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Torino, bimba di due anni e mezzo salva grazie a un intervento innovativo al cuore

La piccola era affetta da sindrome del Qt Lungo, gli specialisti hanno effettuato un'operazione mininvasiva di denervazione cardiaca

di MAURIZIO COSTANZO -
15 gennaio 2023
L'equipe medica che ha salvato una bimba di due anni e mezzo (Ansa)

L'equipe medica che ha salvato una bimba di due anni e mezzo (Ansa)

Una bimba, di appena due anni e mezzo, è stata salvata all'ospedale Regina Margherita di Torino grazie a una operazione chirurgica mininvasiva di denervazione cardiaca, intervento durante il quale sono stati eliminati i nervi che vanno al cuore e che, nei soggetti predisposti, potrebbero facilitare aritmie cardiache gravi e arresto cardiaco. La bimba è la più piccola paziente salvata per la prima volta in Italia, a gennaio 2023, con questo tipo di operazione innovativa.
L'ospedale Regina Margherita di Torino

L'ospedale Regina Margherita di Torino

La bambina soffriva di una rara e gravissima forma di sindrome del Qt lungo. Il professor Peter Schwartz, considerato la massima autorità mondiale nel campo di questa patologia, ha indicato la Città della Salute di Torino come uno dei pochi centri al mondo in grado di eseguire l'eccezionale intervento. "La sindrome del Qt lungo - informano dalla Città della Salute - è una patologia genetica che colpisce il cuore di un bambino ogni 2.000 nati e che può portare improvvisamente alla morte in culla. La causa è dovuta a un difetto genetico, cioè a una mutazione nel Dna delle cellule, che causa un malfunzionamento delle stesse e può sfociare in una tempesta elettrica che alla fine fa arrestare il cuore". La bimba è stata sottoposta a un intervento di denervazione cardiaca simpatica in minitoracoscopia, una tecnica chirurgica che permette di praticare interventi complessi attraverso soltanto tre piccoli accessi lateralmente al torace del paziente. La difficoltà della procedura, nei pazienti così piccoli, è però nelle ridottissime dimensioni del torace. "L'ostacolo - proseguono alla Città della Salute - è stato superato grazie all'attrezzatura chirurgica, donata generosamente da Fondazione Forma onlus, che essendo miniaturizzata ha permesso agevolmente di raggiungere con esattezza il bersaglio e di operare più facilmente con precisione e tranquillità sulla bimba".
Intervento innovativo all'ospedale Regina Margherita di Torino

Intervento innovativo all'ospedale Regina Margherita di Torino

La bambina è stata seguita clinicamente dal dottor Fulvio Gabbarini (responsabile dell’aritmologia pediatrica del Regina Margherita, facente parte del dipartimento di pediatria diretto dalla professoressa Franca Fagioli) e dalla dottoressa Veronica Dusi della cardiologia universitaria dell'ospedale Molinette (diretta dal professor Gaetano Maria De Ferrari). L’intervento è stato eseguito dal dottor Francesco Guerrera (della chirurgia toracica delle Molinette diretta dal professor Enrico Ruffini) e dalla dottoressa Alessia Cerrina (della chirurgia del Regina Margherita diretta dal dottor Fabrizio Gennari), grazie all’assistenza anestesiologica delle dottoresse Valeria Mossetti e Roberta Di Corrado (dell'anestesiologia del Regina Margherita diretta dalla dottoressa Simona Quaglia). La piccina è stata dimessa da aritmologia pediatrica dopo quattro giorni "in perfette condizioni cliniche". È potuta tornare a casa, tra le braccia dei suoi genitori, dove ha potuto riprendere la propria vita. Un sogno che è diventato realtà grazie all’eccellenza della chirurgia all'ospedale infantile Regina Margherita. La storia a lieto fine della piccola ha fatto il giro del mondo, e ora ci sono già varie richieste, giunte anche dall’estero, da parte di altre famiglie per far operare i loro bambini a Torino.