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Il marito muore a 28 anni e il suo cuore salva la vita a una ragazza. Claudia: "Vorrei conoscerla"

Angelo De Santis è stato vittima di un incidente stradale ad aprile e i suoi organi espiantati sono andati anche a tre bambini. La vedova lancia un appello per incontrare la donna

di MARIANNA GRAZI -
28 dicembre 2022
espianto organi

espianto organi

"È arrivato il momento e il coraggio di provare a cercare la ragazza che dentro di sé ha il cuore di mio marito Angelo". Per Claudia Volpe quello appena trascorso è stato il primo Natale senza il marito, "volato in cielo troppo presto, all’età di 28 anni, dopo 9 giorni di attesa, speranza, preghiere, l'11 aprile del 2022". Per chi affronta le feste dopo la morte improvvisa di un proprio caro certe giornate sono particolarmente difficili da superare. Il dolore, certi giorni, si fa sentire più forte che in altri. Angelo De Santis ha perso la vita nella primavera scorsa, quando è rimasto coinvolto in un incidente stradale sulla strada Frosinone-Mare: un impatto violentissimo con un'altra vettura, la corsa in ospedale, l'attesa estenuante e poi la morte. Lasciando moglie e figli a fare i conti con una realtà incredibilmente difficile, dolorosa, inaccettabile.

Claudia Volpe e Angelo De Santis con la figlia

Ma se quel trauma, probabilmente, non verrà mai superato, andando solo attenuandosi col tempo, quella morte non è stata però vana: gli organi del 28enne infatti hanno salvato la vita a diverse persone, tra cui tre bambini e una ragazza, nel petto della quale batte il cuore espiantato di Angelo. Ed è proprio a questi, a questa donna che nel momento della sua massima disperazione ha invece ricevuto il dono più bello, la speranza, che si rivolge Claudia con un appello lanciato sui social, dalla pagina "Ti Cerco. appelli di persone che cercano le loro origini e i propri cari". La donna, con un lungo e struggente messaggio che ha condiviso sui social, ha raccontato che "L'espianto (degli organi) è avvenuto il 12 aprile del 2022, al Santa Maria Goretti di Latina, e il suo cuore è stato impiantato lo stesso giorno a Milano, al Niguarda". Poi la richiesta: "Vorrei sapere se stanno bene, lo vorrei sapere per i nostri figli così da potergli raccontare quando saranno più grandi del papà dal cuore grande e di queste persone che ha salvato". Claudia sa quanto sia difficile rintracciare queste persone, per questioni di riservatezza, ma ha lanciato questo appello con la speranza che, toccati dal suo coraggio, dal suo dolore di donna, di moglie, di mamma, i familiari della ragazza, chi la conosce, gli amici, possano darle notizie, per rincuorarla sul fatto che l'amore della sua vita non se ne sia mai andato veramente, e continui invece in un certo senso a vivere in lei, in loro. Il post è circolato velocemente di pagina in pagina, di profilo in profilo, con oltre 2.000 condivisioni da ogni parte d'Italia. Per sostenere la ricerca di Volpe si può anche contattare la pagina Facebook "Ti Cerco. Appelli di persone che cercano le loro origini e i propri cari", perché anche per lei e i suoi bambini questo anno terribile si concluda almeno con una nota di gioia.