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Home » Attualità » Il Violino del Mare, fatto con il legno dei barconi dei migranti: “Un simbolo del loro dramma”

Il Violino del Mare, fatto con il legno dei barconi dei migranti: “Un simbolo del loro dramma”

Il progetto Metamorfosi, promosso dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, consiste nel far creare ai detenuti del carcere di Milano Opera strumenti musicali utilizzando il legno delle barche dei profughi. Il presidente Mondadori: "Un gesto di testimonianza"

Luca Marchetti
25 Febbraio 2022
Violino del mare

Violino del mare

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“Queste barche dovevano essere distrutte, noi le abbiamo chieste per trasformarle in simboli del dramma dell’immigrazione“. Con queste parole Arnoldo Mosca Mondadori ha annunciato l’avvio del progetto Metamorfosi, grazie al quale il legno delle barche usate dai migranti per arrivare in Italia sarà trasformato in violini e altri strumenti musicali. Il progetto, promosso dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, in collaborazione con il ministero dell’Interno, l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, è stato presentato mercoledì 23 febbraio nella Casa di Reclusione Milano-Opera.

Il Violino del Mare mostrato a Papa Francesco

Il primo violino fatto con il legno delle barche dei migranti è già stato realizzato. Si chiama “Violino del Mare“. Il presidente della Fondazione Arnoldo Mosca Mondadori ha spiegato che “per produrre questo violino ci sono voluti circa due mesi e mezzo e assieme ad altri strumenti che verranno prodotti nello stesso modo comporrà ‘l’Orchestra del Mare‘ destinata a portare questa musica nel mondo”.

Il Ministero dell’Interno ha affidato alla Fondazione dieci barconi che nei mesi scorsi sono arrivati a Lampedusa. Le imbarcazioni sono state quindi affidate al Laboratorio di liuteria e falegnameria del carcere di Opera. Qui le persone che stanno scontando la pena lavoreranno per costruire vari strumenti musicali: violini, viole e violoncelli. Gli strumenti verranno quindi prestati a orchestre italiane e straniere che li utilizzeranno nei concerti in tutto il mondo.

I barconi dai quali viene ricavato il legno per i violini

Il presidente Mondadori ha commentato che si tratta di “un gesto di testimonianza”. “Questi strumenti musicali – prosegue – potranno essere suonati portando con loro una cultura della conoscenza, dell’accoglienza e dell’integrazione attraverso la bellezza e le armonie. Vogliamo che le persone, soprattutto i più giovani, possano conoscere e divenire consapevoli del dramma che vivono quotidianamente, in tanti Paesi del mondo, i migranti, costretti a fuggire da guerre, persecuzioni, povertà, carestie. È un progetto che parla attraverso l’arte e la spiritualità, andando oltre qualsiasi strumentalizzazione politica di un tema così delicato, davanti al quale bisogna fare prima di tutto silenzio”.

Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha dichiarato che “il progetto ‘Metamorfosi’ è un’occasione importantissima per promuovere una nuova coscienza su un tema complesso e drammatico come quello delle migrazioni. L’iniziativa evidenzia la capacità di istituzioni e società civile di camminare insieme verso un impegno comune: offrire un nuovo progetto di vita grazie al lavoro di chi sta espiando la propria pena nel carcere di Opera ed in altri istituti penitenziari che aderiranno al progetto. Il fatto che il legno dei barconi arrivati a Lampedusa prenderà la forma di strumenti musicali assume un forte valore simbolico, un segno di speranza come i presepi già realizzati per il Natale 2021”.

Al progetto Metamorfosi ha collaborato l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli

Un messaggio di apprezzamento dell’iniziativa è arrivato anche dalla ministra della Giustizia, Marta Cartabia. “Accogliendo queste dieci imbarcazioni, oggi diamo una seconda vita ad assi all’apparenza irrecuperabili, che potranno invece essere sublimate in strumenti musicali. Allo stesso tempo, diamo una seconda occasione a chi, mentre espia la sua pena, lavorerà per trasformare quei barconi in un violino, una viola e un violoncello”, ha sottolineato, nel messaggio di saluto inviato al carcere milanese. Cartabia ha espresso “gratitudine per i passi in avanti del progetto ‘Metamorfosi’ per la nascita di un”Orchestra del mare’, concepita a Opera. All’apparenza quasi un ossimoro per un carcere di massima sicurezza. Invece è un progetto concreto che unisce Milano e Lampedusa; che intreccia le speranze, e i drammi dei migranti con le attese, e i dolori, dei detenuti, nel linguaggio universale della musica”.

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  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
"Queste barche dovevano essere distrutte, noi le abbiamo chieste per trasformarle in simboli del dramma dell'immigrazione". Con queste parole Arnoldo Mosca Mondadori ha annunciato l'avvio del progetto Metamorfosi, grazie al quale il legno delle barche usate dai migranti per arrivare in Italia sarà trasformato in violini e altri strumenti musicali. Il progetto, promosso dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, in collaborazione con il ministero dell'Interno, l'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, è stato presentato mercoledì 23 febbraio nella Casa di Reclusione Milano-Opera.
Il Violino del Mare mostrato a Papa Francesco
Il primo violino fatto con il legno delle barche dei migranti è già stato realizzato. Si chiama "Violino del Mare". Il presidente della Fondazione Arnoldo Mosca Mondadori ha spiegato che "per produrre questo violino ci sono voluti circa due mesi e mezzo e assieme ad altri strumenti che verranno prodotti nello stesso modo comporrà 'l'Orchestra del Mare' destinata a portare questa musica nel mondo". Il Ministero dell'Interno ha affidato alla Fondazione dieci barconi che nei mesi scorsi sono arrivati a Lampedusa. Le imbarcazioni sono state quindi affidate al Laboratorio di liuteria e falegnameria del carcere di Opera. Qui le persone che stanno scontando la pena lavoreranno per costruire vari strumenti musicali: violini, viole e violoncelli. Gli strumenti verranno quindi prestati a orchestre italiane e straniere che li utilizzeranno nei concerti in tutto il mondo.
I barconi dai quali viene ricavato il legno per i violini
Il presidente Mondadori ha commentato che si tratta di "un gesto di testimonianza". "Questi strumenti musicali - prosegue - potranno essere suonati portando con loro una cultura della conoscenza, dell'accoglienza e dell'integrazione attraverso la bellezza e le armonie. Vogliamo che le persone, soprattutto i più giovani, possano conoscere e divenire consapevoli del dramma che vivono quotidianamente, in tanti Paesi del mondo, i migranti, costretti a fuggire da guerre, persecuzioni, povertà, carestie. È un progetto che parla attraverso l’arte e la spiritualità, andando oltre qualsiasi strumentalizzazione politica di un tema così delicato, davanti al quale bisogna fare prima di tutto silenzio”. Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha dichiarato che "il progetto ‘Metamorfosi’ è un’occasione importantissima per promuovere una nuova coscienza su un tema complesso e drammatico come quello delle migrazioni. L’iniziativa evidenzia la capacità di istituzioni e società civile di camminare insieme verso un impegno comune: offrire un nuovo progetto di vita grazie al lavoro di chi sta espiando la propria pena nel carcere di Opera ed in altri istituti penitenziari che aderiranno al progetto. Il fatto che il legno dei barconi arrivati a Lampedusa prenderà la forma di strumenti musicali assume un forte valore simbolico, un segno di speranza come i presepi già realizzati per il Natale 2021”.
Al progetto Metamorfosi ha collaborato l'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli
Un messaggio di apprezzamento dell'iniziativa è arrivato anche dalla ministra della Giustizia, Marta Cartabia. "Accogliendo queste dieci imbarcazioni, oggi diamo una seconda vita ad assi all’apparenza irrecuperabili, che potranno invece essere sublimate in strumenti musicali. Allo stesso tempo, diamo una seconda occasione a chi, mentre espia la sua pena, lavorerà per trasformare quei barconi in un violino, una viola e un violoncello", ha sottolineato, nel messaggio di saluto inviato al carcere milanese. Cartabia ha espresso "gratitudine per i passi in avanti del progetto 'Metamorfosi' per la nascita di un''Orchestra del mare', concepita a Opera. All’apparenza quasi un ossimoro per un carcere di massima sicurezza. Invece è un progetto concreto che unisce Milano e Lampedusa; che intreccia le speranze, e i drammi dei migranti con le attese, e i dolori, dei detenuti, nel linguaggio universale della musica".
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