Main Partner

main partnermain partnermain partner

Partner

main partner

Orsi, il Tar di Trento salva (per ora) Jj4 e Mj5

Esulta la Lav: "Le possibilità di trasferirli sono concrete, depositeremo il progetto per portare gli animali in un rifugio sicuro che sosterremo a nostre spese"

di BARBARA BERTI -
26 maggio 2023
Il Tar di Trento salva per ora gli orsi. Il tribunale amministrativo ha sospeso le ordinanza di abbattimento per orsa Jj4 e per un altro esemplare “problematico”: l’orso Mj5 che i primi di marzo aveva ferito un escursionista in Val di Rabbi. "La vita degli orsi JJ4 e Mj5 per ora è salva - scrive la Lav su Fb -. Le possibilità di trasferirli sono concrete e reali e depositeremo il progetto per portare in salvo gli animali in un rifugio sicuro che sosterremo a nostre spese". Dopo settimane tra ordinanze, ricorsi e indagini che hanno coinvolto associazioni animaliste e il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, il tribunale amministrativo prende tempo. Lo stop all'abbattimento sarà efficace fino al 27 giugno, termine ultimo per le parti per proporre motivi aggiuntivi, mentre l'udienza di merito è stata fissata per il 14 dicembre.
orsi-tar-trento

L'orsa Jj4 il 5 aprile scorso ha aggredito e ucciso un runner 26enne (Ansa)

Chi è l'orsa Jj4

L’orsa Jj4, che il 5 aprile scorso ha aggredito e ucciso il runner 26enne in un bosco della Val di Sole in Trentino, ha attenso la sua sorte al centro faunistico di Casteller, dove è stata condotta dopo la sua cattura. L'orsa Jj4 è una femmina di 17 anni nota anche con il nome di Gaia. Già nel 2020 l’esemplare, all’epoca madre di tre cuccioli, aggredì due cacciatori incontrati sulle pendici del monte Pellar. Jj4 è figlia dell’orsa Jurka, tra i primi plantigradi catturati in Slovenia e trasferiti in Trentino nell’ambito del progetto di ripopolamento delle Alpi. Dopo un periodo passato in cattività perché "problematica", Jurka fu trasferita in un santuario in Germania nel 2010.
orsi-tar-trento

L'orso Mj5 i primi di marzo aveva ferito un escursionista in Val di Rabbi

Insieme per mamma orsa

Nei giorni scorsi, in attesa del Tar, da Nord a Sud oltre mille persone – con tanto di maschera da orso - sono scese nelle piazze di 33 città per aderire al flash mob lanciato da Enpa sui social dal titolo #InsiemePerMammaOrsa. “Un modo per dare la possibilità alle tante persone che ci chiamano e ci chiedono come possono manifestare il loro sostegno” dice Carla Rocchi, presidente Enpa nazionale.
orsi-tar-trento

Il flash mob lanciato da Enpa sui social dal titolo #InsiemePerMammaOrsa (Instagram)

“E ribadire la volontà di trovare un modo di convivere con questi grandi carnivori ultimamente al centro di cronaca e polemiche” prosegue. Poi spiega: “Lo abbiamo organizzato 10 giorni fa, nel giorno della Festa della Mamma perché le sorti dell'orsa Jj4 e dei suoi piccoli stanno destando grande interesse e partecipazione in tanti e questo ci rincuora”. La presidente racconta che tante persone stanno telefonando alla Protezione Animali da tutta Italia, “chiedendo cosa possano fare, come possano esprimersi a sostegno di Jj4 e, in generale degli orsi del Trentino, in questo momento così delicato”.
orsi-tar-trento

L'Enpa: "Le sorti dell'orsa Jj4 e dei suoi piccoli stanno destando grande interesse e partecipazione in tanti e questo ci rincuora" (Instagram)

Insomma, la sorte di questi animali non è un tema regionale: gli orsi sono entrati nel cuore di tantissimi italiani. “Scattarsi una foto dalla Sardegna, dalla Campania, dalla Puglia o dalla Sicilia non cambierà ovviamente il destino di questi plantigradi, in modo diretto, lo sappiamo" dice Rocchi. "Farà, però, capire a chi ancora pensa di trattare il tema della convivenza come una guerra personale, una vendetta o un problema locale che gli orsi sono nel cuore e nei pensieri di tantissime persone e che le scelte che le istituzioni e la politica prenderà nei loro confronti saranno analizzate e giudicate da moltissimi italiani" conclude la presidente.
 
Visualizza questo post su Instagram
 

Un post condiviso da Enpa Odv (@enpaonlus)

Orsi, la battaglia della Lav

Anche la Lega Anti Vivisezione sostiene l’orsa Jja. L’associazione ambientalista ha depositato al Tar di Trento le relazioni dei propri consulenti esperti tecnico-scientifici di livello nazionale e internazionale. Secondo la Lav, “sono relazioni che mettono in luce alcune lacune sui rilievi effettuati a seguito dei fatti avvenuti il 5 aprile e che hanno visto coinvolta l'orsa Jj4 a difesa dei suoi cuccioli”.
orsi-tar-trento

I risultati di un sondaggio effettuato da Doxa su incarico della Lega Anti Vivisezione

Stando all'associazione animalista, sull'aggressione mortale ad Andrea Papi del 5 aprile scorso nei boschi di Caldes, “alla luce degli elementi raccolti, l'animale di fatto non abbia mai avuto comportamenti anomali o da orso pericoloso, ma si sia semplicemente comportata come una mamma con cuccioli si comporta in caso di incontro ravvicinato a protezione degli stessi”. Secondo la Lav, “il tragico incidente non vede responsabilità dirette né nel povero ragazzo né nell'orsa”. Piuttosto “una responsabilità gestionale legata a mancate misure preventive quali la sterilizzazione dell'individuo, suggerita dall'Ispra e non attuata, così come l'applicazione del radiocollare e una mancata comunicazione e informazione sulla presenza dell’animale con piccoli in quell'area”.
orsi-tar-trento

Secondo la Lav “il tragico incidente non vede responsabilità dirette né nel povero ragazzo né nell'orsa”

Gli italiani amano gli animali

Secondo il Rapporto Italia 2023 dell'Eurispes, gli italiani amano gli animali: la vivisezione non è accettabile per quasi 8 italiani su 10 (76,9%), così come l'uso delle pellicce (73,9%), la presenza degli animali nei circhi (75,6%) e la caccia ripudiata dal 69% degli italiani. Da un sondaggio effettuato da Doxa, su incarico della Lega Anti Vivisezione (Lav), il 57% degli abitanti di Trento (intervistato il 22% della popolazione) e il 47% che vivono nelle vallate (78% della popolazione interpellata), si sono espressi contro l'uccisione degli orsi.
orsi-tar-trento

I risultati del sondaggio effettuato da Doxa su incarico della Lega Anti Vivisezione

Il sondaggio è stato condotto fra l'11 e il 17 maggio scorso su uomini e donne di almeno 18 anni. “Il 53% dei trentini ritiene che la Provincia, dopo aver riportato gli orsi sul territorio, si è impegnata poco o per nulla per fornire ai cittadini tutte le informazioni necessarie a prevenire gli incontri e come comportarsi con gli orsi, dovrebbe farsi un esame di coscienza” sostiene Simone Stefani, responsabile Lav Trentino e vicepresidente nazionale.
orsi-tar-trento

Le associazioni animaliste sono in attesa della decisione del Tar

Confapi: “La convivenza è un problema reale”

“Il problema della convivenza con gli orsi è purtroppo reale e deve essere risolto al più presto perché gli operatori del turismo in Trentino Alto Adige non possono e non devono essere danneggiati” sostiene Roberto Dal Cin, presidente di Confapi Turismo e Cultura. “Un sondaggio che abbiamo realizzato rivela infatti che per il 58,4% degli intervistati, i numerosi incidenti avvenuti nell'ultimo periodo potrebbero danneggiare l'immagine turistica della regione” aggiunge Dal Cin. Dall'indagine condotta su un campione di circa quattromila persone su tutto il territorio nazionale emerge che circa il 90% degli intervistati sono a conoscenza dei fatti che hanno visto protagonista l'orsa Jj4.
orsi-tar-trento

Da Nord a Sud, oltre mille persone sono scese nelle piazze di 33 città per aderire al flash mob lanciato da Enpa

Emerge poi una netta divisione in merito al giudizio su quanto questi episodi possano danneggiare l'immagine turistica della regione: per il 58,4% “abbastanza” o “molto”, mentre per il 41,6% “poco” o “nulla”. Alla domanda su quanto l'orso possa contribuire all'immagine del Trentino e alla sua promozione, il 54,6% risponde positivamente mentre il 35,3% crede che la possa danneggiare.
orsi-tar-trento

Roberto Dal Cin, presidente di Confapi Turismo e Cultura

Il 63% degli intervistati ritiene inoltre che quest'anno i turisti potrebbero riprogrammare la propria vacanza in Trentino per paura di aggressioni o incontri pericolosi con gli orsi. Un dato coerente con il 55,3% delle persone che dichiarano di esser propensi a disdire la propria vacanza in Trentino per gli stessi motivi. “È sotto gli occhi di tutti, e lo conferma anche il nostro sondaggio come quanto accaduto costituisca un potenziale deterrente per i turisti nella scelta delle vacanze nei meravigliosi boschi del Trentino. Per questo occorre mettere a punto al più presto un piano condiviso tra Istituzioni, operatori turistici e associazioni animaliste per la stagione estiva” conclude Dal Cin.