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Matrimonio omosessuale: il Senato Usa approva la tutela, a Tokyo passi avanti sulla parità

Obbligo di riconoscere quelli contratti in uno Stato dove è legale. Questo quanto previsto dal Congresso statunitense. A Tokyo, invece, i giudici invitano il governo a tutelare i diritti umani delle coppie Lgbt

di MARIANNA GRAZI -
30 novembre 2022
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Via libera anche dal Senato americano alla legge bipartisan per tutelare a livello federale i matrimoni tra persone dello stesso sesso e interrazziali. Il provvedimento, che da qualche mese tiene banco nel Congresso Usa, ripassa ora alla Camera, che dovrebbe approvarlo entro la fine dell'anno: forse già la prossima settimana. Sebbene la legge approvata dal Senato non stabilisca l'obbligo nazionale di legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso, richiede però di riconoscere le nozze gay da uno Stato all'altro. Quindi, nel caso in cui la Corte Suprema dovesse ribaltare la sentenza "Obergefell vs Hodges" del 2015, che legalizzava il matrimonio tra persone dello stesso sesso, uno Stato potrebbe ancora approvare una legge per vietarlo ma sarebbe tenuto a riconoscere quello celebrato in un altro, dove invece è legale. La norma è stata fortemente appoggiata e voluta dall'amministrazione Biden dopo la scioccante decisione della stessa Corte Suprema americana lo scorso giugno di rovesciare la sentenza "Roe vs Wade" che garantiva il diritto all'aborto a livello nazionale.

La senatrice democratica del Wisconsin, Tammy Baldwin, parla ai media del progetto di legge per la tutela del matrimonio tra persone dello stesso sesso (EPA/JIM LO SCALZO)

Intanto, dall'altra parte del mondo, un tribunale distrettuale di Tokyo ha ribadito che il divieto al matrimonio tra persone dello stesso sesso è costituzionale. Dai giudici arriva però anche un monito al governo, perché "la mancanza di protezione legale per le coppie omosessuali viola i loro diritti umani". Il Giappone è, in effetti, l'unico Paese del G7 a non consentire il matrimonio tra persone dello stesso sesso e la sua carta costituzionale lo definisce come basato sul "mutuo consenso di entrambi i sessi". Sebbene i sondaggi mostrino un ampio sostegno popolare al matrimonio omosessuale, il partito conservatore al governo del primo ministro Fumio Kishida non ha mostrato alcun interesse a legalizzarlo.
Unioni civili Tokyo

A Tokyo si studia il riconoscimento delle unioni civili tra coppie di persone dello stesso sesso

I giudici nella loro sentenza, emessa mercoledì 30 novembre dal tribunale distrettuale di Tokyo, sostengono che, sebbene il divieto sia costituzionale, l'assenza di un sistema giuridico che riconosca le coppie dello stesso sesso come famiglie costituisce una violazione dei loro diritti umani. "Si tratta di una sentenza piuttosto positiva", ha dichiarato Nobuhito Sawasaki, uno degli avvocati coinvolti nel caso. "Sebbene il matrimonio rimanga tra un uomo e una donna, e il verdetto lo sostenga, si dice anche che la situazione attuale, senza tutele legali per le famiglie omosessuali, non è buona e suggerisce di fare qualcosa al riguardo". Anche Amnesty International ha definito la decisione del tribunale di Tokyo un "importante passo avanti". Boram Jang, ricercatore per l'Asia orientale dell'ong, ha aggiunto: "Ciononostante, è necessario fare molto di più per combattere la discriminazione delle persone Lgbt nella società giapponese. È ora che il governo cambi rotta sui diritti delle persone Lgbt". "Per anni si è rimandata l'approvazione di un disegno di legge che promuovesse la 'comprensione' della comunità arcobaleno e la prevenzione della discriminazione. Il governo deve mettere in atto misure concrete che pongano fine alla discriminazione che le coppie dello stesso sesso e le altre persone LGBT devono affrontare in tutti gli ambiti della vita".