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Morte di Martina Rossi, i 2 condannati in semilibertà. I genitori: "Per noi l'ergastolo"

Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi reclusi per tentativo di violenza sessuale nei confronti della ventenne escono dal carcere di Arezzo per lavorare. Monta la polemica

di LETIZIA CINI -
23 ottobre 2022
Martina Rossi morta a Palma di Maiorca. A fianco Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, condannati per tentata violenza sessuale

Martina Rossi morta a Palma di Maiorca. A fianco Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, condannati per tentata violenza sessuale

Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi in regime di semilibertà. I due 30enni aretini, condannati definitivamente in Cassazione il 7 ottobre del 2021 per il tentativo di violenza sessuale su Martina Rossi, escono dal carcere di Arezzo per lavorare già da alcuni giorni ma la notizia è trapelata solo in queste ore forse anche per evitare clamori. "Loro in semilibertà, noi condannati all’ergastolo, Martina non ce la ridà nessuno", dicono amaramente i genitori della studentessa genovese precipitata dal balcone di una terrazza di albergo a Palma di Maiorca nell’agosto del 2011 nel tentativo, come confermato dalla Cassazione, di sfuggire a una violenza sessuale. I due giovani lavoreranno con i genitori per poi rientrare la sera nel carcere di Arezzo. l 29 settembre il tribunale del Riesame di Firenze si era detto favorevole al regime di semilibertà e per Albertoni e Vanneschi, superati i dettagli legati alla procedura e alla necessità di organizzare i turni, è iniziata la nuova esperienza, come avevano del resto chiesto i loro legali. Una vicenda durata undici anni, passata attraverso un’archiviazione da parte della polizia spagnola - che aveva rubricato la morte come suicidio - fino alla riapertura del caso, un processo in primo grado ad Arezzo e due processi d’Appello a Firenze. A chiuderla definitivamente sotto il profilo processuale la quarta sezione penale della Cassazione che ha dichiarato un anno fa inammissibili i ricorsi della difesa dei due giovani aretini.

La semilibertà

Il regime di semilibertà e l’uscita diurna di Albertoni e Vanneschi dal penitenziario aretino ha provocato la reazione di Bruno Rossi e Franca Murialdi, i genitori di Martina alla cui forza e caparbietà si devono la riapertura del caso. "Noi paradossalmente siamo condannati all’ergastolo mentre Albertoni e Vanneschi se la cavano con tre anni e per di più con il regime di semilibertà -dicono- Non hanno mai chiesto scusa né si sono mai pentiti». La storia della studentessa di 20 anni, genovese, inizia da una vacanza a Palma de Maiorca quando Martina parte con tre amiche. Le ragazze fanno amicizia all’hotel con alcuni aretini, tra cui Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi.

La tragica notte

Martina Rossi morì precipitando dal terrazzo di un albergo di Palma di Maiorca mentre cercava di scappare al tentativo di violenza di Albertoni e Vanneschi

Una foto tratta dal profilo Facebook una foto di Martina Rossi

Quella notte gli altri giovani si appartano e Martina, per non rimanere sola, sale in camera dei due aretini. Poi, secondo l’accusa, i due giovani tentano di abusare della ragazza che scappa e spaventata vola giù dal balcone del sesto piano. Dopo l’impegno dei genitori, la procura di Genova riapre il caso e avvia le indagini, poi trasferite per competenza a quella di Arezzo. In primo grado, il tribunale aretino condanna i due giovani a 6 anni di reclusione. Per i giudici Martina precipitò dalla camera d’albergo dove alloggiavano i due imputati per sfuggire a un tentativo di stupro. La decisione viene ribaltata, nel giugno 2020, dalla Corte d’appello di Firenze, che assolve Albertoni e Vanneschi, con la formula il fatto non sussiste, la prescrizione del reato di morte come conseguenza di altro delitto è assorbita dall’assoluzione. Nel pomeriggio del 7 ottobre 2022 si erano costituiti, nel pomeriggio, al carcere di Arezzo, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, condannati a 3 anni in Cassazione il 7 ottobre 2021, giusto un anno fa, per la tentata violenza sessuale alla studentessa genovese Martina Rossi. Albertoni e Vanneschi dopo la condanna della Cassazione avevano chiesto la messa in prova ai servizi sociali, richiesta trattata dal tribunale di sorveglianza di Firenze.
Martina Rossi morì a 20 anni, il 3 agosto 2011, precipitando dalla terrazza di una camera d’albergo, a Palma di Maiorca (Spagna), volendo sfuggire ai due che alloggiavano nella stessa struttura

Martina Rossi morì a 20 anni, il 3 agosto 2011, precipitando dalla terrazza di una camera d’albergo, a Palma di Maiorca (Spagna), volendo sfuggire ai due che alloggiavano nella stessa struttura

Martina Rossi morì a 20 anni, il 3 agosto 2011, precipitando dalla terrazza di una camera d’albergo, a Palma di Maiorca (Spagna), volendo sfuggire ai due che alloggiavano nella stessa struttura. Era in vacanza nella località turistica con delle amiche. I due imputati, residenti a Castiglion Fibocchi ( Arezzo) erano in vacanza nello stesso albergo.

La decisione della Cassazione

Il resto è storia più recente. La Cassazione decide che il processo d’Appello va rifatto e Firenze questa volta, dopo aver esaminato la documentazione processuale, condanna a tre anni per il tentativo di stupro. Si torna dunque in Cassazione e la sentenza viene definitivamente confermata. Siamo nell’ottobre del 2021. Ci vorrà un anno, a causa anche dei problemi generati dalla pandemia e dal gran numero di pratiche da sfrondare, per arrivare al pronunciamento sulla semilibertà.

Quando usciranno Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi?

A partire da lunedì 24 ottobre, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi usciranno quindi  durante il giorno dal carcere di Arezzo per iniziare il percorso di semilibertà così come disposto dal tribunale di sorveglianza di Firenze dopo la condanna in via definitiva a tre anni di reclusione per tentata violenza sessuale di gruppo ai danni della studentessa genovese Martina Rossi. Secondo quanto riferito da uno dei legali, Albertoni e Vanneschi lavoreranno entrambi con i genitori per poi rientrare a sera nel carcere di Arezzo. Il verdetto di Cassazione, datato 7 ottobre 2021 confermò rendendola definitiva, la condanna emessa nel processo d'appello bis nell'ambito del procedimento nato dal decesso, il 3 agosto 2011, della ventenne studentessa genovese: per i giudici Martina Rossi morì precipitando dal terrazzo di un albergo di Palma di Maiorca mentre cercava di scappare al tentativo di violenza di Albertoni e Vanneschi.