Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » La bambina ucraina con lecca-lecca e fucile. L’autore della foto simbolo: “Ha 9 anni, è mia figlia”

La bambina ucraina con lecca-lecca e fucile. L’autore della foto simbolo: “Ha 9 anni, è mia figlia”

La fotografia, condivisa dall'ex presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, ha fatto velocemente il giro dei social e del mondo. Su Facebook Oleksii Kyrychenko ha spiegato di aver realizzato quegli scatti alla figlia in una casa abbandonata a Kiev

Remy Morandi
12 Marzo 2022
La bambina ucraina con lecca lecca e fucile

La bambina ucraina con lecca lecca e fucile

Share on FacebookShare on Twitter

La bambina ucraina con il lecca-lecca in bocca e il fucile in mano. Un’altra foto simbolo arriva dall’Ucraina oggi. Lo scatto del fotografo ucraino Oleksii Kyrychenko – dopo essere stato condiviso sui social dall’ex presidente del Consiglio europeo Donald Tusk con la didascalia “Per favore, non ditele che sanzioni più severe sarebbero troppo costose per l’Europa” – ha fatto velocemente il giro dei social e del mondo.

La bambina ucraina con fucile e lecca-lecca (Foto concessa dall’autore Oleksii Kyrychenko)

Seduta su una finestra senza vetri di una casa abbandonata a Kiev, la bambina ucraina di 9 anni scruta l’orizzonte, con la speranza che non arrivi da un momento all’altro l’esercito russo. La ragazzina, con i capelli intrecciati da alcuni nastri gialli e blu (i colori della bandiera ucraina), tiene saldamente tra le mani un fucile a pompa e nel frattempo si gusta un lecca-lecca.

Un’altra foto della bambina ucraina con il fucile e il lecca-lecca (Foto concessa dall’autore Oleksii Kyrychenko)

Un’altra foto della stessa bambina è stata pubblicata sui social dal fotografo Oleksii Kyrychenko. La ragazzina non è più seduta sulla finestra, è in piedi dentro la casa. Ma continua a scrutare attraverso la finestra l’orizzonte, tenendo nella mano sinistra il fucile a pompa e nella destra il gustoso lecca-lecca.

Chi è la bambina ucraina con il lecca-lecca e il fucile

È stato lo stesso fotografo Oleksii Kyrychenko a raccontare sui social chi è la bambina ucraina con il lecca-lecca e il fucile. La ragazzina di 9 anni è sua figlia. E lo scatto è stato realizzato a Kiev. “Il fucile è mio – ha spiegato il fotografo – e l’ho dato a mia figlia scarico”, ha dovuto sottolineare Oleksii. Tanti i giornalisti che tra i commenti nella foto pubblicata da Oleksii su Facebook hanno chiesto all’autore e padre della bambina di poter condividere lo scatto. A tutti Oleksii ha risposto con un secco “Sì”. E in un messaggio ha scritto: “Let it share. I took this shoot to draw the world’s attention to russian agression in Ukraine”. Ovvero: “Lasciate che la foto venga condivisa. Ho fatto questo scatto per attirare l’attenzione del mondo sull’aggressione russa in Ucraina”.

Just don’t tell her please that tougher sanctions would be too expensive for Europe! pic.twitter.com/dJUGPMzPZX

— Donald Tusk (@donaldtuskEPP) March 11, 2022

E in effetti Oleksii Kyrychenko è riuscito a raggiungere il suo obiettivo, ovvero quello di far condividere il più possibile la foto così che il mondo sappia quello che accade in Ucraina, dove anche i bambini sono costretti a impugnare le armi e ad attendere da un momento all’altro l’arrivo delle truppe russe. La fotografia di Oleksii Kyrychenko è diventata virale in tutto il mondo dopo essere stata condivisa su Twitter e Facebook dall’ex presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Su Twitter l’ex primo ministro della Polonia dal 2007 al 2014 ha scritto con sarcasmo: “Per favore, non ditele che sanzioni più severe sarebbero troppo costose per l’Europa”.

L’altra foto simbolo: il muro di libri contro le bombe

Il muro di libri contro le bombe a Kiev (Foto concessa da Lev Shevchenko)

Sono tante le foto simbolo che da quando è scoppiata la guerra in Ucraina lo scorso 24 febbraio stanno circolando sui social. Una settimana fa la fotografia dell’ucraino Lev Shevchenko, un muro di libri contro le bombe, ha fatto il giro del mondo. Come ha raccontato lo stesso autore della foto in un’intervista a Luce! Lev Shevchenko ha realizzato quello scatto mentre andava a fare la spesa al supermercato. Lev non sa di chi sia quella casa con i libri messi alla finestra: “Fa parte di un blocco residenziale costruito intorno agli anni Sessanta nel quartiere Voskresenska, in via Dashkevycha”, ci ha raccontato l’autore. (Qui l’intervista completa a Lev Shevchenko).

Potrebbe interessarti anche

L'iraniana Elaheh Tavakolian
Attualità

Iran, Elaheh Tavakolian in Italia per operarsi all’occhio

21 Marzo 2023
La sartoria per aiutare le donne vittime di violenza
Lifestyle

Violenza domestica, una sartoria terapeutica per cominciare una nuova vita

24 Marzo 2023
Aura Eternal
Spettacolo

Bologna capitale delle drag queen. C’è anche Vanessa Van Cartier

25 Marzo 2023

Instagram

  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

Torna anche quest’anno l
  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
La bambina ucraina con il lecca-lecca in bocca e il fucile in mano. Un'altra foto simbolo arriva dall'Ucraina oggi. Lo scatto del fotografo ucraino Oleksii Kyrychenko - dopo essere stato condiviso sui social dall'ex presidente del Consiglio europeo Donald Tusk con la didascalia "Per favore, non ditele che sanzioni più severe sarebbero troppo costose per l'Europa" - ha fatto velocemente il giro dei social e del mondo.
La bambina ucraina con fucile e lecca-lecca (Foto concessa dall'autore Oleksii Kyrychenko)
Seduta su una finestra senza vetri di una casa abbandonata a Kiev, la bambina ucraina di 9 anni scruta l'orizzonte, con la speranza che non arrivi da un momento all'altro l'esercito russo. La ragazzina, con i capelli intrecciati da alcuni nastri gialli e blu (i colori della bandiera ucraina), tiene saldamente tra le mani un fucile a pompa e nel frattempo si gusta un lecca-lecca.
Un'altra foto della bambina ucraina con il fucile e il lecca-lecca (Foto concessa dall'autore Oleksii Kyrychenko)
Un'altra foto della stessa bambina è stata pubblicata sui social dal fotografo Oleksii Kyrychenko. La ragazzina non è più seduta sulla finestra, è in piedi dentro la casa. Ma continua a scrutare attraverso la finestra l'orizzonte, tenendo nella mano sinistra il fucile a pompa e nella destra il gustoso lecca-lecca.

Chi è la bambina ucraina con il lecca-lecca e il fucile

È stato lo stesso fotografo Oleksii Kyrychenko a raccontare sui social chi è la bambina ucraina con il lecca-lecca e il fucile. La ragazzina di 9 anni è sua figlia. E lo scatto è stato realizzato a Kiev. "Il fucile è mio - ha spiegato il fotografo - e l'ho dato a mia figlia scarico", ha dovuto sottolineare Oleksii. Tanti i giornalisti che tra i commenti nella foto pubblicata da Oleksii su Facebook hanno chiesto all'autore e padre della bambina di poter condividere lo scatto. A tutti Oleksii ha risposto con un secco "Sì". E in un messaggio ha scritto: "Let it share. I took this shoot to draw the world's attention to russian agression in Ukraine". Ovvero: "Lasciate che la foto venga condivisa. Ho fatto questo scatto per attirare l'attenzione del mondo sull'aggressione russa in Ucraina".

Just don’t tell her please that tougher sanctions would be too expensive for Europe! pic.twitter.com/dJUGPMzPZX

— Donald Tusk (@donaldtuskEPP) March 11, 2022
E in effetti Oleksii Kyrychenko è riuscito a raggiungere il suo obiettivo, ovvero quello di far condividere il più possibile la foto così che il mondo sappia quello che accade in Ucraina, dove anche i bambini sono costretti a impugnare le armi e ad attendere da un momento all'altro l'arrivo delle truppe russe. La fotografia di Oleksii Kyrychenko è diventata virale in tutto il mondo dopo essere stata condivisa su Twitter e Facebook dall'ex presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Su Twitter l'ex primo ministro della Polonia dal 2007 al 2014 ha scritto con sarcasmo: "Per favore, non ditele che sanzioni più severe sarebbero troppo costose per l'Europa".

L'altra foto simbolo: il muro di libri contro le bombe

Il muro di libri contro le bombe a Kiev (Foto concessa da Lev Shevchenko)
Sono tante le foto simbolo che da quando è scoppiata la guerra in Ucraina lo scorso 24 febbraio stanno circolando sui social. Una settimana fa la fotografia dell'ucraino Lev Shevchenko, un muro di libri contro le bombe, ha fatto il giro del mondo. Come ha raccontato lo stesso autore della foto in un'intervista a Luce! Lev Shevchenko ha realizzato quello scatto mentre andava a fare la spesa al supermercato. Lev non sa di chi sia quella casa con i libri messi alla finestra: "Fa parte di un blocco residenziale costruito intorno agli anni Sessanta nel quartiere Voskresenska, in via Dashkevycha", ci ha raccontato l'autore. (Qui l'intervista completa a Lev Shevchenko).
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto