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Natale di guerra in Ucraina: le bombe non fermano le feste, sperando in un 2023 di pace

Gli sfollati si riuniscono per portare nei Paesi che li hanno accolti i piatti tipici della tradizione. E la chiesa ortodossa cambia la data della celebrazione

di MARIANNA GRAZI -
24 dicembre 2022
Christmas tree in Kyiv

Christmas tree in Kyiv

Natale di guerra in Ucraina, ma missili, bombe e il taglio dell'elettricità non fermano lo spirito di celebrazione della popolazione sotto assedio. Se il conflitto che va avanti sa 10 mesi, non si ferma nemmeno in questi giorni nonostante la tregua fosse stata auspicata da più parti, gli ucraini scelgono comunque di stare insieme intorno ad una tavola imbandita, o all'albero di natale, ovunque questi siano. "Desideriamo la pace" afferma in coro una coppia di sposi, che si è unita in matrimonio con una cerimonia in stile militare vicino al fronte nella capitale Kiev, per festeggiare il Natale.
 
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Un gruppo di famiglie sfollate a causa della guerra, che vivono a Walkford, vicino a Christchurch nel Dorset, si è riunito per festeggiare il Natale: hanno preparato un banchetto con 12 piatti tradizionali, tra cui il borsch e i ravioli vareniki. "Il Natale è una celebrazione fortemente incentrata sulla famiglia", ha detto l'artista Iryna Miro. Ciò non impedisce a queste famiglie di sentire la mancanza dei loro cari e la signora spiega alla BBC: "La sensazione di incertezza è terrificante. È molto importante che tutti si siedano intorno allo stesso tavolo, mostrando amore reciproco e augurandosi felicità per l'anno successivo", ha aggiunto. Olga Fedotova è arrivata nel Regno Unito a maggio con le sue figlie e ha raccontato come non possa fare a meno di pensare a coloro che ha lasciato nel Paese d'origine: "Ogni singolo momento, ogni singolo giorno, penso ai miei amici. E lo stesso accade a Natale". Artem ha solo 11 anni, ma ha raccontato di sentire ancora i suoni del conflitto: "Sento le bombe, gli spari e mi sembra che siano come un tuono". Lana Webster vive nel Regno Unito dal 2004 e sua madre Lyudmila l'ha raggiunta a luglio, a causa della guerra. "Ovviamente le manca casa, la sua famiglia e i suoi amici, ma è molto grata a questo Paese che l'ha accolta e si è preso cura di lei", ha dichiarato Webster.

Il personale Cesvi porta aiuti umanitari ai cittadini ucraini

Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rientrato dalla visita negli stati Uniti, ha esortato a non abbassare la guardia perché i russi potrebbero intensificare gli attacchi sotto le feste. A partire da quest'anno le chiese ortodosse ucraine potranno celebrare Natale il 25 dicembre, in un ulteriore passo di allontanamento dalla Russia, che invece lo festeggia festeggia il 7 gennaio. In realtà questo giorno è già considerato festivo dal 2017, con la possibilità per i fedeli di pregare in Chiesa. Ma l'invasione di febbraio scorso ha accelerato il processo di separazione religiosa e culturale, alimentato dalla posizione del patriarca russo Kirill, tanto vicino al Cremlino da promettere l'assoluzione di tutti i peccati per i soldati che muoiono combattendo in Ucraina. In ottobre, il metropolita ucraino ha annunciato che ogni chiesa che lo desidera potrà celebrare una messa natalizia il 25 dicembre.

La popolazione ucraina si raduna accanto a un albero di Natale installato in Piazza Sofia, a Kiev

Intanto nelle città ucraine sono stati già messi alberi di Natale, che diventano anche un segno di resistenza e sono stati chiamati "alberi dell'invincibilità". I russi "non ci ruberanno il Natale", ha detto il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, accendendo nei giorni scorsi il grande albero davanti alla cattedrale di Santa Sofia. Decorato con colombe di pace e luminarie nei colori giallo-blu della bandiera nazionale, l'albero reca in cima il tridente ucraino. Il generatore delle luci può essere usato dai cittadini per ricaricare i telefonini, mentre il Paese lotta con la scarsità di corrente elettrica causata dai raid russi contro le infrastrutture dell'energia. A Mykolaiv, città del sud dell'Ucraina martoriata dai bombardamenti russi, è stato realizzato un albero con reti mimetiche, che poi verranno donate ai soldati.