Opposizioni divise, tra Roma e Milano, voci che non sempre trovano un unico accordo, ma il grido è univoco. In Italia sfila il popolo della
pace. Da
Roma, dove sarebbero stati in 100mila i partecipanti, alla 'piazza non politicizzata' di
Milano, da
Torino a
Napoli. Le piazze piene, le bandiere con la
colomba bianca stilizzata, i cartelli per chiedere "un cessate il fuoco immediato" della
guerra in Ucraina. Ma se i partiti italiani, in particolare quelli della sinistra, oggi all'opposizione, anche in questa occasione si sono dimostrati divisi, con il Pd addirittura spaccato, a fare da collante alle manifestazioni sono stati i cittadini e le cittadine italiane, uniti sotto il vessillo pacifico della
bandiera arcobaleno (nel capoluogo lombardo per lo più invece sventolavano quelle
giallo-azzurre dell'Ucraina).
Manifestazioni per la pace a Roma e Milano e in altre città italiane
La associazioni LGBTQIA+ aderiscono a Europe for Peace
Ad aderire al corteo romano "
Europe for Peace" sono state anche
le associazioni LGBTQIA+ italiane, "per condannare la propaganda 'anti-LGBT' e contro l'Europa di Vladimir Putin". A sottoscrivere la partecipazione le sigle nazionali: da Arcigay ad Agedo, dal Mario Mieli a Famiglie Arcobaleno e Gaynet. "
La pace è necessaria e doverosa, e per essere duratura non può prescindere dalla condanna dell'odio, della repressione e dell'autoritarismo - spiegano le associazioni nella nota di adesione -. L'invasione russa dell'Ucraina, a prescindere dalle numerose ragioni geopolitiche, è stata giustificata da una propaganda ben precisa
contro i principi di libertà e democrazia e i principali bersagli individuati sono
i Pride, e
famiglie omogenitoriali e le
persone LGBTQIA+".
Ad aderire alla manifestazione "Europe for Peace" sono state anche le associazoni Lgbtq+ italiane
Secondo le organizzazioni italiane che ogni giorno si impegnano in difesa dei diritti della comunità, "
la nuova legge russa impedisce persino di pronunciare in pubblico la parola 'gay': se esiste qualcosa di ancora più devastante della guerra, è il fatto che essa sia
motivata dallo spirito di purificare la società da una determinata
categoria di persone, uno scenario di cui la storia del Novecento ha mostrato le conseguenze più atroci e disumane. Il nostro appello - proseguono - giunge in un momento in cui anche
l'Italia sembra guardare al
modello russo, basti vedere i recenti fatti in Sapienza a Roma e il nuovo, controverso, decreto legge detto 'anti-rave'. Chiediamo con fermezza - conclude la nota - che le forze che si troveranno a negoziare condannino senza esitazione la pericolosa
propaganda d'odio contro la libertà di esprimere la propria identità di genere e orientamento sessuale".
"Per la pace e contro le leggi omofobe di Putin"
Manifestazione per la pace a Milano
Se Roma chiama, Milano risponde. E lo fa con gli stessi principi, con gli stessi valori alzati a vessillo pacifista. "Aderiamo con convinzione agli appelli per la pace e
contro le leggi omofobe di Putin che giungono dalle manifestazioni in programma oggi in due importanti città italiane e scendiamo convintamente
in piazza a Milano assieme ai gruppi d'area liberale che non hanno dubbi e timori nel sostenere con decisione il diritto alla difesa dell'Ucraina". Così in una nota il presidente Luca Maggioni e il tesoriere dell'associazione
GayLib, Nicola Bertoglio. "Un appello che comunque ribadisce la
violenta omofobia presente nelle leggi ratificate e applicate in Russia. Senza considerare il
grave impatto sociale che da un lato, ormai da anni, terrorizza la comunità lgbt esponendo persone di ogni età, anche ragazzi molto giovani, al rischio di gravissimi attacchi di bullismo e
violenza a sfondo omofobico" prosegue la nota. "Cogliamo inoltre l'occasione - concludono Maggioni e Bertoglio - per ribadire il nostro sostegno e affetto all'organizzazione
KyivPride e a tutti gli
attivisti lgbtq che ovunque si battono per la pace e i diritti".