Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Giorgia Soleri presenta “La signorina Nessuno”: “Condividere è una catarsi, è prendersi cura”

Giorgia Soleri presenta “La signorina Nessuno”: “Condividere è una catarsi, è prendersi cura”

La 26enne modella, influencer e attivista, nota per la sua battaglia sociale per il riconoscimento della vulvodinia di cui lei stessa soffre, pubblica il suo primo libro, che definisce "la realizzazione di un sogno"

Camilla Prato
5 Maggio 2022
Giorgia Soleri

Giorgia Soleri, 26 anni, è una modella, influencer e attivista milanese. Di recente ha pubblicato il suo primo libro, "La signorina Nessuno", una raccolta di poesie

Share on FacebookShare on Twitter

Il suo nome, in questi giorni, è rimbalzato dalle pagine di giornale ai siti web, dai social alla tv, legato ad una battaglia che porta avanti da anni, con impegno e dolore provato sul suo stesso corpo. Ma Giorgia Soleri non è solo “la fidanzata di Damiano dei Maneskin che ha la vulvodinia“. È molto di più. La “femminista guastafeste e proud cat mama”, come si definisce sulla sua pagina Instagram, 26 anni, milanese di nascita (tiene a specificarlo) ma residente a Roma, è una modella, fotografa e attivista, e scrive versi da sempre. E da oggi è anche autrice di un libro, una raccolta poetica per la precisione, intitolato “La signorina Nessuno“. Ma lei non è più una “Nessuno” e attraverso la poesia, l’arte più intima e personale, quella che mette a nudo l’autrice spogliandola di preconcetti costruiti dall’esterno, ci porta alla riscoperta di sé e dei legami tra esseri umani. Questo uno dei testi presenti:

“Non avere paura
accartocciami
incendiami.
La magia dell’amore
è che non sarò mai cenere.
Tornerò sempre
a essere me stessa
e mi ritroverai
sorridente, ad aspettarti.
Perché tra tutte le forme
quella che s’incastra meglio
tra le braccia tue
sono io”.

La signorina nessuno
“La signorina Nessuno”, primo libro di Giorgia Soleri

“La signorina Nessuno” (Vallardi, 208 pagine) è da oggi, 5 maggio, in libreria e Soleri mercoledì sui social ne aveva annunciato l’imminente uscita con una parola simbolo: “LIBERAZIONE“. “Domani La signorina Nessuno sarà finalmente tra le vostre mani. Ho atteso tanto questo momento, ed ora sento la felicità attorcigliata al terrore come il mio stomaco è attorcigliato dall’emozione – ha scritto nel post la 26enne –. È stata una parte di me estremamente importante, abbiamo fatto un viaggio incredibile, ma é arrivato il momento di lasciarla andare. Ciao signorina Nessuno, oggi c’è Giorgia. Oggi mi sono liberata“.

Il libro

Un libro per condividere con il mondo esterno la difficoltà di amare in silenzio, l’arte di saper aspettare, di desiderare a distanza. Ma la testimonianza di Giorgia Soleri va oltre, parla della fatica di vivere entro i confini del proprio corpo, delle battaglie di tutti i giorni, della perdita e del dolore. “La condivisione è sempre stata per me il segreto per ingannare il male, per dargli una forma, un’utilità. La condivisione è la mia catarsi personale, processo di metamorfosi che da essere umano mi moltiplica e moltiplica così i miei simili, le nostre esperienze, le nostre voci. Un esercito di corpi e menti simili eppure unici, simili e unici”, scriveva la modella pochi giorni fa su Instagram. Che ha spiegato quali siano state le motivazioni che l’hanno spinta, dopo anni di scrittura solitaria e personale, a presentare quelle poesie ad un pubblico estraneo a se stessa e ai propri affetti: “Pubblicare un libro dove si ha ristretto tramite l’imbuto della scrittura un concentrato di dolore, tenacia, fragilità, legami persi e legami così forti da superare l’umana paura, è una prova di condivisione ma soprattutto di fiducia. Vi sto offrendo senza protezioni ciò che di più caro ho: il mio cuore, che è strumento di scoperta e percezione”. “Perché ricordate che, sempre, condividere è prendersi cura” concludeva Giorgia.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Giorgia Soleri (@giorgiasoleri_)

Poesia, prosa e illustrazioni si avvicendano ne “La signorina Nessuno” come in un canto e controcanto. Intrecciando nei suoi versi i fiori con le spine, l’ardore con la disperazione, il desiderio con la quotidiana sconfitta, l’autrice esordiente riesce a creare scorci di luminosità tanto insperata quanto abbagliante. È lei stessa a raccontarlo, i suoi versi fanno “il rumore dei fiori quando crescono” e allo stesso tempo gridano come il rumore di una chitarra distorta. In una nuova, inaspettata, veste Giorgia Soleri rivela una voce altrettanto potente di quella che utilizza nelle sue battaglie quotidiane, in grado di cantare l’amore e il dolore toccando le corde più profonde e intime di tutti noi.

Potrebbe interessarti anche

Le ragazze non piangono in concorso al festival del cinema di Spello
Spettacolo

Tre donne alla guida del festival del cinema “Città di Spello”

18 Marzo 2023
Maria Bellucci (Instagram)
Lifestyle

Sesso online, un libro-inchiesta sul lato oscuro (e piccante) del web

22 Marzo 2023
La piccola di saki oggi a 5 mesi di vita sulle spalle di mamma Yuta, (Ph: Elena Livia Pennacchioni)
Attualità

Festa del papà, anche tra gli animali ci sono padri modello e non

19 Marzo 2023

Instagram

  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
Il suo nome, in questi giorni, è rimbalzato dalle pagine di giornale ai siti web, dai social alla tv, legato ad una battaglia che porta avanti da anni, con impegno e dolore provato sul suo stesso corpo. Ma Giorgia Soleri non è solo "la fidanzata di Damiano dei Maneskin che ha la vulvodinia". È molto di più. La "femminista guastafeste e proud cat mama", come si definisce sulla sua pagina Instagram, 26 anni, milanese di nascita (tiene a specificarlo) ma residente a Roma, è una modella, fotografa e attivista, e scrive versi da sempre. E da oggi è anche autrice di un libro, una raccolta poetica per la precisione, intitolato "La signorina Nessuno". Ma lei non è più una "Nessuno" e attraverso la poesia, l'arte più intima e personale, quella che mette a nudo l'autrice spogliandola di preconcetti costruiti dall'esterno, ci porta alla riscoperta di sé e dei legami tra esseri umani. Questo uno dei testi presenti:
"Non avere paura accartocciami incendiami. La magia dell’amore è che non sarò mai cenere. Tornerò sempre a essere me stessa e mi ritroverai sorridente, ad aspettarti. Perché tra tutte le forme quella che s’incastra meglio tra le braccia tue sono io".
La signorina nessuno
"La signorina Nessuno", primo libro di Giorgia Soleri
"La signorina Nessuno" (Vallardi, 208 pagine) è da oggi, 5 maggio, in libreria e Soleri mercoledì sui social ne aveva annunciato l'imminente uscita con una parola simbolo: "LIBERAZIONE". "Domani La signorina Nessuno sarà finalmente tra le vostre mani. Ho atteso tanto questo momento, ed ora sento la felicità attorcigliata al terrore come il mio stomaco è attorcigliato dall’emozione – ha scritto nel post la 26enne –. È stata una parte di me estremamente importante, abbiamo fatto un viaggio incredibile, ma é arrivato il momento di lasciarla andare. Ciao signorina Nessuno, oggi c’è Giorgia. Oggi mi sono liberata".

Il libro

Un libro per condividere con il mondo esterno la difficoltà di amare in silenzio, l’arte di saper aspettare, di desiderare a distanza. Ma la testimonianza di Giorgia Soleri va oltre, parla della fatica di vivere entro i confini del proprio corpo, delle battaglie di tutti i giorni, della perdita e del dolore. "La condivisione è sempre stata per me il segreto per ingannare il male, per dargli una forma, un’utilità. La condivisione è la mia catarsi personale, processo di metamorfosi che da essere umano mi moltiplica e moltiplica così i miei simili, le nostre esperienze, le nostre voci. Un esercito di corpi e menti simili eppure unici, simili e unici", scriveva la modella pochi giorni fa su Instagram. Che ha spiegato quali siano state le motivazioni che l'hanno spinta, dopo anni di scrittura solitaria e personale, a presentare quelle poesie ad un pubblico estraneo a se stessa e ai propri affetti: "Pubblicare un libro dove si ha ristretto tramite l’imbuto della scrittura un concentrato di dolore, tenacia, fragilità, legami persi e legami così forti da superare l’umana paura, è una prova di condivisione ma soprattutto di fiducia. Vi sto offrendo senza protezioni ciò che di più caro ho: il mio cuore, che è strumento di scoperta e percezione". "Perché ricordate che, sempre, condividere è prendersi cura" concludeva Giorgia.
 
Visualizza questo post su Instagram
 

Un post condiviso da Giorgia Soleri (@giorgiasoleri_)

Poesia, prosa e illustrazioni si avvicendano ne "La signorina Nessuno" come in un canto e controcanto. Intrecciando nei suoi versi i fiori con le spine, l’ardore con la disperazione, il desiderio con la quotidiana sconfitta, l'autrice esordiente riesce a creare scorci di luminosità tanto insperata quanto abbagliante. È lei stessa a raccontarlo, i suoi versi fanno "il rumore dei fiori quando crescono" e allo stesso tempo gridano come il rumore di una chitarra distorta. In una nuova, inaspettata, veste Giorgia Soleri rivela una voce altrettanto potente di quella che utilizza nelle sue battaglie quotidiane, in grado di cantare l’amore e il dolore toccando le corde più profonde e intime di tutti noi.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto