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Home » Attualità » Scuola, il metodo finlandese sbarca in Italia. Un progetto rivoluzionario per far crescere i bambini

Scuola, il metodo finlandese sbarca in Italia. Un progetto rivoluzionario per far crescere i bambini

Il primo istituto ad adottarlo sarà il "Pascal" in provincia di Torino. Tra i punti di forza: inclusività, autonomia, cooperazione, rispetto e empatia

Edoardo Martini
19 Novembre 2022
Il metodo di apprendimento finlandese arriva in Italia

Il metodo di apprendimento finlandese arriva in Italia

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Si può applicare il metodo finlandese a scuola? La risposta è sì e ce l’hanno data cinque insegnanti dell’Istituto Pascal di Chieri, che durante l’arco del periodo pandemico, si sono posti alcune domande, come ad esempio se gli studenti fossero felici a scuola o cosa potesse accrescere la loro felicità, che sono confluite nell’apertura della prima scuola elementare d’Italia riconosciuta dal Ministero finlandese, prevista a settembre 2023.

L’Istituto Pascal di Chieri aprirà la prima scuola elementare d’Italia riconosciuta dal Ministero finlandese

I cardini del metodo finlandese

Il risultato sarà un progetto educativo rivoluzionario, il primo di questo genere in Italia, dove cooperazione, rispetto, integrazione ed empatia saranno gli assi primari su cui si muoveranno le giornate di lezione, gli insegnamenti e le attività didattiche della scuola elementare Daisy. L’obiettivo è, infatti, quello di crescere bambini curiosi, dinamici e liberi, preparati al confronto internazionale e capaci di sviluppare un pensiero critico autonomo e strutturato. Per farlo, l’ambiente in cui i più piccoli saranno immersi presenterà cardini saldi e puntuali, improntati alla condivisione, alla tolleranza e all’aiuto reciproco e osservati da una prospettiva multiculturale.

Uno scorcio dell'istituto (Facebook)
Uno scorcio dell’istituto (Facebook)

Ecco vediamo nello specifico quali sono i cardini del metodo finlandese:

Inclusività: la didattica sarà pensata, progettata e pianificata in base alle variabilità ed esigenze individuali, rendendosi, così, accessibile a tutti gli allievi e valorizzando l’eccellenza di tutti, emersa dalla collaborazione costante e dalla viva attenzione all’individuo;
Autonomia: i docenti aiuteranno gli studenti nello sviluppo della capacità di pensare in modo indipendente e di esercitare anche l’autovalutazione. Per essere maggiormente efficaci, saranno, inoltre, adottati strumenti come la facilitazione e il metodo del consenso, al fine di introdurre decisioni prese con il consenso di studenti e insegnanti e, per tale motivo, più stabili e migliori rispetto a quelle prese dalla maggioranza;
Spazio per apprendere: gli spazi saranno di essenziale importanza per l’apprendimento, con biblioteche e laboratori condivisi, angoli dedicati alla lettura silenziosa (il “quite time lounge”), luoghi dove gli insegnanti svolgeranno lezioni aperte al pubblico, dialogo con il territorio e integrazione tra giovani e anziani, poltrone per riposare la mente tra una lezione e l’altra (il “chill chat corner”), mostre d’arte ed eventi pubblici;
Cura: particolare enfasi sarà posta, poi, sulla relazione che intercorre tra cura, educazione e insegnamento, nell’intento di promuovere una crescita basata sulla collaborazione tra bambini e docenti come via privilegiata per il benessere e l’apprendimento di abilità sociali e pratiche;
Learning by doing: proprio l’esperienza pratica sarà uno dei fulcri della didattica, intesa alla stregua di un “punto di partenza” di ogni processo educativo;
Scuola itinerante: a essere garantite non saranno solo le canoniche lezioni in aula, ma anche modalità di insegnamento che prevedranno uscite sul territorio con finalità educative, per sostenere il movimento fisico e, al contempo, il rapporto con il mondo nella sua interezza, sviluppando l’amore per la bellezza e il lavoro in gruppo.

La dirigenza dell'Istituto (Facebook)
La dirigenza dell’Istituto (Facebook)

“Il sistema didattico finlandese ha fama di essere il migliore al mondo”

E l’incoronazione arriva anche da Monica Ferri, insegnante di arte e di cinese e coordinatrice dei laboratori e dalla dirigente scolastica Nicoletta Coppo che in coro spiegano: “L’idea non è nata dall’oggi al domani, ma da un lungo periodo di riflessione e studio. In tema di didattica, siamo molto attente a ciò che accade nel nord Europa, e più volte negli anni siamo state, con alcuni dei nostri insegnanti, in Danimarca, Svezia e Finlandia per visitare le scuole e confrontarci con i docenti del posto. Il sistema didattico finlandese ha fama di essere il migliore al mondo, e negli anni ne abbiamo tratto spunti per la nostra Scuola Media Internazionale Holden e il Liceo Pascal. Dal momento che volevamo completare la nostra offerta formativa inserendo la primaria, abbiamo, quindi, pensato di adottare il metodo finlandese.”

Tra i progetti che saranno promossi dall’International Daisy Primary School vi saranno, inoltre: un corso di cinese dalla prima elementare, delle letture in biblioteca, delle competenze digitali, delle lezioni in inglese e, infine, classi di yoga & Mindfulness. Gli studenti di tutti gli ordini e i gradi saranno, poi, introdotti ai principi fondamentali dell’etica e alla filosofia, necessarie per l’elaborazione del pensiero critico, riflessivo e creativo e passaggi fondamentali per il progresso civile e il rispetto altrui.

Le preiscrizioni sono già aperte. Per visitare gli spazi e conoscere i programmi scolastici, si potrà partecipare all’Open Day del 19 novembre, presso l’Istituto Pascal di Chieri, in via San Filippo 2.

 

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Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Si può applicare il metodo finlandese a scuola? La risposta è sì e ce l'hanno data cinque insegnanti dell’Istituto Pascal di Chieri, che durante l'arco del periodo pandemico, si sono posti alcune domande, come ad esempio se gli studenti fossero felici a scuola o cosa potesse accrescere la loro felicità, che sono confluite nell’apertura della prima scuola elementare d’Italia riconosciuta dal Ministero finlandese, prevista a settembre 2023.
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La dirigenza dell'Istituto (Facebook)
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E l'incoronazione arriva anche da Monica Ferri, insegnante di arte e di cinese e coordinatrice dei laboratori e dalla dirigente scolastica Nicoletta Coppo che in coro spiegano: "L’idea non è nata dall’oggi al domani, ma da un lungo periodo di riflessione e studio. In tema di didattica, siamo molto attente a ciò che accade nel nord Europa, e più volte negli anni siamo state, con alcuni dei nostri insegnanti, in Danimarca, Svezia e Finlandia per visitare le scuole e confrontarci con i docenti del posto. Il sistema didattico finlandese ha fama di essere il migliore al mondo, e negli anni ne abbiamo tratto spunti per la nostra Scuola Media Internazionale Holden e il Liceo Pascal. Dal momento che volevamo completare la nostra offerta formativa inserendo la primaria, abbiamo, quindi, pensato di adottare il metodo finlandese."
Tra i progetti che saranno promossi dall’International Daisy Primary School vi saranno, inoltre: un corso di cinese dalla prima elementare, delle letture in biblioteca, delle competenze digitali, delle lezioni in inglese e, infine, classi di yoga & Mindfulness. Gli studenti di tutti gli ordini e i gradi saranno, poi, introdotti ai principi fondamentali dell’etica e alla filosofia, necessarie per l’elaborazione del pensiero critico, riflessivo e creativo e passaggi fondamentali per il progresso civile e il rispetto altrui. Le preiscrizioni sono già aperte. Per visitare gli spazi e conoscere i programmi scolastici, si potrà partecipare all'Open Day del 19 novembre, presso l’Istituto Pascal di Chieri, in via San Filippo 2.
 
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