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Pavia, alla piscina Onda Splash non c'è spazio per le famiglie arcobaleno

di EDOARDO MARTINI -
28 luglio 2022
Famiglia arcobaleno

Famiglia arcobaleno

Una storia che ha dell'incredibile quella accaduta alla piscina Onda Splash di Pavia. In questo impianto puoi avere il pacchetto sconto per la famiglia solamente se essa è composta da mamma e papà. Non c'è spazio quindi per le famiglie arcobaleno.

La piscina Onda Splash, teatro dell'orribile vicenda

Famiglia è dove c'è amore

Il fatto è stato segnalato da una madre che aveva chiesto informazioni sul pacchetto. Nonostante nel sito ci sia scritto 'Prezzi e pacchetti per tutti' se si entra nello specifico delle offerte quello che si legge è assurdo: "Mamma + papà + 1 figlio/ 2 figli/ 3 figli". Sul sito, infatti, è disponibile la sezione che riporta i prezzi per entrare in piscina dove si legge chiaramente come la famiglia tradizionale sia quella a cui viene riservata la promozione. Tra l'altro, se una mamma con i due figli e la sua amica vogliono andare in piscina non è la stessa cosa? Non posso usufruire dello sconto? Forse sarebbe stato più semplice scrivere 2 adulti+ 1 bambino. Non per forza la famiglia deve avere una figura materna e una paterna, in una famiglia basta che ci sia amore.

Il precedente al Blu-Paradise di Orbassano che fa rabbrividire

Il precedente di Torino

Se la vicenda di Pavia descrive ancora una volta la discriminazione persistente nel nostro Paese per le famiglie arcobaleno, c'è anche un precedente a Torino. "Non siete una famiglia, per voi lo sconto non c'è". È quanto si sentirono rispondere due omosessuali con due figli di tre e sei anni nel giugno 2020 che si erano recati all'acquapark Blu Paradise di via Gozzano a Orbassano. La vicenda provocò l'indignazione del sindaco Uil Diritti, che la diffuse, ma anche del Torino Pride che la riprese immediatamente: "Siamo allibiti e arrabbiati da quanto successo. Loro sono una famiglia, i genitori sono una coppia, ciò che non piace ai titolari della piscina è che la coppia sia composta da due uomini, da due papà. Una scelta di posizione precisa volta a discriminare le coppie omosessuali non ritenuti evidentemente per i titolari famiglie come tutte le altre”, scrisse la coordinatrice Giziana Vetrano. "Abbiamo appreso della vicenda solo dai mezzi di comunicazione. Purtroppo l’episodio occorso è frutto di un difetto di comunicazione interna, non sicuramente da una volontà discriminatoria nei confronti dei due papà, ai quali porgiamo le nostre scuse. Il parco acquatico di Orbassano è aperto a tutte le famiglie in quanto persegue da sempre una politica aziendale inclusiva e non escludente e lo dimostra quotidianamente nell'ambito del proprio lavoro. Si è provveduto immediatamente a contattare, per il tramite dei rappresentanti di Uil Diritti di Torino e del coordinamento Torino Pride, i due genitori coinvolti, per chiarire la situazione e per invitarli nuovamente presso la struttura. Il Blu Paradise auspica di poterli incontrare al più presto, per trasformare quest’episodio spiacevole in un’opportunità, e riportare alla ribalta il tema della discriminazione, affrontandolo insieme dalla stessa parte della barricata" si scusarono dal Blu Paradise dopo aver oscurato il profilo Facebook per gli insulti e le ingiurie ricevute dagli utenti.