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Kai Shappley, l'undicenne trans in lotta per difendere i diritti per le persone Lgbtq+ in Texas

di NICOLÒ GUELFI -
23 gennaio 2022
Key Shappley

Key Shappley

Kai Shappley è una ragazzina transgender che già nel 2017 si era fatto notare per aver espresso contrarietà alla propostadei repubblicani dello Stato del Texas di vietare l’uso dei bagni pubblici alle persone che avevano deciso di avviare un percorso di transizione.
Key Shappley è l'undicenne trans difende i diritti per le persone Lgbtq+ in Texas

Key Shappley è l'undicenne trans difende i diritti per le persone Lgbtq+ in Texas

Oggi Kay ha 11 anni, ma nonostante la giovane età è cosciente della sua identità di genere e continua a difendere la sua posizione di fronte alla politica del suo Paese che, con un impianto conservatore, continua ad ostacolare la comunità Lgbtq+: “Mi rattrista che alcuni politici usino i giovani trans come me per ottenere voti da persone che mi odiano solo perché esisto. Dio mi ha creata. Dio mi ama per quella che sono. E Dio non commette errori”.

La sua battaglia

Una posizione che per noi potrebbe risultare controversa, ma non fuori luogo negli Usa. Oltreoceano il rapporto con la fede e il credo cristiano è molto diverso dal nostro. In quest’ottica non stupisce che una persona trans possa contemporaneamente accettare una identità di genere non binaria e una tesi creazionista. Più interessante è il fatto che la ragazza avesse già una forte consapevolezza di essere trans quando ancora frequentava la scuola elementare. Non solo prima del periodo in cui una persona può intraprendere un percorso di transizione, ma anche molto prima che avvenga l’effettivo sviluppo ormonale che porta alla formazione dei caratteri sessuali primari e secondari. La madre di Kay non si dice stupita, e anzi difende le posizioni della giovane. “È nata con questa forza – ha affermato Kimberley – Tutto questo non le è stato insegnato. È ciò che è lei. È per questo che è stata in grado di affrontare la transizione in un’età così giovane. Essere la madre di una bambina transgender che è costantemente sotto attacco mi ha reso una persona migliore. Mi ha reso una cristiana migliore”.

Il premio Time’s Kid of the Year

Kai Shappley è l'undicenne trans difende i diritti per le persone Lgbtq+ in Texas

Kai Shappley, l'undicenne trans difende i diritti per le persone Lgbtq+ in Texas, con sua madre

L’impegno della giovane l’ha portata ad arrivare tra le venti finaliste del premio Time’s Kid of the Year, che conferisce una onorificenza ai giovani leader nella giustizia sociale, nelle scienze e nell’educazione. Sempre più al giorno d’oggi le protagoniste delle proteste che vogliono portare un cambiamento sociale nel mondo sono donne giovani e giovanissime, le quali in primis sono incarnazione di una parte della società che non viene ascoltata e presa in considerazione. Greta Thumberg, Anita Iacovelli e ora anche Kay sono l’esempio di questa tendenza di come il cambiamento non venga solo dal basso, ma anche dal nuovo che avanza. La madre di Kay, che ha sempre sostenuto la figlia, non si dice felice di questo processo, perché una ragazza così giovane ha anche altri interessi e non dovrebbe passare il suo tempo ad interloquire con adulti che non sono intenzionati ad ascoltare.

Chi è Kai Shappley

A Kay piace la danza,studiare matematica e scienze, giocare con i suoi gatti e sogna di poter un giorno incontrare Dolly Parton, celebre cantante diventata modello per le donne e la comunità Lgbtq+ in un contesto profondamente tradizionalista come quello della musica country,western e folk. Le leggi cui Kay si opponeva nel 2017 non sono state approvate, ma quando lei combatteva per questa causa il risultato non era scontato e ancora oggi c’è molto da fare in Texas ma anche in tutti gli Stati Uniti per creare una società più paritaria nei confronti di gay, lesbiche e trans. Uno dei principali terreni di dibattito è proprio quello dello sport.
Kai Shappley mentre testimonia difronte al comitato del Senato del Texas

Kai Shappley mentre testimonia difronte al comitato del Senato del Texas

In Texas è stato vietato ai giovani trans di partecipare ad attività sportive che richiedano una separazione per sesso. Questo tema è stato ampiamente dibattuto anche da noi in Italia e uno dei principali alfieri di questa battaglia è la velocista paralimpica Valentina Petrillo,  che ha spiegato la decisione presa dal Comitato olimpico internazionale. Oggi gli atleti per il Cio non devono più subire un distinguo per il sesso indicato dai documenti o per i livelli ormonali. Il comitato si limita solo a ricevere le indicazioni fornite dalle singole federazioni, nella direzione di una maggiore inclusione e comprensione della diversità.