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Home » Attualità » Manifestazione a Firenze per l’Ucraina, Zelensky: “Uccisi 79 bambini. È una guerra contro i valori dell’Occidente”

Manifestazione a Firenze per l’Ucraina, Zelensky: “Uccisi 79 bambini. È una guerra contro i valori dell’Occidente”

Ventimila persone scese in piazza Santa Croce per chiedere la fine della guerra. Il presidente ucraino in collegamento video: "Ogni giorno per noi potrebbe essere l'ultimo". Poi l'appello per la chiusura dello spazio aereo

Remy Morandi
12 Marzo 2022
La manifestazione per la pace a Firenze

La manifestazione per la pace a Firenze

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Ventimila persone sono scese in piazza Santa Croce a Firenze per chiedere la fine della guerra in Ucraina. Alla manifestazione per la pace (qui le foto) si è collegato in video il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha dichiarato: “Questa guerra non è solo contro gli ucraini, è una guerra contro i valori dell’Occidente“. Tantissimi i cittadini, le associazioni, le sigle sindacali, i partiti scesi in piazza nella manifestazione a Firenze organizzata e decisa dal sindaco Dario Nardella, che ha lanciato la maxi-iniziativa “Cities Stand With Ukraine” insieme all’associazione dei sindaci europei Eurocities, di cui lo stesso primo cittadino è presidente. Oltre cento le città italiane e europee che sono scese in piazza oggi a manifestare per la fine delle ostilità in Ucraina. Tutte le piazze si sono riunite sotto l’hashtag #CitiesWithUkraine.

La manifestazione per la pace in piazza Santa Croce a Firenze

Zelensky a Firenze: “È una guerra contro i valori dell’Occidente”

In collegamento video con piazza Santa Croce a Firenze, il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato in un lungo messaggio: “Siamo molto grati con tutti voi che siete scesi in piazza. Questa guerra non è stata iniziata da noi, questa è l’invasione cinica e crudele della Russia. Questa guerra non è solo contro gli ucraini ma contro i valori che ci uniscono, contro i valori dell’Occidente. Ogni giorno per noi potrebbe essere l’ultimo. Sono 79 i bambini uccisi in questa guerra, sono 79 le famiglie distrutte dalla guerra. I russi bombardano gli ospedali perché non vogliono che nascano figli ucraini. Immaginate cosa significa quando non si riesce a trovare la pace neanche in chiesa, perché vengono bombardate anche le chiese. Sono convinto che cercherete di fermare la guerra come lo sta facendo ogni ucraino”. Poi il presidente ucraino ha rivolto un appello: “Dite ai vostri politici di chiudere i cieli dell’Ucraina dai razzi, dagli aerei russi, dai missili. Servono le sanzioni contro la Russia perché ogni soldato russo capisca il prezzo di ogni sparo contro tutti noi”.

“Facendo questo state dimostrando il vostro sostegno all’Ucraina. La nostra unità e la vostra determinazione sono molto più forti di qualsiasi esercito o arma. Insieme difendiamo i principi democratici per un’Europa forte e pacifica”.

🇺🇦 @Vitaliy_Klychko#CitiesWithUkraine pic.twitter.com/OTygQla21Z

— Dario Nardella (@DarioNardella) March 12, 2022

La presidente Metsola: “Al fianco di chi combatte questa invasione ingiustificata”

La manifestazione si è aperta con un ricordo, un video messaggio di David Sassoli, l’ex presidente del Parlamento europeo scomparso l’11 gennaio 2022, in cui viene sottolineata l’importanza di una Europa unita. All’inizio della manifestazione è stato trasmesso anche un video-messaggio dell’attuale presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola: “Siamo al fianco degli uomini e donne che combattono contro questa invasione ingiustificata. I sindaci hanno un ruolo chiave affinché lo stato di diritto sia sempre garantito nella vita quotidiana dei cittadini. Condanniamo l’aggressione ed esprimiamo la nostra soldiarietà a chi soffre. L’Europa comincia nelle sue città e nei suoi comuni”.

Ventimila persone hanno partecipato alla manifestazione contro la guerra in Ucraina in piazza Santa Croce a Firenze (Foto tratta dal profilo Twitter del sindaco Dario Nardella)

Chi c’è in piazza a Firenze

Presenti alla manifestazione moderata da Camila Raznovich, oltre alle migliaia di persone provenienti da tutta Firenze, e non solo, ci sono anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando, il ministro della Salute Roberto Speranza, il ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Tra le file del centrosinistra, ci sono il segretario del Partito Democratico Enrico Letta, il presidente di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, il leader di Azione Carlo Calenda e il leader di Italia Viva Matteo Renzi e le delegazioni di Articolo Uno, Vedi, LeU, +Europa. In piazza anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra e quello della Uil Pierpaolo Bombardieri. Presenti numerose associazioni, tra cui l’Arci e l’Anpi. In piazza sono stati trasmessi anche i video messaggi del sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, il messaggio dei sindaci di Atene, Kostas Bakogiannis, di Marsiglia, Benoît Payan, e di Varsavia, Rafał Trzaskowski.

Il tweet di Papa Francesco contro la guerra: “In nome di Dio, fermatevi!”

#PreghiamoInsieme #Ucraina #Pace pic.twitter.com/tsU07Aw0Xp

— Papa Francesco (@Pontifex_it) March 12, 2022

Nel giorno della maxi-manifestazione a Firenze, Papa Francesco ha lanciato sui social il suo appello contro la fine della guerra in Ucraina: “Mai la guerra! – si legge nel post di Bergoglio su Twitter – Pensate soprattutto ai bambini, ai quali si toglie la speranza di una vita degna: bambini morti, feriti, orfani; bambini che hanno come giocattoli residui bellici… In nome di Dio, fermatevi!”.

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  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Ventimila persone sono scese in piazza Santa Croce a Firenze per chiedere la fine della guerra in Ucraina. Alla manifestazione per la pace (qui le foto) si è collegato in video il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha dichiarato: "Questa guerra non è solo contro gli ucraini, è una guerra contro i valori dell'Occidente". Tantissimi i cittadini, le associazioni, le sigle sindacali, i partiti scesi in piazza nella manifestazione a Firenze organizzata e decisa dal sindaco Dario Nardella, che ha lanciato la maxi-iniziativa "Cities Stand With Ukraine" insieme all'associazione dei sindaci europei Eurocities, di cui lo stesso primo cittadino è presidente. Oltre cento le città italiane e europee che sono scese in piazza oggi a manifestare per la fine delle ostilità in Ucraina. Tutte le piazze si sono riunite sotto l'hashtag #CitiesWithUkraine.
La manifestazione per la pace in piazza Santa Croce a Firenze

Zelensky a Firenze: "È una guerra contro i valori dell'Occidente"

In collegamento video con piazza Santa Croce a Firenze, il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato in un lungo messaggio: "Siamo molto grati con tutti voi che siete scesi in piazza. Questa guerra non è stata iniziata da noi, questa è l'invasione cinica e crudele della Russia. Questa guerra non è solo contro gli ucraini ma contro i valori che ci uniscono, contro i valori dell'Occidente. Ogni giorno per noi potrebbe essere l'ultimo. Sono 79 i bambini uccisi in questa guerra, sono 79 le famiglie distrutte dalla guerra. I russi bombardano gli ospedali perché non vogliono che nascano figli ucraini. Immaginate cosa significa quando non si riesce a trovare la pace neanche in chiesa, perché vengono bombardate anche le chiese. Sono convinto che cercherete di fermare la guerra come lo sta facendo ogni ucraino". Poi il presidente ucraino ha rivolto un appello: "Dite ai vostri politici di chiudere i cieli dell’Ucraina dai razzi, dagli aerei russi, dai missili. Servono le sanzioni contro la Russia perché ogni soldato russo capisca il prezzo di ogni sparo contro tutti noi".

“Facendo questo state dimostrando il vostro sostegno all’Ucraina. La nostra unità e la vostra determinazione sono molto più forti di qualsiasi esercito o arma. Insieme difendiamo i principi democratici per un’Europa forte e pacifica”.

🇺🇦 @Vitaliy_Klychko#CitiesWithUkraine pic.twitter.com/OTygQla21Z — Dario Nardella (@DarioNardella) March 12, 2022

La presidente Metsola: "Al fianco di chi combatte questa invasione ingiustificata"

La manifestazione si è aperta con un ricordo, un video messaggio di David Sassoli, l'ex presidente del Parlamento europeo scomparso l'11 gennaio 2022, in cui viene sottolineata l'importanza di una Europa unita. All'inizio della manifestazione è stato trasmesso anche un video-messaggio dell'attuale presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola: "Siamo al fianco degli uomini e donne che combattono contro questa invasione ingiustificata. I sindaci hanno un ruolo chiave affinché lo stato di diritto sia sempre garantito nella vita quotidiana dei cittadini. Condanniamo l'aggressione ed esprimiamo la nostra soldiarietà a chi soffre. L'Europa comincia nelle sue città e nei suoi comuni".
Ventimila persone hanno partecipato alla manifestazione contro la guerra in Ucraina in piazza Santa Croce a Firenze (Foto tratta dal profilo Twitter del sindaco Dario Nardella)

Chi c'è in piazza a Firenze

Presenti alla manifestazione moderata da Camila Raznovich, oltre alle migliaia di persone provenienti da tutta Firenze, e non solo, ci sono anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando, il ministro della Salute Roberto Speranza, il ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini, il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. Tra le file del centrosinistra, ci sono il segretario del Partito Democratico Enrico Letta, il presidente di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, il leader di Azione Carlo Calenda e il leader di Italia Viva Matteo Renzi e le delegazioni di Articolo Uno, Vedi, LeU, +Europa. In piazza anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra e quello della Uil Pierpaolo Bombardieri. Presenti numerose associazioni, tra cui l'Arci e l'Anpi. In piazza sono stati trasmessi anche i video messaggi del sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, il messaggio dei sindaci di Atene, Kostas Bakogiannis, di Marsiglia, Benoît Payan, e di Varsavia, Rafał Trzaskowski.

Il tweet di Papa Francesco contro la guerra: "In nome di Dio, fermatevi!"

#PreghiamoInsieme #Ucraina #Pace pic.twitter.com/tsU07Aw0Xp

— Papa Francesco (@Pontifex_it) March 12, 2022
Nel giorno della maxi-manifestazione a Firenze, Papa Francesco ha lanciato sui social il suo appello contro la fine della guerra in Ucraina: "Mai la guerra! - si legge nel post di Bergoglio su Twitter - Pensate soprattutto ai bambini, ai quali si toglie la speranza di una vita degna: bambini morti, feriti, orfani; bambini che hanno come giocattoli residui bellici... In nome di Dio, fermatevi!".
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