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Home » Attualità » Jada Pinkett Smith, il suo schiaffo a Will Smith e a Chris Rock: “Questa è la stagione della guarigione, io sono qui per questo”

Jada Pinkett Smith, il suo schiaffo a Will Smith e a Chris Rock: “Questa è la stagione della guarigione, io sono qui per questo”

Per la prima volta da quella notte agli Oscar 2022, l'attrice rompe il silenzio. Jada Pinkett Smith non aveva mai rilasciato dichiarazioni dopo quell'episodio di violenza. Ora ha scritto un post su Instagram, ricordando l'unica cosa importante per lei: l'alopecia, la sua malattia

Remy Morandi
30 Marzo 2022
Jada Pinkett Smith

Jada Pinkett Smith e il post condiviso su Instagram: "Questa è la stagione della guarigione e io sono qui per questo"

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Sono stati scritti fiumi di inchiostro sullo schiaffo di Will Smith a Chris Rock agli Oscar 2022. Tutti a voler commentare, a dover far sapere la propria opinione se l’attore ha fatto bene o male. Chi da una parte lo sostiene per aver difeso la moglie, una donna malata, da una battuta a dir poco infelice (classico esempio di body shaming)  e chi invece lo accusa di non aver difeso proprio un bel niente con quell’atto di violenza, ma anzi, di essersi fatto portabandiera di una mascolinità tossica. In tutto ciò però quello che non è diventato notizia è l’opinione di Jada Pinkett Smith, o meglio il silenzio della signora Smith, che da quando è scoppiato il caos per quello schiaffo non ha mai detto nulla. Né un commento, né un post sui social, niente. Della serie, io rimango nel mio silenzio riservato mentre gli altri urlano, si prendono a schiaffi, si scannano (e poi si scusano). Adesso però la signora Jada Pinkett Smith, 50 anni, ha deciso di rompere per la prima volta quel suo sacrosanto silenzio riservato. Ma non l’ha fatto con qualche dichiarazione urlata, con una rivelazione sensazionale, con un commento di accuse nei confonti del marito o del comico. Niente di tutto ciò. Solo poche parole, dodici parole esattamente, pubblicate con un post su Instagram.

Jada Pinkett Smith
Jada Pinkett Smith rompe il silenzio con un post su Instagram: “Questa è la stagione della guarigione. E io sono qui per questo” (Foto tratta dal profilo Instagram di Jada Pinkett Smith)

“Questa è la stagione della guarigione e io sono qui per questo”. Così Jada Pinkett Smith ha scritto nel suo primo post su Instagram da quella notte. Dodici parole scritte in inchiostro nero su uno sfondo vuoto, color rosa cipria. A voler interpretare quelle parole, che non rimandano in alcun modo alla serata degli Oscar, il messaggio di Jada Pinkett Smith sembra abbastanza chiaro: non mi interessano le polemiche, quello che mi importa è di guarire dalla malattia. L’alopecia, contro la quale la signora Pinkett Smith sta combattendo da ben quattro anni, dal 2018.

Punto. Nient’altro. A Jada Pinkett Smith non interessa tornare sull’argomento, non vuole alimentare una polemica sterile, non vuol far sapere cosa pensa dello schiaffo del marito al comico. Vuole pensare a se stessa, alla guerra che sta combattendo da sola. Allo schiaffo che la vita le ha dato.

Jada Pinkett Smith, 50 anni, combatte dal 2018 contro l’alopecia, la perdita di capelli (Foto tratta dal profilo Facebook di Jada Pinkett Smith)

Una scelta, quella di scrivere solo dodici parole slegate dal contesto di quella notte, ben diversa da quella presa dal marito che ieri ha pubblicato sempre su Instagram un lungo post di scuse, che tuttavia ha lasciato di nuovo un po’ i fan con l’amaro in bocca. Sì perché invece che condannare e basta il suo schiaffo, il suo atto di violenza nei confronti di Chris Rock, Will Smith ha voluto sottolineare che sì “la violenza in tutte le sue forme è velenosa e distruttiva (…) ma una battuta sulle condizioni mediche di Jada era troppo per me da sopportare e ho reagito emotivamente”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Will Smith (@willsmith)

Il problema di questo post di scuse è proprio quel “ma”. “La violenza è distruttiva, ma…”. No, come sostengono i suoi fan, una giustificazione di un atto di violenza non è ammissibile né giustificabile. L’infelice battuta di Chris Rock era rivolta a Jada Pinkett Smith, non al marito. Se lei avesse voluto reagire (lo ha fatto comunque, alzando gli occhi al cielo mentre il marito andava a tirare uno schiaffo al comico), lo avrebbe fatto. Non aveva bisogno della protezione fisica del marito. Invece la signora Jada Pinkett Smith ha deciso di non reagire, di lasciare la polemica e la violenza agli altri. Lei è rimasta in silenzio e solo dopo due giorni ha voluto ricordare l’unica cosa importante di tutta questa vicenda. La sua malattia, il suo schiaffo.

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  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
  • Paese che vai inquinamento che trovi. O, se volete, un mal comune che non diventa affatto un mezzo gaudio. Secondo uno studio pubblicato su “The Lancet Planetary Health”, primo autore il professore Yuming Guo, sono infatti a appena 8 milioni le persone che possono dire di respirare aria pulita: lo 0,001% della popolazione mondiale, che vive su una percentuale irrisoria del globo terraqueo, lo 0,18%.

Per i rimanenti 7 miliardi e passa la situazione è grama, se non critica, con la concentrazione annuale di polveri sottili che è costantemente al di sopra della soglia di sicurezza indicata dall’Oms, Organizzazione mondiale della sanità (PM2.5 inferiori a 5 µg/m3), un limite oltre il quale il rischio per la salute diventa considerevole. E come se non bastasse la concentrazione media giornaliera globale è di 32,8 µg/m3, più del doppio della soglia Oms.

Lo studio pubblicato su “Lancet” è il primo al mondo ad aver ricostruito i valori giornalieri di polveri sottili, ovvero smog, su tutto il Pianeta, attraverso un metodo complesso e multifattoriale che ha permesso di ottenere dei valori anche nelle regioni non monitorate, grazie a un mix fatto di osservazioni tradizionali di monitoraggio della qualità dell’aria, rilevatori meteorologici e di inquinamento atmosferico via satellite, metodi statistici e di apprendimento automatico (machine learning).

Dati allarmanti, dunque. Per quanto qualche segnale di miglioramento comincia a intravvedersi, con il totale dei giorni con concentrazioni eccessive che sta diminuendo nel complesso. I dati degli ultimi 20 anni rivelano delle tendenze positive in Europa e Nord America, dove l’inquinamento da PM2.5 è sceso, ma non in Asia meridionale, Australia e Nuova Zelanda, America Latina e Caraibi, dove il trend è invece di crescita. Le concentrazioni più elevate di PM2.5 sono state rilevate nelle regioni dell’Asia orientale (50 µg/m3) e meridionale (37,2 µg/m3), seguite dall’Africa settentrionale (30,1 µg/m3). Poco da gioire, dunque e molto da lavorare.

#lucenews #inquinamento
  • L’arrivo della bella stagione ha il sapore del gelato 🍦

Golosi ma di qualità. È il rapporto degli italiani con il gelato artigianale secondo un’indagine di Glovo. Piattaforma di consegne, e Gusto17, brand gourmet, in vista del Gelato Day del prossimo 24 marzo.

Nel 2022 solo sull’app di Glovo gli italiani hanno ordinato più di 2 milioni di gelati, il 16% in più rispetto al 2021, con una media di 5.500 gelati al giorno, principalmente dalle gelaterie di quartiere, facendo aumentare le vendite del 138% per i piccoli esercenti. In particolare, il picco di ordini si registra alle 21.

Tra i gusti più amati dagli italiani ci sono: crema, pistacchio, nocciola e Nutella. Questa la Top 10 delle città più golose di gelato: Roma, Milano, Torino, Palermo, Napoli, Firenze, Catania, Bologna, Bari e Verona.

🍨E voi, amanti del gelato, qual è il vostro gusto preferito? 

📸 Credits: @netflixit 

#lucenews #lucelanazione #gelatoday
  • 🗣«Persi undici chili in poco tempo. Per cercare di rialzarmi iniziai un percorso con uno psicologo, ma ho capito presto qual era il motivo per cui ero caduta dentro quel tunnel. E ho iniziato presto a lavorare su di me, da sola.

Nel 2014 avevo ripreso ad allenarmi da pochissimo tempo, quando ho incontrato una donna, Luana Angeletti. Ho scoperto dopo che era la mamma di un amico, ma la cosa importante è quello che lei mi disse quella volta.

Che avevo una struttura fisica adatta a competere nella categoria bikini, nel body-building. Mi è scattato dentro qualcosa, ho iniziato a lavorare perché volevo migliorare e finalmente farmi vedere dagli altri, dopo che per otto anni non ero andata neanche al mare perché mi vergognavo del mio fisico e della mia scoliosi. Grazie a Luana sono passata dal nascondermi allo stare su un palco guardata da tante persone. È stata decisiva.

Imparate a volervi bene, e se non ci riuscite con le vostre forze, non abbiate paura di farvi aiutare e seguire da altri. È importantissimo».

Dai disturbi alimentari al body building, l
Sono stati scritti fiumi di inchiostro sullo schiaffo di Will Smith a Chris Rock agli Oscar 2022. Tutti a voler commentare, a dover far sapere la propria opinione se l'attore ha fatto bene o male. Chi da una parte lo sostiene per aver difeso la moglie, una donna malata, da una battuta a dir poco infelice (classico esempio di body shaming)  e chi invece lo accusa di non aver difeso proprio un bel niente con quell'atto di violenza, ma anzi, di essersi fatto portabandiera di una mascolinità tossica. In tutto ciò però quello che non è diventato notizia è l'opinione di Jada Pinkett Smith, o meglio il silenzio della signora Smith, che da quando è scoppiato il caos per quello schiaffo non ha mai detto nulla. Né un commento, né un post sui social, niente. Della serie, io rimango nel mio silenzio riservato mentre gli altri urlano, si prendono a schiaffi, si scannano (e poi si scusano). Adesso però la signora Jada Pinkett Smith, 50 anni, ha deciso di rompere per la prima volta quel suo sacrosanto silenzio riservato. Ma non l'ha fatto con qualche dichiarazione urlata, con una rivelazione sensazionale, con un commento di accuse nei confonti del marito o del comico. Niente di tutto ciò. Solo poche parole, dodici parole esattamente, pubblicate con un post su Instagram.
Jada Pinkett Smith
Jada Pinkett Smith rompe il silenzio con un post su Instagram: "Questa è la stagione della guarigione. E io sono qui per questo" (Foto tratta dal profilo Instagram di Jada Pinkett Smith)
"Questa è la stagione della guarigione e io sono qui per questo". Così Jada Pinkett Smith ha scritto nel suo primo post su Instagram da quella notte. Dodici parole scritte in inchiostro nero su uno sfondo vuoto, color rosa cipria. A voler interpretare quelle parole, che non rimandano in alcun modo alla serata degli Oscar, il messaggio di Jada Pinkett Smith sembra abbastanza chiaro: non mi interessano le polemiche, quello che mi importa è di guarire dalla malattia. L'alopecia, contro la quale la signora Pinkett Smith sta combattendo da ben quattro anni, dal 2018. Punto. Nient'altro. A Jada Pinkett Smith non interessa tornare sull'argomento, non vuole alimentare una polemica sterile, non vuol far sapere cosa pensa dello schiaffo del marito al comico. Vuole pensare a se stessa, alla guerra che sta combattendo da sola. Allo schiaffo che la vita le ha dato.
Jada Pinkett Smith, 50 anni, combatte dal 2018 contro l'alopecia, la perdita di capelli (Foto tratta dal profilo Facebook di Jada Pinkett Smith)
Una scelta, quella di scrivere solo dodici parole slegate dal contesto di quella notte, ben diversa da quella presa dal marito che ieri ha pubblicato sempre su Instagram un lungo post di scuse, che tuttavia ha lasciato di nuovo un po' i fan con l'amaro in bocca. Sì perché invece che condannare e basta il suo schiaffo, il suo atto di violenza nei confronti di Chris Rock, Will Smith ha voluto sottolineare che sì "la violenza in tutte le sue forme è velenosa e distruttiva (...) ma una battuta sulle condizioni mediche di Jada era troppo per me da sopportare e ho reagito emotivamente".
 
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Un post condiviso da Will Smith (@willsmith)

Il problema di questo post di scuse è proprio quel "ma". "La violenza è distruttiva, ma...". No, come sostengono i suoi fan, una giustificazione di un atto di violenza non è ammissibile né giustificabile. L'infelice battuta di Chris Rock era rivolta a Jada Pinkett Smith, non al marito. Se lei avesse voluto reagire (lo ha fatto comunque, alzando gli occhi al cielo mentre il marito andava a tirare uno schiaffo al comico), lo avrebbe fatto. Non aveva bisogno della protezione fisica del marito. Invece la signora Jada Pinkett Smith ha deciso di non reagire, di lasciare la polemica e la violenza agli altri. Lei è rimasta in silenzio e solo dopo due giorni ha voluto ricordare l'unica cosa importante di tutta questa vicenda. La sua malattia, il suo schiaffo.
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