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Madonna del Sasso (Piemonte), scritte omofobe e minacce al sindaco e alla sua amministrazione

di EDOARDO MARTINI -
8 luglio 2022
Scritte omofobe minacce madonna del sasso-2

Scritte omofobe minacce madonna del sasso-2

Scritte omofobe e minacce sui muri e sulle bacheche comunali di Madonna del Sasso, comune con meno di 500 abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, sulla parte occidentale del Lago d’Orta, il cui nome deriva dall’omonimo Santuario costruito tra il 1730 e il 1748. I destinatari di queste frasi discriminatorie e intimidatorie sono il sindaco Ezio Barbetta e la sua amministrazione, secondo i vandali colpevoli di aver approvato una delibera comunale contro ogni tipo di discriminazione, compresa quella legata all'omotransfobia.

"E' necessaria una legislazione contro l'odio Lgbtgia+fobico"

Immediata la vicinanza al primo cittadino, travolto dall’odio dopo aver fatto approvare a fine maggio la delibera contro l’omofobia e qualsiasi forma di discriminazione sia essa di orientamento sessuale o per problemi fisici, con sanzione di 500 euro per i trasgressori. Ieri mattina il sindaco ha dato mandato perché venisse ripulita la bacheca comunale, imbrattata dagli insulti. “Per la pulizia dei muri dell’oratorio prenderò contatto con la parrocchia per capire la titolarità della proprietà“, ha concluso il primo cittadino. Sulla vicenda è intervenuta l'associazione Lgbtqia NovarArcobaleno, che in una nota stampa ha sottolineato: "Questo atto vandalico deve far rendere conto di quanto sia urgente e necessaria una legislazione che vada ad intervenire sull'odio Lgbtqia+fobico, prevedendo prima di tutto interventi di carattere socio-culturale ed educativi nella società, e non solamente punizioni". "In seguito alle orribili scritte comparse a Madonna del Sasso dirette contro il sindaco Ezio Barbetta, dove si leggono anche minacce di morte verso 'fr*ci e pervertiti', sentiamo il dovere di esprimere la nostra rabbia: come persone Queer e come associazione non accetteremo in silenzio alcun tipo di violenza od intimidazione, verbale o fisica, compreso questo ennesimo esempio di matrice Lgbtqia+fobica. Esprimiamo la nostra solidarietà alla comunità rainbow locale ed al primo cittadino, rivendicando il nostro essere fuori dalla norma ciseteronormata, con orgoglio maggiore di fronte a questi fatti. Non abbiamo paura di chiamare gesti simili con il loro nome e pretendiamo, oltre alla veloce rimozione dei graffiti, che le persone responsabili, una volta identificate, siano rieducate al rispetto delle differenze e delle soggettività marginalizzate" fanno sapere da NovarArcobaleno.

Il consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Rossi,

"E' un fatto grave che non deve essere sottovalutato"

Sul fatto è intervenuto anche il consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Rossi, che ha definito l'accaduto "un fatto grave che non deve essere sottovalutato". "É un segnale chiaro di quanto sia fondamentale continuare a lavorare per l’allargamento dei diritti come ha coraggiosamente fatto il sindaco Barbetta in questi anni a favore del movimento Lgbtqia+ anche con atti e delibere dedicati. Ma è anche il sintomo di male sociale e culturale ancora presente sul nostro territorio alimentato da razzismo e omofobia che tutti dobbiamo sentire la responsabilità di contrastare. Non lasciamo sola la Comunità di Madonna del Sasso. Continuiamo insieme la battaglia per i diritti e contro l’ignoranza" ha commentato Rossi. Solidarietà infine anche dall’ANPI Provinciale di Novara, che ha definito il sindaco Barbetta persona straordinaria e amministratore illuminato. Camminiamo e lottiamo accanto a voi sui sentieri della conquista e della difesa dei diritti civili e umani per tuttə. Non siete e non sarete mai soli”.