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Pakistan, per le inondazioni morte oltre mille persone. Save The Children: "Vittime 348 bambini"

di MARIANNA GRAZI -
29 agosto 2022
Pakistan inondazioni morti

Pakistan inondazioni morti

Un terzo del Pakistan è sott'acqua: lo ha detto la ministra del Cambiamento climatico Sherry Rehman, definendo le inondazioni che hanno colpito il Paese "una crisi di proporzioni inimmaginabili". Come un grande oceano, non c'è terra asciutta per pompare fuori l'acqua, che continua a salire mentre lo stato asiatico lotta ancora contro le inondazioni che hanno già colpito 33 milioni di persone. Nel quinto Paese più popoloso al mondo si assiste, ormai da giorni, alle peggiori inondazioni degli ultimi decenni, che hanno reso le strade un fiume di morte e distruzione. La popolazione, infatti, nonostante i monsoni siano eventi metereologici tipici della zona, è allo stremo per quelle che, secondo il premier Shehbaz Sharif, sono piogge "senza precedenti negli ultimi 30 anni". A pagarne le conseguenze sono loro, i cittadini, ritrovatisi in pochi attimi immersi fino al collo in acque e fango e detriti, che hanno spazzato via tutto quello che hanno trovato sul loro corso. A perdere la vita, fino ad oggi, sono state almeno 1.061 persone. Le inondazioni sono "come un oceano, c'è acqua dappertutto" ha aggiunto il Primo Ministro nel corso di una visita alle regioni settentrionali duramente colpite dalle precipitazioni, dove sono proseguono le operazioni di soccorso.

Save The Children: "Servono aiuti umanitari urgenti"

Pakistan 100 morti inondazioni

Persone colpite dalle inondazioni attendono i soccorsi a Hyderabad, provincia di Sindh, Pakistan (ANSA)

"Più di mille persone, tra cui 348 bambini, hanno perso la vita e altre 1.500 sono rimaste ferite a causa delle peggiori inondazioni che abbiano colpito il Pakistan negli ultimi decenni". Lo riferisce in una nota l'ong Save the Children, che opera in alcune aree del Paese colpite dalla calamità e che richiede "aiuti umanitari urgenti" alla comunità internazionale per far fronte all'emergenza. "Le improvvise piogge monsoniche hanno sommerso migliaia di case, spazzando via città e villaggi", riporta il comunicato dell'organizzazione. "Più di 33 milioni di persone in tutto il Pakistan sono state colpite. Numeri destinati, però, ad aumentare con il proseguire delle piogge e delle inondazioni". Il quadro disegnato da Save The Children è dei più drammatici: "Interi villaggi sono stati sommersi dall'acqua, lasciando famiglie e bambini bloccati. Stiamo assistendo a una completa devastazione: centinaia di migliaia di case crollate, più di mille persone ferite. È chiaro che si tratta di una massiccia emergenza umanitaria e climatica. I bambini sono sempre i più colpiti", ha dichiarato Khuram Gondal, direttore della ong nel Paese asiatico. Che è già a lavoro nella regione del Balochistan, "una delle province più colpite", ma "sta mettendo in campo squadre anche in altre aree duramente colpite per valutare le esigenze immediate di bambini e famiglie. Dall'inizio del 2022 Save the Children - si legge ancora nella nota - ha già raggiunto 11.094 persone, di cui 5.752 bambini, inclusa la risposta alle inondazioni, e sta lavorando a stretto contatto con le autorità nazionali e provinciali per la gestione delle catastrofi".

Medici Senza Frontiere: "In Baluchistan alcune località completamente isolate"

Pakistan 1000 morti inondazioni

Secondo l'Autorità nazionale per la gestione dei disastri (NDMA), il 27 agosto, le inondazioni improvvise causate dalle forti piogge monsoniche hanno ucciso oltre 1.000 persone in tutto il Pakistan dalla metà di giugno 2022 (ANSA)

Anche un'altra organizzazione umanitari ha risposto all'appello disperato che arriva dal Pakistan: "A Dera Murad Jamali, in Baluchistan, le squadre di supporto medico d'emergenza di Medici Senza Frontiere (Msf) - composte da medici, infermieri e promotori della salute - stanno rispondendo alle inondazioni che hanno colpito la regione" e le équipe "gestiscono anche cliniche mobili nei campi per sfollati interni", fa sapere il capo missione nel Paese, Xu Weibing. "Ad oggi le nostre équipe hanno fornito assistenza ambulatoriale a più di 300 pazienti affetti da diarrea, infezioni del tratto respiratorio, malnutrizione e malattie della pelle e anche donne in gravidanza - spiega in una dichiarazione diffusa da Msf -. Venti pazienti sono stati inviati al District Headquarters Hospital di Dera Murad Jamali" per l'assistenza necessaria. Lo staff della ong "continuerà a valutare la situazione e ad aggiornare la risposta in base alle risorse disponibili e all'evoluzione dei bisogni". Al momento, conclude, "stiamo cercando di risolvere anche alcuni problemi logistici" dovuti "alle strade allagate" con "alcune località completamente isolate".

Regina Elisabetta II: "Profondamente rattristata per la tragedia"

"Sono profondamente rattristata nell'apprendere della tragica perdita di vite e della distruzione causata dalle inondazioni in tutto il Pakistan". È quanto si legge nel messaggio di solidarietà inviato dalla regina Elisabetta al presidente del Pakistan, Arif Alvi, dopo le devastanti piogge che hanno colpito il Paese membro del Commonwealth. "Il mio pensiero va a tutti coloro che sono stati colpiti, così come a coloro che lavorano in circostanze difficili per sostenere gli sforzi di recupero - si legge ancora nel messaggio - il Regno Unito è solidale con il Pakistan mentre è impegnato a riprendersi da questi terribili eventi".