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Jessica Gagen: "Botte e sputi per i miei capelli rossi, ma ora concorro per Miss Mondo"

di LETIZIA CINI -
1 maggio 2022
Jessica Gagen spera di essere la prima finalista inglese rossa di Miss Mondo dopo essere statavittima di bullismo per i suoi capelli rossi quando era bambina

Jessica Gagen spera di essere la prima finalista inglese rossa di Miss Mondo dopo essere statavittima di bullismo per i suoi capelli rossi quando era bambina

Red hair, don’t care". Parola di Jessica Gagen, sul suo profilo Instagram: la meravigliosa creatura dalla chioma fulva ha raccontato attraverso i social e li media di essere stata bullizzata durante l’adolescenza, proprio in seguito al colore della sua chioma. Da vittima di bullismo al liceo per i capelli rossi, Jessica Gagen ha però trovato la sua rivincita diventando una Miss e puntando ora a indossare la fascia di Miss Mondo, la prima reginetta dai capelli rossi. Ma il suo percorso non è stato facile: è stata presa a pugni, sputi e persino ustionata a causa dei suoi capelli rossi e ha dovuto sopportare il tormento dei compagni di classe crudeli per anni. Ma una volta cresciuta, si è iscritta a un’agenzia di modelle e la sua autostima e accettazione di sé  è cresciuta mentre è salita sulle passerelle di tutto il mondo - ed è stata persino seconda a Miss Inghilterra. In questi giorni i lettori dei tabloid inglesi sono stati colpiti dalle rivelazioni di Jessica Gagen, seconda classificata a Miss Inghilterra che oggi potrebbe concorrere nella prestigiosa competizione per diventare Miss Mondo.
Jessica Gagen spera di essere la prima finalista inglese rossa di Miss Mondo dopo essere statavittima di bullismo per i suoi capelli rossi quando era bambina

Jessica Gagen (26 anni) spera di essere la prima finalista inglese rossa di Miss Mondo dopo essere stata vittima di bullismo per i suoi capelli rossi quando era bambina (foto a destra)

Sebbene la ragazza 26 enne abbia preferito tacere sul suo passato durante il concorso, ha ora voluto condividere la sua storia per spiegare quale sia il suo sogno più grande. “Durante la scuola secondaria - l’equivalente delle nostre scuole superiori - , sono stata presa in giro, aggredita, perché ero rossa. Non l’ho menzionato molto durante la gara dell’anno scorso perché sono un grande sostenitore di lasciare la negatività nel passato” ha spiegato la modella al Mirror.

La battaglia di Jessica

“Ma dato che non c’è mai stata una Miss Inghilterra dai capelli rossi, sento che è importante educare le persone su cosa affrontano le rosse durante l’iter scolastico – prosegue il racconto di Jessica Gagen – e responsabilizzare i bambini che stanno affrontando le stesse cose che ho dovuto affrontare io". La sua infanzia è stata segnata da episodi piuttosto violenti, che ha scelto di raccontare nel corso della stessa intervista: “Sono stata colpita, mi hanno sputato addosso e mi sono state lanciate cose in testa parecchie volte, ma il peggio è stato quando una ragazza mi ha bruciata perché avevo i capelli rossi".

Discriminazione e body shaming

Nel 2021, Jessica Gagen (26 anni)  è stata incoronata Miss Lancashire

Nonostante non abbia vinto Miss Inghilterra, la giovane donna britannica è riuscita a passare l’Explore the Nation nel corso dello stesso evento e, quindi, ha la possibilità di partecipare a Miss Mondo: “Penso che sarebbe così bello se ci potesse essere qualcuno in quel tipo di posizione che è una rossa. Anche l’anno scorso non c’era una rossa nella competizione" La bellezza non ha colore, e nemmeno la bravura, né per quanto riguarda la pelle né per i vari altri 'accessori’ umani, capelli, occhi.. il sorriso, poi, è universale. È quindi già di per sé una vittoria il fatto che che una persona vittima di discriminazione e body shaming in giovane età - in questo caso a causa dei suoi capelli - oggi sia diventata una modella apprezzata e in molti oggi ammirino lei proprio in virtù dei suoi colori. Una piccola perla infilata nella collana dell’inclusione.

Da ’Rosso Malpelo’, i pregiudizi sulla chioma fulva

Come ha sottolineato la stessa Jessica Gagen, sono molte le persone che ancora oggi sono vittime di discriminazione a causa del colore dei propri capelli. I motivi sono sicuramente da rintracciare nella rarità delle persone che nascono con la chioma di questo colore, ma anche nelle credenze che fin dall’antichità sono state tramandate su di loro – e che ovviamente non hanno alcuna base scientifica.
Jessica Gagen spera di essere la prima finalista inglese rossa di Miss Mondo dopo essere statavittima di bullismo per i suoi capelli rossi quando era bambina

Jessica Gagen (26 anni) spera di essere la prima finalista inglese rossa di Miss Mondo dopo essere stata vittima di bullismo per i suoi capelli rossi quando era bambina

“Puzzano“, “Sono cattivi, impuri“. Gli antichi egizi – i quali veneravano gli animali dalla pelliccia fulva e spesso avevano faraoni dai capelli rossi – ritenevano che il colore fosse portatore di gravi sfortune e spesso le fanciulle con la chioma di questo colore erano bruciate o addirittura sepolte vive. In Grecia invece gli antichi credevano che le persone con questa rara pigmentazione nella capigliatura si trasformavano in vampiri dopo la loro morte. I pregiudizi non sono tuttavia mai finiti e anche più tardi, nel Medioevo e oltre, si associava il colore rosso al Diavolo e spesso le donne con questo colore di capelli sono state perseguitate perché ritenute streghe. Il cantante inglese Ed Sheeran lo ha confessato qualche anno fa: “Da piccolo sono stato vittima di bullismo a causa dei miei capelli rossi“. La Rete pullula di storie analoghe: bambini isolati, presi in giro, con le chiome tagliate dai compagni. È un pregiudizio che resiste nei secoli: già nel Medioevo, il rosso era considerato il colore del diavolo, del male, di una sessualità esagerata e turpe. E ancora oggi chi nasce pel di carota – il 2% della popolazione mondiale - è visto con diffidenza: “Sono cattivi, furbi, inaffidabili“, sono i commenti più comuni. “Birboni“, definisce Giovanni Verga il protagonista della novella 'Rosso Malpelo'.

Ginger pride

[caption id="attachment_43105" align="aligncenter" width="666"]In Italia è nato “Noi Rossi“, un sito dedicato a tutti quelli che condividono questa caratteristica. Lo ha fondato Francesca Di Pietro, coach, psicologa “e naturalmente rossa" Un 'immagine tratta da 'Noi Rossi': in Italia  esiste un sito dedicato a tutti quelli che condividono questa caratteristica. Lo ha fondato Francesca Di Pietro, coach, psicologa e "naturalmente rossa"[/caption] Ma a furia di sentirne e di subirne i rossi hanno tirato fuori l’orgoglio. E il Ginger pride è ormai un movimento internazionale. In Italia è nato Noi Rossi, un sito dedicato a tutti quelli che condividono questa caratteristica. Lo ha fondato Francesca Di Pietro, coach, psicologa “e naturalmente rossa". Anche lei aveva confidato di essere stata, come Jessica Gagen, vittima di bullismo ai tempi della scuola: “Per questo ero considerata la diversa del gruppo. La mutazione del gene MC1R, responsabile del rutilismo - così si chiama il fatto di avere i capelli rossi - ha una serie di implicazioni mediche da non sottovalutare: pelle chiarissima e soggetta a scottature, più alto rischio di sviluppo di melanomi, ipersensibilità oculare. “Avevo iniziato a odiare la natura per avermi fatta così - ricorda Francesca Di Pietro su La Stampa - . Oggi per fortuna c’è più attenzione. Ma talvolta, mamme e papà sottovalutano le attenzioni particolari, specie in estate, che un bambino rosso deve avere. Sul mio sito vorrei rivolgermi anzitutto a loro".

Jessica Gagen spera di essere la prima finalista inglese rossa di Miss Mondo

L'augurio di Jessica Gagen

Jessica Gagen spera ora di essere la prima finalista inglese rossa di Miss Mondo dopo essere stata vittima di bullismo per i suoi capelli rossi quando era bambina: “Quest’anno andrò per Miss Liverpool, quindi vedremo come andrà. La finale è il 25 agosto. Poi ci sono le finali di Miss Inghilterra -  racconta Jessica al Mirror - . Se tutto avrà successo, Miss Mondo sarà entro la fine dell’anno. Per me, gareggiando a Miss Inghilterra, la mia mission l’anno scorso e quest’anno era e resta aiutare le persone a coinvolgere le ragazze nelle materie Stem. Ma dopo aver realizzato che non c’è mai stato un vincitore rosso, mi sono guardato indietro e stavo pensando che non ci sono così tante rosse in Tn. Penso che sarebbe così bello se ci potesse essere qualcuno in quel tipo di posizione che è una rossa. Anche l’anno scorso non c’era una rossa in Miss Mondo".