziali che provocano spesso danni si alternano a lunghi periodi di siccità come quello che stiamo vivendo adesso. Da molte settimane, registriamo temperature sopra la media che stanno provocando un’inesorabile riduzione dell'approvvigionamento idrico dei torrenti, dei fiumi e dei laghi.
Anche se la situazione della nostra città è migliore di altre zone grazie all’invaso di Bilancino, in mancanza di piogge la risorsa idrica si sta anche qui pian piano riducendo e, se dovesse continuare a lungo questo clima arido, rischia di scarseggiare sempre più. È necessario quindi risparmiare sull’uso dell’acqua potabile e ridurre gli sprechi. Abbiamo deciso di fare un’ordinanza ad hoc che vieta alle utenze private di utilizzare acqua potabile per scopi diversi da quelli igienici e domestici. Abbiamo anche deciso di consentire l’irrigazione degli spazi pubblici come parchi e giardini perché per noi hanno un alto valore sociale: sono aree dove potersi incontrare e prendere un po’ di fresco in queste serate roventi, sono luoghi di incontro dove tutti possiamo andare a rinfrescarci, anche chi non ha l’aria condizionata a casa.
Ma a fianco di questa decisione dettata dallo stato di emergenza, dobbiamo pensare anche a prevenire la prossima crisi climatica tutelando le risorse naturali del pianeta. Come?
Pensando al futuro. Firenze, fra le altre cose, si doterà di cisterne per la raccolta dell’acqua piovana e sarà con questa acqua non potabile che saranno irrigati parchi e giardini, risparmiando quella potabile per gli usi igienici e domestici. A fianco di scelte necessarie alla comunità, credo però che ognuno di noi, a casa propria, debba pensare alle risorse idriche del Pianeta. Perché una volta superata questa emergenza, purtroppo è possibile che ne arrivino altre e tutti dobbiamo impegnarci in comportamenti virtuosi per le risorse naturali ogni giorno dell’anno.
Spero di aver chiarito lo spirito che ha animato le nostre decisioni nell’affrontare questa emergenza, confidando che siamo tutti, almeno per questa volta, dalla stessa parte: la parte della tutela del pianeta su cui tutti viviamo.
Un caro saluto, Dario Nardella”
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