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Iran, riconoscimento facciale per le donne anche sui mezzi di trasporto

Una nuova legge impone a tutte di indossare il velo islamico. Il rispetto del decreto attraverso le tecnologie di identificazione

di LAVINIA BENI -
6 settembre 2022
hijab

hijab

C’è un altro crudo disegno da parte delle autorità iraniane destinato al genere femminile: il riconoscimento facciale anche sui mezzi di trasporto pubblici. In questo modo le donne saranno obbligate a indossare sempre lo hijab. Come è stato riportato sul The Guardian, la tecnologia che permetterebbe l’identificazione del soggetto servirebbe a far rispettare la nuova legge sul velo, decreto firmato il 15 agosto dal presidente del Paese Ebrahim Raisi, un mese dopo “La Giornata dell’Hijiab e della Castità” del 12 luglio. Molte donne iraniane hanno così sollevato proteste sui social media, pubblicando video con i loro capi scoperti per la strada, sugli autobus o sui treni. Alcune di queste sono state identificate e ci sono state una serie di punizioni: arresti, detenzioni e confessioni forzate in televisione. Secondo il gruppo per i diritti umani Hrana, una delle donne riconosciute, Sepideh Rashno di 28 anni, è stata picchiata, arrestata e costretta a chiedere perdono in televisione, scusandosi con chi l’avrebbe rimproverata sull’autobus perché vestiva un “abbigliamento improprio”. Su internet è stato reso pubblico, infatti, un video di Rashno con indosso abiti non consoni e del suo molestatore.
hijab donne

L'Iran approva la legge per il riconoscimento facciale. Scattano le punizioni per le donne che non indossano l'hijab

La ricercatrice Azadeh Akbari dell'Università di Twente, nei Paesi Bassi, ha dichiarato: "Il regime combina violente forme di controllo totalitario 'vecchio stile', vestite di nuove tecnologie". Lo hijab, il velo islamico che copre dalla testa fino sotto il collo, è diventato obbligatorio dopo la rivoluzione iraniana del 1979. Da quel momento la situazione è peggiorata. Il 2015 è stato l’anno in cui il governo iraniano ha introdotto le carte d’identità biometriche, tecnologia che permetterebbe di scansionare l’iride, impronte digitali e immagini del viso. "Così il governo ha accesso a tutti i volti; sa da dove vengono le persone e può trovarle facilmente. Una persona in un video virale può essere identificata in pochi secondi", ha continuato la ricercatrice. Rashno è stata una delle tante ragazze catturate perché finite in rete e riconosciute. Ricordiamo che nel 2014 tre uomini e tre donne sono stati incarcerati per un anno e puniti con 91 frustate. Tutto questo per aver ballato a Teheran la canzone “Happy” di Pharrell Williams e aver superato le 150.000 visualizzazioni.