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Home » Attualità » Gran Bretagna, ritorno alle mutilazioni: orecchie tagliate per far somigliare i cani a quelli dei vip

Gran Bretagna, ritorno alle mutilazioni: orecchie tagliate per far somigliare i cani a quelli dei vip

La moda si diffonde via social. Gli allevatori si offrono di effettuare la pratica, fuori legge, per ragioni estetiche: l'amputazione può arrivare a costare 15mila euro

Letizia Cini
18 Dicembre 2021
La cantante dei Little Mix Leigh-Anne Pinnock

La cantante dei Little Mix Leigh-Anne Pinnock

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Una tendenza crudele, una sorta di moda in costante espansione. In Gran Bretagna gli allevatori si offrono di tagliare parte delle orecchie dei cani per ragioni estetiche.  Un ritorno ad anni passati, in quanto la pratica è stata proibita per evitare inutili sofferenze agli animali. La richiesta d’acquisto degli animali mutilati da cuccioli è dovuta a una tendenza diffusa sui social. Cani mutilati da cuccioli per seguire una tendenza diffusa sui social media. Succede in Gran Bretagna dove, come rivela una indagine della Bbc, gli allevatori si offrono di tagliare parte le orecchie dei cani per ragioni estetiche. Si tratta di una procedura ritenuta illegale dall’Animal Welfare Act in vigore nel Regno Unito, ma gli allevatori che praticano queste mutilazioni sono pronti a offrire passaporti illegali per gli animali domestici facendo credere che l’operazione è stata effettuata all’estero. Cosa c’entrano i social? La domanda sarebbe guidata anche dagli influencer che pubblicano immagini di cani con le orecchie tagliate.

Un giornalista della Bbc sotto copertura ha ricevuto un’offerta di acquisto di un cane con le orecchie mutilate per 13mila sterline, con tanto di passaporto e microchip. ‘’Se ti fanno domande dici che l’hai comprato così da un irlandese, che è venuto dal’Europa e che questo è tutto quello che sai’’, ha detto l’allevatore Moheiz Adam al giornalista della Bbc. Sui social lo stesso Adam ha definito “un peccato” che la mutilazione fosse considerata illegale in quanto dava ai cani un “aspetto sorprendente”.
Questo tipo di mutilazione ‘’non ha alcuna giustificazione’’ e potrebbe creare problemi di salute o comportamentali ai cani, ha spiegato alla Bbc Paula Boyden di ‘Dogs Trust’. “Alcuni animali sviluppano infezioni o non amano che le persone gli tocchino le orecchie – ha detto – Abbiamo anche riscontrato problemi comportamentali perché i cani comunicano con le orecchie e senza potrebbero avere difficoltà a farlo con i loro proprietari o con altri cani”.
Daniella Dos Santos, ex presidente della British Veterinary Association (Bva), si è detta “devastata” dall’esito dell’inchiesta. “Il taglio delle orecchie è una mutilazione illegale che viene eseguita per nessun altro motivo se non per ragioni estetiche’’, ha detto alla Bbc, sottolineando che ‘’non ci sono benefici per la salute di questi cani”. Un altro allevatore, Joshua Harty di Cardiff, ha detto a un giornalista della Bbc sotto copertura che anche lui avrebbe potuto eseguire la mutilazione, fornire un passaporto e un microchip per animali domestici.

Jack Fincham di Love Island

“Per ottenere le orecchie, il passaporto e il chip normalmente ci vogliono circa 500 sterline – ha detto – Ho portato i cani a mostre in Irlanda, Spagna e ovviamente ho dovuto attraversare i confini. Con questi passaporti non ho mai avuto problemi”. Dos Santos ha detto che ciò che Harty stava suggerendo era “tutto completamente illegale, il taglio delle orecchie, i passaporti falsi, tutto questo è un sistema losco. Ancora una volta, considerano gli animali come merci e macchine per fare soldi piuttosto che come esseri viventi”.

Il calciatore Marcus Rashford

Alcuni cuccioli mutilati e sequestrati a un allevatore illegale a Cardiff sono stati presi in cura dalla organizzazione benefica per il salvataggio dei cani Hop. L’attivista Vanessa Waddon ha detto di temere che la richiesta di acquisto di questi cani fosse guidata da influencer sui social media che pubblicavano immagini di cani con le orecchie tagliate. In merito ha citato il calciatore Marcus Rashford, la cantante dei Little Mix Leigh-Anne Pinnock e Jack Fincham di “Love Island”.
“Ogni volta che le celebrità pubblicano qualcosa online, le persone inevitabilmente pensano ‘oh quel cane sembra carino, forse ne prenderò uno così’”, ha detto. “Mentre le celebrità potrebbero aver importato i cani legalmente, ci sono persone che li allevano illegalmente nel Regno Unito per soddisfare la domanda”, ha aggiunto. A tal proposito il governo britannico sta esaminando una proposta di legge per vietare l’importazione di cani con orecchie tagliate e di cuccioli di età inferiore ai sei mesi.

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  • Nino Gennaro cresce in un paese complesso, difficile, famigerato per essere stato il regno del boss Liggio, impegnandosi attivamente in politica; nel 1975 è infatti responsabile dell’organizzazione della prima Festa della Donna, figura tra gli animatori del circolo Placido Rizzotto, presto chiuso e, sempre più emarginato dalla collettività, si trova poi coinvolto direttamente nel caso di una sua amica, percossa dal padre perché lo frequentava e che sporse denuncia contro il genitore, fatto che ebbe grande risonanza sui media. Con lei si trasferì poi a Palermo e qui comincia la sua attività pubblica come scrittore; si tratta di una creatività onnivora, che si confronta in diretta con la cronaca, lasciando però spazio alla definizione di mitologie del corpo e del desiderio, in una dimensione che vuole comunque sempre essere civile, di testimonianza.

Nel 1980 a Palermo si avviano le attività del suo gruppo teatrale “Teatro Madre”, che sceglie una dimensione urbana, andando in scena nei luoghi più diversi e spesso con attori non professionisti (i testi si intitolano “Bocca viziosa”, “La faccia è erotica”, “Il tardo mafioso Impero”), all’inseguimento di un cortocircuito scena/vita. Già il logo della compagnia colpisce l’attenzione: un cuore trafitto da una svastica, che vuole alludere alla pesantezza dei legami familiari, delle tradizioni vissute come gabbia. Le sue attività si inscrivono, quindi, in uno dei periodi più complessi della storia della città siciliana, quando una sequenza di delitti efferati ne sconvolge la quotidianità e Gennaro non è mai venuto meno al suo impegno, fondando nel 1986 il Comitato Cittadino di Informazione e Partecipazione e legandosi al gruppo che gestiva il centro sociale San Saverio, dedicandosi quindi a numerosi progetti sociali fino alla morte per Aids nel 1995.

La sua drammaturgia si alimenta di una poetica del frammento, del remix, con brani che spesso vengono montati in modo diverso rispetto alla loro prima stesura.

Luca Scarlini ✍

#lucenews #lucelanazione #ninogennaro #queer
  • -6 a Sanremo 2023!

Questo Festival ha però un sapore dolceamaro per l
  • Era il 1° febbraio 1945, quando la lotta per la conquista di questo diritto, partita tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, sulla scorta dei movimenti degli altri Paesi europei, raggiunse il suo obiettivo. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi riconobbe il voto alle donne, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. 

Durante la prima guerra mondiale le donne avevano sostituito al lavoro gli uomini che erano al fronte. La consapevolezza di aver assunto un ruolo ancora più centrale all’interno società oltre che della famiglia, crebbe e con essa la volontà di rivendicare i propri diritti. Già nel 1922 un deputato socialista, Emanuele Modigliani aveva presentato una proposta di legge per il diritto di voto femminile, che però non arrivò a essere discussa, per la Marcia su Roma. Mussolini ammise le donne al voto amministrativo nel 1924, ma per pura propaganda, poiché in seguito all’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime” tra il 1925 ed il 1926, le elezioni comunali vennero, di fatto, soppresse. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché l’Italia affronti concretamente la questione.

Costituito il governo di liberazione nazionale, le donne si attivarono per entrare a far parte del corpo elettorale: la prima richiesta dell’ottobre 1944, venne avanzata dalla Commissione per il voto alle donne dell’Unione Donne Italiane (Udi), che si mobilitò per ottenere anche il diritto di eleggibilità (sancito da un successivo decreto datato 10 marzo 1946). Si arrivò così, dopo anni di battaglie per il suffragio universale, al primo febbraio 1945, data storica per l’Italia. Il decreto prevedeva la compilazione di liste elettorali femminili distinte da quelle maschili, ed escludeva però dal diritto le prostitute schedate che esercitavano “il meretricio fuori dei locali autorizzati”.

Le elezioni dell’esordio furono le amministrative tra marzo e aprile del 1946 e l’affluenza femminile superò l’89%. 

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  • La regina del pulito Marie Kondo ha dichiarato di aver “un po’ rinunciato” a riordinare casa dopo la nascita del suo terzo figlio. La 38enne giapponese, considerata una "Dea dell’ordine", con i suoi best seller sull’economia domestica negli ultimi anni ha incitato e sostenuto gli sforzi dei comuni mortali di rimettere in sesto case e armadi all’insegna del cosa “provoca dentro una scintilla di gioia”. Ma l’esperta di decluttering, famosa in tutto il mondo, ha ammesso che con tre figli da accudire, la sua casa è oggi “disordinata”, ma ora il riordino non è più una priorità. 

Da quando è diventata madre di tre bambini, ha dichiarato che il suo stile di vita è cambiato e che la sua attenzione si è spostata dall’organizzazione alla ricerca di modi semplici per rendere felici le abitudini di tutti i giorni: "Fino a oggi sono stata una organizzatrice di professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo”, e anche se adesso “ci ho rinunciato, il modo in cui trascorro il mio tempo è quello giusto per me in questo momento, in questa fase della mia vita”.

✍ Marianna Grazi 

#lucenews #lucelanazione #mariekondo
Una tendenza crudele, una sorta di moda in costante espansione. In Gran Bretagna gli allevatori si offrono di tagliare parte delle orecchie dei cani per ragioni estetiche.  Un ritorno ad anni passati, in quanto la pratica è stata proibita per evitare inutili sofferenze agli animali. La richiesta d’acquisto degli animali mutilati da cuccioli è dovuta a una tendenza diffusa sui social. Cani mutilati da cuccioli per seguire una tendenza diffusa sui social media. Succede in Gran Bretagna dove, come rivela una indagine della Bbc, gli allevatori si offrono di tagliare parte le orecchie dei cani per ragioni estetiche. Si tratta di una procedura ritenuta illegale dall’Animal Welfare Act in vigore nel Regno Unito, ma gli allevatori che praticano queste mutilazioni sono pronti a offrire passaporti illegali per gli animali domestici facendo credere che l’operazione è stata effettuata all’estero. Cosa c’entrano i social? La domanda sarebbe guidata anche dagli influencer che pubblicano immagini di cani con le orecchie tagliate. Un giornalista della Bbc sotto copertura ha ricevuto un’offerta di acquisto di un cane con le orecchie mutilate per 13mila sterline, con tanto di passaporto e microchip. ‘’Se ti fanno domande dici che l’hai comprato così da un irlandese, che è venuto dal’Europa e che questo è tutto quello che sai’’, ha detto l’allevatore Moheiz Adam al giornalista della Bbc. Sui social lo stesso Adam ha definito “un peccato” che la mutilazione fosse considerata illegale in quanto dava ai cani un “aspetto sorprendente”. Questo tipo di mutilazione ‘’non ha alcuna giustificazione’’ e potrebbe creare problemi di salute o comportamentali ai cani, ha spiegato alla Bbc Paula Boyden di ‘Dogs Trust’. “Alcuni animali sviluppano infezioni o non amano che le persone gli tocchino le orecchie - ha detto - Abbiamo anche riscontrato problemi comportamentali perché i cani comunicano con le orecchie e senza potrebbero avere difficoltà a farlo con i loro proprietari o con altri cani”. Daniella Dos Santos, ex presidente della British Veterinary Association (Bva), si è detta “devastata” dall’esito dell’inchiesta. “Il taglio delle orecchie è una mutilazione illegale che viene eseguita per nessun altro motivo se non per ragioni estetiche’’, ha detto alla Bbc, sottolineando che ‘’non ci sono benefici per la salute di questi cani”. Un altro allevatore, Joshua Harty di Cardiff, ha detto a un giornalista della Bbc sotto copertura che anche lui avrebbe potuto eseguire la mutilazione, fornire un passaporto e un microchip per animali domestici.
Jack Fincham di Love Island
“Per ottenere le orecchie, il passaporto e il chip normalmente ci vogliono circa 500 sterline - ha detto - Ho portato i cani a mostre in Irlanda, Spagna e ovviamente ho dovuto attraversare i confini. Con questi passaporti non ho mai avuto problemi”. Dos Santos ha detto che ciò che Harty stava suggerendo era “tutto completamente illegale, il taglio delle orecchie, i passaporti falsi, tutto questo è un sistema losco. Ancora una volta, considerano gli animali come merci e macchine per fare soldi piuttosto che come esseri viventi”.
Il calciatore Marcus Rashford
Alcuni cuccioli mutilati e sequestrati a un allevatore illegale a Cardiff sono stati presi in cura dalla organizzazione benefica per il salvataggio dei cani Hop. L’attivista Vanessa Waddon ha detto di temere che la richiesta di acquisto di questi cani fosse guidata da influencer sui social media che pubblicavano immagini di cani con le orecchie tagliate. In merito ha citato il calciatore Marcus Rashford, la cantante dei Little Mix Leigh-Anne Pinnock e Jack Fincham di "Love Island". “Ogni volta che le celebrità pubblicano qualcosa online, le persone inevitabilmente pensano ‘oh quel cane sembra carino, forse ne prenderò uno così’”, ha detto. “Mentre le celebrità potrebbero aver importato i cani legalmente, ci sono persone che li allevano illegalmente nel Regno Unito per soddisfare la domanda”, ha aggiunto. A tal proposito il governo britannico sta esaminando una proposta di legge per vietare l’importazione di cani con orecchie tagliate e di cuccioli di età inferiore ai sei mesi.
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