
Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), è la più grande associazione italiana di famiglie e...
Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), è la più grande associazione italiana di famiglie e persone con disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo. Promuove e tutela i diritti delle persone con disabilità, offre servizi di accompagnamento e sostegno, collabora con reti nazionali, europee e internazionali e propone iniziative e servizi per l’inclusione sociale e la qualità della vita delle persone con disabilità e dei loro familiari. In merito alla riforma del Governo parliamo con il presidente nazionale di Anffas, Roberto Speziale.
Presidente, qual è la vostra valutazione generale sulla nuova riforma?
"Positiva. È una riforma che porta con sé temi fondamentali per le persone con disabilità e per le loro famiglie e per i quali da sempre Anffas è in prima linea. Possiamo dire che la nuova riforma rappresenta in Italia un significativo passo avanti verso un sistema più inclusivo e sostenibile. Questo cambiamento legislativo riflette un impegno crescente verso la costruzione di una società più equa e accessibile per tutti".
La riforma prevede la creazione di un nuovo sistema di valutazione multidisciplinare per le persone con disabilità. Qual è la vostra opinione su questo modello?
"Positiva anche in questo caso. Abbiamo finalmente una valutazione medico-legale basata sull’ICD e sugli strumenti descrittivi dell’ICF. Parliamo quindi di nuovi strumenti che prevedono anche partecipazione della persona che sarà finalmente protagonista. Fondamentale è proprio la valutazione multidimensionale volta alla predisposizione di un progetto di vita della persona con disabilità, diretto ad individuare gli interventi e i sostegni per consentire di migliorare la qualità della propria vita, di sviluppare tutte le sue potenzialità, di poter scegliere i contesti di vita e partecipare in condizioni di pari opportunità rispetto agli altri".
A seguito della riforma, quali cambiamenti avete osservato nell’interazione tra le persone con disabilità e le istituzioni?
"Al momento non è possibile fornire una risposta certa sui cambiamenti scaturiti dalla riforma, poiché siamo ancora in una fase di transizione. Tuttavia, se applicata correttamente, questa riforma potrebbe portare a un sistema più equo, trasparente e vicino alle reali esigenze delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Ad oggi, registriamo molte perplessità, soprattutto tra le nostre famiglie e realtà associative che temono ritardi, difficoltà burocratiche e un possibile sovraccarico del sistema che dovrà essere adeguatamente organizzato e monitorato, affinché la semplificazione promessa non si trasformi in nuove barriere per le persone con disabilità".
In che modo la vostra associazione sta supportando le persone con disabilità nell’adattarsi alle nuove procedure introdotte dalla riforma?
"Anffas Nazionale sta lavorando con grande impegno per garantire che le persone con disabilità e le loro famiglie possano adattarsi alle nuove procedure introdotte dalla riforma. Abbiamo attivato una serie di azioni informative-formative che, in un’ottica di empowerment, garantiscano che tutte le parti coinvolte, a partire direttamente dalle persone con disabilità, siano preparate".
Giulia Prete