Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Roma, arriva il murales sostenibile più lungo d’Italia: purifica l’aria dalla Co2 come 18 alberi

Roma, arriva il murales sostenibile più lungo d’Italia: purifica l’aria dalla Co2 come 18 alberi

L'opera è firmata Francesco Persichella, in arte Piskv

Sofia Francioni
23 Giugno 2022
Share on FacebookShare on Twitter

Un’opera d’arte che ripulisce l’aria come farebbe un micro-bosco di 18 alberi. Si chiama We need a change e, con i suoi 110 metri, è il murales sostenibile più lungo d’Italia a Valmontone, vicino Roma. È “street art utilizzata come strumento di rigenerazione urbana ma anche come mezzo per richiamare l’attenzione sul climate change“, si legge in una nota. “È un modo inusuale ed immediato per parlare di sostenibilità e metterla in campo concretamente”.

Le pitture che purificano l’aria per pensare al Climate change

Grazie alla tecnologia airlite, 100% naturale nata in Italia da Massimo Bernardoni, Antonio Cianci e Arun Jayadev, le particolari pitture utilizzate nel murales si attivano con la luce e, comportandosi come naturali depuratori, eliminano dall’aria gli agenti inquinanti (tra cui ossidi di azoto, benzene e formaldeide), riducendo l’inquinamento atmosferico. “Per i 450 metri quadrati di superficie del murale sono stati utilizzati 100 chilogrammi di vernice che permettono di assorbire, ogni giorno, 23 chilogrammi di Co2 (corrispondenti alle emissioni al giorno di 96 auto a benzina euro 6), inoltre, rispetto ad una pittura tradizionale, airlite evita l’emissione di 235 chilogrammi di Co2”, spiega una nota.

Architetto, street artist, paesaggista. In arte, Piskv

Il suo autore, Francesco Persichella, in arte Piskv è un giovane architetto e visual artist, nato a Bari il 28 Aprile 1993, ma di base a Roma dove si è laureato in Progettazione Architettonica (laurea magistrale) nel 2017 con il massimo dei voti per poi abilitarsi alla professione di architetto, pianificatore, paesaggista e conservatore nel 2018. Da sempre interessato all’architettura e all’arte, ha cercato di trovarne una sintesi attraverso la street art, la sua carriera artistica è fiorita nella capitale dove si è fatto conoscere a partire dal 2011. Tra i suoi murales più noti, quello dedicato a Carlo Verdone, che lo ha apprezzato, il murales realizzato per il campione olimpico Massimiliano Rosolino e quello per Bebe Vio e i suoi Giochi senza barriere del 2019.

I murales sostenibili in Italia

In seguito alla sciopero mondiale per il clima, nel 2019 l’artista Matteo Brogi ha realizzato a Roma, nel quartiere San Lorenzo, un murales con un orso polare che tiene in mano un gelato a forma di mondo. Una palla che si scioglie in riferimento al problema del surriscaldamento globale. Spostandoci nella città di Trento c’è invece Lupi in città, streetart realizzata da Mattia Campo Dall’Orto che parla del difficile rapporto millenario tra uomo e lupo.

Potrebbe interessarti anche

Sindaci ’disobbedienti’: Sergio Giordani (Padova), Isabella Conti (San Lazzaro di Savena) Alice Parma (Sant’Arcangelo di Romagna)
Attualità

Diritti dei figli di coppie omogenitoriali: aumentano i sindaci ‘disobbedienti’

24 Marzo 2023
Bologna, il laboratorio sartoriale "Gomito a Gomito (Foto di Alessandro Ruggeri)
Lifestyle

Joy, detenuta a Bologna: dopo 4 anni può riascoltare la voce del fratello

24 Marzo 2023
Laura Pausini si è sposata (Instagram)
Spettacolo

Matrimonio Laura Pausini, luna di miele speciale. Ecco dove va

22 Marzo 2023

Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Un'opera d'arte che ripulisce l'aria come farebbe un micro-bosco di 18 alberi. Si chiama We need a change e, con i suoi 110 metri, è il murales sostenibile più lungo d'Italia a Valmontone, vicino Roma. È "street art utilizzata come strumento di rigenerazione urbana ma anche come mezzo per richiamare l'attenzione sul climate change", si legge in una nota. "È un modo inusuale ed immediato per parlare di sostenibilità e metterla in campo concretamente".

Le pitture che purificano l'aria per pensare al Climate change

Grazie alla tecnologia airlite, 100% naturale nata in Italia da Massimo Bernardoni, Antonio Cianci e Arun Jayadev, le particolari pitture utilizzate nel murales si attivano con la luce e, comportandosi come naturali depuratori, eliminano dall'aria gli agenti inquinanti (tra cui ossidi di azoto, benzene e formaldeide), riducendo l'inquinamento atmosferico. "Per i 450 metri quadrati di superficie del murale sono stati utilizzati 100 chilogrammi di vernice che permettono di assorbire, ogni giorno, 23 chilogrammi di Co2 (corrispondenti alle emissioni al giorno di 96 auto a benzina euro 6), inoltre, rispetto ad una pittura tradizionale, airlite evita l'emissione di 235 chilogrammi di Co2", spiega una nota.

Architetto, street artist, paesaggista. In arte, Piskv

Il suo autore, Francesco Persichella, in arte Piskv è un giovane architetto e visual artist, nato a Bari il 28 Aprile 1993, ma di base a Roma dove si è laureato in Progettazione Architettonica (laurea magistrale) nel 2017 con il massimo dei voti per poi abilitarsi alla professione di architetto, pianificatore, paesaggista e conservatore nel 2018. Da sempre interessato all’architettura e all’arte, ha cercato di trovarne una sintesi attraverso la street art, la sua carriera artistica è fiorita nella capitale dove si è fatto conoscere a partire dal 2011. Tra i suoi murales più noti, quello dedicato a Carlo Verdone, che lo ha apprezzato, il murales realizzato per il campione olimpico Massimiliano Rosolino e quello per Bebe Vio e i suoi Giochi senza barriere del 2019.

I murales sostenibili in Italia

In seguito alla sciopero mondiale per il clima, nel 2019 l’artista Matteo Brogi ha realizzato a Roma, nel quartiere San Lorenzo, un murales con un orso polare che tiene in mano un gelato a forma di mondo. Una palla che si scioglie in riferimento al problema del surriscaldamento globale. Spostandoci nella città di Trento c'è invece Lupi in città, streetart realizzata da Mattia Campo Dall’Orto che parla del difficile rapporto millenario tra uomo e lupo.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto