Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Nancy Hauck, la 56enne americana darà alla luce sua nipote: gesto d’amore o una forzatura?

Nancy Hauck, la 56enne americana darà alla luce sua nipote: gesto d’amore o una forzatura?

Una donna statunitense a novembre diventerà mamma (surrogata) della creatura del figlio di 32 anni Jeff e della nuora Cambria, di 30 anni. La riproduzione collaborativa, cosa dice la legge

Letizia Cini
24 Settembre 2022
Jeff Hauck (a sinistra) con la madre incinta Nancy Hauck (al centro, suo padre)

Jeff Hauck (a sinistra) con la madre incinta Nancy Hauck (al centro, suo padre)

Share on FacebookShare on Twitter

Per alcuni sono meraviglie concesse dalle moderne tecniche di inseminazione, per altri rappresentano forzature. Non è il primo caso: anche in Italia – prima delle restrizioni legislative – era accaduto che una sorella portasse in grembo e partorisse il figlio per l’altra, impossibilitata a farlo per motivi di salute. Il nuovo caso vede protagonista una donna americana, Nancy Hauck, di 56 anni, darà alla luce sua nipote. proprio così: porta infatti in grembo la creatura di suo figlio e sua nuora. “Non ero preparata a questo – ha dichiarato la futura mamma e nonna alla stampa statunitense – ma sono felice di condurre la gravidanza e mettere al mondo la figlia di mio figlio”.

La vicenda

Nancy si è offerta come madre surrogata al fine di aiutare il figlio Jeff, 32 anni, e la nuora Cambria, 30, a diventare genitori per la quinta volta. I due hanno già due coppie di gemelli: Vera e Ayva, 3 anni, e Diseal e Luka, 11 mesi. Il  nuovo parto in famiglia è previsto per il mese di novembre

Nancy Hauck si è offerta di essere una madre surrogata per suo figlio, Jeff Hauck, 32 anni, uno scienziato informatico, e sua moglie, Cambria, 30 anni, dopo che Cambria ha subito un’isterectomia salvavita
Nancy Hauck si è offerta di essere una madre surrogata per suo figlio, Jeff Hauck, 32 anni, uno scienziato informatico, e sua moglie, Cambria, 30 anni, dopo che Cambria ha subito un’isterectomia salvavita

La motivazione

Nel settembre dello scorso anno, Cambria ha subito un’isterectomia salvavita dopo il secondo parto. Pertanto non può più diventare madre. Nonostante siano passati 26 anni dalla sua ultima gravidanza, appena i medici hanno dato l’ok, la suocera non ci ha pensato su due volte ad offrirsi come madre surrogata. l figlio e la nuora desideravano un bambino ma non potevano più portare avanti una gravidanza. E così la mamma ha fatto tutto quel che poteva per aiutarli: si è offerta per portare in grembo, con una maternità surrogata, la futura nipote. È la storia di Nancy Hauck, 56 anni dello Utah, e la sua famiglia. La nuora Cambria, trentenne, aveva subito un’isterectomia salvavita dopo l’ultimo parto e non era più in grado di portare a termine la gravidanza. Così Nancy, nonostante l’età, si è offerta volontaria per esaudire il sogno della giovane e del figlio Jeff, 32 anni: nel suo grembo ora sta crescendo la nipote e la quinta figlia della coppia.

Nancy Hauck si è offerta di essere una madre surrogata per suo figlio, Jeff Hauck, 32 anni, uno scienziato informatico, e sua moglie, Cambria, 30 anni, dopo che Cambria ha subito un’isterectomia salvavita
Nancy Hauck si è offerta di essere una madre surrogata per suo figlio, Jeff Hauck, 32 anni, uno scienziato informatico, e sua moglie, Cambria, 30 anni, dopo che Cambria ha subito un’isterectomia salvavita

Il lieto evento

La nuova arrivata in famiglia è attesa per il prossimo mese di novembre. “Mi sento molto felice di avere una mamma così altruista e amorevole che è disposta a fare quel tipo di sacrificio per la mia famiglia – ha commentato Jeff, il figlio 32enne di Nancy Hauck –. Avendo sperimentato oltre quattro anni di trattamenti per l’infertilità, sapevo quanto può essere complicato il processo e dubitavo che fosse possibile per lei portare un bambino per noi, ma sono rimasto estasiato dall’idea che si è offerta lei per noi”.

Nancy Hauck si è offerta di essere una madre surrogata per suo figlio, Jeff Hauck, 32 anni, uno scienziato informatico, e sua moglie, Cambria, 30 anni, dopo che Cambria ha subito un’isterectomia salvavita
Nancy Hauck si è offerta di essere una madre surrogata per suo figlio, Jeff Hauck, 32 anni, uno scienziato informatico, e sua moglie, Cambria, 30 anni, dopo che Cambria ha subito un’isterectomia salvavita

“Mia suocera si sta sacrificando così tanto per noi e per la nostra famiglia e ci sentiamo così grati”, è stato invece il commento di Cambria. “È stata a dir poco sorprendente e piena di così tanta luce e grazia – ha aggiunto –. Dicono che la gravidanza arrivi con un fulmine a ciel sereno, ma quella di Nancy è un faro completo” . “Non può esistere nessun corrispettivo economico per una cosa del genere – il commento commosso di Jeff Hauck, 32 anni, tutto quello che posso fare è seguire l’esempio che i miei genitori hanno dato e cercare di dare lo stesso livello di amore e devozione alla mia famiglia e agli altri”.

Cosa prevede la legge

Complessa la legislazione che regola pance e gameti donati in famiglia,la cosiddetta “riproduzione collaborativa“
Complessa la legislazione che regola pance e gameti donati in famiglia,la cosiddetta “riproduzione collaborativa“

Complessa la legislazione che regola pance e gameti donati in famiglia, la cosiddetta “riproduzione collaborativa“. Negli Stati Uniti da anni si afferma la tendenza a usare per concepire figli in provetta seme, ovociti e pance di consanguinei (fratelli, sorelle, madri) per superare l’infertilità: già nel 2017 il Comitato etico della American Society for Reproductive Medicine aveva dato vita a “Using family members as gamete donors or gestational carriers“ (Usare componenti della famiglia come donatori di gameti o gestanti portatrici), un documento che si occupa appunto di quelle particolari combinazioni di fecondazioni in vitro per cui la coppia che ha bisogno di gameti o uteri in affitto se li procura in famiglia, fra i parenti più stretti.

La riproduzione collaborativa

La mappa mondiale degli Stati dove è consentita e vietata la maternità surrogata (Infografica Ansa / Centimetri)
La mappa mondiale degli Stati dove è consentita e vietata la maternità surrogata (Infografica Ansa / Centimetri)

C’è un’espressione precisa per indicare tutto questo: “riproduzione collaborativa“ o “riproduzione con terzi“, e può essere di tipo “intragenerazionale“, cioè nella parentela “orizzontale“ – fra sorelle in cui una cede ovociti all’altra, o tra fratelli per i gameti maschili, o fra cugini o comunque persone della stessa età – o !intergenerazionale“, cioè nella parentela verticale: una figlia che cede i propri ovociti alla madre, una madre che fa da surroga per la figlia, un figlio che cede il suo sperma al padre, e via dicendo.

Pro e contro

Secondo gli autori del documento, la “riproduzione collaborativa” ha indubbi vantaggi: riduzione dei costi e dei tempi di attesa, e soprattutto la possibilità di preservare in qualche modo il patrimonio genetico familiare (ma è necessario avere disponibilità economiche per accedere a queste tecniche di inseminazione). Fra le perplessità, il Comitato ribadiva che non si conoscono le conseguenze psicologiche ed emotive sui nati dalla “riproduzione collaborativa”, dichiarando la loro impotenza quando chiedono alle leggi degli Stati di stabilire le linee ereditarie rispetto ai vari soggetti della “riproduzione collaborativa” qualora questi morissero senza fare testamento.

In Italia

La legislazione italiana vieta la pratica della maternità surrogata, reato definito nella legge 40 del 2006. Le pene sono la reclusione da 3 mesi a 2 anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro. Il testo base adottato dalla commissione aggiunge che “le pene si applicano anche se il fatto è commesso all’estero”. Nell’aprile scorso
La Commissione Giustizia della Camera ha adottato il testo base della legge che propone di perseguire la maternità surrogata come reato universale, anche se commesso all’estero. Come testo base è stato adottato quello di Giorgia Meloni e resta abbinata anche la pdl Mara Carfagna, come ha annunciato la relatrice Carolina Varchi (Fdi). FI e Lega hanno votato con Fratelli d’Italia, il Movimento 5 stelle e il Pd contro. L’ok è passato con 22 voti a favore e 12 contrari.

Maternità surrogata, cos’è

Jeff Hauck (a sinistra) con la madre incinta Nancy Hauck (al centro, suo padre)
Jeff Hauck (a sinistra) con la madre incinta Nancy Hauck (al centro, suo padre)

La maternità surrogata è una forma di procreazione assistita. In sostanza, una donna viene fecondata, in modo naturale o con l’impianto dell’ovulo, e accoglie nel suo grembo il nascituro con l’accordo di consegnarlo alla persona o alla coppia che aveva commissionato l’incarico e che così riceve un figlio. La surrogazione di maternità, in particolare, si ha quando una donna si presta a portare a termine un’intera gravidanza fino al parto, accogliendo un embrione generato su iniziativa di single o di coppie, normalmente incapaci di generare o concepire un bambino. Esistono due tipi di surrogazione di maternità: quella “altruistica” e quella “retribuita“. Nel primo caso la Gestazione per Altri (GPA) avviene senza un compenso pecunario, nel secondo caso è invece previsto. In Russia e in Ucraina, una delle mete più frequenti delle coppie o delle persone che ricorrono alla maternità surrogata, esistono leggi che regolano sia la GPA altruistica che quella retribuita. Negli Stati membri dell’Unione europea dove la pratica è legale, come l’Olanda, la Repubblica Ceca, la Romania, non è previsto e permesso un contributo pecunario alla gestante.

Potrebbe interessarti anche

In Uganda approvata una legge anti-gay (Amnesty International)
Attualità

Uganda, sì alla legge anti-gay. Carcere anche per chi si dichiara Lgbtq

22 Marzo 2023
La sessualità al centro della docu-serie "Libere!"
Spettacolo

Il corpo delle donne tra stereotipi e nuovi punti di vista

17 Marzo 2023
Le donne continuano a sentirsi chiedere ai colloqui di lavoro: “Lei vuole avere figli?”
Economia

Giovani e occupazione: lavorare per vivere o vivere per lavorare?

20 Marzo 2023

Instagram

  • «Era terribile durante il fascismo essere transessuale. Mi picchiavano e mi facevano fare delle cose schifose. Mi imbrattavano con il catrame e mi hanno rasato. Ho preso le botte dai fascisti perché mi ero atteggiato a donna e per loro questo era inconcepibile».

È morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l’unica persona trans italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.

#lucenews #lucysalani #dachau
  • È morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l
  • Elaheh Tavakolian, l’iraniana diventata uno dei simboli della lotta nel suo Paese, è arrivata in Italia. Nella puntata del 21 marzo de “Le Iene”, tra i servizi del programma di Italia 1, c’è anche la storia della giovane donna, ferita a un occhio dalla polizia durante le proteste in Iran. Nella puntata andata in onda la scorsa settimana, l’inviata de “Le Iene” aveva incontrato la donna in Turchia, durante la sua fuga disperata dall’Iran, dove ormai era troppo pericoloso vivere. 

“Ho molta paura. Vi prego, qui potrebbero uccidermi” raccontava l’attivista a Roberta Rei. Già in quell’occasione, Elaheh Tavakolian era apparsa con una benda sull’occhio, a causa di una grave ferita causatale da un proiettile sparato dalle forze dell’ordine iraniane durante le manifestazioni a cui ha preso parte dopo la morte di Mahsa Amini.

Elaheh Tavakolian fa parte di quelle centinaia di iraniani che hanno subito gravi ferite agli occhi dopo essere stati colpiti da pallottole, lacrimogeni, proiettili di gomma o altri proiettili usati dalle forze di sicurezza durante le dure repressioni che vanno avanti ormai da oltre sei mesi. La ragazza, che ha conseguito un master in commercio internazionale e ora lavora come contabile, ha usato la sua pagina Instagram per rivelare che le forze di sicurezza della Repubblica islamica stavano deliberatamente prendendo di mira gli occhi dei manifestanti. 

✍ Barbara Berti

#lucenews #lucelanazione #ElahehTavakolian #iran #leiene
  • Ha 19 anni e vorrebbe solo sostenere la Maturità. Eppure alla richiesta della ragazza la scuola dice di no. Nina Rosa Sorrentino è nata con la sindrome di Down, e quel diritto che per tutte le altre studentesse e studenti è inviolabile per lei è invece un’utopia.

Il liceo a indirizzo Scienze Umane di Bologna non le darà la possibilità di diplomarsi con i suoi compagni e compagne, svolgendo le prove che inizieranno il prossimo 21 giugno. La giustificazione – o la scusa ridicola, come quelle denunciate da CoorDown nella giornata mondiale sulla sindrome di Down – dell’istituto per negarle questa possibilità è stata che “per lei sarebbe troppo stressante“.

Così Nina si è ritirata da scuola a meno di tre mesi dalla fine della quinta. Malgrado la sua famiglia, fin dall’inizio del triennio, avesse chiesto agli insegnanti di cambiare il Pei (piano educativo individualizzato) della figlia, passando dal programma differenziato per gli alunni certificati a quello personalizzato per obiettivi minimi o equipollenti, che prevede l’ammissione al vero e proprio esame di Maturità. Ma il liceo Sabin non ha assecondato la loro richiesta.

Francesca e Alessandro Sorrentino avevano trovato una sponda di supporto nel Ceps di Bologna (Centro emiliano problemi sociali per la Trisomia 21), in CoorDown e nei docenti di Scienze della Formazione dell’Alma Mater, che si sono detti tutti disponibili per realizzare un progetto-pilota per la giovane studentessa e la sua classe. Poi, all’inizio di marzo, la doccia fredda: è arrivato il no definitivo da parte del consiglio di classe, preoccupato che per la ragazza la Maturità fosse un obiettivo troppo impegnativo e stressante, tanto da generare “senso di frustrazione“, come ha scritto la dirigente del liceo nella lettera che sancisce l’epilogo di questa storia tutt’altro che inclusiva.

“Il perché è quello che ci tormenta – aggiungono i genitori –. Anche la neuropsichiatra concordava: Nina poteva e voleva provarci a fare l’esame. Non abbiamo mai chiesto le venisse regalato il diploma, ma che le fosse data la possibilità di provarci”.

#lucenews #lucelanazione #disabilityinclusion #giornatamondialedellasindromedidown
Per alcuni sono meraviglie concesse dalle moderne tecniche di inseminazione, per altri rappresentano forzature. Non è il primo caso: anche in Italia - prima delle restrizioni legislative - era accaduto che una sorella portasse in grembo e partorisse il figlio per l'altra, impossibilitata a farlo per motivi di salute. Il nuovo caso vede protagonista una donna americana, Nancy Hauck, di 56 anni, darà alla luce sua nipote. proprio così: porta infatti in grembo la creatura di suo figlio e sua nuora. “Non ero preparata a questo – ha dichiarato la futura mamma e nonna alla stampa statunitense – ma sono felice di condurre la gravidanza e mettere al mondo la figlia di mio figlio”.

La vicenda

Nancy si è offerta come madre surrogata al fine di aiutare il figlio Jeff, 32 anni, e la nuora Cambria, 30, a diventare genitori per la quinta volta. I due hanno già due coppie di gemelli: Vera e Ayva, 3 anni, e Diseal e Luka, 11 mesi. Il  nuovo parto in famiglia è previsto per il mese di novembre
Nancy Hauck si è offerta di essere una madre surrogata per suo figlio, Jeff Hauck, 32 anni, uno scienziato informatico, e sua moglie, Cambria, 30 anni, dopo che Cambria ha subito un’isterectomia salvavita
Nancy Hauck si è offerta di essere una madre surrogata per suo figlio, Jeff Hauck, 32 anni, uno scienziato informatico, e sua moglie, Cambria, 30 anni, dopo che Cambria ha subito un’isterectomia salvavita

La motivazione

Nel settembre dello scorso anno, Cambria ha subito un’isterectomia salvavita dopo il secondo parto. Pertanto non può più diventare madre. Nonostante siano passati 26 anni dalla sua ultima gravidanza, appena i medici hanno dato l’ok, la suocera non ci ha pensato su due volte ad offrirsi come madre surrogata. l figlio e la nuora desideravano un bambino ma non potevano più portare avanti una gravidanza. E così la mamma ha fatto tutto quel che poteva per aiutarli: si è offerta per portare in grembo, con una maternità surrogata, la futura nipote. È la storia di Nancy Hauck, 56 anni dello Utah, e la sua famiglia. La nuora Cambria, trentenne, aveva subito un’isterectomia salvavita dopo l’ultimo parto e non era più in grado di portare a termine la gravidanza. Così Nancy, nonostante l’età, si è offerta volontaria per esaudire il sogno della giovane e del figlio Jeff, 32 anni: nel suo grembo ora sta crescendo la nipote e la quinta figlia della coppia.
Nancy Hauck si è offerta di essere una madre surrogata per suo figlio, Jeff Hauck, 32 anni, uno scienziato informatico, e sua moglie, Cambria, 30 anni, dopo che Cambria ha subito un’isterectomia salvavita
Nancy Hauck si è offerta di essere una madre surrogata per suo figlio, Jeff Hauck, 32 anni, uno scienziato informatico, e sua moglie, Cambria, 30 anni, dopo che Cambria ha subito un’isterectomia salvavita

Il lieto evento

La nuova arrivata in famiglia è attesa per il prossimo mese di novembre. "Mi sento molto felice di avere una mamma così altruista e amorevole che è disposta a fare quel tipo di sacrificio per la mia famiglia – ha commentato Jeff, il figlio 32enne di Nancy Hauck –. Avendo sperimentato oltre quattro anni di trattamenti per l’infertilità, sapevo quanto può essere complicato il processo e dubitavo che fosse possibile per lei portare un bambino per noi, ma sono rimasto estasiato dall’idea che si è offerta lei per noi".
Nancy Hauck si è offerta di essere una madre surrogata per suo figlio, Jeff Hauck, 32 anni, uno scienziato informatico, e sua moglie, Cambria, 30 anni, dopo che Cambria ha subito un’isterectomia salvavita
Nancy Hauck si è offerta di essere una madre surrogata per suo figlio, Jeff Hauck, 32 anni, uno scienziato informatico, e sua moglie, Cambria, 30 anni, dopo che Cambria ha subito un’isterectomia salvavita
"Mia suocera si sta sacrificando così tanto per noi e per la nostra famiglia e ci sentiamo così grati", è stato invece il commento di Cambria. "È stata a dir poco sorprendente e piena di così tanta luce e grazia – ha aggiunto –. Dicono che la gravidanza arrivi con un fulmine a ciel sereno, ma quella di Nancy è un faro completo" . "Non può esistere nessun corrispettivo economico per una cosa del genere - il commento commosso di Jeff Hauck, 32 anni, tutto quello che posso fare è seguire l’esempio che i miei genitori hanno dato e cercare di dare lo stesso livello di amore e devozione alla mia famiglia e agli altri".

Cosa prevede la legge

Complessa la legislazione che regola pance e gameti donati in famiglia,la cosiddetta “riproduzione collaborativa“
Complessa la legislazione che regola pance e gameti donati in famiglia,la cosiddetta “riproduzione collaborativa“
Complessa la legislazione che regola pance e gameti donati in famiglia, la cosiddetta “riproduzione collaborativa“. Negli Stati Uniti da anni si afferma la tendenza a usare per concepire figli in provetta seme, ovociti e pance di consanguinei (fratelli, sorelle, madri) per superare l’infertilità: già nel 2017 il Comitato etico della American Society for Reproductive Medicine aveva dato vita a “Using family members as gamete donors or gestational carriers“ (Usare componenti della famiglia come donatori di gameti o gestanti portatrici), un documento che si occupa appunto di quelle particolari combinazioni di fecondazioni in vitro per cui la coppia che ha bisogno di gameti o uteri in affitto se li procura in famiglia, fra i parenti più stretti.

La riproduzione collaborativa

La mappa mondiale degli Stati dove è consentita e vietata la maternità surrogata (Infografica Ansa / Centimetri)
La mappa mondiale degli Stati dove è consentita e vietata la maternità surrogata (Infografica Ansa / Centimetri)
C’è un’espressione precisa per indicare tutto questo: “riproduzione collaborativa“ o “riproduzione con terzi“, e può essere di tipo “intragenerazionale“, cioè nella parentela “orizzontale“ – fra sorelle in cui una cede ovociti all’altra, o tra fratelli per i gameti maschili, o fra cugini o comunque persone della stessa età – o !intergenerazionale“, cioè nella parentela verticale: una figlia che cede i propri ovociti alla madre, una madre che fa da surroga per la figlia, un figlio che cede il suo sperma al padre, e via dicendo.

Pro e contro

Secondo gli autori del documento, la "riproduzione collaborativa" ha indubbi vantaggi: riduzione dei costi e dei tempi di attesa, e soprattutto la possibilità di preservare in qualche modo il patrimonio genetico familiare (ma è necessario avere disponibilità economiche per accedere a queste tecniche di inseminazione). Fra le perplessità, il Comitato ribadiva che non si conoscono le conseguenze psicologiche ed emotive sui nati dalla "riproduzione collaborativa", dichiarando la loro impotenza quando chiedono alle leggi degli Stati di stabilire le linee ereditarie rispetto ai vari soggetti della "riproduzione collaborativa" qualora questi morissero senza fare testamento.

In Italia

La legislazione italiana vieta la pratica della maternità surrogata, reato definito nella legge 40 del 2006. Le pene sono la reclusione da 3 mesi a 2 anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro. Il testo base adottato dalla commissione aggiunge che “le pene si applicano anche se il fatto è commesso all’estero”. Nell'aprile scorso La Commissione Giustizia della Camera ha adottato il testo base della legge che propone di perseguire la maternità surrogata come reato universale, anche se commesso all’estero. Come testo base è stato adottato quello di Giorgia Meloni e resta abbinata anche la pdl Mara Carfagna, come ha annunciato la relatrice Carolina Varchi (Fdi). FI e Lega hanno votato con Fratelli d’Italia, il Movimento 5 stelle e il Pd contro. L’ok è passato con 22 voti a favore e 12 contrari.

Maternità surrogata, cos’è

Jeff Hauck (a sinistra) con la madre incinta Nancy Hauck (al centro, suo padre)
Jeff Hauck (a sinistra) con la madre incinta Nancy Hauck (al centro, suo padre)
La maternità surrogata è una forma di procreazione assistita. In sostanza, una donna viene fecondata, in modo naturale o con l’impianto dell’ovulo, e accoglie nel suo grembo il nascituro con l’accordo di consegnarlo alla persona o alla coppia che aveva commissionato l’incarico e che così riceve un figlio. La surrogazione di maternità, in particolare, si ha quando una donna si presta a portare a termine un’intera gravidanza fino al parto, accogliendo un embrione generato su iniziativa di single o di coppie, normalmente incapaci di generare o concepire un bambino. Esistono due tipi di surrogazione di maternità: quella “altruistica” e quella “retribuita“. Nel primo caso la Gestazione per Altri (GPA) avviene senza un compenso pecunario, nel secondo caso è invece previsto. In Russia e in Ucraina, una delle mete più frequenti delle coppie o delle persone che ricorrono alla maternità surrogata, esistono leggi che regolano sia la GPA altruistica che quella retribuita. Negli Stati membri dell’Unione europea dove la pratica è legale, come l’Olanda, la Repubblica Ceca, la Romania, non è previsto e permesso un contributo pecunario alla gestante.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto