Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Il Volo a fianco di Jo Santabarbara: una serata tra le stelle per la bimba che sogna di camminare

Il Volo a fianco di Jo Santabarbara: una serata tra le stelle per la bimba che sogna di camminare

La piccola, 4 anni e mezzo, è affetta da Emimelia tibiale bilaterale. A Torre del Lago Puccini è stata ospite del trio canoro famoso in tutto il mondo

Marianna Grazi
26 Luglio 2022
Jo con i ragazzi de Il Volo

Jo Santabarbara con i ragazzi de Il Volo

Share on FacebookShare on Twitter

Non può ancora camminare bene, ma Jo, domenica, ha spiccato il Volo. A Torre del lago Puccini (Lucca) la piccola Santabarbara, quattro anni e mezzo, di Tirrenia (Pisa), affetta dalla nascita da Emimelia tibiale bilaterale completa (le mancano le tibie, un caso quasi unico in Italia), è stata ospite del noto trio canoro composto da Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble sia prima di salire sul palco che durante il concerto, tenuto al Gran Teatro cittadino. Accolta come una star sia dagli artisti che dal pubblico presente, la bambina ha potuto vivere una serata magica, fatta di musica ma anche di luce, di accoglienza e soprattutto di speranza. Quella di non essere sola ad affrontare il lungo cammino che l’aspetta.

Jo Santabarbara
Jo Santabarbara al concerto del Volo a Torre del Lago Puccini

Durante il concerto Gianluca Ginoble le ha dedicato il brano “Can’t Help Falling in Love“, mentre Ignazio Boschetto è sceso dal palco ed ha cantato “Nicola and Bart” tenendo la piccola Jo in braccio. La bambina, emozionata e un po’ stordita durante i due momenti a lei dedicati, poi si è scatenata ballando e cantando per tutta la serata.

L’incontro con Torpedine e l’interesse per Jo de Il Volo

Dietro alle immagini e ai filmati, dietro ad ogni dedica ricevuta dalla piccola Jo nel corso del concerto de Il Volo nel paesino frazione di Viareggio, c’è una storia che lega in modo unico la bambina ai tre cantanti. Grazie ad un intermediario d’eccezione. Una storia che iniziata due anni fa, come ci racconta la mamma di Santabarbara: “Qualche mese della prima partenza americana di Jo verso il Suo sogno di camminare con le sue gambine (visto che in Italia era stato prospettata come unica soluzione l’amputazione, ndr)  conoscemmo Michele Torpedine, grazie ad Antonella Pera, amica sia nostra che di Torpedine. Michele un uomo dal cuore immenso, delicato e dolcissimo oltre che professionalmente eccezionale, si innamorò di Jo e si informò sulla storia e sulle nostre necessità. Non si tirò indietro – spiega la donna della bambina –. Da allora, supporta il percorso chirurgico di Jo. Si interessa della sua salute e della sua felicità. I ragazzi con lui – aggiunge riferendosi a Barone, Boschetto e Ginoble –. Ieri (domenica 24 luglio, ndr) hanno puntato ogni riflettore sulla bambina. Hanno dedicato a lei momenti molto speciali. Jo è da sempre una loro piccola fan. Si è guardata il concerto con attenzione ed emozione. Anche per questa partenza i ragazzi e Michele non si sono tirati indietro e continuano a supportarci anche economicamente“.

Jo Santabarbara
Jo Santabarbara con il Volo, Michele Torpedine e Antonella Pera

La storia di Jo Santabarbara

La piccola Jo nasce a Pisa, il 24 Marzo 2017. La sua storia, ancor prima che nascesse, appare tutt’altro che in discesa. Una gravidanza problematica ma, come spiega la famiglia sulla pagina Facebook “I sogni di Jo“, nel cammino fino al parto e anche dopo hanno incontrato persone straordinarie a dar loro supporto. “Dopo non pochi ostacoli, Jo è nata. Esami, ospedali, visite, fisioterapia”, raccontano. Subito le è stato diagnosticato un grave problema ad ambedue le gambe, l’Emimelia tibiale bilaterale, oltre a rientrane, anche se non totalmente, nella sindromicitá di Vacterl, altamente complessa e davvero poco conosciuta. Jo presenta una scoliosi data da emivertebre multiple. Purtroppo in Italia l’unica soluzione proposta alla famiglia era l’amputazione di entrambe le gambe ed eventualmente utilizzo di protesi.
“Non ci siamo arresi di fronte a questa unica via, abbiamo cercato e cercato ancora fino a conoscere l’esistenza del Paley Institute in Florida e del dottor Dror Paley che ci ha prospettato un’altra via, lunga dolorosa, costosa, ma possibile e noi l’abbiamo intrapresa”.

Antonella Pera con Jo
Antonella Pera con Jo Santabarbara

A marzo 2020 è iniziato il primo step operatorio conclusosi con il rientro della famiglia in Italia ad ottobre dello stesso anno. Per affrontarlo ci sarebbero voluti oltre un milione di dollari, “ma grazie al buon cuore del dottor Paley e della sua fondazione abbiamo dovuto sostenere 270mila euro di spese solo mediche – scrivono su Facebook –. Per quanto riguarda gli arti inferiori, Jo ha affrontato due interventi chirurgici di 12 ore ciascuno che hanno salvato dall’ipotesi di amputazione degli arti prospettata in Italia”.
A settembre 2022 la bambina dovrà tornare in Florida presso la Clinica del dottor Paley, dove sarà nuovamente sottoposta ad alcuni delicati interventi chirurgici, risolutivi tra i quali l’allungamento di una delle tibie.

Al momento attraverso spettacoli, donazioni, il coinvolgimento di artisti e personaggi del mondo dello spettacolo come ad esempio i ragazzi de Il Volo, Fabio Insinna, Michele Torpedine e tanti altri, oltre alla vendita di gadget, sono stati raccolti oltre 380.000 euro, grazie ai quali Jo è potata volare negli Stati Uniti la prima volta. Oggi, grazie ai tutori, riesce a stare in piedi e a muoversi autonomamente, ma il percorso è ancora lungo e serve l’aiuto di tutti per realizzare il sogno di questa bambina, per far sì che possa finalmente camminare come tutti gli altri e spiccare il volo verso una vita felice.

Potrebbe interessarti anche

"Fa' la cosa giusta!" dal 24 al 26 marzo a Milano
Lifestyle

Fa’ la cosa giusta!, donne sempre più protagoniste

24 Marzo 2023
Elvira Vikhareva, 32 anni, oppositrice politica russa, denuncia di essere stata avvelenata
Attualità

Russia, politica anti-Putin avvelenata: chi è Elvira Vikhareva

25 Marzo 2023
La Nuova Zelanda lancia la campagna Love Better da quasi 4 milioni di dollari
Attualità

La Nuova Zelanda aiuta i giovani a riprendersi dalle delusioni d’amore

23 Marzo 2023

Instagram

  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

Torna anche quest’anno l
  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
Non può ancora camminare bene, ma Jo, domenica, ha spiccato il Volo. A Torre del lago Puccini (Lucca) la piccola Santabarbara, quattro anni e mezzo, di Tirrenia (Pisa), affetta dalla nascita da Emimelia tibiale bilaterale completa (le mancano le tibie, un caso quasi unico in Italia), è stata ospite del noto trio canoro composto da Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble sia prima di salire sul palco che durante il concerto, tenuto al Gran Teatro cittadino. Accolta come una star sia dagli artisti che dal pubblico presente, la bambina ha potuto vivere una serata magica, fatta di musica ma anche di luce, di accoglienza e soprattutto di speranza. Quella di non essere sola ad affrontare il lungo cammino che l'aspetta.
Jo Santabarbara
Jo Santabarbara al concerto del Volo a Torre del Lago Puccini
Durante il concerto Gianluca Ginoble le ha dedicato il brano "Can't Help Falling in Love", mentre Ignazio Boschetto è sceso dal palco ed ha cantato "Nicola and Bart" tenendo la piccola Jo in braccio. La bambina, emozionata e un po' stordita durante i due momenti a lei dedicati, poi si è scatenata ballando e cantando per tutta la serata.

L'incontro con Torpedine e l'interesse per Jo de Il Volo

Dietro alle immagini e ai filmati, dietro ad ogni dedica ricevuta dalla piccola Jo nel corso del concerto de Il Volo nel paesino frazione di Viareggio, c'è una storia che lega in modo unico la bambina ai tre cantanti. Grazie ad un intermediario d'eccezione. Una storia che iniziata due anni fa, come ci racconta la mamma di Santabarbara: "Qualche mese della prima partenza americana di Jo verso il Suo sogno di camminare con le sue gambine (visto che in Italia era stato prospettata come unica soluzione l'amputazione, ndr)  conoscemmo Michele Torpedine, grazie ad Antonella Pera, amica sia nostra che di Torpedine. Michele un uomo dal cuore immenso, delicato e dolcissimo oltre che professionalmente eccezionale, si innamorò di Jo e si informò sulla storia e sulle nostre necessità. Non si tirò indietro – spiega la donna della bambina –. Da allora, supporta il percorso chirurgico di Jo. Si interessa della sua salute e della sua felicità. I ragazzi con lui – aggiunge riferendosi a Barone, Boschetto e Ginoble –. Ieri (domenica 24 luglio, ndr) hanno puntato ogni riflettore sulla bambina. Hanno dedicato a lei momenti molto speciali. Jo è da sempre una loro piccola fan. Si è guardata il concerto con attenzione ed emozione. Anche per questa partenza i ragazzi e Michele non si sono tirati indietro e continuano a supportarci anche economicamente".
Jo Santabarbara
Jo Santabarbara con il Volo, Michele Torpedine e Antonella Pera

La storia di Jo Santabarbara

La piccola Jo nasce a Pisa, il 24 Marzo 2017. La sua storia, ancor prima che nascesse, appare tutt'altro che in discesa. Una gravidanza problematica ma, come spiega la famiglia sulla pagina Facebook "I sogni di Jo", nel cammino fino al parto e anche dopo hanno incontrato persone straordinarie a dar loro supporto. "Dopo non pochi ostacoli, Jo è nata. Esami, ospedali, visite, fisioterapia", raccontano. Subito le è stato diagnosticato un grave problema ad ambedue le gambe, l'Emimelia tibiale bilaterale, oltre a rientrane, anche se non totalmente, nella sindromicitá di Vacterl, altamente complessa e davvero poco conosciuta. Jo presenta una scoliosi data da emivertebre multiple. Purtroppo in Italia l'unica soluzione proposta alla famiglia era l'amputazione di entrambe le gambe ed eventualmente utilizzo di protesi. "Non ci siamo arresi di fronte a questa unica via, abbiamo cercato e cercato ancora fino a conoscere l’esistenza del Paley Institute in Florida e del dottor Dror Paley che ci ha prospettato un'altra via, lunga dolorosa, costosa, ma possibile e noi l’abbiamo intrapresa".
Antonella Pera con Jo
Antonella Pera con Jo Santabarbara
A marzo 2020 è iniziato il primo step operatorio conclusosi con il rientro della famiglia in Italia ad ottobre dello stesso anno. Per affrontarlo ci sarebbero voluti oltre un milione di dollari, "ma grazie al buon cuore del dottor Paley e della sua fondazione abbiamo dovuto sostenere 270mila euro di spese solo mediche – scrivono su Facebook –. Per quanto riguarda gli arti inferiori, Jo ha affrontato due interventi chirurgici di 12 ore ciascuno che hanno salvato dall’ipotesi di amputazione degli arti prospettata in Italia". A settembre 2022 la bambina dovrà tornare in Florida presso la Clinica del dottor Paley, dove sarà nuovamente sottoposta ad alcuni delicati interventi chirurgici, risolutivi tra i quali l'allungamento di una delle tibie. Al momento attraverso spettacoli, donazioni, il coinvolgimento di artisti e personaggi del mondo dello spettacolo come ad esempio i ragazzi de Il Volo, Fabio Insinna, Michele Torpedine e tanti altri, oltre alla vendita di gadget, sono stati raccolti oltre 380.000 euro, grazie ai quali Jo è potata volare negli Stati Uniti la prima volta. Oggi, grazie ai tutori, riesce a stare in piedi e a muoversi autonomamente, ma il percorso è ancora lungo e serve l'aiuto di tutti per realizzare il sogno di questa bambina, per far sì che possa finalmente camminare come tutti gli altri e spiccare il volo verso una vita felice.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto