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Home » Attualità » New York, una sentenza riconosce la piena dignità giuridica alle relazioni poliamorose

New York, una sentenza riconosce la piena dignità giuridica alle relazioni poliamorose

La sentenza ha riconosciuto che le unioni poliamorose hanno le stesse tutele legali delle coppie. E' la prima volta che il tribunale si schiera dalla loro parte

Edoardo Martini
19 Ottobre 2022
Unione poliamorosa

Unione poliamorosa

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Non solo le famiglie arcobaleno ma anche le relazioni poliamorose. A New York un tribunale, nell’ambito di una causa di sfratto, si è schierato dalla parte delle unioni tra più persone, appunto poliamorose, per la prima volta nella storia.

Manifestazioni poliamorose in USA

La vicenda e il precedente

Nel caso “West 49th St., LLC v. O’Neill” il giudice civile Karen May Bacdayan ha concluso che le relazioni di poliamore “hanno diritto allo stesso tipo di protezione legale data alle relazioni tra due persone”. Il caso coinvolgeva infatti tre persone: Scott Anderson e Markyus O’Neill, che vivevano insieme in un appartamento di New York City, e il marito di Anderson, Robert Romano, che invece risiedeva altrove. Dopo la scomparsa di Anderson, il proprietario dell’abitazione sosteneva che O’Neil non avesse il diritto di rinnovare il contratto di locazione, in quanto membro di famiglia non tradizionale. L’avvocato del proprietario ha ribadito durante le udienze che l’auto-definizione di “membro della famiglia”, sostenuto da O’Neill, “è una favola”.
Il giudice di NY Bacdayan ha riportato alla luce un caso precedente (Braschi v. Stahl Assocs. Co., 74 NY2d 201.1989) affermando che l’esistenza di una “terzetto”, indipendentemente dal tipo di accordi tra gli interessati, “non dovrebbe respingere automaticamente la richiesta di O’Neill di non sfratto”. Il Tribunale civile di New York arriva dunque a sdoganare in un atto pubblico le unioni con poliamore aprendo potenzialmente un tema dirimente per gli anni a venire sul fronte per l’appunto dei diritti.

La famiglia che si allarga e si trasforma

Il giudice, interrogandosi sulla vicenda, respinge una critica sulla relazione non tradizionali: “Perché una persona deve impegnarsi con un’altra persona solo in determinati modi prescritti per poter godere della stabilità dell’alloggio dopo la partenza di una persona cara? Tutte le relazioni non tradizionali devono comprendere o includere solo due persone primarie?”. Citando ancora la giurisprudenza passata, il tribunale di New York conclude: “Casi come Braschi e il precedente Obergefell v. Hogdes, secondo i quali il quattordicesimo emendamento garantisce il diritto al matrimonio delle coppie dello stesso sesso e richiede a tutti gli Stati di riconoscere e rilasciare licenze di matrimonio per quelle coppie, vorrebbero riconoscere solo relazioni bipersonali. Quelle decisioni, tuttavia, aprono la porta alla considerazione di altri costrutti relazionali; e, forse, è giunto il momento“.

 

 

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"In concerto facciamo molti brani nostri, nuovi e vecchi, ci siamo portati dietro qualche cover, delle parti strumentali. A livello umano per noi i concerti sono un vero e proprio incontro con le persone che comprano il biglietto. Usiamo i live come un salotto, una festa in cui vogliamo divertirci." 

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L’adolescente originaria della regione dell’Arkhangelsk (che si trova a nord-ovest della Russia) da alcuni mesi si trova agli arresti domiciliari, nell’appartamento della madre a Severodvinsk. Un dispositivo di localizzazione, che le hanno applicato alla caviglia, ne traccia ogni spostamento: non è autorizzata ad accedere a Internet né a comunicare con l’esterno.

La ragazza è stata definita terrorista ed estremista e messa sullo stesso piano di talebani e appartenenti a Isis e al Qaeda. La sua colpa? Aver condiviso su Instagram una storia sull’esplosione del ponte di Crimea in ottobre scorso, criticando la Russia per aver invaso l’Ucraina. La studentessa Krivtsova, secondo quanto riporta la Cnn, “sta anche affrontando accuse penali per aver screditato l’esercito russo in un presunto repost critico della guerra in una chat studentesca sul social network russo Vk”. 

Le posizioni dell’allieva della scuola di scienze sociali dell’Università federale dell’Artico (Narfu) in merito all’invasione della Russia in Ucraina sono ben chiare, tanto che la giovane si è tatuata sulla caviglia la faccia del presidente russo Vladimir Putin su un corpo di un ragno. Accanto, la parole “il Grande Fratello ti sta guardando”.

Di Barbara Berti ✍

#lucenews #lucelanazione #russia
Non solo le famiglie arcobaleno ma anche le relazioni poliamorose. A New York un tribunale, nell'ambito di una causa di sfratto, si è schierato dalla parte delle unioni tra più persone, appunto poliamorose, per la prima volta nella storia.
Manifestazioni poliamorose in USA

La vicenda e il precedente

Nel caso "West 49th St., LLC v. O’Neill" il giudice civile Karen May Bacdayan ha concluso che le relazioni di poliamore "hanno diritto allo stesso tipo di protezione legale data alle relazioni tra due persone". Il caso coinvolgeva infatti tre persone: Scott Anderson e Markyus O’Neill, che vivevano insieme in un appartamento di New York City, e il marito di Anderson, Robert Romano, che invece risiedeva altrove. Dopo la scomparsa di Anderson, il proprietario dell’abitazione sosteneva che O’Neil non avesse il diritto di rinnovare il contratto di locazione, in quanto membro di famiglia non tradizionale. L’avvocato del proprietario ha ribadito durante le udienze che l’auto-definizione di "membro della famiglia", sostenuto da O’Neill, "è una favola". Il giudice di NY Bacdayan ha riportato alla luce un caso precedente (Braschi v. Stahl Assocs. Co., 74 NY2d 201.1989) affermando che l’esistenza di una "terzetto", indipendentemente dal tipo di accordi tra gli interessati, "non dovrebbe respingere automaticamente la richiesta di O’Neill di non sfratto". Il Tribunale civile di New York arriva dunque a sdoganare in un atto pubblico le unioni con poliamore aprendo potenzialmente un tema dirimente per gli anni a venire sul fronte per l’appunto dei diritti.

La famiglia che si allarga e si trasforma

Il giudice, interrogandosi sulla vicenda, respinge una critica sulla relazione non tradizionali: "Perché una persona deve impegnarsi con un’altra persona solo in determinati modi prescritti per poter godere della stabilità dell’alloggio dopo la partenza di una persona cara? Tutte le relazioni non tradizionali devono comprendere o includere solo due persone primarie?". Citando ancora la giurisprudenza passata, il tribunale di New York conclude: "Casi come Braschi e il precedente Obergefell v. Hogdes, secondo i quali il quattordicesimo emendamento garantisce il diritto al matrimonio delle coppie dello stesso sesso e richiede a tutti gli Stati di riconoscere e rilasciare licenze di matrimonio per quelle coppie, vorrebbero riconoscere solo relazioni bipersonali. Quelle decisioni, tuttavia, aprono la porta alla considerazione di altri costrutti relazionali; e, forse, è giunto il momento".    
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