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Lo schwa sulla tastiera: il simbolo linguistico dell'inclusione arriva su iPhone e Android

di MARIANNA GRAZI -
22 settembre 2021
Schwa

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Anche la tecnologia diventa inclusiva. Se lo smartphone, per gran parte di noi, è diventata quasi un'estensione del braccio, d'ora in poi i possessori di un iPhone (ma anche di telefoni Android aggiornati) potranno scegliere di utilizzare nelle loro conversazioni una formula che sia maggiormente rispettosa del proprio interlocutore. Il 20 settembre Apple ha reso infatti disponibile il nuovo sistema operativo per i suoi prodotti, iOS 15. Tra le novità, con l'aggiornamento è stata introdotta la possibilità di digitare il simbolo fonetico ə, schwa, che in alcuni contesti sostituisce la desinenza maschile plurale per includere contemporaneamente uomini e donne, e le desinenze femminili e maschili per riferirsi alle persone che non si riconoscono in uno dei generi binari. Basta un facile esempio per capirne le potenzialità. Se faccio parte di un gruppo su WhatsApp in cui sono presenti sia maschi che femmine, sia persone non binari, invece di usare il saluto "Ciao a tutti", come consuetudine, potrò invece dire "Ciao a tuttə", facendo in modo che nessuno si stenta escluso o esclusa dal saluto. È un caso limite, certo, ma serve a dare l'idea. Essendo un simbolo dell’alfabeto fonetico, lo schwa ha una pronuncia, cosa che lo rende più efficace di altri sistemi usati talvolta con lo stesso scopo, come l’asterisco al termine della parola (cittadin*). Pur rimanendo un simbolo ancora poco familiare nel linguaggio comune i linguisti lo utilizzano ormai da decenni e nell’alfabeto fonetico internazionale indica una vocale che ha un suono preciso. Nell'italiano ufficiale, scolastico insomma, non è presente, ma in molte lingue europee sì, e anche in alcuni dialetti, tra cui il napoletano: è il suono a cui corrisponde la 'e' in "Napule", la prima 'a' dell’inglese "again" e la 'e' dell’articolo francese "le".