
Lauren Sánchez con Jeff Bezos. A destra, gli yacht con cui hanno raggiunto Cannes (quello principale e quello di supporto)
Lauren Sanchez, la celebre fidanzata di Jeff Bezos, ha ricevuto un premio a Cannes per il suo lavoro filantropico, la sua difesa dell’ambiente e il suo impegno per l’uguaglianza di genere. Si tratta del Global Gift Women Empowerment Award, consegnato alla giornalista durante l’esclusivo gala della Global Gift Foundation, un evento di beneficenza presieduto da Eva Longoria e María Bravo.
Un premio che riconosce l’impegno per “la difesa della giustizia climatica”, consegnato su un mega yacht con un da serbatoio da 750.000 litri, che emette più di 7.000 tonnellate di CO2 all'anno e che è così grande da richiedere un proprio yacht di supporto che la segua. Il contrasto tra il contesto sontuoso della cerimonia e le cause che intende sostenere non è solo una questione di incoerenza estetica.

È il simbolo di una contraddizione più profonda e strutturale: quella di un’élite globale che, mentre contribuisce in modo sproporzionato alla crisi climatica, si ritaglia un ruolo da protagonista anche nella sua narrazione e soluzione. In questo schema, l’impegno ambientale diventa una performance, una strategia reputazionale che consente di sottrarsi al dibattito pubblico più scomodo: quello sulle responsabilità sistemiche, sul modello economico predatorio e sulle disuguaglianze ambientali.
“Stasera non si tratta di celebrare solo i successi di una persona – ha detto la giornalista nel suo discorso di ringraziamento – ma si tratta di riconoscere la nostra capacità collettiva di illuminare la strada l’uno per l’altro, di sollevare le persone verso un futuro con empatia, dignità e possibilità”. Non è ben chiaro quali siano i successi personali di Sanchez e del futuro marito nel raggiungimento della giustizia climatica, né il loro contributo alla collettività. Invece, è molto chiaro il loro impatto: lo scorso aprile, la giornalista ha partecipato al volo suborbitale con la superstar Katy Perry e altre vip organizzato da Blue Origin, la space company di Bezos. La missione - che non aveva altro fine che quello promozionale - è durata 11 minuti e si stima abbia prodotto 75 tonnellate di CO2.
Lauren Sanchez è anche vicepresidente del Bezos Earth Fund, “creato con un impegno di 10 miliardi di dollari da Jeff Bezos nel 2020, da erogare sotto forma di sovvenzioni per affrontare il problema del clima e della natura entro il decennio in corso”, come si legge sul sito della fondazione. Sul portale, appaiono diverse foto della coppia sorridente davanti a paesaggi naturali di tutto il mondo. Nella sezione “Il nostro approccio” si legge: “L'umanità ha goduto di grandi progressi nell'ultimo mezzo secolo. Ma il prezzo che abbiamo pagato per questi cambiamenti è stato alto. La buona notizia è che non dobbiamo scegliere tra prosperità e ambiente”. Insomma, la fondazione chiarisce subito che ridurre lo stile di vita prospero (a dire poco) dei suoi fondatori non è in gioco tra le soluzioni.

Il progetto è stato da più parti accusato di fare greenwashing rispetto alle attività economiche di Bezos, prima fra tutte Amazon, il cui impatto ambientale è estremo. Inoltre, il fondo è stato criticato per aver dato priorità alle organizzazioni ben finanziate del Nord del mondo, trascurando potenzialmente le organizzazioni di base e le comunità in prima linea del Sud del mondo, colpite in modo sproporzionato dal cambiamento climatico.
Infine, sembra che le decisioni del fondo siano influenzate dal desiderio di accontentare le figure politiche di spicco: dopo il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump – che ha sempre minimizzato la gravità del cambiamento climatico – il Bezos Earth Fund ha interrotto il finanziamento di una delle organizzazioni di certificazione climatica più importanti al mondo, la Science Based Targets initiative, che si occupa di certificare la decarbonizzazione delle compagnie, con criteri in linea con gli Accordi di Parigi (abbandonati dagli Usa a gennaio).
Premi come il Global Gift Women Empowerment Award hanno una funzione profondamente simbolica e politica: sono strumenti di costruzione di un immaginario e di una narrazione che suggeriscono chi ha voce in capitolo sulle sfide del nostro tempo. Lauren Sanchez non viene premiata per un impegno reale, ma perchè è il volto perfetto per una filantropia spettacolare, rassicurante, e perfettamente compatibile con il capitalismo ad alte emissioni che vorrebbe combattere.