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Lavori bloccati al Parlamento francese per l'insulto razzista: "Dovrebbero tornare in Africa"

Grégoire de Fournas ha detto che la frase era rivolta ai migranti e non al collega Carlos Martens Bilongo che stava affrontando proprio un intervento sul tema

di MARIANNA GRAZI -
4 novembre 2022
camera bassa francese

camera bassa francese

Il razzismo non conosce confini. Basti pensare che addirittura il Parlamento francese è stato costretto a fermare la seduta dopo che un deputato di estrema destra ha gridato "dovrebbero tornare in Africa" mentre un collega parlava di immigrazione. Grégoire de Fournas, membro del Rassemblement national(RN), ha dichiarato in seguito che il suo commento non era rivolto a Carlos Martens Bilongo, ma ai migranti che cercano di raggiungere l'Europa via mare. Bilongo a sua volta, nato in Francia ma di origini congolesi, ha ribadito che l'osservazione è stata "vergognosa"; si era rivolto con un'interrogazione parlamentare al governo in merito alla richiesta dell'organizzazione non governativa SOS Méditerranée di essere aiutata a trovare un porto per i 234 migranti salvati in mare nei giorni scorsi. La premier Elisabeth Borne ha sottolineato che "non c'è spazio per il razzismo". L'ufficio di presidenza dell'Assemblea nazionale, riunitosi venerdì 4 novembre, ha deciso di sospendere per 15 giorni de Fournas, perché responsabile delle osservazioni irrispettose e discriminanti durante la seduta dell'Aula. Lo riporta la France Presse, sottolineando che la sanzione adottata, di "censura con esclusione temporanea", è la più severa che si possa infliggere ai deputati e prevede, oltre al divieto di presentarsi al Palais Bourbon per due settimane, la decurtazione di metà dell'indennità parlamentare per due mesi.

"Dovrebbe" o "dovrebbero tornare in Africa": comunque sia è razzista

Ieri, giovedì 3 novembre, la seduta della Camera bassa del parlamento francese è stata sospesa dopo che l'intervento sul tema dell'immigrazione del deputato di Lfi-Nupes, Carlos Martens Bilongo, è stato interrotto dal collega del partito di Marine Le Pen che avrebbe detto "Dovrebbe tornare in Africa". In un comunicato la fazione di estrema destra ha respinto l'accusa, affermando che l'espressione era rivolta alla "barca che trasporta migranti in Europa", di cui si discuteva nella seduta, e non al deputato. Il preciso senso dell'osservazione del deputato del National Rally non è chiaro, perché in francese può riferirsi a una persona o a più persone. Il resoconto ufficiale della sessione ha registrato il suo commento fuori microfono come Qu'il retourne en Afrique, "dovrebbe tornare in Africa", ma il plurale – Qu'ils retournent en Afrique – suona esattamente allo stesso modo. Quando de Fournas ha fatto questa esternazione, il Presidente della Camera, Yaël Braun-Pivet, ha chiesto di sapere chi avesse parlato. Poi, mentre i deputati gridavano "Fuori! Fuori! Fuori!", ha sospeso la sessione dichiarando: "Non è ammissibile".
Carlos Martens Bilongo

Il deputato francese Carlos Martens Bilongo

"Siamo tornati al colore della mia pelle, ma sono francese!"

Bilongo, deputato del partito di sinistra France Unbowed (LFI), ha dichiarato: "Oggi si è tornati al colore della mia pelle. Sono nato in Francia, sono un deputato francese". L'onorevole de Fournas ha ribadito di essersi riferito alla "barca che trasporta i migranti verso l'Europa", ma in seguito si è scusato con il collega per "l'equivoco" che i suoi commenti hanno causato e per la sofferenza che gli avrebbero causato. Il leader di LFI Jean-Luc Mélenchon ha twittato che i commenti del deputato sono "oltremodo intollerabili" e che dovrebbe essere cacciato dall'Assemblea nazionale. L'immigrazione ha avuto un ruolo di primo piano nelle campagne elettorali presidenziali e parlamentari del RN di quest'anno, con la leader del partito Marine Le Pen che ha proposto un referendum su una forte riduzione dei flussi se fosse diventata presidente. Alle elezioni parlamentari di giugno, il partito ha decuplicato la sua presenza all'Assemblea Nazionale, conquistando 89 seggi.