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Con la gamba amputata corre 103 maratone in 103 giorni: per Jacky Hunt Broersma nulla è impossibile

di REMY MORANDI -
30 aprile 2022
jacky maratona gamba amputata

jacky maratona gamba amputata

Forrest Gump corse per 3 anni, 2 mesi, 14 giorni e 16 ore prima di voltarsi indietro e dire ai suoi fan, in una comica scena del film cult, "sono un po' stanchino, credo che tornerò a casa ora". A differenza di Forrest, Jacky Hunt-Broersma, runner americana di 46 anni con una gamba amputata, non sembra intenzionata a fermarsi, a voltarsi indietro e ad andare a casa. Lo confermano le sue 103 maratone in 103 giorni, un record mondiale per un'atleta, una sportiva, una donna che ha deciso di dimostrare al mondo che nulla è impossibile.

Jacky Hunt-Broersma, runner americana di 46 anni con una gamba amputata, ha stabilito un record mondiale correndo 103 maratone in 103 giorni (Foto tratta dal profilo Instagram di Jacky Hunt-Broersma)

Il record mondiale lo aveva già stabilito giovedì 28 aprile, dopo aver corso 102 maratone in 102 giorni. Ma Jacky Hunt-Broersma non ha voluto fermarsi, e oggi come ha dimostrato lei stessa con una foto postata su Instagram è arrivata a 103. L'atleta ha detto di voler chiudere il mese di aprile con 104 maratone. Le manca solo un'ultima corsa per raggiungere l'obiettivo che si è prefissata. E dopo tutti i chilometri che ha già percorso, nessuno dubita che non riesca a farcela. La corsa è stata per Jacky Hunt-Broersma il suo momento di riscatto, la necessità di affrontare a viso aperto una vita che fino a quel momento aveva fatto di tutto per cercare di rubare alla donna la forza di andare avanti. Jacky non era una runner, non è mai stata un'atleta professionista, correre maratone non era la sua professione. Successe però che nel 2001, quando aveva 26 anni, a Jacky fu diagnostico un sarcoma di Ewing, una rara forma di cancro, a causa del quale le fu amputata la gamba sinistra, dal ginocchio in giù.

Jacky Hunt Broersma ha corso 103 maratone in 103 giorni, stabilendo un record mondiale (Foto tratta dal suo profilo Instagram)

E da quel momento, da dopo l'operazione, Jacky ha deciso di non arrendersi di fronte a quello che la vita le aveva riservato. La donna, nata e cresciuta in Sud Africa, ha iniziato a correre nel 2016. Prima, partendo con corse da 5 km, poi, decidendo di spingersi oltre con le ultramaratone, corse che ricoprono ufficialmente distanze di 42,195 km. Nel 2020, tuttavia, arrivò la pandemia e anche Jacky fu costretta a non poter più correre all'aperto. Si fermò? Nient'affatto. Nell'aprile del 2020 stabilì un record mondiale, diventando la prima donna con una gamba amputata a correre 100 miglia (circa 161 chilometri) in 23 ore e 38 minuti su un tapis roulant. Poi il 17 gennaio 2022 iniziò quello che la stessa Jacky definì su Instagram "qualcosa di veramente folle". Jacky Hunt Broersma si pose come obiettivo quello di correre una maratona al giorno, per 100 giorni. La donna voleva percorrere un totale di 2.620 miglia (4216 chilometri. Tra parentesi nella parentesi, l'Italia è lunga 1.291 km) e battere il record mondiale femminile di 95 maratone in 95 giorni, ottenuto nel 2020 da Alyssa Amos Clark, una runner non invalida di Bennington (Vermont).
 
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E così Jacky iniziò a correre, non fermandosi mai. Giorno dopo giorno, ha percorso oltre 2.672 miglia (4.300 chilometri). Lungo il tragitto, la donna si è guadagnata un enorme seguito sui social e ha raccolto oltre <strong>27.000 dollari&nbsp;</strong>per aiutare altri runner con arti amputati a ottenere le protesi. La speranza di Jacky Hunt-Broersma è quella di ispirare altre persone in tutto il mondo a non fermarsi, ad andare avanti, ad affrontare la crudeltà della vita. "Spero che questo ispiri gli altri a uscire dalla loro comfort zone - ha scritto Jacky in un post su Instagram -, a provare qualcosa di nuovo, a far vedere al mondo quello di cui si può essere capaci". Il prossimo obiettivo di Jacky? Correre il prossimo ottobre 240 miglia (386 chilometri) tra le montagne di Moab, nello Utah. "Corri, Jacky, corri!", le scrivono nei commenti su Instagram. Proprio come quel "corri Forrest, corri!" del film vincitore dell'Oscar nel 1994. Ma la citazione di Forrest Gump non è proprio corretta. Lui si è voltato indietro ed è tornato a casa. Jacky Hunt-Broersma no. <div id="interlude"></div><div id="taboola"></div>