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Home » Attualità » Bonetti: “In cammino verso la parità per scoprire le potenzialità nascoste del Paese”

Bonetti: “In cammino verso la parità per scoprire le potenzialità nascoste del Paese”

La ministra per le Pari Opportunità parla ai microfoni di Luce!: "L’agire della ricerca incessante della democrazia dev'essere cancellare disuguaglianze, discriminazioni e disparità"

Ettore Maria Colombo
25 Novembre 2021
Elena Bonetti Ministro per le Pari Opportunità del Governo Draghi (Photo by Roberto Serra / Iguana)

Elena Bonetti Ministro per le Pari Opportunità del Governo Draghi (Photo by Roberto Serra / Iguana)

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Luce! compie un anno. Quale il suo augurio?
“Il primo compleanno di Luce! è un traguardo che saluto con piacere e che offre a me e a tutti noi un’occasione importante di riflessione su temi cruciali per lo sviluppo e il futuro delle nostre comunità”.

Quale è il messaggio che vuole lanciare?
“Illuminare le diseguaglianze, il cammino verso la parità tra donne e uomini, presentare allo sguardo della società le troppe potenzialità nel Paese ancora nascoste e tenute in ombra fra le pieghe delle discriminazioni e della negazione di opportunità: è l’agire della ricerca incessante della democrazia. Questa ricerca continua e radicale, che vive della vitalità della nostra Carta e che è anche la risposta alla vocazione alta dell’informazione, è una responsabilità comune, che non può più essere la lotta di pochi: ciascuno per la propria parte, vi siamo tutti chiamati”.

Quale è il suo contributo a questi obiettivi?
“Abbiamo bisogno di dar vita a modelli di sviluppo capaci di accompagnare le vite di tutte le cittadine e i cittadini. È la strada che abbiamo deciso di percorrere con il Family Act e due Piani nazionali, quello per la parità di genere e quello di contrasto alla violenza contro le donne, che abbiamo reso strutturali nella vita del Paese. Questa svolta dalla provvisorietà alla strutturalità è la scelta di un Paese ormai pronto a percorrere senza ripensamenti una strada non solo giusta per alcuni ma di vero sviluppo per tutti”.

L’assegno unico e universale e tutto il Family Act segnano con concretezza l’investimento nelle nuove generazioni, bambini e ragazzi che non sono “cittadini del domani”: sono cittadini già oggi alla pari del mondo adulto, e come tali devono poter esercitare i loro diritti in spazi di vero protagonismo, anche nella co-progettazione delle politiche loro rivolte. Nessuno può essere relegato al margine della vita democratica.

“Il Family Act e il Piano per la parità di genere lo affermano anche per le donne: lavoro, reddito, competenze, condivisione dei carichi di cura familiare e leadership sono le opportunità che oggi l’Italia ha scelto di liberare da un sistema per troppi anni bloccato per darsi una vera possibilità di ripartenza e di crescita. La storia ci ha consegnato attraverso questo tempo una responsabilità chiara e noi abbiamo risposto con la concretezza dell’impegno: costruire per il nostro Paese una strada certa, lungo la quale la dignità, le aspirazioni e i talenti di ciascuna e di ciascuno abbiano diritti, spazio e vita piena. È tempo per tutti di contribuire: alla redazione di Luce! molti auguri per questo impegn”o.

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  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague

Luce! compie un anno. Quale il suo augurio? "Il primo compleanno di Luce! è un traguardo che saluto con piacere e che offre a me e a tutti noi un’occasione importante di riflessione su temi cruciali per lo sviluppo e il futuro delle nostre comunità".

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L’assegno unico e universale e tutto il Family Act segnano con concretezza l’investimento nelle nuove generazioni, bambini e ragazzi che non sono “cittadini del domani”: sono cittadini già oggi alla pari del mondo adulto, e come tali devono poter esercitare i loro diritti in spazi di vero protagonismo, anche nella co-progettazione delle politiche loro rivolte. Nessuno può essere relegato al margine della vita democratica.

"Il Family Act e il Piano per la parità di genere lo affermano anche per le donne: lavoro, reddito, competenze, condivisione dei carichi di cura familiare e leadership sono le opportunità che oggi l’Italia ha scelto di liberare da un sistema per troppi anni bloccato per darsi una vera possibilità di ripartenza e di crescita. La storia ci ha consegnato attraverso questo tempo una responsabilità chiara e noi abbiamo risposto con la concretezza dell’impegno: costruire per il nostro Paese una strada certa, lungo la quale la dignità, le aspirazioni e i talenti di ciascuna e di ciascuno abbiano diritti, spazio e vita piena. È tempo per tutti di contribuire: alla redazione di Luce! molti auguri per questo impegn"o.

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